Il nuovo commendator dei credenti e la sua guerra

Il nuovo commendator dei credenti e la sua guerra (Dal nostro inviato speciale nel JVTai* Hosso) Lungo la costa del Yemen da Moka a Selli» Marzo. Ritengo che quando queste mie note giungeranno in italia, la situazióne reciproca dei seguaci di Saièd ldriss e dei loro avversari sarà di molto cangiata. Credo quindi che valga la vena di precisarla ri-j cordando a chi ha seguito questa campa- j ona giornalistica della Stampa in Arabia, che la caratteristica essenziale di tale: situazione è una quasi immobilità, una man. canza di atlitudÌ7ie a trasformarsi rapidamente. 1 lettori di buona memoria rammenteranno {orse come io abbia formulato il dubbio che l'alimento dato da. noi'alla presenta insurrezione yemenitica possa de- LI forte ai Mok.-i terminare avvenimenti tali da piegare sollecitamente la Turchia alla nostra volontà.^ E' però innegabile che la nostra azione ha creato nel paese in faccia alla nostra colonia del Mar Rosso, una situazione tale, che saranno necessari almeno venti anni di lotta perchè i turchi riescano, nella ipotesi più favorevole per doro, a ripristinare ti ella terra del Profeta quel molto problematico dominio di cui si erano dovuti contentare nel breve periodo di tempo córso fra la cessazione dell'ultima sollevazione e il principio della nostra guerra. Resta però a vedersi se il grande incendio, che voi abbiamo contribuito a far divampare nel Yemen e che continuerà indipendentemente dalle vicende della guerra italo-turca, gioverà ai nostri interessi futuri o se invece voi non stiamo operando piuttosto pel vantaya io di altri. Izzet pachà sostituito da Edom pachà Sulla costa, ch'io sono andato percorrendo; che è il vero teatro delle operazioni fra Saied ldriss e i turchi, poiché l'interno del paese forma, per ora, territorio compie mèntore, dove l'uno e l'altro degli avversari attingono le loro risorse (Saied làriss le attinse anche dal mare, cioè da voi), la situazione degli avversàri, sfrondala da tutte le inevitabili esagerazioni dei racconti arabi, è la seguente: Saied ldriss, con poco meno di ventimila uomini, ha il suo campo a qualche chilometro al sud di Midi. Lo fronteggiano: al nord, il nucleo di regolari turchi comandalo da Soliman Pacha, forte di cinquemila uomini; al sud, la forza ottomana principale (ventimila uomini) comandata da Edem Pacha. Le forze, quindi, che si fronteggiano sono assai meno imponenti di quanto in Italia si potevano supporre. Izzet Pascià ha lasciato da una ventina di giorni il comando generale delle forze ottomane in Arabia ed è stato sostituito da Edem Pascià. Il cambiamento è naturalmente avvenuto alla chetichella per sventare il pericolo che l'uno:e l'altro dei..generali turchi venissero catturati in «lare, sui piroscafi neutrali che li hanno trasportati nel )far Rosso. Izzet Pascià ha raggiunto Aden da Sanali, per la via di terra, camuffalo da. mercante arabo e, pure per la carovaniera Aden-Sanah, è passato Edem Pascià. Il richiamo di Izzet Pascià pare sia stato determinato dalla convenienza per il Governo di Costantinopoli, di avere l'abile generale turco dove più grava il pericolo di un'azione nostra. .. Le condizioni del nucleo turco principale sono buone. Le truppe, da poco scese dalle sane e fresche aure dell'altipiano, non han. no ancora affrontato i ribelli e quindi non hanno subito pèrdite, nè sono state sotto- poste alle aspre prove dei deserti pede- montani. Non cosi invece >è per le truppe di '■ Soli-man Pascià, fatte dei residui scam- pati da Midi, da Gisan, dai piccoli presidi dell'Assir, incalzate di contìnuo da ldriss, provate, a tutti i tormenti e a tutte, le privazioni. A. non inenq di cinquecento ammontano presentemente i feriti di Soliman Pascià. Egli medesimo è gravemente fe rito e deve assistere, senza poterle impedì re, alle diserzioni quotidiane' dei suoi sol dati, novecento dei quali hanno, sinora, ingrossato i seguaci dei ribelli. Frammezzo a questi due nuclei aijrer sari, Vldriss ha inconsapevolmente adotta io la tattica di Federico 11; egli manovra cioè pertlinee interne, affrontando or luna or l'altra delle frazioni turche. E' però da notarsi che sino ad ora le azioni di Saied ldriss contro Edem Pascià sono state puramente dimostrative, mentre l'occulto alleqto nostro si è accanito contro il pascià Solimano il quale, malgrado gli sia assai inferiore di forze e nelle precarie condizioni che hu acceniiate, riesce, a tenergli testa c non si può dire che sia stato pei anco sopraffatto. Il torno dei combattenti al camp3 di Idi E' necessario ora che spieghi la ragione dell'apparente scarsità delle forze di Saied ldriss. Date le abitudini delle nomadi tribù che lo seguono, egli ha dovuto adottare lo stesso sistema che hanno adottato i turchi con le cabile arabe tripolitane, che spingono contro di noi in Libia. Le tribù, cioè, vengono a Midi dall'interno, rimangono e combattono con if, loro duce per un certo tempo e poi sono sostituite da altre tribù, che consentono alle prime di ritornare ai loro focolari, o meglio, alle loro tende, dove sono rimaste le donne, i bambini, i vecchi e le greggìe. Questo sistema oltre ad essere in armonia cori il costume delle genti- aràbiche, pochissimo atte a piegarsi alle necessità di una lotta sistemati ca, rimedia all'inconveniente del ■ cettocagiiamento, ài quale ldriss non saprebbe sopperire. I combattenti d'elle tribù, che lo seguono, vengono infatti al campo con i viveri per la durata del loro servizio di. guerra. Non è- quindi possibile fare un computo, anche approssimativo, dei seguaci di Saied: Gli arabi di Arabia non si contano a.numeri, ma a fiumane, a uadi, a vallate. Tutte le fiumane, tutte le vallate, tutti gli uadi, dell' Assir, che dalle montagne vanno al mare, sotto.abitate da, tribù che danno ad ldriss contingenti di ribelli. Come pure altri contingenti gli sono inviati dai due sultani di. Neged e di Kovert. Da quanto sono venuto accennando, non è difficile dedurre la flsonomia generale della rivolta capitanata dall'ldriss. Ad un grande movimento, provocato da tutte queste tribù-in moto, che vanno e vengono, e daÙe altre che, non essendogli favorevoli, combattono sulle carovaniere ' dell'andata e del ritorno, i seguaci del neo Commendatore dei Credènti; non corrisponde affatto un'azione 'di guerra decisa, formale, "tplt,' insomma, da esser fissata e descritta condo i nostri concetti. E' un caos. O me- gito, è. l'Arabia dalle cento tendenze, che ritorna alla sua normale condizione di paese in perenne rivoluzione. E non è da stupirsi che. in cotesto caos, nuclei turchi resistano e possano anche indefinitamente resistere, simili a navi battute dell'otta'''no in tempesta. Cannosi itali ini a ldriss Ho detto che Saied ldriss, e non Said come erroneamente lo si chiama in Italia, riceve le sue risórse anche dal mare. Naturalmente queste sono le più importanti per lui. Sino ad oggi egli, oltre ad aver avuto da noi quasi ' tutto l'armamento in fucili Gras per le sue tribù, ha ricevuto una ballena di cannoni di bronzo da 7 vénùta^dàil'Eritrea* Cotesto antico nostro materiale è ancora ottimo. Saied non ha perà volutotal suo campo lié'ssun ufficiale italiano, nessun ufficiale- cioè che quei cannoni avrebbe saputo impiegare immensamente'meglio di quello'che possano fare alcuni suoi fedeli che vennero In fretta e furia istruiti in Erilrea. In ogni modo, Sàied ha portato i cannoni italiani, trainati da inconcepibili pariglie di cavalli arabi, dinanzi atle'trup pe di Soliman; e gli idrissiani affermane che gli effètti degli shrapnels nostri sono stati straordinari. Quello che è certo, Saiea .iene la sita artiglieria a Midi e fa.salutar* ;on salve di venturi colpi l'apparizióne- del■e nostre navi dinanzi a cotesta, cittadino). Ho saputo anzi un grazioso aneddoto ^ :ote'sti onori, che sembrano a Sàied idftsi un complemento iiidispensabile alla sua nuova condizione di sovrano, che hu navi e bandiera, sul mare e che è riconosciuto da una potenza come l'Italia. La Konfida, 'aulico yacht Fa'uvette turco, da noi catinaio a Konfida, sostando qualche giorno fa ■inanzi a Midi, venne accolla da un. fratare di cannonale, che fece dapprima- sup* ione al suo equipaggio che Midi fosse staa ripresa dai turchi t> the. aws-ti dalla-tfr. Dmpgpa Xi pauurauia eli ÌVlolt;* ll t ll'it d'Abi i l ! ra avessero aperto il fuoco contro la nave. Ira triceversa Vldriss che, appena venuto i bordo della Konfida, domandò con.molto sussiego al comandante se aveva capito che Saied ldriss aveva fatto rendere da terra gli onori alla bandiera italiana. A Midi, che può venir considerata come il centro delle operazioni delle forze ribelli, Saied ldriss ha istituito la classica organizzazione militare e di. governo copiata sullo stampò di quella del inalidì sudanese che, combattè gli anglo-egiziani sino alla presa di Oiidurman. Poiché in fondo, anch'esso; Saied è un-mahdi e come tale e soltanto come tale' la sua gente lo segue per ristabilire con la monarchia autocratica il califfato arabo sul Yemen e sull'Assir. Come Maometto La sua Corte o il suo quartier generale rinnovano in tutti i loro particolari il boga maomettano dei primi anni dell E gir a. E, come Maometto, Saied ldriss ha creato i suoi "emiri del nord, del sud, delVest e del l'ovest, stabilendo con le tribù, che lo se guono il patio di alleanza, che deve dura re eternò, come eterna deve durare la lotta contro gli usurpatori. Tutte le tribù del-\ VAssir sono oggi idrissiane e non poche di quelle del Yemen, le quali, pur riconoscendo l'Imam Yaya come il loro capo legitfi- tln Ara]bia non sìa destinato a risolversi a ma, hanno aderito a combattere i turchi. Dicendo questo, non sarà superfluo ricordare però come tutte le genti, che Vldriss muove, siano perfettamente inconsce del patto intervenuto fra il loro capo e il Governo italiano. La causa araba e la guerra che gli italiani fanno ai turchi sono, per la grande inassa dei seguaci di ldriss, due cose assolutamente distinte, senza possibilità di avvicinamento alcuno. E' per questo che io mi sono domandato più volte se per caso il risultato finale delta nostra azione completo profitto degli inglesi. Dal momento'che noi non abbiamo voluto e non vogliamo procedere a una occupazione, neppure a quella delle isole arabiche, dinanzi agli sbocchi di ldriss {Cesati, Midi, ecc.), è lati'altro che fuori luogo pensare che l'ingràtiàsima Inghilterra sìa intenta a farci levare, coinè si suoi dire, le castagne dal fuoco per suo conto. L'Inghilterra sta rappresentando qui, verso di noi una parte molto curiosa. Poiché, mentre le necessità di menager ('elemento islamitico la induco, llo ad ostentare da queste parti una evi- dente ostilità per Vltalia, guarda con la massima soddisfazione al temporaneo non- nubio stabilitosi fra l'Eritrea e Vldriss e si augura che il nostro appoggio possa cf- fettivamente condurre l'avventuriero al ca- UffaUi. Saied ldriss califfo d'Arabia, Saied ldriss sudanese d'origine, anzi egiziano, elevalo alla dignità di Commendatore dei Credenti nella terra di Maometto, significa il riprislinamento immediato di quella influenza egiziana, che oggi si tra- duce in influenza, inglese, la quale, durala sulle coste e allinterno dArabia sino al 1865, venne improvvisamente- ad esser distrutta per effetto dell'occupazione turca. Ne profeta nè ciarlatano Diversissimi sono i giudizi che da quasi un mese intendo su Saied ldriss e sulla sua opera. Egli suscita veramente (com'è particolarità degli uomini eccelsi) il più illimitato-fanatismo d'ammirazione accanto al più completo disprezzo. ■ Migliaia e migliaia d'uomini suggestionati lo seguono e guardano a lui come all'interprete più perfetto della volontà del Profeta. Altre numerosissime migliaia lo deridono accusandolo dèlia più banale ciarlataneria, ripetendo le storielle che vennero diffuse ancho-in Italia sui trucchi a.base di lampadine elettriche e di vefiici fosforescenti con i quali, nei momenti delle .pretese ispirazioni divine, si aureola e fa rilucere la sua bruna fronte di impuro, meticcio del desèr- oeCa-ef- Ckaù. (0 concepito da una schiava sudanese ae- compagnatrice di carovane. E accanto a chi lo descrive fulmine di guerra, incubo delle città fedeli ai turchi trovate il toc- contatore di tutti i suoi vizi, innominabili vizi di concupiscente negro insaziato, ca- scato in mezzo ad una razza dove gli efebi j dalle lunghe capellature muliebri sono co- \ sì numerosi da contendere il primato della bellezza fisica alle femmine, che pure sono fra le più perfette del mondo. La verità sul conto di Saied ldriss ribelle sta su di una linea mediana. Egli non è in fondo che un uomo di grande co raggio e di grande energìa, che cerca di ! tornare alle origini, alle origini, voglio diI re, di quel puro madhìsmo che non avendo più modo di generarsi in Egitto,-è sorto in quella libera Arabia ed ha avuto la singo1 lare fortuna di trovare elementi felicissimi per il suo sviluppo. Questi elementi sono in gran parte formati dalla difficile posizione *nella quale si trova la Turchia, privata del dominio del mare, negli aiuti materiali di armi e di denaro che il Governo italiano ha fornito a Saied ldriss e nella strana condizione dell'Imam, perples. so fra il pericolo di perdere, con la sovranità del Yemen, il lauto assegno di 10.000 lire turche che la Porta gli passa e l'altro pericolo di giovare eccessivamente ai Turchi intervenendo contro ldriss. Concludendo, l'azione di ldriss .tende a ricondurre l'Arabia all'Egitto, progredendo e propalandosi cotesta azione, si allontana sempre più dagli scopi, che noi vorremmo imprimerle, di minaccia ver la Turchia, di utilizzazione per la guerra^ che contro la Turchia noi abbiamo impe guata per entrare in un campo dove, dal ■ momento che neppure si ardisce dì occupa* re le Farixan, altri, tenia gratitudine peti noi, mieterannoityfc , ARNALDO CIPOLLA (1) Abbiamo chiesto, a chi era in grada di poterle dare, notizie sulle cause che Kaèi, no indotto il nostro Governo à^non -fac[#p£è> re le isole Farisan o qualsiasi aKro''pHBt'o della costa arabica. Ci fu assicurato che l'occupazione per parte nostra dfcjgn palma solo di territorio sarebbe stato u^fravìssi» mo errore ed avrebbe potuto produrre .gravissime conseguenze. Gli arabi che seguono ldriss sono gelosissimi della loro indipendenza e per ciò appunto combattono la Turchia ; un nostro passo avventato potrebbe, produrre un colpo mortale alla causa di ldriss o, peggio ancora, unire turchi ed arabi contro gli italiani infedeli. Non per nulla ldriss, il quale comprende perfettamente di quanto aiuto gli sarebbero stati I nostri ufficiali^ ha dovuto rifiutarli. Egli deve evitare tutto quanto può fare credere che egli sia alleato degli infedeli, e noi dal canto nostro dobbiamo condurci in modo dall'evitare anche il più piccolo sospetto di avere una qualche mira territoriale. ; Il nuovo commendator dei credenti e la sua guerra A*iKò*i:vi PREZZI P'ABBONAMENTO al regalo d'una cartelUKtre hlgHeffl) ««ni lotteria Trtw-fteM NEL REONO: Amo L. 18,-, SeMMtre L. fOJU Estero : Amo L. 87.-, ScaMMre U ««,75 |M|i««hw lì wH»m imi u M»f *»»**»' ABBONAMENTI ORDINATO Aimo Semestre - Trimestre Me» Nel Regno: 18,50 S.28 «38 IJSO Estero: 3B.8Q 17.78 «w— numero cent. 5 In tutta R* Arretrato cent. 16 Importo complessivo dei premi 3.000.000 di Uro — PRIMO PREMO L UN MILIONE E MEZZO (Conto corrente cotta Posta),