La rivolta di Fez

La rivolta di Fez La rivolta di Fez II Hi i,apoovernodie? (Per teleg. da uno dei nostri inviati speciali) (Per teleg. da uno dei nTANGERI, 18, ore 13,5. Giungono notizie gravissime sulla rivolta scoppiata a Fez contro le truppe francesi e il Sultano in seguito all'annunoio del protettorato. I soldati sceriffiani assediami il palazzo del Sultano hanno avuto il sopravvento. Nella mischia, che è seguita, il Sultano è stato raggiunto e ferito da un eoldato e il suo ministro El Mokriè rimasto morto. Si contano fra I morti vari ufficiali francesi. Bocchiaro. Il combattimento - alle porte di Fez Saccheggio e assassini Parigi, 18, notte. Il Ministro degli Esteri ricevette dal ministro francese a Tangeri alcuni telegrammi sugli avvenimenti di Fez. In un primo telegramma, che porta la data Idi iersera, Regnault diceva che la ri volta dei soldati sceriffiani si era estesa a tutti i tabors, tranne a quello del Genio. Le truppe francesi, comprendenti mezzo , battaglione dì fanteria, provenienti da Bar dobibag, avevano incontralo resistenza nel le vicinanze delle porte della città, ma tre compagnie avevano potuto penetrare in Fez dopo accanito combattimento. Le truppe francesi si preoccuparono subito di liberare gli europei bloccati nei quartieri in sorti dai ribelli i quali erano sostenuti da una parle dena popolazione mussulmana, 1 . ,• ■■ „ „,,„ . „ „™„„,.,- i Assassmn e saccheggi furono commessi in i , ■ , !ciHa ove il Sultano si è trovato isolato nel suo palazzo, protetto solo dai funzionari di corte e dalla sua guardia. Le autorità sce irj/jFja„e secondavano per quanto potevano j francesi l Un secondo dispaccio spedilo alle ore 4,35 .pomeridiane, dice | «te notizie da Fez dicono che un certo numero di francesi si rifugiarono nella re- LvCilrdFcrlf3mgLgtsdBSasidenza del ministro, altri al Consolato {tra «UM" m sono a!cu'u Oiorvalish e ricevilo. " d* poste), altri, ancora sono restati a ca ,sa loro, parecchi, infine, si cacciarono nel o' Palazzo del Sultano: tra-questi ultimi si - trovano alcuni medici della missi<;nc mili. a , . , a lare- 11 consoìe mglese rvnase nella Pea Pria abitazione; cosi alcuni stranieri. Lasia curezza di questi sembra garantita dalle e truppa entrate in città -j ltGrande motivo di apprensione datìa la a -'pre"*3B di una santità rilevante di car- tucce nell'Arsenale Sceriffiano, contiguo al o Palazzo; ma si spera di riuscire ad assicue rame la sorveglianza ». - Un terzo telegramma di Regnault indica va che la rivolta sarebbe il risultato di un - , . . . ... o complotto organizzato da qualche giorno. - Sarebbero stale spedite dagli insorti lette i °""-lM'c'" • °> re a tale proposito alle tribù. - auaTt0 telearammn tratmetm da - u auarl° telegramma, irasmesso aa - Tangeri, e giunto oggi al Ministro degli e a . . . ,, „, . . .. e stcn. annunziava che l Ambasciata di Francia era salva, come pure il personale e - del Consolato. La casa ove si trovavano i a (Wea.anji; £ stata invece attaccata dai ri. e leLegraìisu e stata invece attaccala aai ria belli; tre telegrafisti sono morti, uno è fe- .. o •• • i;n ultimo telegramma, datato da Fez il e . * a l»i annuiiefaoa che la notte era passata tranquilla, ma che questa mattina era rie cominciata la fucileria, gbsnltlptcpopsAacBumpntmipcdcabgNLLlasItpna«z L'tntità delle forze frances al Marocco Farigi, 18. notte. Il generale Moinier ordinò stamane l'invio a Mequinez delle truppe provenienti da Casablanca. Il ministro Millerand invitò il gen. Moinier a fargli conoscere il suo parere circa l'eventuale necessità dell'invio di truppe al Marocco. Ecco il totale degli effettivi di cui la Francia dispone al Marocco. Effettivi francesi: 20.000 uomini, così repartiti: nella regione di Mequinez e di Fez 6000 uomini; la colonna Ditte, operante nella regione Tafondert a cento chilometri a sud-est di Fez. 3200 uomini; nel settore di Rabat 11.000 uomini. La ripartizione delle truppe nella regiono di Mequinez e di Fez è variabile. L'ultima ripartizione era: a Fez un battaglione ed una batteria; a Mequinez tre bat taglioni, due batterie e due squadroni. V sono inoltre le truppe sceriffiane, che ascendono a 6000 uomini, agli ordini del general* Brulard e del tenente colonnello Mangin. Sono cosi ripartiti : 4000 uomini a Fez, 100C a Sefin, 1000 a Casbaclazeu.

Persone citate: Brulard, Fez Saccheggio, Mangin, Pria

Luoghi citati: Francia, Marocco, Parigi, Rabat, Tangeri