La terribile deposizione d'un superstite del "Titanic,, sulla responsabilità del direttore della Compagnia e del capitano Smith

La terribile deposizione d'un superstite del "Titanic,, sulla responsabilità del direttore della Compagnia e del capitano Smith La terribile deposizione d'un superstite del "Titanic,, sulla responsabilità del direttore della Compagnia e del capitano Smith (Servizio speciale della Stampa). if New York, 21, mattino. Fra le varie deposizioni, che si fanno intorno alla condotta del presidente della White Star Line, signor Bruce Ismay, è la seguente, del maggiore Arturo Puechen, del3.o reggimento granatieri della Regina di Montreal, Canada. _ ' ~ Ismay conosceva perfettamente - dis « eah ~ la presenza degli icebergs, ma ne disdegnava il pericolo. Mentre il Titanio correva ad ogni momento il rischio di pre cipitarsi contro montagne di ghiaccio, I smay passava il suo tempo a tavola, col capitano Smith. Entrambi passavano la sera nelle sale del piroscafo in abito eie- gante mentre II capitano almeno avrebbe dovuto essere al suo posto, sulla passerella. Quanto ad Ismay, so che aveva perfetta, ce *Ojeenza del pericolo degli icebergs, grazie ad "na conversazione, che egli ebbe con la slovora Byerson, di Filadelfia, che me la racconto a bordo del Carpathia, singhioz- -ondo, giacché la disgraziata signora ha segnalato la presenza al largo di numerosiicebergs, sul passaggio della nave. Non dà ordine di rallentare la marcia?», u^l.1 con trarlo, signore, — replicò il signor Ismay, — al contrario, faremo in modo di andare Più presto...». Ed, infatti, si ebbe bentosto la sensazione che il Titanio aveva aumentato la sud velocità. In : nn salotto particolare... Il .maggiore Puechen stigmatizza, in termini violenti, questa condotta del signor Ismay. — Posso certificare — aggiunge egli — che, domenica sera, dalle 7,30 fino alle 10,30, il signor Ismay ed il capitano Smith, con alcune altre persone, assaporavano le delizie di un pranzetto succolenlo in un salotto particolare. Io mi ricordo benissimo chc feci fra me questa riflessione: che sarebbe una strana avventura per un ufficiale il trovarsi in quella situazione, se avesse dovuto capitare qualche cosa... si grave. Il capitano Smith non era nemmeno in uniforme, ma in abito da sera. Si era levato da tavola e aveva anvena rivestito la sua \go chc u capitano uniforme, quando avvenne il cozzo. Nessuni no a bordo poteva ignorare che il Titanici* traversava, in quel momento, campi di] ' ghiaccio, e qualcuno,, cui spettava, avreb-' be dovuto sorvegliare ìa manovra. Suppon-Ì ' era stato invitato al pranzo dal direttore della Compagnia. ■ ; 1 '■ . . . i • ; j: Inaudito cinismo « Quanto ad Ismay, ho sentito dire che: ha spiegato la sua presenza in un canotto di salvataggio, dichiarando che, se aveva\ accettato di prendervi posto, era, perchè si\ aveva bisogno di un rematore... Ora, ho\ veduto l'imbarcazione, in cui è stato sai- val0 accostare U Carpathia. Jtt quella im barCazionc c'erano, debbo dirlo, più nomi ni che donne. ln 0ljni cas0> tl sianor Ismav non manovrava nessun remo. Era sdraialo tranquillamente, c non aiutava -nessuna} a manovra. Quando poi fu a bordo del Car-1 pathia, le sue prime parole furono: «Ho fame> datemi da mangiare. Io sono il sia gnor ismay, io sono il signor Ismayi i ne, stremate dalla stanchezza, intirizzile' à dal freddo, r o e e l o a Proibito di bussare ci Pertanto, egli non avrebbe avuto chc da dare qualche ordine per essere obbedito. Ma no! Egli chiese per sè, per sè solo, una cabina, immediatamente. Naturalmente l'ottenne, e fece chiamare per sè i medici di bordo. Poi si rinchiuse nella cabina, e non si mostrò più. Aveva fatto incollare sulla porta della sua camera una scritta: «Proibito di bussare», onde poter dormire e starsene tranquillo. Del resto, tutti hanno potuto osservare quest'uomo a bordo del Titanici egli non pensava chc al proprio comodo personale. Ora, non bisogna chiamarlo Bruce Ismay, ina bensi: « brute » Ismay. : (Journal). ALFREDO FRASSATI. Direttore» Ponzo Giovanni, gerente. Torino. 1912 — Tip. FRASSATI 9 C

Persone citate: Arturo Puechen, Bruce Ismay, Ismay

Luoghi citati: Canada, Filadelfia, Montreal, New York, Torino