Il problema del ripristino del Valentino davanti al Consiglio Comunale

Il problema del ripristino del Valentino davanti al Consiglio Comunale Il problema del ripristino del Valentino davanti al Consiglio Comunale Lunedl 29 corrente alto ore 15 è convocatoper discutere un lungo ordine del giorno, coi seguenti più interessanti argomenti: dlmis- stoni da consigliere comunale dell'lng. Pietro i-enoglio; approvazione della deliberazione della Giunta sul contributo di cir0a L. 25.000 da parte del Comune per offrire un areoplano aU'eserclto; delimitazione della nuova cinta daziaria; liquidazione dei debiti e crediti del Comune per l'esposizione 1911. [n.SLq|U?-st0 °?mma dell'ordine del giorno 11 Ferito co^lCdaYrs°mdaScod J1<JuWazlone 6 rl" «La Commissione esecutiva, per l'enorme1 aumento del suo programma, determinato 'dal- ie richieste e dalle simpatie di tutte le na- ^ m Cii.vllUvfr?° ta grande festa cinquantina- ua della Patria italiana, ha dovuto varcare coi suoi edifici la sponda sinistra del Po, por- tarsi sulla destra, sulla Incolta ed abbondo- nata riva del Pilonetto, arginare l'altro tratto (li sponda destra fra il Ponte Isabella ed il f'IV^^'Aetlfr,^xìJ!J>onii Principali ^onte Isabella, e compiere tutti eli sterri e le opere di giardinaggio e di viabilità necessari, met-n^4?o ^n)"11^0116 ^a dA,i"° « fondere nobile ardimento in verità: e la Commissione esecutiva vi si decise, oltre che per necessità 'nJtfì5l,nS)1J1 del suo- programma, anche nella »did»oTi ff-fiCTa is£\miche dell'Esposizione fossero state propizie. non dovesse costare alla Città stessa nessun !nuovo e particolare dispendio. Purtroppo oue-l stc speranze non si sono realizzate. E all'im-' me«so successo morale dell'Esposizione non corrispose, per le preoccupazioni sanitarie prima, e per le ansie della guerra poi, l'esito materiale ed economico dell'Intrapresa. «Ed è perciò che la Commissione esecutiva si trovò nella condizione crudele di rinvenire su questa parte del suo profrramma finanziario e chiedere al Comune un rimborso por quella parte, di utilità reali che rimarranno fìssute nel patrimonio del Comune, e che le domande della Commissione esecutiva stessa portavano nelle cifre seguenti: a) Tunnel sotto il corso Dante L. 54.000 b) Plantamcnti, arginature, palafitte, sacconi, viminate a sponda destra e .sinistra del Po, a mon- .' te del Ponte Isabella » 200.000 c) Opere diverse dl chiusura e scalee per discese al Po nella palafitta cementizia ' > 2.000 d) Sistemazione e formazione delle strade con massicciate a riva destra del Po > 158.500 e) Palazzo stabile: plus valore sul vecchio edificio ■ 600.000 f) Trasporti teria è sistemazione terreni a riva destra del Po ■ 25.000 L. 1.0-49.500 « I tre assessori Usseglio, Lodaire e Poinba, che si sono, per Incarico della Giunta, occu-1pati dei preliminari di1 questa liquidazione,1non hanno fatto buon viso a questa tesi: anzi il convincimento loro, che ò'diventato ora con-ivlnciniento della Giunta, si c che 15invocato!rapporto giuridico fra il Municipio c la Com-missione esecutiva della « utilis in rem vertio » non si possa e non si debba ammettere. I Comune ò un Ente pubblico cho non può essere vincolato nel suo patrimonio, nel suo da -demanio e_ nelle sue cnritahilità se non dnmmè^Sm- cS«m^k^%^ n^ii , *>w\ill a innmtni Al ln3nn • *\'A ln*n»Ktat« j .. 11 -, nei modi e termini dl legge ed integrate dalle autorizzazioni tutorie: nei caso speciale era ed ò poi evidenfa che il Comune non ha concesso i\ Valentino se non nelle condizioni in cui esso si trovava e con l'obbligo del ripristino a carico del concessionario : escluso cosi « in re ipsa» qualsiasi tacito consenso dl riconoiscetre e bonificare 1 miglioramenti stabili ujScenti dall'aserclzio della concessione. • «Cosi in diritto: e anche nel rispetti della equità non sarebbe giusto che t contribuenti di Torino e il Consiglio comunale cho li rappresenta, dopo di aver lasciato a disposizione dell'Esposizione il Paroo del Valentino e gli altri terreni comperati con uno sborso dl lire un milione e mezzo, dovessero riaprire ora le casse del Comune per questi asseriti arricchimenti che ne verrebbero al demanio e al patrimonio municipale; tanto più che ò ben certo che la Commissione esecutiva e .il suo Ufficio tecnico nulla intrapresero e niente eseguirono che non fosse strettamente necessario all'esecuzione dell'Esposizione ». Perciò al Consiglio comunale vengono dalla Giunta sottoposto le seffuentl proposte: l.o di lkmidaz.ione dei debiti e crediti fra 11 Municipio o l'Esposlzone del 1911, fogli elementi fin qui accertati dall'Amministrazione e cglle osservazioni della Commissione 'esecutiva, chiedendo al Consiglio la facoltà di un accordo in quelle ulteriori cifre che risulteranno definitive; 2.0 di esonerare dall'obbligo del ripristino del Valentino la Commissione esecutiva, purché questa Investa il Comune del suoi diritti verso le singole Imprese per il ripristino1parziale delle sedi occupate; S.o dl mandare ad esorlmere alla Commissione esecutiva dell'Esposizione il sentimento dl riconoscenza della cittadinanza torinese per la bella e grande opera compiuta, non soio per l'Esposizione del 1911, ma anche a profitto della vaghezza e della salute della città. i e

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