Un osservatorio dell' artiglieria abbattuto dal "ghibli"

Un osservatorio dell' artiglieria abbattuto dal "ghibli" Un osservatorio dell' artiglieria abbattuto dal "ghibli" Un soldato ncciso e dee altri feriti j (Da uno dei nostri inviali speciali) . TRIPOLI, 14; »te 19,80. Purtroppo là giornata del ghibli 'non passò senza disgrazie, come si poteva prevedere ieri sera, quando mancavano ancora le notizie delia. peiitma^Tre hanuoti.dtfa.eP:. plani furono danneggiati, e alla Bumeliànai nella batteria comandata Ubi capitano Tappi, vi'frwonoV&ue vittime-umane, Come" avrcte appreso dal comunicata ufficiale. I danni'agli hangars non tono ancora precisamente accertati. '■'.'.• ~j Potevano essere te 17,30, quando nello imperversare -spaventevole della bufera di ghibli lottante contro.la corrente nordica s'udì alla Bumeliana, alla sede della batteria Tappi, uno schianto terribile^ che'gettò fra tutti i soldati un'ansia febbrile di sapere cosa fosse accaduto. Tuttaviarinvento era così impetuoso, il polverio cosi fitto che difficile fu agli ufficiali ed di soldati appurare in tanto tramestìo la verità. Questa venne infine a galla, quando si constatò che l'osservatorio colà costrutto era crollato. Tale osservatorio, formato di un'impalcatura di legno, era tra i più solidi dei dintorni di Tripoli e tutto si poteva supporre, salvo che esso dovesse sfasciarsi. Il palco trema! Poche ore prima del tragico duello tra i due venti sei persone vi erano salite su a contemplare il fantastico spettacolo .della campagna, trasformata in un inde scrivibile caos e il palco aveva resistito. All'ora, suddetta due soldati di artiglieria si trovavano presso l'osservatorio. Uno di essi, malgrado il turbine onde era. avvolto, .si arravipìrcò arditamente lassile v,i rimase tra,l'infu>riaredei torrenti di {polvere che lo. assaliva da ogni parte. -Improvvisamente una voce 10 chiamò dal basso: era 'il suo compagno 11 quale lo avvertiva del pericolo, imminente. — il palco trema, crolla — urlava il. compagno disperatamente, ma la sua voce giungeva fioca, come un tenue richiamo lontano, all'ignaro che stava lassù. Tuttavia non si perdette d'animo e tentò l'ascesa dell'osservatorio per raggiungere l'amico e salvarlo. Ma ecco che nell'urlo imperante della tempesta si ode uno schianto formidabile e l'osservatorio scompare: sprofonda come in un abisso ira il confuso ammasso dei rottami. I due artiglieri, quello che era sopra e quello che stava per le scale, giacquero al suolo sepolti sotto le macerie gravemente feriti. Occorre ricordare che il secondo soldato era'salito sull'osservatorio per dare il cambio della guardia al compagno che smontava in quel momento. Il capo-posto, allievo caporale Vincenzo Schillivo, era rimasto al piede della scala. Anch'egli, vedendo il pericolo, aveva urlato ai soldati di scéndere, ma invano. Così il capo-posto si trovò miracolosamente incolume tra le macerie e fu il primo ad accorrere presso i caduti, che furono ambedue trasportati all'ex-ospedale turco. Alle 20 uno dei soldati spirava, l'altro venne giudicato in pericolo di vita, cosicché difficilmente si sarebbe salvato. Il capitano Tappi, dolentissimo per la disgrazia accaduta ai suoi militi, si recò subito all'ospedale: Nel suo rappòrto ebbe a dichiarare che la responsabilità dell'accidente non si poteva far risalire a nessuno. La disgrazia si doveva soltanto all'ineluttabile violenza del ghibli. L'osservatorio era quasi nuovo, poiché lo aveva costrutto il genio quindici giorni 'innanzi. Un'altra vittima del ghibli fu un soldato della quarta compagnia del 52.o fanteria, che, pure alla Bumeliana, cadde al suolo colpito da una palma divelta dal vento e dovette essere trasportalo all'ospedale in gravissime condizioni. Altri danni recali dal vento vengono segnalati da varie parti. Ad Airi Zara ci fu persino un principio d'incendio in seguito alle scintille sfuggite dalle cucine. Alcune linee telefoniche furono danneggiate. Insomma vi è da augurarsi che il ghibli stia il più possibile lontano da Tripoli nostra. L'on. Centurione in barraccano Oggi intanto fu una giornata altrettanto deliziosa per freschezza di quella di ieri. Nella mattinata splendida in via Azizia si vide passeggiare tra gli europei che V> al toriilavano'un bel tipo di arabo biondo e ps'.itdo, lutto sbarbato, indossante un riero costurne con calzoni azzurri, giubbetto rosso, pantofole ricamente e barracano. La ma conversa riempì di stupore non solo la popolazione italiana, ma gli stessi indigeni, meravigliati di vedere quel barracano troppo bello e troppo nuovo. Più tardi corse la voce che sotto quel barracano si nascondesse un deputalo al Parlamento ; infatti molti riconobbero le sembianze dcll'on. Centurione, il quale, come simpatizzante cogli arabi, sì era compiaciuto camuffarsi in quella guisa. La-trovata del deputalo di Cairo Montenottc suscitò molla allegria persino tra gli arabi, che di solito non ridono miti. Oggi, col piroscafo Verona, sono partiti i richiamati della classe 1888 appartenenti al 40.Ó è al 6.o fanteria, salutati con .entusiasmo dai compagni e d\a un patriot tico discorso del..colonnello. GIOVANNI CORVETTO.

Persone citate: Centurione, Come, Giovanni Corvetto

Luoghi citati: Airi Zara, Cairo Montenottc, Tripoli, Verona