Le vicende della guerra

Le vicende della guerra Le vicende della guerra Le notizie ufficiali . TRIPOLI, 29 (ufficiale). Escursioni di aviatori non segnalano alcuna variazione degna di nota circa la situazione del nemico. Un'altra rieognizione da Bn Kamek al confine tunisino BU KAMEK, 28 (ufficiale). Stamane una colonna composta di truppe bianoha e di ascari ha fatto una nuova ricognizione fino al confine tunisino, trovando il territorio sgombro da nemici. RODI, oro 20,15 (ufficiale). Tutto procede regolarmente. I Turchi incitano gli arabi alla resistenza promettendo cannoni e munizioni Tripoli, 29. / dirigibili e gli areoplani hanno fatto ricognizioni senza trovare notevoli spostamenti nel campo nemico. Un informatore attendibile afferma che i turchi spargono la voce che l'Italia ha imposto la coscrizione, voce alla quale gli arabi prestano fede. Egli aggiunge che i turchi premiano largamente coloro che, avvicinandosi nella notte presso le nostre trincee, riescono a trasportare oggetti dispersi, che fanno poi figurare come trofei di guerra. I turchi continuano ad esortare gli arabi alla resistenza, in attesa di cannoni e munizioni, e raccomandano soprabito di non attaccare le nostre linee. Stamane l'artiglieria di Tri/c Tarhuna ha eseguito tiri per inquadrare il terreno. (Agenzia Stefani). a - Note di eronaea tripolina (Ter telepr. da uno dei nostri incinti tptciali) TRIPOLI, 28, ore 28,55. Pur sotto le sferzale di un sole più africano che mai, continuano alacri e attive alle nostre trincee le esercitazioni delle truppe e le opere di difesa. Alle nuove ridotte, che da poco sono sorte a protezione del Sahel contro possibili visite nemiche dallHnterno, si lavora con grande rapidità. Cosi fin d'ora si può affermare che una altra lìnea di difesa inespugnabile si aggiunge a quelle già esistenti e che fasciano Tripoli in una ferrea cintura. Stamane intanto l'artiglieria, che ha sede nella, prima delle nuove ridotte, in regione Trik Tartina, ha battuto con i suoi proiettili il deserto giallo, che le si stende dinanzi interminabile. Scopo di questi tiri era quello di. inquadrare il terreno, ed i risultati ottenuti in poche ore di cannoneggiamento furono ottimi: si stabilirono parecchi punti di riferimento verso la.parte ove più probabile sembrerebbe una comparsa di truppe turco-arabe. Gli stessi ufficiali alla fine del tiro dichiararono la loro viva soddisfazione. Il prefetto MctziUger e ritornalo stasera a Tripoli, dopo una brevissima gita a Macabez. Egli vi sì era recato ieri, sul piroscafo Montenegro; c, dopo essere scesa a terra per poche ore, riparti sullo stesso piroscafo alla volta di Tripoli. Mulgrado la sua breve permanenza, il prefetto ebbe modo di ammirare la solidità delle nostre posizioni, divenute in poco tempo dallo sbarco assolutamente imprendibili. Egli si spinse pure sino a Forwa, dove rimase amntirato della fervida operosità dei nostri soldati, che vigilano continuamente ed hanno quasi ogni giorno qualche contatto col nemico. Stamattina stessa potè vedere una colonna avanzare rapidamente in esplorazione alle secche verso ovest, deve gruppi di arabi erano stati notati. La colonna avanzò con molla sveltezza, ma non riusci ad affrontare i nemici, perchè questi si sbandarono subito al primo suo apparire. Il prefetto ha riportato dalla sua visita a Macabez una simpaticissima impressione. GIOVANNI CORVETTO. I combatti me il ti nell'Assi r secondo notizie viennesi 30 turchi uccisi dal fuoco italiano (Servizio siedale della Stampa). Vienna, 29, notte. La Politische Correspondenz riceve dal Cairo : « Secondo notizie qui giunte il 7 maggio, un reparto di truppe di Said Idriss, ha attaccato KunCda, capitale dell'Assira che è stata contemporaneamente bombardata dagli italiani. Si è iniziato un vivo combattimento fra le truppe turche e quelle diSaid Idriss, e circa trenta soldati turchi sono caduti in seguito al fuoco degli italiani. Sembra che sei battaglioni turchi con artiglierie abbiano sostenuto un combattimento, .contro, parecchio migliaia..di arabi partigiani di Said Idriss. IL quartier generale turco, comandato da Humadi pascià, sta nella regione di Abbs, ad un giorno di marna dal porto turco di Loheja. Said è accampato a circa 12 ore di marcia da Abbs, presso Hurrud, dove egli va raccogliendo grandi rinforzi per attaccare Kunfida e Loheja ». ' I turchi delle isole corrisponderebbero col continente a mezzo di apparecchi radiotelegrafici Roma, 29, notte. II Corriere d'Italia ha da Atene : « Sembra che, malgrado l'attiva vigilanza da parte della nostra squadra, continuino a giungere rinforzi di truppe a Chio, Mitilene e a Samo. Nessuno riesce a capire come ciò possa osarsi impunemente ; ma pure il fatto è accertato e ripetuto da varie parti. Ora giuiige una notizia anche più grave, e elio potrebbe non essere infondata. Dato l'isolamento in cui si trovano le isole dell'Arcipelago dopo l'interruzione prodotta dalle nostre navi nei varii cavi telegrafici e la distruzione dei semafori e delle stazioni radiotelegrafiche, sembra che il Governo turco, seriamente preoccupato di questo fatto che lo mette al buio di quanto può avvenire nelle isole, sia riuscito a fare portare a Chio ed a Mitilene alcuni apparecchi per telegrafia senza fili. Uguali apparecchi sarebbero stati introdotti a Smirne, il cui prolungato e completo isolamento da parte del mare riesce di gravissimo danno al Governo turco. Questi apparecchi per telegrafia senza fili sarebbero situati in località elevate dell'interno, in modo da poter essere facilmente sottratti all'azione dei cannoni delle nostre navi da guerra, ed essi comunicherebbero con appositi apparati già prestabiliti a Costantinopoli e in altri punti dell'Asia minore, in modo da permettere al Governo turco non solo di dure ulteriori disposizioni ai comandanti delle isole e di ricevere avvisi, ma anche per essere al corrente dei movimenti della nostra squadra». Lb isole redenteJ"' non possono tornare sotto il turco Aleno, 29, sera, Il giornale Embros pubblica un'intervista con un membro di un'ambasciata di una grande Potenza a Costantinopoli Il diplomatico rileva la necessità di un passo collettivo per ottenere la conclusione della pace, poiché la guerra suscita quotidianamente nuovo questioni. Tra esse le più urgenti sono quelle che si riferiscono all'apertura degli stretti per la Russia e alla sistemazione della sorte delle isole dell'Egeo. Il diplomatico dice che le isole, puramente greche, non possono più ritornare alla Turchia, non essendovi alcuna garanzia circa la protezione dei cristiani contro la plebaglia mussulmana. L'annessione alla Grecia sarebbe la'soluzione più ragionevole, ma essa solleverebbe delle difficoltà. Perciò la sola soluzione semplice e probabile è la creazione di un principato delle isole indipendente tanto dalla Turchia quanto dalla Grecia, che comprendesse anche Creta, Samo e la stessa Cipro di cui l'Inghilterra sembra si sia stancata. Il diplomatico ritiene che il suo Governo non respingerebbe questa soluzione, la quald libererebbe la Turchia dal pericolo di una annessione delle Isolo alla Grecia o dall'occupazione definitiva da parte dell'Italia. ii««tcsuqcnnIiocmrscpr

Persone citate: Chio, Giovanni Corvetto, Said, Said Idriss, Turchi