Le forze turche di Rodi accerchiate da Ameglio si arrendono con l'onore delle armi

Le forze turche di Rodi accerchiate da Ameglio si arrendono con l'onore delle armi Le forze turche di Rodi accerchiate da Ameglio si arrendono con l'onore delle armi costa no ma Duplice sbarco sulla 83 turchi uccisi ; perdite: 4 soldati morti e 25 feriti, un ufficiale ferito. nord di - Il corri munizioni - (Por telegrafo ,© per telefono alla STAMPA) IONA. 17 (snidale). Alla Camera, apparta ti iniziano le intetmg azioni, entra Voti. Gioititi, il quale, prima di sedere, accenna al presidente di volere parlare. La Camera si popola istantaneamente e si fa un silenzio religioso. L'onorevole Giolitti ha in mano un plico di telegrammi, e tra l'intensa attenzione della Camera comincia cosi: uHo l'onore di comunicare alla Camera le notizie giunte al Governo intorno all'asiane militare svoltasi a Rodi, e che è terminata fortunatamente con un grande successo delle nostre armi». L'on. Giolitti legge quindi i seguenti cinque telegrammi: Un primo telegramma dell'ammiraglio Amero, giunto ieri mattina, alle 0, coti dice: « Alle ore 23 del giorno 1B ho «barcata a Malona un battaglione di alpini, protetti dal* l'« Emanuele Filiberto », e a Kalavarda tre battaglioni di bersaglieri, protetti dalla « Regina Margherita » e dalla « Saint Bori » per chiudere la ritirata. La colonna principale, comandata dal generale Arrogilo, è In marcia alla volta di Psithos e alte 6,50 dovrebbe trovarsi a contatto col nemico». Un secondo telegramma dell'ammiraglio 'Amero,, giunto alle ore 10,46, diceva cosi: « L'avanzata delle truppe ha avuto luogo eedondo II piano prestabilito. La «8alnt Bòn » ha bombardato dalle 8 alle 8 davanti a 0rompe la strada tra Merltza e Baetlva, per dissuadere le truppe turche dal ritirarsi per quella via. Il eombattlmento intorno a Pslthoe e'Impegr.ò dalle 8 In poi. Non ho avuto ancora alouna Informazione dal generale Amegllon. Un terzo telegramma, giunto stamane, alle ore 7,30, dall'ammiraglio Amero, dice cosi: « Le truppe oggi al Impadronirono di Pslthos. Nemloo olrca duecento tra morti e feriti. Poche perdite nostre ». Un telegramma poi del generale Ameglio, che è giunto stamane, alle ore 8,20, dice così: «Stamane le noeti* truppe. In tre colonne, due delle quali sbarcate nella notte nelle rade di Malona e di Kalavarda, con gravi difficoltà e oon efficace concorso della Marina, e la terza partita Ieri sera da Rodi, per Aphandoe, accerchiarono, aorpreooro sconfissero II nemico raccolto a Pclthoa. Ke- ma dona ardita offensiva della nostre t™».1so, dopo ardita offensiva delle nostre trup- te, si sbandò tra I numeraci burroni che fanno capo atta conca di ********** a.1 morti 28 feriti. 121 fucili a 200 nocca di bj moni, « reriu, la tuoni • m oaamm ai oartuoole. Del nostri soldati nessun morto, òtto feriti. La condotta degli ufficiali e del- le truppe si ammira per resistenza o vaio-{re. Le truppe vittoriose sosteranno stane*, ♦« « domani a P.lthoa rientrando a Rodi nel te e domani 1^1^^ pomeriggio. L'avvenuto combattimento ri. Ltengo abbia liberato l'Isola dalle forze tur.ohe» (vivi e prolungati applausi). Un telegramma poi giunto stamane, alle 9,5, dell'ammiraglio Amero, contiene queste sole parole: « La guarnigione dell'Isola al è arresa stamane oon l'onore delle aripl» (vivissimi generali applausi). Finalmente un telegramma del generale Ameglio, che è giunto poco fa, riassume il termine delle operazioni in questo modo : «In seguito al oombatthmnto o alla mia Intimazione, Il comandante turco Inviava ieri sera un parlamentare per trattare la re», avvenute .Umane alte are 8 a *~malle condizioni da me dettate. Tutta le truppe turche dislocate nell'Isola considerate prigioniere di guerra (bravo!); consegnato tutte le armi e munizioni; oonoeaea la soia- boia agli uf fidali, quale dimostrazione di stima per la loro valorosa condotta (bravo!). Rettiti co le informazioni delle nostre per-ufficiale ferito e, nella dite di ieri, In un truppa, quattro morti e 85 feriti». (Vivis¬ simi e prolungati applausi, grida di: Viva il generale Ameglio! Viva l'Esercito! Viva la Marina!). Non appena terminata la grande ovazione, che accogli* l'annuncio della resa «on l'onore delle armi della guarnigione turca,] Von. Giolitti, con voce vibrata, dice: « A nome del Governo, interprete dei sentimenti del Parlamento e del Paese, mando un saluto al generale Ameglio ». Una scrosciante ovazione accoglie queste] parole del Presidente dèi Consiglio. I deputati si riversano Quindi nei corridoi eom-| mentando. Il piano di Ameglio L'azione simultanea da tre lati La faticosa marcia di Ameglio da Rodi a Psittios i (Per telefono alla Stampa). Roma, 17, notte. La «Tribuna» dà questo ulteriori delucidazioni sull'azione del generale Ameglio. . « L'avanzata è stata fatta col concorso della marina mediante tra colonne mobili, due minori e una più elevante. Le due colonne minori sono state imbarcate sulle navi e sono state sbarcate una a levante e una a ponente del grappo montuoso eli Psithos, mentre la terza colonna comandata da A meglio in persona si è avviata direttamente per la via di terre, contro il fronte delle posizioni nemiche. « Infatti la sera del 14 maggio, martedì, un convoglio di piroscafi protetti dalla regia nave «Emanuele Filiberto», comandata dal capitano di vascello Giacomo Riandò, parti da Rodi, girava ad est dell'isola di Rodi e si accostava alla baia di Malona; sull'interna apiaggia sbarcava il battaglione alpini di Fenestrelle; questo battaglione doveva occupare la strada di Malona, a sud di Psithos, e impedire alle truppe di Psithos di «fuggire verso mezzogiorno dal versante orientale dell'isola. Quasi contemporaneamente, la «Regina Margherita», comandata dal capitano di vascello Enrico Carnei, e la «Saint Bon», comandata dal capitano il vascello Vincenzo Fabbrini, accompagnava un altro convoglio di truppe lungo la costa occidentale dell'isola e sbarcava il i.o reggimento bersaglieri, comandato dal coL Maltini, a Kalavarda, a sud-ovest, per impedire al nemico di sfuggire giù dal versante occidentale della montagna. Cosi ci eravamo assicurati delle spalle delle posizioni nemiche: due punti saldi, uno ad est e uno ad ovest dell'isola, a tiro del quali le..troppe turche dovevano necessariamente vaglie nel caso che avessero voluto sfuggire all'ureo' della colonna centrale italiana. La colonna principale comandata dal generale Amegllo doveva essere partita da Rodi sin dal pomeriggio, almeno, di martedi 14, te 1 intendeva di essere a contatto del nemico ^ . , ^.oIari d, te ^^^S^S^^SS^l&t . . .., , ' ., _ MUn atata rapidissima e faticosa. Rapi dissima perchè si trattava di percorrere a zig-zag una distanza di 18 chilometri, tutti {rotti da valli e da burroni; faticosa por che ei trattava di una regione montuosa, difficilissima al passaggio di un esercito molto numeroso, con artiglieria, genio, ca-i Ljj^g^J muli ^ trasporto. Ma il gene-,rale ^meglio deve avere vinto tutte le dif-| Scolta con grande energia, poiché alle 6 del giorno 15 era già a contatto del nemico. Nella notte, la « Saint Bon » aveva girato il limite meridionale dell'isola e si era por- Uta dinanzi al Gemasi (baia di Afandos) di dove ha aperto il fuoco a lunga portate contro le posizioni di Psithos. Alle 9 ^ colonna Am^Uoj^ nemico, dopo avere accerchiato di sorpresa, oon un movimento di cui non conosciamo i dettagli, ma che dato 11 terreno montuoso deve essere stato arduo e meravl gUosc ^oS^^^^^^L XrnatTaa U nemico, strettoda giornate fuochi, impossibilitato a ritirarsi a sud, è stato rotto nella giornata del 15 e alte nut^**«£ i^^1*^ to vittoriose» Il contingente turco a Rodi Il rapporto del generale Ameglio sulla efficienza del presidio turco arresosi a Psi- thos non può tardare. Non si hanno ancora I dati esattissimi in proposito, ma indubbia- -mente il contingente di truppe concentrato a a PsHhos era di almeno duemila uomini bene armati e provvisti di munizioni. Ricor- ¬ diamo, infatti, che un telegramma del « Journal » assicurava, giorni addietro, che il presidio di Rodi si componeva di 2300 uomini tolti dalla guarnigione di Smirne, con quattro cannoni.