Il contaccolpo degli avvenimenti a Costantinopoli

Il contaccolpo degli avvenimenti a Costantinopoli Il contaccolpo degli avvenimenti a Costantinopoli (Servizio speciale della STAMPA) Parigi, 22, notte. Il Journal des Débats ha una lunga lettera da Costantinopoli, in cui parla dell'a- pace. Il Sultano aveva dichiarato nel suo Jscorso. «Desideriamo la pace, ma la pace' non „òtrà mettere un termine a quésta gjàtfa cnG a condizione del mantenimento integrale della nostra sovranità » ; ora, se condo u corrispondente dei Débats, queste ^ c°*en™na ^ '™«* , ì Se non avessimo DOmnarflatO... ! «Non si trattava più di esigere — dice il corrispondente — una rinunzia dell'Italia al decreto di annessione ed al ritiro delle truppe dalla Tripolitania per consentire a trattare: se la... brutale azione ai Darda- neui non si.fosse prodotta, forse oggi una diplomazia savia avrebbe trovato in questa frase del discorso del trono H motivo per un intervento amichevole nei due campi. In ogni caso, l'impressione sarebbe stata buo na. Fu dunque una grande delusione quan- do si apprese che le unità nemiche, dopo aver tirato in tutto 180 cannonate, avevano ripresa il largo verso una destinazione sco nosciuta. Era evidente che l'Italia non vo leva rischiare fl tutto per il tutto. , ,, Sembra che ora l'obbiettivo dell'Italia 'consista a stabilire il blocco, a interromp'e re assolutamente la navigazione internazio naie, ad ostacolare il commercio delle Po tenze e ad indurre queste ad intervenire in nome dei loro interessi lesi. Questo pare agli ottomani assai grave cosa. Già si sen te dire da ogni parte che il tentativo non a vrebbe potuto essere nemmeno immaginato - senza un accordo completo fra le Potenze, L'opinione pubblica turca, dinanzi a questo pericolo, si è sentita invasa da pessimismo e diffidenza ». n , „.„...„„,, „, „.„ i A Costantinopoli non Si Crede ò i ai Comunicati del GOVOmO e « Su quanto è avvenuto nei forti di Kun lsaless e di Sedul-Bahr — continua il gior nalista francese — non sappiamo se non quanto al Governo piace di dire, ed il Go verno turco riduce il male a poca cosa .e le perdite che confessa nel suo comunicato z, vanta di aver danneggiato gravemente una - nave italiana. Tutto questo, però, poco im-- porta. La grave questione è che i Dardanelli - sono chiusi alla navigazione. Parecchie tore pedini sono state immerse nello stretto ca- naie, che rimaneva libero per il passaggio delle navi. Il piroscafo Ionia, della Come pagnia Paquet, è stato l'ultimo a passare, . La capitale turca è isolata dal Mar Nero. Il o Governo turco si lascierà commuovere da e tante lagnanze che salgono fino ad esso ? - Certamente no, fino a che la diplomazia se - ne immischi. i „ Ouale sarà ora l'azione della, flotta itai Hanà ? Si suppone che la flotta italiana abr Dia occupato una o parecchie isole dell'Ar- cipeiago. Essa avrebbe occupato Lemno e - bombardato Samos. Appoggiata su questi - pllntij ntalia sarà in grado di tener ta gliate ie comunicazioni per un pezzo. Essa - aspetterà, credendo che le Potenze imponn gano la loro mediazione alla Turchia, e ° , d .L'Italia agisce ti aCGOFOO COI! la «USSia a _ . " „ , ., „ . , , : . . -i « Da che Tcherikoff e stato richiamato, o qui non si dubita che l'Italia agisca in aci cordo con la Russia e se ne mostra gran i timore. Da ieri, era corsa la voce persino - di un ultimatum del Governo di Pietrobur go, e poi di una richiesta delle Compagnie russe di navigazione. Tutte cpieste notizif 'sono per lo meno premature. Tuttavia, che la Russia prenda l'iniziativa per far riaprire una porta, che ù quella di casa sua, e i1 ciò varii mezzi di coercise da prevedersi. Ma i tur cnj sanno che saranno difesi contro le esin genze che offendono il loro onore nazionale, o e ciò li rende tranquilli. Da un pezzo, si sa - qui del profondo disaccordo che regna fra i - Gabinetti europei sui metodi da impiegare per imporre la pace. Non ci sono più allean- ,re una porta, che che impieghi per, zione, e fra le cose y ufficiale sono addirittura insignificanti. I-tó noltre, il comandante di uno dei forti ^\p e' , o za ed intese. La diplomazia turca, di fronte a questa situazione, cerca di trattare le cose con la sua virtuosità tradizionale ». Insomma, il corrispondente dei Débats prevede l'intera apertura della questione di ,'Óriente nella sua forma più acuta. combinata nell'Egeo secondo un corrispondente inglese Trasporti di soldati avvistati tra Lemno e i Dardanelli? . Londra, 22, notte. . . , , _ . , . . . .L inviato speciale del Daily Chronicle m Turchia, sig. Donohe, telegrafa da Salo- nicc0, | « La forte squadra navale italiana, la quale si afferma stia incrociando neU'E- geo, non ha fatto alcun nuovo attacco con- , ... tro i Dardanelli, ma ha distrutto una sta- zione di telegrafia senza fili vicino a Smir- ne. Salonicco vive in una continua aspet- tazione di una visita da parte della flotta nemica. La città è ben difesa e sarebbe as- sai difficile per gli italiani di colpire la città vera e propria senza demolire prima la catena dei forti che si erige alla punta del. golfo di Salonicco. Un vapore di cabo- laggio ha portato oggi la notizia che un certo numero di trasporti italiani pieni di soldati e scortati da navi italiane vennero avvistati fra l'isola di Lemno e le bocche dei Dardanelli .Si ritiene probabile che gli italiani tentino un'azione combinata, cioè navale e militare, coli'obbiettivo di forzare i Dardanelli. Mentre la flotta mgaggierà i forti, che guardano l'imboccatura, un ri- levante nerbo di truppe tenterà dì sbarca- re nel golfo di Saro, coll'intento di attac- care alle spalle le difese della sponda euro- yea dei Dardanelli. Ho avuto oggi un col- loquio col comandante dei Dardanelli: e- gli mi ha assicurato di essere perfettamen- st-tóe pronto a ricevere gli italiani ai quali ^\pr0metle un benvenuto anche più caloroso di quello che essi hanno ricevuto a Tripoli!!! ».

Persone citate: Bahr, Paquet, Salo, Ussia