"Arianna a Nasso"

"Arianna a Nasso""Arianna a Nasso" La nuova opera di Riccardo Strauss (Mostra corrispondenza particolare) Vienna, giugni. (v. jr..). Hugo von Hofmannsthal e Riccardo Strauss hanno stiletto un nuovo patto di alleanza, per un'opera di canto e ballo. Il poeta viennese, che, in mancanza d'altro, ' è definito il c D'Annunzio tedesco 1 ci , mette prosa e versi assortiti : Strauss vi comj porrà a torno la sua musica, di cui, secondo le ricette della moderna reclame, comincia già ora a far parlare qua e là i gior-nali. Tutto ciò non ha nulla di nuovo. Ciò■ che invece sembra interessante è il proposito■ di Strauss di preparare ai suoi critici una ; eerta sorpresa, con una musica tutta nuova, : perchè molto vecchia, dal canto settecentesco, semplice, amoroso, ingenuo, alla ma| mera di Lully. Por questa sorpresa Hugo ' Hofmannsthal è andato a cercare. la sua ispirazione fra le vecchie carte di Molière e rs ha composto qualche cosa di alquanto curioso e primitivo, e forse anche interessante, che addiziona in qualche scena un po' di commedia comica, un po' di pantomima e di bel canto, con un balletto finale, che dà E nome all'opera: Arianna a Nasso.Con tutiio ciò Hofmannsthal poteva forse ilasciar din pace Molière. Questa Arianna, che, secondo le intenzioni dell'autore, dorrebbe essere rappresentata dopo il BourI geok gentilhomme, mentre invece in realtà, come si può immaginare, rimarrà una composizione assolutamente autonoma, perchè non c'è da credere ohe per essa si uniscano due interi teatri di prosa e di canto, s'ii epira alla commedia di Molière, quasi proprio dove finisce il vero Molière, e si presentano il coreografo, il mimo e il maestro ;di musica. Il Bourgeois gentilhomme, voi sapete, è una commedia-ballo. Lo spirito mordace di Molière, senza troppe preoccupazioni di esigenze sceniche, vi ha tentato :la dipintura di un tipo, in cinque atti, che, per il gusto del tempo.si chiudono ognuno con un piccolo ballo in musica e finiscono, all'ultimo, con un balletto completo, per il quale Lully aveva anche scritto la musica. V'è da credere che, in questo suo Bourgeois, Molière pensasse piuttosto alle piccole avventure comiche dell'ottimo signor Jour- dain, che non alle canzonette e ai giri di piedi dei balletti finali. In Arianna invece quasi tutto l'atto è riempito da un balletto, trovato dalla fantasia di Hofmannsthal, mentre le avventure del signor Jourdain si riducono in poche scene in prosa, che lo preparano. Con ciò Strauss può aver certo un'ottima occasione, per riabilitarsi dinanzi a quella critica che, dopo i suoi ultimi saggi, metteva alquanto in dubbio la sua facoltà inventiva, notando che con il trionfale ascendere del suo contrappunto ritmico tramontava inesorabilmente la sua melodia. In Arianna si balla e si canta, ma a torno .una trama così lieve e semplice e ingenua che il musicista non può coprirsi con gli artifici della scena e deve esprimersi direttamente, sino al fondo, come nella buona musica del '700, con la 6ua arte musicale. Musicalmente dunque Riccardo Strauss tenta una bella prova, che merita certo il più vivo interesse. Teatralmente invece questa Arianna appare qualche cosa di incongruente, che il gran pubblico, non tutto iniziato alla satira di Molière, agli ameni casi del signor Jourdain, non potrà forse bene comprendere, e che in ogni modo manca di una liuea organica precisa, per giustificare la sua esistenza, come opera autonoma. Si tratta in verità di due serie di scene completamente divise l'una dall'altra: nella prima si svolgono con una certa grazia comica i preparativi di un balletto, che trionfa poi nella seconda serie di scene, con gli stessi personaggi, ma senza più alcun nesso psicologico, alcun legame d'anime. Dopo diche c'è da domandarsi perchè Strauss non si è accontentato di comporre senz'altro un balletto settecentesco in poesia e in danza, lanciando da parte Molière e senza ingombrarlo di una prefazione in prosa, che non batta certo per far rivivere l'ottimo Jourdain, l'ineffabile conte Dorante, la piccola incipriata marchesa Dorimene. Giudicatene voi. Nella casa del signor Jourdain si preparano febbrilmente, in un vivace disordine, u .l'opera seria ed un balletto comico, ordinati dal padrone di casa, che deve assistervi con una piccola eletta società di signori. La prima donna dell'epe ra aspetta la venuta di un misterioso conteete non compare ; jl maestro di danza, non ignaro dell* maldicenza, assicura che l'opera seria è noiosa, quanto non si può immaginare: Scaramuccio, un personaggio del balletto comico, fa sapere — non senza un certo sapore in quest'opera amisi- grtmEH cata da Strauss — che, se fosse re, farebbe proibire dalla Polizia tutta quella musica, che un canarino non potesse ripetere dopo la prima audizione: Zerbinetta, la prima ballerina, trova modo di dir qualche insolenza sul conto della prima donna, alla quale il maestro di musica raccomanda, in nome di Arianna e del suo successo, la calma. Viene un domestico ad avvertire che i signori si trovano già nella sala artistica e... poiché qui vi son solo dei quadri atrnesi alle pareti, non vi si tratterranno più di cinque minuti: perciò la compagnia deve tenersi pronta ad entrare in scena. Ma subito dopo si precipita un altro domestico ad avvertire che il signore ordina che sia mutato il programma della serata e che, per non perder tempo, l'Arianna sia rappresentata contemporaneamente al ballo. L'ordine alquanto curioso provoca, in diversi toni, le proteste del tenore, della prima donna, del maestro di danza e di musica, e un sospiro un po' amaro del compositore di Arianna. Ma bisogna obbedire alla volontà del signore che paga. Il compositore mistico assicura ohe la sua Arianna, simbolo del più puro amo. re femminile, non può'che-vedere attorno a" sè mare, pietre e alberi, mentre il maestro di danza è di opinione che un tale sistema è raccomandabile solo per addormentare in piedi gli spettatori. Il lacchè sollecita gli artista. Bisogna subito amputare qna e là un po' di musica e alternare, improvvisando, scene comiche di ballo ai lacrimosi sospiri'suamorosi di Arianna, la fondo por cinquanta | mducati — pensa qualcuno — il piccolo gioco da bazar è anche possibile. Presto: penna, calamaio, matita rossa e tagliate! — mdrninuChcrgiàvemolusvariaBaorquCimperapepateBvimTucunBMmvigrconsiglia il placido maestro di danza al!Ble65cacompositore sognante. U quale stende le sue preziose carte in terra e, in ginocchio, sospirando, comincia a cancellare, assistito dal maestro di musica, che deve sorvegliare l'operazione, per sopprimere quanta più musica è possibile. La prima donna consiglia piano : < Dovete portar via la parte di Bacco, il tenore: non è piacevole ascoltare un uomo che canta ». Il tenore a sua volta suggerisce: c Cancellate la parte di Arianna! Nessuno può sopportare questa donna sulla scena! ». Il maestro di danza intanto istruisce Zerbinetta, che, da donna furba, deve capire le necessità del presente e le fantasie della mitologia. < Arianna era la figlia di un re. Essa è fuggita con un certo Teseo, al quale aveva salvato la vita: però si annoia dell'amante, si ritira su un'isola deserta, sognando la morte, ma naturalmente non muore... » — t No: deve solo morire! » grida il mistico compositore atterrito. — Cancellate — gli consiglia sereno il maestro di danza — i minuti sono contati!... a Viene invece il giovane dio Bacco, con gli occhi neri: Arianna se ne innamora e si consola... > Non potrò sopravvivere a quest'ora! — geme agonizzante il compositore. Soprawiverai a ben altre ore ! — 10 conforta Zerbinetta. Ma entrano i signori. Cantanti e ballerini si ritirano precipitosamente nei loro angoli. I lacchè dispongono tre poltrone per 11 signor Jourdain, la vedovella marchesa Dorimene e il conte Dorante. Dorante spiega alla bella vedova ohe a un certo punto la scena si farà tutta scura, offrendo un'eccellente occasione per uscire pian piano dalla casa del signor Jourdain e cercare un altro più lieto mondo di sogni: la marchesa sorride e la rappresentazione comincia. Sul limite di una grotta, Arianna dolora e sogna. Najade e Dejade, a torno, con tano il suo dolore. L'eco ripeto le voci. La scena è quasi funebre, tanto che il signor Jourdain, 'che non capisce nulla, vorrebbe che si accendessero ancora delle candele. Ma viene in buon punto Zerbinetta, con i suoi ilari compagni Arlecchino, Brighella, Scaramuccio e Truffaldino. Arianna è chiusa sempre nel suo dolore, pensa al passato e si lamenta, mentre Arlecchino commenta con alquanta allegria e galanteria le sue pene. C'è un regno dove tutto è puro — sospira Arianna: — esso ha nome: il regno della morte. La gaia com pagnia, per nulla turbata incomincia a can !tare: la signora si addolora troppo: com j prendiamo, le angoscie dell'amore, ima vg- mcomdomdinXlmcedibaAineil inlanahanogrbanodi are) sua morte la morte delle stelle eterne — mentre tutta la compagnia della gente al gliamo fuggire i troppi languori. E per rassegnarsi balla. Ma Arianna non dimen tica. Zerbinetta congeda i compagni troppo molesti e tenta ella stessa di confortarla. Ella ha il cuor lieto e l'amore più libero, Ho conosciuto molti uomini — confessa — ma non ho ancora imparato a fuggirli. Essi sono terribilmente infedeli: il loro cuore viene e fugge via subito. Così avvenne con Pagliaccio, Mezzetino, Cavicchio, Burattino 0 Pasquariello. Ma il mio ouoTe sente ancora l'incanto dell'amore : e se un uomo mi bacia sono già conquistata. Arianna non risponde ancora, ma i quattro amici di Zerbinetta, clie hanno udito le sue preziose confessioni, si vogliono già contendere il suo cuore, che è tanto generoso. E ancora tutti ballano. Nella danza Zerbinetta perde una scarpa: Scaramuccio l'afferra e la bacia, poi la calza alla sua dama, che s'appoggia amorosamente con la mano sulla spalla di Truffaldino, che si è inginocchiato, e foJgoV ra intanto con gli occhi neri Brighèlla! 1 tre spasimanti hanno veduto aprirsi un lembo di cielo. A me gli occhi! a mò la scarpa! a me la mano! Questo è il sepno dell'amore! — ciascuno grida. E silenziosamente Zerbinetta fugge via al braccio di Arlecchino. 1 tre fantasticano, aspettando ognuno per sè la bella, in un convegno d'amore: ma lontano Arlecchino e Zerbinetta cantano allegri: c Mani e labbra, labbra e mani, che legame palpitante! » Ah! il ladro ! — gridano i tre delusi. Ma nell'orchestra ora è già' passata l'anima divina di Bacco. Dejade e Najade annunciano il suo levarsi e il suo arrivare. Che meraviglia! Un giovane Dio!... Egli cresce come la fiamma al vento!... Non 'è già più un bimbo: è un Dio!... Apre la vela al vento e corre sul mare!... E' al timone! Circe ora lo arresta, lo chiama, le lusinga : ma le sue arti sono vane ! H giovane Dio s'è salvato!... Egli giunge!... Arianna odi? — canta lontano già la voce di Bacco, piena d'incanto, sognante. Arianna ora ascolta. Oh messaggero della morte quanto è dolce la tua voce!... Bacco ride: Circe! io son fuggito: che volevi fare di me? — Zerbinetta non può tacere: Principessa ! qui viene un uomo, un Dio, una meraviglia senza pari! E voi non vi fate bella per ricevere un tale ospite? — Bacco campare. La scena si fa tutta scura. Tacitamente Dorante e Dorimene escono dalla sala... Bacco parla d'amore: Sei tu la signora divina di quest'isola? Come sei bella! Non mi conosci? — Arianna vaneggia ancóra: Tu sei il messaggero della morte ! Cóme uccidi? con le mani, con una polvere o con una bevanda? — e sogna la morte. Me Bacco, che è giovane e forte, pensa alla vita. Muoiano le stelle eteme prima che tu possa morire per mano mia. Ed ora Arianna è già vinta : dice parole d'amore e scompare nella grotta insieme a Bacco, che preferisce alia Burattino. legra canta i suoi auguri e Zerbinetta, non 65nza malizia, ricorda ancora una volta i casi di Pagliaccio, Mezzettino, Cavicchio e Così finiscono l'opera seria e il ballo comico. Ma l'ottimo signor Jourdain rimane come impietrato, accorgendosi di essere rimasto tutto solo nella sala: un lacchè gli domanda placidamente se si deve ora cominciare lo spettacolo dei fuochi nel giardino... msvP0cbrbfcbs1lsdsAom Hugo v. Hofmannsthal Riccardo Strauss

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