Una iniziativa lodevole

Una iniziativa lodevole Una iniziativa lodevole Perchè non fu sorpresa la squadra turca Roma, 15, notte. I due nodi essenziali della situazione, cioè il passo delle Potenze a Costantinopoli e l'aziono risolutiva della divisione ..Garioni stanino per giungere od lina soluzione. La cronaca della guerra entra quindi in un periodo interessante. Sulle operazioni di Bu-i Kameck getta molta luco la conferenza, opportunamente tenuta a Tripoli dal colonnello Giardino, sottocapo dello Stato Maggiore del generalo Canova, alla presenza dello atesso comandante del Corpo di spedizione, degli altri generali clie ei trovano a. Tripoli e dei giornalisti. Il Comando della «pedtelone, abbandonando ogni risorbo tenuto fin qui, ba voluto spiegare con abbondanza di particolari il conctuo informatore della occupazione di jfildl Said-«omo passo''decisivo per la repressione del contrabbando, di guerra al confine tunisino. La. confereiiza del colonnello Giardino, eloquente ed istruttiva, sostituisco opportunamente la pubbl cazione dei rapporti del generale Canova., La lunga preparazione della operazione su Zuara, esposta dal colonnello Giardino, scagiona interamente il Comando della spedizione dallo appunto di aver effettuato con ritardo l'operazione alla frontiera tunisina. L'occupazione di Zuara era stata infatti preventivata fin dai primi giorni -dopo la occupazione di Tripoli e solo la piega degli avvenimenti a Tripoli costituì la .ragione del rinvio della operazione progettata. Un altro punto interessante della conferenza del colonnello Giardino è quello che tendo a mostrare come l'espugnazione del forte Forwa segni la fine del contrabbando di guerra alla frontiera tunisina, essendo impraHcabile l'unica strada carovaniera che al nemico risulta ora impossibile percorrere. Le difficoltà della impresa compiuta sbarcando alla insaputa del nemico òltra 10 mila uomini, escono dalla conferenza. <M colonnello Giardino pienamente lumeggiate. Dalla conferenza Giardino scaturiscono due conclusioni irrefutabili, ctos la continua insidia .recata alla esecuzione del piano ideato dalle indiscrezioni dei giornali, nonckè l'ammirévole organizzazione' dei' nostri servizi militari e lo spìrito di abnegazione "ohe,"'dal generale Garioni all'ultimo fantaccino, anima tutti i componenti della divisione sbarcata. Il sistema adottato, con la conferenza del sottocapo dello Stato Maggioro,' di illustrare le maggiori operazioni militari compiute, costituisce infine un lodevole e* sémpio degno di essere seguito per le operazioni militari future. ' Le pubblicazioni avvenute all'estero intorno alle ragioni del ritiro deirammiraglln Faravelli inducono la « Tribuna n a toccare un punto su cui la stampa amica del Ministero aveva finora sorvolato, cioè la mancata azione della flotta Italiana contro la flotta turca all'Inizio delle ostilità quando quest'ultima si rifugiò da Beyruth nei Dardanelli. La « Tribuna », dopo aver ripetuto che il ritiro volontario dell'a'Ttmiragllo Faravelli dal Comando delle forze navali riunite venne imposto dalle condizioni di salute deU'ammiragho, * rispondendo .alla « Deutsche Tage Zeitung ». aggiungo: ■ « L'ammiraglio Faravelli va notevolmente migliorando ed è da sperarsi che il riposo possa prestò permettere alla Marina di fare assegnaornento sulle belle-energie intellettuali e fattive del più anziano dèi suoi ammiragli. La « Deutsche Tage Zeitung >» parla anche di un disaccordo fra il Governo e d'ammiraglio Aubry circa l'azione della flotta e ripete quanto venne pubblicato, che cioè l'Àubry ih lettere private deplorasse che ordini da Bornia gli avessero impedito di distruggere la flotta turca mentre questa da Beyruth si rifugiava nel Dardanelli, Orbene, la squadra turca partiva da' Beyruth per i Dardanelli piò di 30 ore prima della apertura delle ostilità e un semplice «guardo ad un pi.colo atlante geografico Easta per rispondere alla affermazione circa' la possibilità che le nostre navi, non destinate ad agire su Tripoli, partendo da Augusta, arrivassero alla imboccatura dei Dardanelli prima delle navi turche mossesi da Beyruth e ciò anche aimmessa la notevole differenza di velocità. L'impossibilità di giunsero primi ai Dardanelli era anche maggiore, tenuto conto' del tempo necessario al che la «luadro «a-pesse della partenza della squadra turca da, Beyruth verso i Dardanelli. » '.

Luoghi citati: Costantinopoli, Roma, Tripoli