I migliori generali turchi a capo delle truppe

I migliori generali turchi a capo delle truppe I migliori generali turchi a capo delle truppe concentrate a Smirne e nei Dardanelli Roma, 11, notte. II Corriere d'Italia ha da Atene, 11: «A Costantinopoli si tenie seriamente che l'Italia voglia tentare uno sbarco a Smirne. Le più grandi misure preventive di difesa sono state prese.per opporre una energica resistenza ad un nostro eventuale colpo di mano. Ai grandi preparativi militari dei passati giorni altri ne sono stati aggiunti per aumentare la resistenza della città e metterla in condizioni tali da ostacolare seriamente non solo le operazioni di approdo delle nostre navi e lo sbarco di truppe, ma anche alla presa di possesso e all'avanzata nell'interno. Sono stato aumentate le mine nel golfo ed ò stata grandemente rafforzata la guarnigione delia penisola di Cesilo con truppe provenienti dalla Siria. Riguardo alle truppe alle quali sarebbe affidata la difesa di Smirne e del suo territorio, si dice che la Turchia ne abbia concentrate un numero considerevole tanto sulla costa quanto nell'interno con numerose artiglierie da campagna e di medio oalibro. « Il comando supremo della difesa sembra sia stato affidato ad Abdullah-p ascia, comandante del Corpo d'armata di Adrianopoli, espressamente fatto venire di là, malgrado che anche in quella regione la situazione sia tutt'altro che rassicurante. Le truppe che Abdullah-pascià ha ai suoi ordini ascendono a cinque divisioni, una delle quali composta di redifs, le altre provenienti da Scutari. Tenuto conto che ogni divisione militare ha la forza di circa 10,000 uomini, si calcola che non meno di cinquantamila uomini delle tre armi combattenti si trovano ora concentrati o lo saranno quanto prima, a Smirne per opporsi ad ogni nostro tentativo. La divisiono dei redifs sembra provenire completamente dall'Asia Minore, dove sono stati richiamati dal congedo parecchie migliaia di uomini, sui quali la Turchia conta poter fare il più grande assegnamento. Si tratta infatti di richiamati fedelissimi al regime giovane turco, lontani da ogni infiltrazione europea, che non hanno interessi propri da tutelare, come invece avviene in Albania, ove molti redifs, anche mussulmani, piuttosto che prendere le armi contro i propri fratelli non rispondono alla chiamata e vanno ad ingrossare le file degli insorti, oppure passano il confine e si rifugiano all'estero. i mussulmani di Smirne armati <t Ad accrescere poi la difesa della città di Smirne, il Governo turco ha ordinato siano armati tutti i mussulmani i quali, in caso di bisogno, dovrebbero a mano armata contrastare il passaggio delle nostro truppe per le vie della città. Risulta infatti che buona pai-te della popolazione mussulmana è stata provvista di fucili con relative munizioni, e che il rimanente lo sarà quan- to prima, non appena cioè si avranno le armi necessarie. Quest'ultima disposizione si ritiene pericolosissima per le popolazioni cristiane, ' le quali possono trovarsi nella condizione di risentire gli effetti del possibile scoppio del fanatismo mussulmano. Anche per i Dardanelli sono state prese misure per rafforzarne la resistenza, e ciò a prescindere dalla chiusura che costituisce sempre una perenne minaccia turca. Numerosi contingenti di truppe vi sono infatti arrivati in questi giorni da Adiianppoli.

Persone citate: Smirne