A Fez come a Sciara Sciat!

A Fez come a Sciara Sciat! A Fez come a Sciara Sciat! (Per telefono alla Stampa) Parigi, 25, mattino. II ministro della guerra ha ricevuto ieri un telegramma del generale Moinier in cui si dice che la giornata del 23 è stata calma e che il disarmo delle truppe scerifflano continua. I snidati ribelli il cui numero sale ad un migliaio, sono fuggiti da Fez con le loro armi propagando il pericolo in tutti i paesi. Nondimeno .il rapido coneentraniento delle truppe, l'energica repressione dei disordini sembrano aver rie mdotto.J'ordine fra le truppe che già Pi preparavano ad un Sollevamento generale. ■ E' nondimeno urgente — telegrafa il generale Moinier — completare al più presto i provvedimenti repressivi prendendo contro la popolazione, complice dei ribelli, provvedimenti di polizia e pene che solo lo stato d'assedio permetterebbe di applicare e che sarebbero una garanzia indispensabile contro un nuovo possibile sollevamento ». Fu in seguito a questi telegrammi che il presidente del Consiglio ed il ministro della guerra Millerand hanno deciso di dare al generalo Moinier l'autorizzazione di decretare a Fez lo stato d'assedio. Si sa che lo stato d'assedio implica l'istituzione di Consigli di guerra i quali giudicheranno borghesi e militari. Ieri una colonna è partita per Sefru a fine di far cessare l'agitazione è di mantenere la disciplina tra il presidio scerifflano. • Sessantotto francesi uccisi Mandano da Tangeri, 2-4, al «Journal»: * Telegrafano da Fez in data 23, mezzanotte, por radiotelegramma: Dopo l'incubo di questi ultimi giorni, durante i quali ci siamo tutti qui sentiti così vicini alla morte, cominciamo a respirare liberamente. La sommossa sembra ora completamente repressa, perciò il ministro di Francia, d'accordo con il Sultano e con 11 generale Moinier, ha investito di pieni poteri il caid Bouclita BagdHd, che fu sempre un fedele sostegno del Sultano e che si è comportato benissimo durante la rivolta delle tribù nella primavera del 1911, Fu allora decorato dal Governo francese, che voleva così dimostrargli la propria riconoscenza per i servizi resi. Bagdad è stato nominato governatore militare di Fez e si è immediatamente occupato di Inseguire eli ammutinati e particolarmente i caporioni della rivolta. Sono stati istituiti Consigli di guerra, 1 quali si pronunzleranno sopra i singoli casi degli insorti. Bagdad fa procedere ni disarmo della popolazione annunziando che pene severissime saranno applicate ad ogni Individuo che sarà trovato possessore di armi senza autorizzazione. « Questi provvedimenti hanno contribuito a ricondurre immediatamente la calma, ed hanno permesso di rendersi conto con sangue freddo della situazione. SI è potuto stabilire il bilancio delle perdite francesi, che sono purtroppo elevate: sessantotto fra i nostri compatrioti, soldati e borghesi, hanno trovato la morie in questa convulsione fanatica che, senza l'ammirabile condotta delle truppe, senza la prontezze dei soccorsi mandati a Fez da Mequinez, avrebbe potuto degenerare in un eccidio generale ». E' interessante ora vedere come quel giornali francesi, i quali hanno riprovato la repressione degli attacchi della popolazione tripolina contro le truppo italiane nell'ottobre scorso, parleranno ora di quello che conviene fare a Fez. Bruciato vivo! A questo proposito si può leggere intanto quello che telegrafano da Fez, in data SI, al ■ Matln»: «... Parecchi altri cadaveri sono stati portati all'ospedale. Ho avuto il dolore di vedere ieri quellodel signor Bringan e della disgraziata sua moglie, sopra i -.quali il selvaggio furore dei marocchini si è lungamente uccanito. L'orribile spettacolo dei cadaveri del due disgraziati strappava le lagrime. «... Stamane tre altri cadaveri sono stati ritrovati e fra essi -ni trovava quello del sottointendente di seconda classe Lory, che aveva una corda al collo e che fu preso Vivo dal rivoltosi borghesi e consegnato alle donne. 11 disgraziato aveva ancora i polsi ed i piedi legati... Fu bruciato vivo dopo aver subito mille torture di cui 11"suo corpo deformato reca ancora le odiose tracce. Durante tutto l'orribile supplizio interminabile di questo ufficiale le donne battevano le mani e gettavano grida di « you-Jou ». «Due teste, i cui corpi non sono stati ancora ritrovali, sono state egualmente trasportate all'ospedale. Erano state esposto durante due giorni appiccate l'una da un orecchio e l'altra dai denti alla porta di Bab-Fotonh a sud-est della città... « Bisogna avere durante questi cinque giorni assistito a questa lunga interminabile sfilata di cadaveri decapitati, sventrali, mutilati, crivellati di palle e di coltellato, bruciati, oon il vèntre vuotato; bisogna avere udito durante ore intere lo urla di quelle orribili megere che non hanno di donna che U nome, che parevano lene; bisogna aver vissuto i minuti tragici del superstiti, mintili che si sono prolungati durante giornate intere, per comprendere quanto valga la mansuetudine in tali circostanze!... «Stamane il generale Brulard, allo scopo di dimostrare a tutta la popolazione ancora ostile che ci circonda comò vibrante sia il morale delle truppe francesi che non si sono coricate da cinque giorni, ha fatto suonare la musica militare alrospcdale »f La repressione è difficile Gli ultimi dispacci da Tangeri recano : Si ha da Fez 21: La situazione continua a migliorare da ieri nel pomeriggio dopo un magnifico movimento delle truppe che hanno respinto al di là di Sebu due o tre mila uomini provenienti dalla regione dei dintorni e la cui scomparsa è stata un vei-o sbandamento. Non si ode più il cannone. Le vie della città, eccetto quelle che sono sorvegliate, continuano ad essere vietate agli europei. Un altro scampato giunto stamane riferisco che parecchie centinaia di ascari ammutinati con armi e munizioni, circolano in alcune vie. Alcuni di essi, come pure parecchi saccheggiatori carichi di bottino, sono stati ricondotti nel quartiere militare. La repressione è difficile perche i saccheggiatori gettano ora i corpi del reato nell'Oued di Fez che trasporta scatole, e una quantità di tabacco, di tele ecc. Essi vi gettano : pure biancheria e calzature, oggetti questi che erano stati saccheggiati nel Niellati. L'opera di giustizia va lentamente, al dire dògli europei, che si ricordano dei giorni di orrore che hanno passato e degli alti di crudeltà ai quali i rivoltosi si sono abbandonati. Si ha poi da (Fez, in data 22: 11 cannoneggiamento e la fucileria sono cessati. La calma sembra ritornata Soltanto i cadaveri, nu; onerosissimi, testimoniano dell'angoscia dei giorni scorsi. Si 6ono ottenute confessioni, cho permettono di affermare ohe una parte della popolazione è stata complice dei rivoluzionari. Le donne sono state lo istigati-lei delle uccisioni e bruciavano \ cadaveri. Lo spettacolo di questi orrori era spaventoso. Vi sono 57 morti alla fossa dell'ospedale e 11 a Dar Dèbibach. Si arrestano in massa \ rivoltosi. Si 6 reccolta la deposizione della Serva del capitano Marecitai, intorno all'uccisione del padrone. E' stata istituita una Commissione per portare soccorsi immediati agli israeliti del Mellah. I Consolati ai Francia e'- di Inghilterra hanno distribuito del pane. . 11 quartiere del Mellah è completamente rovinato, ma eli ammutinati si sono limititi quasi esclusivamente a saccheggiare, pèrche su-limila abitanti del quartiere, vi sono soltantir 51 israeliti uccisi e 36 feriti, I saccheggiatori hanno spogliato gli uomini e" le donne per rubare i loro vestiti. Gli israeliti sono fuggiti quasi n^di verso.i giardini del Sultano, ove sei o settemila vi rimangono ancora, senza tetto q senza rlfugiot >. . . . ■ '. — «— ■ Yedrinès conta di volare fino al Marocco Parigi, 25, sera. E' noto che Vedi Ines deve lasciare stamane Vitlacoublay per Bruxelles donde ripartirà per intraprendere il raid Bruxelles-Ma[uriti in una sola giornata. 11 Petit l'arisi.™, dico che so lutto va bene, Veririnee conta- di tare un breve scalo a Madrid e spingere il suo viaggio fino al Marocco.

Persone citate: Brulard, Petit, Vedi Ines, Vivo