L'enorme panico diffuso tra i torchi dell'Arcipelago dalle navi italiane

L'enorme panico diffuso tra i torchi dell'Arcipelago dalle navi italiane L'enorme panico diffuso tra i torchi dell'Arcipelago dalle navi italiane (Per telegrafo dal nostro inviato speciale) ATENE, 22, ore 16,20. Il Governo turco comunica il bombardamento e la distruzione della stazione radiotelegrafica di Mauri, presso Cesme, fra Scio e Mitilene. Notizie trapelate qui dicono che fu bombardata anche la caserma, recando qualche danno al paese. L'operazione ebbe luogo giovedì. Davanti a Smirne Da Smirne, secondo un telegramma del Vali, si videro sei corazzate e si manda- qlandrdfus5chi, ovunque appariva la squadra, fu enor- me. Venerdì, tutti i cavi tra le isole e il , ...... continente venivano tagliati dai nostri cac ciatorpediniere. l forti bombardati han cambiato forma.., stmotte giunse ^ pireo u primo pir0, . . . scafo di ritorno dai Dardanelli, il postale , . <>reco Plhos- Ho 'interrogato il capitano del piroscafo, che giunse ai Dardanelli vener- di, ignorando il bombardamento e la chiu- sura dello stretto ; esso si dirigeva verso Ventrata, quando fu fermato e avvertito di tuttn da piroscafo 1rancese, che lo consigliò rfi fl Tcnedo Tm Tenedo . , Kalessl cerano ancora> lun0° la oaia dl Beshika, più di trenta piroscafi, fra cui due. postali, uno bulgaro e uno tedesco ; que- sti piroscafi attendono la riapertura dello stretto. Tenedo è divenuta il migliore ossjervatorÌQ d „ avvenimenti all'entrata dei Dardanelli- DcUla vetta triangolare si scorgo- wo perfettamente i forti, che hanno cam- biato forma dopo il bombardamento italia- no: due cannoni sono inclinati, le caserme distrutte. Fino a venerdì i dintorni delVen- fmta rimaser0 desertì>e venerdì il piroscafo , „ ... „ . ' riparti e vide fra Tenedo e la costa un cac- rono subito delle barche presso quattro vec- \ vetti vapori a ruote, disarmati, che sonopres-'mso la stretta entrata del golfo di Sm'irne, ; dper colarli a fondo, e ostruire così il golfo'Mappena la squadra si avvicinasse. Ma la tsquadra restò dinanzi alla città, destandovi sgrandissimo allarme: il comandante miti- ptare prese disposizioni per la ritirata delle ntruppe nell'interno. Nella notte, la squadratandò ad ancorare nel porto turco di Mar-'dmaris, ove è anche il faro. Il panico dei tur-\szlZactdatlrvciatorpediniere scortante una nave grigia disarmata, che era occupata a tagliare il cavo. I piroscafi con carico attendono sempre all'entrata dei Dardanelli. Sembra che i postali abbiano portato la posta ed ì passeggeri al porto di Dedeagaz, in Anatolia, ove fa capo la linea ferroviaria: il Lloyd ] marinai turchi bevono allo scampato pericolo austriaco fa adesso capo a Dedeagaz La versione data dal Governo greco sulìepisodio d'i Samos concorda colla descri „•.„. alà datavi Aaaiunao ora onesti nuozlone m aatavu A09iungo ora questi nuovi particolari, anche perchè l'atto, politicamente delicatissimo, deve -essere noto anc/le nei minuti dettagli ad evitare ogni sft gurazione. Dopo l'operazione della mattina le navi tornarono fino a tre miglia del porto di Vathi alle ore 3 del pomeriggio, forse per vedere se la bandiera veniva rialzata. .Restarono fino a sera; riapparvero venerdì a .... . . , ,„ . , Maratokampo, e furono viste ali orizzonte rino a sabato sera .. U panico dn turchi, appena videro le corazzate, fu enorme. Per primi, gli ufficiali . , abbandonarono la caserma, seguiti dai soldali e a grande stento il maggiore potè riu , ninic qualche compagnia, che per essere vin sicura si nascose dietro il palazzo del * . . . „ „„ principe di Samos. Anche il capitano e le- dlbpbtmsatInllLtcaLamsemrdcvtCmctpl stro inviato speciale) quipaggio dell'Ixanie si rifugiarono nel palazzo del principe ed assisterono dalle finestre alla, distruzione della nave loro affidata, mentre il popolo acclamava all'Italia,, riunito nella piazza Pitagora. Uscite dal porto le navi italiane, la gioia dei marinai turchi per lo scampato pericolo fu cosi grande, che si ubbriacarono tutti solennemente. 50 samioti armati nell'ex caserma turca Intanto, giungevano da Mulahraìm, o* ve erano nascosti da marzo, cinquanta Samioti condannati politici, tornati a Santo dopo l'uccisione del principe Kopassis. Es$ M occuparono la caserma abbandonata dai turchi, si armarono con fucili turchi e vi si tengono tuttora pronti alila difesa. La po. polazione offrì al comandante dell'Emo* nuele Filiberto di catturare i soldati tur* tili e di portarglieli a bordo, ma il coman. dante li dissuase invitandoli atla calma. I samoiti hanno organizzato la guardia nazionale. Il corpo turco è riunito nel villaggio di Vlamari. Nel convento di Santa Zona, in Vathy, si trova una compagnia; ad Anavathy ottanta soldati; a Vlamari il comandante issò la bandiera turca profiU tando del fatto' che Vlamari non si vede dal mare. Una squadra italiana ! incontrata presso Citerà ! La, corazzata greca Averoff ha incontrato al capo Matapan due corazzate e sei contro* torpediniere, che la fermarono per chieder* le la sua nazionalità. Presso Citerà l'Averott incontrò una squadra che faceva rotta verso il mare Egeo. PAOLO SCARFOQLIO.

Persone citate: Mauri, Paolo Scarfoqlio, Santa Zona, Vathi

Luoghi citati: Anatolia, Atene, Italia, Smirne