L'elettorato ai corpi militarizzati discusso alla Camera dei Deputati

L'elettorato ai corpi militarizzati discusso alla Camera dei DeputatiL'elettorato ai corpi militarizzati discusso alla Camera dei Deputati La residenza dell' elettore, gli esami, le Commissioni g(Per filo diretto e per telefono alla Stampa). a i o i Roma, 16, sera. Malgrado Ha giornata festiva, la Camera tiene seduta e l'aula è affollata di oltre duecento deputati. Le tribune sono granite specialmente di signore venute dopo 11 seppellimento del voto politico femminile ad assistere all'altro soppesi Imbiuto della proposta per la rappresentanza proporzionale. La questione grossa della giornata consiste nella decisione del Governo e della Camera circa l'inclusione nelle liste elettorali degli appartenenti al corpi militarizzati. La seduta è presieduta dal Presidente MARCORA ed incomincia alle or' 14.5. CAiPALDO, sottosegretario all'Africo*tara, dichiara all'on. RaimpoMl che sono in corso gli studi pel miglioramento degli organici del personale dall'Ufficio Centrale di meteorologia e di geodinamica e degli Osservatori! astronomici dipendenti, e che le relative proposte saranno presentate Insieme con quelle concernenti il personale di servizio nwtrlco e quello detrli altri uffici centrali de? Ministero. RAMPOLD1 prende atto dalla promessa e sollecita l'annunciata riforma, insistendo sulli necessità di aumentare ffl numero del personale e migliorare Ha carriera di questi uffici. Esaurite le interrogazioni, ahb'amo un curioso intermezzo, SI dovrebbe riprendere la discussione della riformo --timia, ma 1 onorevole Giolitti non è nell'aula ed 11 Presidente deve sospendere la seduta. La sospensiva dura mezz'ora, durante la quale l'assenza dell'on. Giolitti dà corso ^aJie voci più disparate; chi dice che l'on. Giolitti, il quale si •*■"/>" osni mattina a Frascati a colazione con la famiglia, non aveva potuto ritornare in tempo a tfama perchè impedito da una panne all'automobile. Si affermava da altri essere giunte al Ministero gravi notizie su di uno scontro fra te truppe del generale Ameglio e le truppe turche, e che perciò l'onorevole Giolitti ritardava la sua venuta alla Camera dovendo fare una comunicazione in proposito all'assemblea. La verità era Invece molto più semplice. L'on. Giolitti si trovava insieme agli altri ministri a Montecitorio nel gabinetto riservato al membri del Governo ed al relatore d)3lla Commissione dei dlciotto, on. Bertolini. La riunione era stata resa necessaria finii" imminenza dell'appello nominale sartia proposta di inclusione nelle liste eIsttorall degli appartenenti ai corpi militarizzati. Durante la riunione tu concordata la linea di condotta lira ili Governo e la Commissione. Alle 16 la riunione è finita ed il Presidente del Consiglio compare nell'aula seguito dagli altri ministri. I commenti cessano come per incanto: ronorevole Giolitti, ai deputati che lo interrogano, risponde che la sola novità dell'Egeo consiste per ora neUVwoupazione di un'altra pie cola isola. H Presidente riprende la seduta e si riprendo pure ila discussione sulla Riforma elettorale II PRESIDENTE avverte che si prosegue la discussione sull'art. 8 e precisamente sulla nuova disposizione da sostituirsi all'art. 14 della vigente legge elettorale politica. CORNAGGIA è contrario all'esclusione da] l'elettorato delle persone appartepjmti a corpi organizzati militarmente a favore delle Provincie e dei Comuni. R'tìene che una tale eccezionale misura, mentre non ò richiesta dall'effettiva necessità di assicurarsi dell'indipendenza e della sincerità del voto delle persone che si vorrebbero escluse, è in aperto contrasto col principi cui si informa la nuova legge, la quale mira a dare la massima estensione all'elettorato.' COLONNA DI CESARO' riconosce giusto che. pel vincolo di gerarchla e disciplina, I Corpi armati alla dipendenza delle Provincie e dei Comuni siano esclusi dal voto. Ma crede che l'esclusione debba essere limitata alla circoscrizione nella quale prestano servizio. Per coerenza crede che l'Incapacità debba essere sancita agli individui appartenenti a Congregazioni i cui membri abbiano comunanza di abito e di abitazione ed abbiano assoggettata la loro vita comune a vincoli di di sciplina, sempre limitatamente alla circoscrizione elettorale nella quale la corporazione ha sede. {Commenti al Centro). Propone in questo senso un emendamento. Una proposta intermedia dell'on. Giolitti GIOLITTI propone alla Camera una soluzione intermedia, nel senso che gli appartenenti ai Corpi militarmente organizzati al servizio dello Stato partecipino alle elezioni amministrative e non a quelle politiche; ed i Corpi militarmente organizzati al servizio delle Pro. vincle e dei Comuni partecipino alle elezioni politiche e non a quelle amministrative. BERTOLINI, relatore, si associa a questa proposta. MOLINA nota che questo divieto ò informato ad un ingiusto sospetto contro le Ammlnl strazioni comunali e provinciali. TURATI afferma che la soluzione proposta dal presidente del Consiglio non è logica non raggiunge lo scopo. Nota poi che non si precisa in che consista 11 carattere militare di un Corpo organizzato, lasciando cosi aperto l'adito alle stesse dubbiezze cui ha dato luogo la legge vigente, POZZO MARCO è favorevole alla proposta conciliativa del presidente del Consiglio: ritiene però necessario stabilire chiaramente quali siano le condizioni per le quali un Corpo debba considerarsi come militarmente organizzato. Vorrebbe perciò che si parlasse di « Corpi organizzati militarmente ai sensi di legge », rimettendo a legge separata di stabilire quali Corpi debbano essere organizzati militarmente ed anche in che debba consistere tale organizzazione militare. CAVAGNARI crede Che la questione dovrebbe essere rinviata alla discussione della legge sul rinvio delle elezioni amministrative, ove potrebbe trovar luogo un articolo aggiuntivo. (Rumorìi. BERTI mantiene la sua propesta, ritirando la domanda che aveva presentata di votazione nominale. CANEPA. CORNAGGIA, BONOM1 IVANDE ri. tirano la loro proposta e si associano a quella dell'on. Berti. GIOLITTI non può accettare tale proposta. BERTOLINI, relatore, dichiara che anche la Commissione la respinge. e e a a Il PRESIDENTE pone a partito la proposta dell'on. Berti, che consiste nella soppressione delle parole . delle Provincie e del Comuni al comma secondo dell'art. 14 della vigente legge. La proposta non è approvata. Pone ora a partito la proposta del presidente del Consiglio, che è la seguente: . Questa disposizione si applica pure, quanto alle elezioni politiche, agli individui di grado corrispondente a Corpi organizzati militarmente pel servizio dello Stato; e, quanto alle elezioni amministrative, a quelli appartenenti a Corpi organizzati militarmente a servizio delle Provincie e dei Comuni Avverte che questa disposizione troverà poi li suo luogo opportuno nella legge in sede di coordinamento. E' approvata. Sulla residenza dell'elettore e sull'esame elettorale Sulle disposizioni riguardanti la residenza dell'elettore parlano BIANCHINI, GIOLITTI BERTOLINI, SONNINO. RICCIO, DENTICE < DE VECCHI; questi tre ultimi consentono a riservare alle disposizioni transitorie le loro proposte di carattere transitorio che avevano presentate In emendamento. BONOMI IVANOE, all'art. 19, comma 5.o della legge vigente, presenta un emendamento nel senso di rendere più semplice l'esame elettorale, determinandosi che esso consista nella dimostrazione di saper leggere e di saper tra scrivere un semplice brano di stampato e di saper leggere e scrivere 1 numeri. Ricordando l'affidamento dato in proposito agli onorevoli Barzllat e Canepa «lall'on. oresiderite del Consiglio, ma persuaso «he la materia debba essere disciplinata per legge e non per semplice regolamento, prega Governo e Commissione di accogliere tale emendamento. Vorrebbe pure che l'esperimento avesse luogo innanzi all'ispettore* scolastico, anziché innanzi al pretore, ma su ciò non insiste. GIOLITTI nota all'on. Bonomi che la Camera, approvando l'ordine del giorno Barzilai, ha già deliberato di rimettere al Governo la questione degli esami elettorali, affinchè la risolva nel senso di una maggiore semplificazione degli esami stessi, riformando i vigenti regolamenti scolastici. BARZILAI trova grave la questiona sollevata dall'on. Bonomi I. circa la competenza del Governo a provvedere in questa materia con semplice regolamento. GIOLITTI assicura che la questione potrà essere risoluta in sede regolamentare. BONOMI IVANOE non crede che 11 suo emendamento contraddica al voto della Camera, inquantochè esso tende a tradurre in forma legislativa il pensiero allora espresso dalla Camera. Tuttavia non insiste. Si approvano le modificazioni all'art. 10 della leggo vigente, secondo 11 testo concordato fra il Governo e la Commissione. Le Commissioni elettorali LIBERTINI GESUALDO, all'articolo 20, comma S.o della legge vigente, presenta un emendamento col quale si propone che la Commissione elettorale comunale anziché.dal sindaco sia presieduta dal pretore o da uno dei vicepretori 0, dove questi manchino, dal conciliatore del luogo. GRAZIADEI, all'art. 20, comma 3.o della legge vigente, propone che a far parte delle* Commissioni elettorali comunali possano essere chiamati tutti gli elettori che sappiano leggere e scrivere, anziché, secondo la proposta della Commissione, quelli soltanto compresi nella lista dei giurati 0 che posseggano una delle condizioni di cui all'art. 2 della legge vigente. Sullo stesso argomento fanno osservazioni o proposte DENTICE. RICCIO e BIANCHINI, a cui risponde BERTOLINI, il quale osserva che solo può intanto stabilirsi che, là, ove è detto che i commissari per le liste sono nominati dal Consiglio comunale, si aggiunga: con un'unica votazione. GIOLITTI avverte che questa norma può rendere talvolta impossibile la formazione della Commissione. S'intende che deve trattarsi di un'unica e contemporanea votazione. S'intende pure che, se con tale votazione non sì completa il numero dei commissari, dovrà procedersi ad una votazione suppletiva. {Segni di assenso). Si approva la modificazione all'art. 20 eincordata fra Governo e Commissione, e si approvano pure le modificazioni agli articoli 21, 28 e 42. All'art. 43 delta, legge, che riguarda i certificati elettorali, parlano RICCIO e BIANCHI a cui risponde BERTOLINI invitandoli ad accettare la disposizione come ora è proposta.GIOLITTI propone sia ristabilita la disposizione del testo ministeriale secondo la quale il segretario comunale che non abbia preparato e distribuiti i' certificati nel fermine prefisso, è punito con la multa di lire 100. BERTOLINI osserva che le penalità anche per questo caso sono contemplate -dall'art. 104TURATI nota ohe le pane dell'art. 104 si applicheranno in caso di dolo. La penalità di lire 100 potrà applicarsi in caso TI! semplice negligenza. GIOLITTI risponde che l'art. 104 contempla anche 1 casi di negligenza e ammette che la pena sia ridotta ad un minimo di L. 50. SONNINO chiede che cosa avverrà quando il segretario comunale non rediga 0 non distribuisca i certificati ,GIOLITTI risponde che si manderà presso 11Comune un Commissario prefettizio il quale" tempo utite compiere le operazionipotrà ip stesso. Si approva l'emendamento concordato all'art. 43 della legge vigente. La propostadello scrutinio di lista LUCIFERO propone di sostituire all'art. 45 della legge viganve la seguente disposzione: • I deputati sono eletti a scrutinio di lista per provincia, nel numero stabilito dall'art. 52 della citata legge. «Ogni elettore vota, in quanto ò possibileper due terzi dei deputati assegnati alia provincia o dei posti eventualmente vacanti, e ove non sia possibile» le frazioni vanno in favore della, maggioranza. Ricorda quanto nella discussione generale si è detto d'imo scrutinio di Usta e della rappresentanza proporzionale, e tutte lo censure che sono state mosse al Collegio uninominale. Riconoscendo che il nostro Paese non è maturo e non potrà esserlo per non pocotempo ad un sistema proporzionale, crede chemolti del vantaggi che i suoi fautori si proponevano si raggiungerebbero con lo scrutinio di lista maggioritario per provìncia. Nota ohe lasciando alla minoranza un terzo del saggi, si otterrebbe l'intento che tutte le opinioni fossero rappresentate. Non crede che abbiano troppo valore lo obbiezioni che saumenterebbe la pressione degli interessi locali e che si avrebbe eccessiva sperequazione nell'ampiezza del nuovi Collegi. Pure non illudendosi troppo sul risultato Immediato della sua proposta, ha creduto suo dovere insistervi, perchè c convinto dei vantaggi che essa offrirebbe. GIOLITTI non entra nel merito della discussione sulla bontà dello scrutinio di lista al quale un tempo era favorevole, ma con circoscrizioni non troppo estese, e non troppo differenti per ampiezza l'una dall'altra. Osserva che Don sarebbe in alcun modo opportuno affrontare un cosi grave problema, mentre si modifica tanto radicalmente il corpo elettorale, anche perchè si renderebbe più difficile ai nuovi elettori analfab?t- l'esorcizlo del voto. Della simultanea modificazione del nostro regime elettorale non potrebbe avvantaggiarsi che fi solo partito il quale ha già una organizzazione In tutta Italia. Crede quindi che la qpestione dello scrutinio di lista debba essere lasciata alllawenire, dopo l'esperienza del suffragio allargato, e prega l'onorevole Lucifero a ritirare 11 suo emendamentoper non pretriudlcare la questione con unavotazione della Camera, (^pprotasionl). LUCIFERO non insiste. (Si approva l'emendamento proposto dalla Commissione jaWart. 47 della legge vigente). SONNINO all'emendamento sostitutivo delì'art. 48 delia legge vwenV rasoposto dalla ommissione, ha presentato un emendameli*1 o per chiedere che la facoltà di presentare' omanda verbale, anziché scritta, per ott*« ere trasferimento da una sezione ad un'alra dello stesso collegio, sia earteea anche agtl elettori iscritti per censo a norma della lega* igente. Propone altresì che non si trasferiscano mS, altra sezione di emigrati che pur essendo pariti per l'estero hanno conservato la loro ab*azione nella sezione alila quale prima appartenevano. GIOLITTI nota che non è possibile accogli*' re questa seconda proposta dell'on. Sonnino, perchè l'assegnazione alle sezioni degli elettori emigrati è regolata da un altro articolo della presente legge, già votato dalla Camera^ SONNINO Insiste nella sua proposta anche perchè obbligando gli elettori emigranti rlm« patriatl a votare in una sezione diversa da quella di origine, si renderebbe loro molto più difficile lo sitabiaire la propria identità. . GIOLITTI crede con l'on. relatore che adow tendo nella ripartizione- degli emigranti 0 criterio deQJ'abltazlone originarla si imporrete be ai Comuni un lavoro troppo gravoso cht) comprometterebbe la regolare compilazioni dello liste. ' Accetta raggiunta proposta dall'on. Sonnino concernente la domanda verbale per gh el&U tori inscritti per censo. {SI approva l'art. 48 del testo proposto dal* la Commissione con quest'ultima aggiunta deli Von. Sonnino). Convocazione dei collegi GRiAMAOELall'art. 49 concernente la con} vocazione dei collegi elettorali, propone u4 emendamento nel senso che le elezioni genef rali non siamo -fissate In urna sola domenica! ma In tante domeniche successive, Assanda per sorteggio la ripartizione d«i collegi tra\ varie domeniche. Osserva che con ciò si con^ sentirebbe a molti cittadini che ora par ra-f gioni di ufficio o di lavoro ne sono Impediti. di esercitare 11 diritto di veto e che si rendej rebbe possibile di far presiedere tutti 1 seggi da un magistrato. , -, GIOLITTI crede che "tale proposta non ala! pratica, e che affinchè le elezioni generali e» spremano veramente la volontà del Paese ini un ciato momento e senza che i vari! collegi si influenzino a vicenda, esse debbano avjj venire stmaiUameamente In un medesimo gtorij no. Presa l'on. Grazladel di non Insistere, j GRAZÌA'DEI non Insiste. i LUCIFERO e BIANCHINI propongono che lai. notizia deila coinvocazione del collegio sia' portata a conoscenza dettili elettori con un manifesto <*a tutti 1 Sindaci dei Comuni da^ collegio anziché col manifesto del solo Sindaco del capoluogo. 1 GIOLITTI: — VI sorno Comuni cosi piccoli pei qu0l sardbbe troppo gravoso la pubblicazione del manifesto; InoJtre, prescrivendo che tutti i Sindaci del coHoario debbano pubblicare 11 memifesto, rcmwntesione per negligenza, o per dolo da tale pubblicazione per parte di un solo Sindaco potmebtoe portare la nullità delle elezioni. LUCIFERO non instate, polche rimane iro teso che il Sindaco del capoluogo deve inviare i mamlfeatl in tutti i Comuni del col. legio. (Si approvano gli articoli 49 « 60 so-! attintivi a quegli della legge vigente). PRESIDENTE. — Polche sull'art. 51 cocncer-' nente II metodo vi sono numerosi Inscritti. i\ sesulto della diaousalone è rimandato a do-j maini. La seduta termina alla 18,20. .

Luoghi citati: Africo, Frascati, Italia, Roma