Indiscrezioni sull'azione dell'Italia in Arabia

Indiscrezioni sull'azione dell'Italia in Arabia Indiscrezioni sull'azione dell'Italia in Arabia Conversando eoi comandante Cedrina ( (Dal nostro inviato speciale nel Mar Rosso) ■ MASSAUA, aprile. Yblì comandante Cerrina Ferroni, il valo-Uroso e geniale capitano di vascello che ha °la.direzione suprema delle operazioni nel bMar Rosso e quella dell'azione politica in dArabia, vorrà giustificarmi, spero, l'indi- screzione che io commetto nel riassumere lalcuni punti di.un breve colloquio che il caso mi ha consentito di potere avere con d tei. Debbo anzitutto dichiarare che non ho m affalto^mto il %fc«o^osto dal Governò ^mWvéSàei giòìnàlìstì ìà^ErilrcaV Ri- mandato da Mùssaua ad AdcA una prima volta, ho avuto la costanza, alcuni diranno la sfacciataggine, di ritornare a. Uassaua dovc naturalmente ho ritrovato il medesi- mo, divieto di scendere a terra, gli stessi carabinieri accorsi a guardarmi a vista, ecc., ecc. 'sènonchè. tutta la barocca difesa auro- "cralica è stala demolita come d'incanto da quel caso al quale accennavo più sopra, La montagna è venuta a Maometto, il co- *mandante Cerrina in persona, ch'io dìspe- rovo di riuscire a vedere è salito a bordo Pdel piroscafo dove mi converrà scontare la mia seconda prigionia. E venendo mi ha offerto l'occasione di parlargli. ^o- Cosa dicono ad Aden degli affari del- l'Asir? - mi ha chiesto il comandante Cer-Jrina scostandomi con molta affabilità dalli funzionari e di ufficiali n• - • - piccolo gruppo di saliti sull'Etruria ad ossequiare madamigella Renata de Martino, la figlia del go- vernatore del Benadir, in viaggio di.ri- tnrnn vitalia ptorno per Italia. ■. _ Cosa dicono comandante-MAdenr - ho risposto io. - Danno ogni due giorni Saicd Idriss come spacciato, la situazione dei turchi .come eccellente a cagione del ripristinamento oramai covfe*df^a: da da. Aden a Sahana e le condizioni di Hodeida, la citta bloccata, come tutt'altro che critiche. ■ n-Veramente? Le cose però stanno m un modo ben diverso. 1 turchi dimostrano di avere per lo meno un estremo bisogno di viveri, poiché ì tentativi di contrabbando di farina si susseguono, come si sussc- guonoda parte nostra le catture delle navi chc cercano di sbarcarne, sullo coste di Arabia. Abbiamo trovato a bordo dell'Uur- law un milione di razioni e il Woodckok, la. seconda.delle navi catturale ultimamente, era pur essa carica di farina. — In ogni modo, comandante, trascu- rondo questi particolari che non possono avere che una importanza relativa, mi per- metta di domandarle se EUa crede che la nostra azione in Arabia sia destinata ad influire ih modo decisivo sull'andamento della campagna. \— E chi ha detto questo? ' \:'— Chi'l'ha detto? MÓ. in Italia così si ere- de, o meglio, cosi si intuisce e si spera, da- la l'assenza di attività guerresca su altri punti della Turchia. Il Governo pai ha cir- condato di tanto mistero le operazioni-liei Mar Rosso che tutti ritengono che qui pos- sa esservi, o meglio, che qui si possa riu- scirc a provocare gli attèsi avvenimenti destinati, a costringere la Turchia alla pa- ce, sènza interventi altrui. . '— S.c lei ha scritto in questo senso, se lei cioè crede che quanto succede in Arabia possa rapidamente influire sulle decisioni turche, credo che le converrebbe dimetterò dell'acqua nel suo vino... No, comandante, io ho proprio scritto pnel senso contrario. Ma questo non monta, Mi dica: perchè non occupiamo le'isole Fa- risan? — Non si pud-.'non. si deve: le occupa- sfoni territoriali sono ben lontane dal prò- gromma nostro... E poi non le posso dir pnulla. • x-. Perchè non efleniiamo : almeno il» Yblocco? Cosa temiamo? Di disturbare i pre-HUesi interessi francesi delle saline di Salif ° I^Ui della ferrovia per il Yemen? Sareb- bc ora dl !lnlrla di confondere gli interessi delle potenze europee con quelli turchi,1 hanno al loro stipendi degli impiegati lr^™~™° . ... « Comandante Cerrina, invece di nspon- dermi fa un- gesto vago come volesse dir-. ml- « ^° so anch'io che converrebbe, esten- deri^^^ «Già, U Vyoodckok che atb^mo^atturato era'già « sbarcare a òehf_il denaro che aveva'a bordo, 1j nula talleri »... . ì ;A Pu,ìto la signorina De Martino f >»lervicnc e il colloquio s'interrompe. Il Comandante Cerrina mi lascia, il gruppo degli.fnicjaW'e dei funzionari circondano lui e la signorina ed io penso che se le fi "liole dei governatori possono rappreseti tare an elemento utilissimo per adunate di autorità difficili ad intervistarsi,non ces-^ *ano' Per, auesl° dl essere disastrose per le eventuali interruzioni a quelle interviste, Provocate dall'intervento delle loro grazio se persone. Dl " " qualche minuto il gruppo degli ^ossequianti ricorda alla signorina De Mar- ™™ che vi è un treno per l'Asmara che J.atteMc, ed una colazione che l'aspetta, pnmat?ncora'del trano> cose che.determi nano. I inizio di congedi cerimoniosi. Il Co mandante Cernila ritorna a me e; ~j?"l~rmid!ce ~,30110 due mC!ii 0 ™ c*c °^*> ^ch'io a ritenere il prolungamento del blocco come opportuno, Ma vi. erano molte difficoltà all'estensione sua.. Quelle difficoltà sono ormai risoÙc completamente ' _ É sino dQVe . gato? sino a ^ f0fsc, . Pr0M'1 - Sino a Midi non sarebbe necessario, ché w^ tiene solidamente quel punto che fra le aUre C0S(, t COntinuamente s^gUa* no dalle navi nostre. m - Comandante, ~ replico io,-ebbi moo do ai constatare che Selif è il punto cavio tale-del rifornimento turco per lìodèida che o da Sel!f non dMa che cillquanta chilome. tri. Non le ripeterò Ic.considerazioni ch<> ho cspres30 in una fllia corrispondenza dall'A Tabia..Ma quel pochissimo ch'ella mi dice fa ritenere che Sclif sarà compresa nel a. blocco... —Ci spingeremo sino al nord di'Selif, sino aLohehia e comprenderemo al sud tut- tuia costa sino a Cheik Said. — E la situazione come si presenta? E' vero che Saicd Idriss'è minacciato dallo a sceicco della Mecca, Hussein? —E' assolutamente falso'. VIdriss ha ot tenuto l'adesione di tutto l'Asir, e ben. no \vanta sceicchi, molti dei quali soggetti ad \llusseiii, hanno inviato.i loro figli in ostag già al campo del capo ribelle, dandogli così una prova indiscutibile dello loro fedeltà, ri — La nostra azione, comandante, ha leu - denza a diminuire di intensità? * — Xcpptir per sogno, anzi, a divenire più energica, specie- per quanto riguarda la repressione del contrabbando, e 'iti generale]i W sequestro dei rifornimenti per il nucleo turco, ♦*« sin qui il comandante Cerrina. I lettori potranno osservare che io non mi sono nep pur provato ad- intrattenere il capo delle forze navali del Mar Rosso sopra alcuni ar- gomcnti essenziali, fra i quali primo lo sco-\ po preciso che la nostra uzione in Arabia' si prefigge e sugli accordi che debbono es sere intervenuti fra noi, e. Saied Idriss perì garantire a quest'ultimo che i suoi successi] non avranno la durata della nostra guerra con la Turchia. Ma tutti converranno che pretendere in- questo momento delle dichia- razioni in proposito dal comandante Cerri- na-Ferroni sarebbe statò assurdo, e che sc so) H'egregio ufficiale mi ha illustrato quasi a monosillabi alcuni fra i punti della guerra da questa parte, non lo ha fatto certo coti l'intenzione di lasciarsi intervistare. , | 1 Polrei pPTÒ dire cft<, & mÌQ ^ ^ ' mentario colloquìo con a cornandantè Cer- . rina mi ha lasciato alcune impressioni che e,prìm0t poichè ho quaéila *J£ sc rappresentino con alquanta approssimò' zionc il substrato detrazione nostra quaggiù, % lc operaiioni iniiilari ^^H'^ .questo .'• scaccMere di operazioniMnno av^ dap. principio ^ loro'ragione netta' vieUtmsa dei- ìdue territori .nemici. Soppressa con la dU finizione delle forze navali turche ogni pos- sibilila di minacele sulle coste eritree e soJ maliche, era logico che si pensasse a vici rvr le forze ottomane in Arabia nelle diffU còlta più ardue di fronte alle appena domate popolazióni di quel territorio, in altre parole l'Italia approfittò delle speciali diri ^costanze nelle quali il Yemen si trovava per\ colpire una frazione nemica'che era quasi] impossìbile offèndere altrimenti. Tutto ìV. resto, vale a dire l'improvviso aumento di, '. potenza di Saied Idriss e le conseguenti s ut, IÌ1 ]sulle quali già intrattenemmo i lettori. I aspirazioni al Califfato,- sono state U deri rato naturale dell'azione esplicata per of-i fendere il turco in Arabia. Probabilmente il Governo italiano non ebbe dapprincipio; intenzione di spingere le cose al punto di rù voluzionare l'Arabia sino a rendere probaVU ie la cucciata finale dei turchi dalla terra . di Maometto, nella stessa guisa che noi non avemmo al cóminciamento della guerra nesi suh proposito di diminuire- la [orza ed ìfw prestigio turco, estendendo Vazionc di guer-l ra in Europa od altrove. ■• 1 Ora il dado è tratto. Saied Idriss può ari rivare molto lontano ; ne ha oramai piu\ bisógno che noi lo incitiamo. E noi assistenÀ do ai suoi progressi, che sono opera nostra) continuiamola preoccuparci più del destino\ che è riservato al nucleo turco, che deWej conseguenze che là rivolta arabica è desti-, nata a determinare nell'equilibrio del Man. Rosso. j E" con il proposito di affamare il Corpo] d'esercito di Edcm-pascià che noi abbinaio\ stabilito U blocco, ed è.per render più certoii il dissolvimento dalle forze regolari otto* mane che il blocco sarà esteso. Fra le cose"; che il comandante Cerrina-Fcrroni mi disi se,, una ho atteso ad. accennare, ora, l'iin^ portanza cioè ch'egli mostrò di dare aliai morte dello sceicco di Hodeida, fervente fau^ tore. d&i turchi. Ed infattila scomparsa di-, ' costui, cooperandò.al dissolvimento del bloc-^ co degli sceicchi minori che avevano sinora] ■ seguito il loro capo, favorirà il passaggio^ di molta parte della.popolazione di Hodcidm alla causa di Idriss. In questo modo la coni dizione dei turchi diverrà sempre più grave! Ora la distruzione della forze turche ini Arabia non rappresenta Un episodio abbà-u stanza importante, perchè esso possa costiA taire il nostro solo scopo da raggiungerei Non è possibile che manchi'ad tuia mente; cosi elevata come quella del comandante'^ Cerrina la visione di quelle conseguenza .,,.11» ..,,„!* ..>'« HAf#»««^..«.... , » \che rappresentala sola garanzia, perchè ì\ 'suoi successi odierni non siano considerati] vantaggi cioè che la rivolta delCAsir potrei' bc portare alla Potenza die ora fu da beneJ cola spettatrice,. l'Inghilterra.. Deve quindi esistere, ed è impossibile che così non sìa, un accordo fra Saied Idriss e noi, pel quale egli rimarrà anche dopo la guerra, sotto il nostro diretto protettorato inut'ili. «Non voglio cristiani sulla terra d'Ara*{ bia», egl'i avrebbe detto, ma questo non ì ] toglie che Saied Idriss sia troppo scaltroì per non comprendere che a guerra finita, la» Turchia, tornata padrona deL.màre, troverai i mezzi e l'energia, per spedire in Arabia, ■ \il flore del siio esercito, pur di riprendere il} ;