La caserma, le trincee e i cannoni turchi sulla capitale di Samo distrutti e smontati

La caserma, le trincee e i cannoni turchi sulla capitale di Samo distrutti e smontati La caserma, le trincee e i cannoni turchi sulla capitale di Samo distrutti e smontati dalle cannonate dell' "Emanuele Filiberto Il racconto di un testimone oculare 99 li'entasiasmo dei samiotti e la fuga dei turchi (Per telegrafo da uno dei nostri inviati speciali) ( ATENE) 21, ore 8,25. '.sUna breve inchiesta al Pireo mi permet- rte di darvi alcuni particolari sulVinteres- fisante episodio di Samo, il quale si rivela come un abile atto politico Giunsero oggi i primi piroscafi da Samo, fra questi il Rumelia, che la squadra fermò all'uscita ,' tj„j,- idal porto di Rodi. La nave che lo fermò fu la Regina Mar- , ,. . ,. *<,„,„•«„ d„ 7,« rat- gherita, che incrociava, seguita da un cac . . ,. . , „ „„,i_ j'ì.ù cialorpedimere, mentre sulla costa a Asia , „„.,,, -Mnrmn. si vedevano ancorate nel porto di Marma- . , i„ ras altre 5 navi. La corazzata mando in. una lancia un ufficiale, che visitò il Rume soj0 lia e constatò come a tre odalische turche. Rilascialo il pirosca- ' ■lo, poco dopo la Regina Margherita fermò uno yacht appartenente al Kcdivc d'Egit-\ to, che ha a Rodi una figlia inferma. Mentre il capitano del Rumelia vide la coraz-, tata incrociare fino a sera, avveniva, giovedì mattina, contemporaneamente, l'epi-. godio di Samo. „ „ 7„ Per quest'ultimo passo la fmi*lm al deputato di Samo, Krissakis, che fio visto al Pireo. La gioconda distruzione della torpediniera turca Krissakis appartiene al partito della indipendenza samiotà, fu già condannalo a morte dall'ucciso principe dell'isola, Hopassis, ed ha visto morire in carcere tutta la sua famiglia. Il Krissakis era imprigionato a Vathy, ma con altri detenuti fu liberalo dalla popolazione durante il nostro bombardamento, sicché egli vive ora al Pireo, esiliato attendendo la rinascita dell'indipendenza. Egli mi ha pregato di esprime, re all'Italia la sua profonda riconoscenza equella di tutti i Samioti verso il nostro ' Paese liberatore, e mi ha descritto così l'episodio. All'alba di giovedì, i marinai della tor-pediniera turca Issanie, armata solo con.mitragliatrici, e che si trovava nei portodi Vathy, scorsero aH-orizzonie. una corazzata e un cacciatorpediniere. Mentre questo avanzava verso il porto, i turchi cercarono di tirare a terra la loro torpediniera; via il cacciatorpediniere Ostro,, entrato in porto, girava subito attorno alla torpediniera turca e tirava alcune cannonate per atterrire i turchi, che fuggirono. La banchina, intanto, si era popolata di Samioti, che gridavano ; Viva l'Italia! Viva Savoia. I!L'Ostro diede macchina indietro, e si vf-a'e'clic esso si preparava a silurare. Ciò ar- risto la folla sulla banchina, ma i marinai dell'Ostro fecero segno che non vi era alcun pericolo. L'esecuzione della torpediniera si svolse come un giocondo spctt.aco- la. 1 marinai d'un piroscafo e d'un veliero samioto salutavano agitando i berretti e con alte voci l'Ostro, che allontanatosi di gualche metro, lanciò il siluro. L'esplosionefù tanto forte che metà della torpedinicrasaltò molti metri fuori dell'acqua e i tot-tomi caddero fino sulla città. Restò fuori dell'acqua solo l'albero recante la bandiera turca; ma dalla poppa dell'Ostro parti una due. piare contro un muro. I rottami ferirono due armeni. cannonata e l'albero fu tagliato ittIl proiettile, deviando, andò a scop-64 colpi infallibili Terminata questa operazione, l'Emanue- "le Ciliberto si avvicino lentamente al porlo, alla cui imboccatura sì fermò. La città opVathi è sanala in altura e sulla più ^vetta della collina si trova la caserma tur- ca. Si tratta di vecchio Ginnasio, ove *Lìoggiavano cento soldati turchi, che forma- , j ■ ~ ■ . . »io fa scoria del Principe nominato dallaPorta. Dietro il Ginnasio, una guarnigionedi 1200 soldati mandali arbitra ri amen ioli suiuau, manaan ai uurariamentedalla Turchia all'inizio delle ostilità, aveva' ..... . . flabihto un campo trinceralo con quattrocannoni ad avancarica e mollo materialecampo avancarica e di- artiglieria. Dietro ancora, si trovava la polveriera, e pochi metri più in là la bandiera turca. Appena l'Emanuele Filiberto diresse i suoi cannoni sulla caserma, il panico dei turchi fu colossale: tutti lasciarono cee e fuggirono disperatamente in ogni rezione, nascondendosi nei fossi, nel letto 'dei torrenti, nei campi. La bandiera fu lasciata a se stessa. La Filiberto tirò sessanlaquattro colpi, distruggendo completamente il Ginnasio-Caserma, il magazzino dei materiali, rovesciando i quattro vecchi cannoni, abbattendo la casetta ove abitava il maggiore turco, spianando completamente le trincee. Restava solo in piedi la bandiera. ae'in irìn le trtn-• j- ioni d(-"Noi tiriamo sui turchi!,, Intanto, a Vathi, il principe GregorioBelgis riuniva nella sua casa i consoli stra-_■ . * t -, . meri e faceva anche chiamare il maggiore' . turco, che anchesso aveva lasciato il cam-jpo. Fu deciso allora di mandare in deputa- sione, a bordo della Filiberto, con bandic-\ ra bianca, il direnare degli affari polìtici,\figlio del console italiano defunto, e il capi- tano della gendarmeria. La deputazione e- spose al comandante della Filiberto la neu- tralità di Samos. ma quegli rispose: — Noi tiriamo sui turchi e continueremo ti fuoco, finché non avremo abbattuto la ' baviera turca. . .t. .J Giunta tale risposta, il prìncipe invito il * „Ln-„r„ h„„s;„™ maggiore turco ad abbassare la bandiera, »» „„„„„ ,^„rn rna questi rifiuto. Allora i consoli gli fecero . , '. . ' '. ' presente che egli non poteca assolutamente * •> * difenderla la sua bandiera, e fu perciò man- dato alla caserma il comandante della gen-1 armeria', il quale abbassò la bandierai la ^. ^ ,WLa Filiberto tirò ancora qualche colpo per \ abbattere l'asta e vi riusci in pochi colpi.UTerminata anche questa operazione, le navi juscirono dal porto, salutate dalle acclama-\zioni della folla, e rimasero ad incrociare ft qualche chilometro. 1 ' \ Ì200 greci gettano via la divisa turca Intanto, Samos era pervasa da una g'ioia |ài vera esaltazione. Alle prime cannonate, !a folla corse alle prigioni esecrate, ove il iiopassis — il principe recentemente ucciso per avere appunto chiamato la guarnigione turca nell'isola — mandava a languire i suoi avversari, e liberò trentotto prigionieri, fra i quali si trovavano tre deputati, di Icui uno già presidente, del Consiglio di Sa-mos. Dalla collina, giungevano poi allaspicciolata circa duecento greci arruolati* . . ,. . per forza da.i turchi: questi soldati grecisi affrettarono a spogliarsi delle odiate u-niiormi, conservane» solamente i fucili. ! Per tutto il giorno non si seppe nulla del- la guarnigione turca che era dispersa, Soloverso sera il battaglione si riunì con molte diserzioni nel luogo detto Santa Zona, fra \'athì e Mulabran, ove cominciò a stabilire un altro campo trinceralo. Le navi italiane rimasero al largo senza sparare: almeno fino sabato sera, ove erano presso Marabo Rampo. I samiotti in armi Ho chiesto al Krissakis se la popolazione non temesse rappresaglie da parte dei tur- Jchi, ed egli mi rispose \ ' J fv7 -" ~ Wft Prima di lutto, perchè il cornali- ) ' ' dante della Filiberto fece dire al maggiore ' ' ... rinrcitàéteblfe un ffrcco egu ripri-naercooc 1 turco che se fosse slato torlo un capello a. il bombardamento ; poi, perchè i Samioti sono 60,000 e vasi lutti armati. Fu subito istituita una W«. nazionale. E' probabile che avven- \aano in Questi giorni mutamenti unportanUi nell'isola. Il panico fra i turchi fu fortisj sìnw ; e l'azione italiana deve aver lasciato \in 1oro un'enorme impressione, 11 capitano del Rumelia dice che una tor- pedinieraitaliana entrò giovedì nel porto diÌHodi, e quel comandante turco fece ritirare ! cubito nell'interno le truppe, che lasciarono | la città, e ordinò poi ai greci di prendere le armi; ma i greci risposero non esservi ancora pericolo urgente. 1 giornali di Atene continuano a commentare con riconoscenza l'episodio di Samos, che torna di grande aiuto alla causa fìloeU lenica. PAOLO SCARFOGLIO. \ -^B»-

Persone citate: Ciliberto, Emanuele Filiberto, Paolo Scarfoglio, Santa Zona, Savoia, Vathi

Luoghi citati: Asia, Atene, Italia, Rodi, Samo, Turchia