Il crak della banca di Borgomanero

Il crak della banca di Borgomanero Il crak della banca di Borgomanero L'escussione del principale accusatore e dei primi testi (Per telefono ti li a Stampa). ff^Ml^rdl: Gerió^à Debenedetu. di Genova Novara, 15, notte. Comincia l'udienza alle 9 in punto, e, dopo alcune contestazioni di lieve momento, rivolte al Sartorèlli, si passa all'Interrogatorio del dottor Gallesi, azionista della Banca di Borgomanero e che fu ed è il principale promotore delle vicende giudiziarie ed il principale sostenitore-dell'accusa. Le imprese dell'ex direttore E' costituito Parte civile sin dall'inizio tlell'istruttoi'ia, ed oggi comincia anzitutto col confermare tutte le precedenti sue dentinole e querele in ogni loro parte. Interrogato dal presidente su quanto egli sappia dei giuochi di Borsa, risponde che dai óopìalettore risulta che il Sartorèlli, mentre risiedeva a Borgomiuiero, era continuamente in corrispondenza con numerosi agenti di cambio dt varie Borse, ed a quelli impartiva frequentissimi ordini di compera e. vendita in Borsa; non sa se tali ordini si riferissero a veri giuochi di borsa. Però ebbe altresì a rilevare — sempre dai copialettere. — clic una porto;della corrispondenza era firmata talvolta col nome del direttore e di un amministratore, tal'altra colla sigla » Burgobank », sempre però fino al dicembre IMO. Non -sa cosa significasse detta sigla o pseudonimo; è convinto perù che con tale corrispondenza, veramente troppo attiva, si acquistassero forti stock di titoli, non sempre dei migliori; e per lui tali acquisti avevano carattere aleatorio. Sa che spesso il Sai-torelli si portava a Genova, specie per le « Ramifere. »., avendo il suo recapito o presso il cùmm. Dulio o presso qualcuno il cui nome ebbe a figurare nel orocesso delle « Ramifere». Da uno dei copialettere rilevò pure elio al 21 ottobre 100G venne scritto alla Banca Cooperativa di Genova., offrendo a riporto cento n Ramifere » e richiedendo le condizioni per tale operazione; in pari data venne scritto ad altre 'Banche, offrendo quegli stessi titoli; non seppe però comprendere a firma di chi tali lettere fossero fatte. . Presidente: — Ma. con siffatte operazioni, noi* le pare che commettessero tlelle pazzie? Gallesi: — A dirle la verità, di Banche non me. ne intendo. Passando ai fissati, 11 Gallesi, dichiara di avere saputo che i fissati non si facevano mai ed è sua conivinzione che la loro mancanza significa mancanza dei clienti, peB modo che ne consegue che fittizi o semplici prestazioni orano coloro che figuravano intestatari d> partite. Le operazioni in borsa Circa la diversa colorazione in rosso e nero delle vai-ile operazioni, il Gaitesi mon l'ha inai compresa, come anche non comprese mai le vario partite, che erano Intestate .ad una medesima persona: secondo lui. erano in rosso le Unto garanzie, e non si usava tale tinteggiatura solo per mettere in evidenza le scritturazioni; come lo varie partite intestate, art una medesima persona, non -dovevamo riferirsi che a dei prestamomi. Aggiunge che operazioni in Borsa vennero compiute dalla Banca, in proprio, specie colle Ramifere e colle Hapid; e dai rilievi da lui fatti, gli parvo strano che vi fossero clienti pronti a riscuotere a stock » « enormi » di titola, e, come risulta da una ietterà, di cui dà lettura, che certo Deferrali, di Genova, il 26 ottobre )906, trattasse colla Banca per la venduta di 050 «Rame», per 700, e la corrispondenza relativa è a firma di Burgo Bank. «Mi pare impossibile, — dice il Gallasi, — che all'acquisto telegrafico (accenna alle 050 «Rame»), non corrispondesse una contropartita». Ricorda, po'», lettere successive al 26 ottobre, da cui risulta, come avvenne lo smaltimento delle 630 azioni, e, cioè, furono riportate presso vari agenti di cambio, e tra altri, presso Oltre a tali operazioni, il Gallesi seppe che ailre si compievano con prestamomi, con persone, cioè, che nulla sapevano delie operazioni: cosi, certo De-Alessandri esisteva fisicamente, ma nessuno mai, seppe dose si trovasse; solo il direttore sapeva chi fosse il vero De-Aleesandii; cosi pure- la partita, portante il nome dell'avvocato Sali ni, di Miliano, pur esistendo realmente questo signor Saltai, non era altro che una partita del Cattaneo. Ri quest'uitihTo, dice il Gallesi, che tutti sapevano che la sostanza sua era impegnata con ipoteche fin dal l.o febbraio 1831. A certo Giromini, al cui nome, o vera, o fittizia, esisteva n. Banca, una cambiale di L. 5000, per mascherare una garanzia non esistente, e, nonostante questo individuo avesse un debito cella Banca di non lieve entifg, débito che venne poi transatto con poche centinaia di ire, venne il l.o luglio 1907 restituito un itolo di credito di L. 7 SO. Per aumentare le attività, e colo per questo scopo, soccxndo il penstoro del Gallesi, in sede di bilancio vem nero a don Paesi calcolate a riporto'te « Remif ere » a L. 15 in più del prezzo di cernpenso Appéna scoppiato il « crack » della Bamca, corse in paese la voce che la Banca avesse perduto lire 35.000 sulle Terni; ma quando si 0 vista, ja relazione, che nessun accenno face.va a tale tnoio, tutti si tranquillizzarono, Un piccolo incidente Per occultare le partite sì iscrivevano a cono corrente tutte le cambiali che nulla valevano, e tra questo figuravano anche i debitori morosi per giuochi di riporti. Giiva lo storno di .. 50.000 per coprire perdite di borsa, sentì parame; non sa da quali capitoli avvenne lo stor¬ pnqzpaìlrod

Persone citate: Cattaneo, Dulio, Gallesi, Giromini

Luoghi citati: Genova, Novara