Un importante Corpo di spedizione sbarca nei pressi di Zuara

Un importante Corpo di spedizione sbarca nei pressi di Zuara Un importante Corpo di spedizione sbarca nei pressi di Zuara La finta di sbarco a Zuara = Nessuna perdita da parte nostra <Jr*©r telegrafo e per telefono alla STAMPA) Importanza dell'azione ROMA. 10 (ufficiale). In seguito a piano prestabilito, ieri sera alcune navi da guerra, scortando un convoglio di piroscafi, al comando del capitano di vascello Triangi. fecero una dimostrazione diversiva nei pressi di Zuara, allo scopo di simulare uno sbarco. All'appressarsi delle navi alla costa, numerosi e folti gruppi armati presero posizione, e contro di essi le navi- aprirono un vivo fuoco di artiglieria molto efficace. La dimostrazione diversiva ebbe pieno effetto, perchè permise che stamane all'alba nn grosso convoglio di truppe, partite dall'Italia e scortate da navi da battaglia, riuscisse ad occupare un importante punto della costa libica, prima designato. LT occupazione, iniziata con uno sbarco fatto per sorpresa dai marinai, è riuscita pienamente, senza nessuna perdita da parte nostra; e in questo momento continuano le operazioni di sbarco delle truppe e dei materiali. I soliti tentativi li aitano a Tèe TOERUK, 9, (ufficiale). Tra le 2,40 e le 3,40, il nemico ha tentato di nuovo un attacco al nuovo forte, con vari gruppi di armati, valutati a circa trecento uomini; ma fu prontamente respinto dal tiro della nostra artiglieria da campagna. TRIPOLI, 9, ore 23,15, (ufficiale). Situazione invariata a Tripoli e ad Noma. Si sono presentati circa cinquanta arabi, con molto bestiame e qualche fucile. BENGASI, 9, (ufficiale). Nulla di nuovo al campo nemico, dove pare sia arrivato qualche rifornimento dai levante, non ei sa bene se dall'Egitto o da Bomba. DERMA, 9, (ufficiale). Le solite innocue fucilate di pattuglie contro le nostre vedette, e null'altro di nuovo. (Nostra corrispondenza particolare). Dal porto X del Mediterraneo, 30 marzo. In questo porto, che non conviene determinare pubblicamente per ovv>ie ragioni di prudenza politica e militare, si trovano attualmente due squadre della flotta italiana, ed a bordo di ciascuna nave fervono attivissimi preparativi, come se un'azione dovesse essere imminente c si attendesse da un'ora all'altra l'ordine della partenza. Gli equipaggi sono sottoposti quotidianamente a lunghi esercizi ; le artiglierie vengono minuziosamente verificate ; le compagnie di sbarco sono già state formate su ogni nave e sono tenute pronte. Un ufficiale superiore della marina, al quale ho potuto avvicinarmi, pur rifiutandosi, naturalmente, di darmi qualsiasi informazione sul probabile compito della flotta, mi ha lasciato comprendere che una qualche azione navale non potrà tardare, sia verso la costa tripolitana o cirenaica, sia nell'Egeo. Quel che importa, comunque, si è che le squadre sono pronte, che i visibili preparativi a bordo delle nostre navi danno affida mento sicuro di prossimi avvenimenti. L'amm. Faravelll è giunto a Roma Roma, 10, sera, Oggi è giunto a Roma l'ammiraglio Fara velli col direttissimo di Napoli delle ore 12. Égli era accompagnato dal suo aiutante di bandiera tenente di vascello Malvani. Ad attendere l'ammiraglio alla stazione si trovava soltanto la sua signora. Appena sceso dal treno l'ammiraglio Fa i-avelli ha dato il braccio alla sua signora e si è con lèi avviato verso l'uscita comune. L'ammiraglio appariva piuttosto sofferente. Uscito sulla piazza della stazione è salito con la consorte su un'automobile che lo attendeva, dirigendosi alla sua abitazione ai Prati di Castello. L Roma, 10, sera. Avete ricevuto già il comunicato del Governo sull'importante operazione militare che, preparata da parecchio tempo, aveva dovuto essere ripetutamente rinviata in seguilo alle deplorcvoti- indiscrezioni avvenute sui preparativi militari. L'importanza dell'operazione compiuta è evidente, perchè, dopo l'occupazione del punto della Tripolitania {punto sul quale il Governo per il momento per ragioni evidentitdi ordine militare mantiene il segreto), il contrabbando di guerra esercitato a favore dei turco-arabi riceve un gravissimo colpo. Infatti la stessa Zuara, dopo l'occupazione del punto evidentemente vicino, sul quale hanno posto piede gli italiani, viene messa in condizione così precaria, da fare prevedere che tra qualche giorno essa cadrà in mani nostre. La tattica della finta Mancano ancora i particolari del fatto d'armi, la cui notizia, quando sarà conosciuta a Roma, produrrà senza dubbio la più lieta e favorevole impressione ; ma ciò che è essenziale da rilevare fin d'ora è che an-cora una volta la vecchia lattica della finta ha potuto darà ottimi risultati. La finta compiuta a Zuarainfatti ha fatto accorrere in questa località le forze più importanti turco-arabe, in modo da permettere uno sbarco pressoché pacifico nel punto vicino, occupalo dalla truppe italiane.'-'1 A quanto si può prevedere, dal punto dove le truppe italiane sono sbarcate, riposati i soldati e ricevuti i necessari equipaggiamenti, il Corpo di spedizione partito dall'Italia muoverà, probabilmente per ma di terra, alla conquista di Zuara, che sarà ancora una volta violentemente battuta dal fuoco delle nostre navi, mentre le truppe di terra ne cureranno la conquista. E' facile prevedere che i tùrào-arabi, celati dietro le trincee di Zuara costruite in questi ultimi tempi, potranno opporre an cora una gagliarda per quanto inutile re sistenza, e che dovranno infine sloggiare da quelle trincee ed abbandonare il loro maggiore scalo per il contrabbando di guerra. Allorché Zuara sarà caduta nelle nostre mani, i turco-arabi, per rifornirsi, saranno costretti a ricorrere alle vie di terra, cioè alla lunga e difficoltosa via che, correndo lungo il confine tunisino, fa capo alle vie carovaniere del Nefusa. Con l'occupazione di Zuara noi avremo altresì ta gliato al nemico l'importante via carovaniera che va direttamente da Zintan nel Gebel Gefren ad Aiiiia. Le truppe operanti La divisione la quale ha operato la bril lante occupazione, odierna è comandata dal generale Garioni, già capo della divisione di Padova, e si è anche in questa circostanza brillantemente comportata. La divisione Garioni ha come capo di stato maggiore il valoroso maggiore Grazioli, che comandava U battaglione del 2.0 granatieri a Bir Tobras. L'operazione compiuta, oltre all'impor- tanza militare ai fini della repressione del contrabbando di guerra, ha una grande importanza morale perchè dimostrerà al- l'opinione pubbiica in Italia ed anche al- I l'estero come in sostanza non sia mai esi- 1 fitta quella inazione militare in Tripolita- (Per telefono alla e a a l o a o i o a ò e a a o i i à l e n e o i e , , o l a ri dal principio in questa parte orientale del \ paese e vi si protrasse per ben due mesi - senza allontanarsene, attaccata alle due l oasi e alle dune retrostanti che furono l'ue vico suo campo. La posizione allora era - questa: i nemici avevano stabilito il loro - auarlier generale ad Ain Zara e avevano il - grosso delle truppe alle prime falde del - Gebel. Le loro colonne mobili agivano ora nia che eccitava all'impazienza l'opinione pubblica nei nostro paese,, ed induceva erroneamente l'on. Guicciardini ad esprimere un malcontento analogo alla Càmera. L'inazione militare non i in sostanza mai esistita perchè i particolari che giungono oggi a conoscenza, dimostrano come l'operazione odierna non sia che il seguito di una serie di lunghi ed importanti preparativi, preparativi frustrali dalle indiscrezioni avvenute, le quali hanno però per conclusione l'odierno deferimento al Procuratore del Re dell'on. De Felice per le pubblicazioni, compiute. L'operazione odierna non e che il preludio di.altri fatti d'arme più importanti, perchè lo sbarco compiuto prelude a combattimenti alla conquista dei punti essenziali al nostro obbiettivo militare. Intanto il paese può registrare con soddisfazione questa nuova brillante pagina segnata dall'esercito italiaiio in Tripolitania. Il rapporto di Canova Roma, 10. notte: Il Governo ha ricevuto fino a stasera un lungo rapporto di sei fogli di telegramma dal generale Caneva sulla brillante operazione di sbarco presso Zuara. Il telegramma, pervenuto a Roma al ministro della guerra, venne immediatamente trasmesso tele.graflca7n.enle a Cavour all'on. Giolitti e comunicato al Quirinale al Re, il quale esprèsse il suo vivo compiacimento per il successo della difficile operazione eseguita e per l'abilità, strategica con cui fu compiuta. Il Governo tiene nascosto, cóme vi abbiamo accennato per ragioni di indole militare quale sia la località presso Zuara che è stala occupata dalle nostre truppe ; ma si ha ragione di ritenere che essa sia la penisola di Sidi Said, distante pochi chilometri da Zuira e all'ovest di questa città. Sidi Said non è un luogo molto importante come centro commerciale, ma è una posizione strategica di prim'ordine, perchè la prominenza della costa di Sidi Said domina la spiaggia di Zuara e la via carovaniera che da Zuara conduce al Ghebel; sicché da Sidi Said è facilissimo piombare sulle posizioni arabo-turche di Zuara anche per via di terra. Il sito di Zuara Zuara, che è ora oggetto delle nostre 0perazioni militari, sorge dietro alte dune sabbiose che la difendono dal mare. Sorge vicina alla foce dell'uadi, che, nascendo dal Gebel Nefussa attraversa la vasta piar nura di Gefara. Zuara non è ancora occupata ma la sua occupazione può dirsi virtualmente iniziata. Con Zuara noi saremo definitivamente padroni della costa tripolina, specie per quel che riguarda la parte ovest del paese da Tripoli fino al confine tunisino. Occupata Tripoli e occupata Homs ad oriente, la guerra si svolse fin su Tripoli Ora su Homs. e avevano i rifornimenti dall'ovest con piena sicurezza perchenessuna base noi avevamo verso il confine tunisino. Questo stato di cose durò due mesi, dal 5 ottobre al 4 dicembre. Le precedenti operazioni La presa di Ain Zara e lo sloggiamene del quartier generale turco {La quella base modificò la situazione.' La vittoria di Ain 'Zara fu per noi, come ricorderete, oltre a un passo materiale nella nostra conquista anche una vittoria strategica nel senso che diede subito in nostro potere tutta l'oasi di Tripoli, cioè il largo tratto di paese che va da Tagiura a Tripoli e spostò il campo delle operazioni turco-arabe ad occidente di Tripoli. Il quartiere generale turco passò ad Azizia c allora le truppe, che erano intorno a Homs continuarono per conto loro le operazioni contro quelle trincee, mentre le truppe che erano intorno a Tripoli continuarono le loro operazioni contro la capitale assalendola però"da occidènte, scorrazzando fra Gargaresc, Zanzur, Zavia e Zuara, avvicinandosi cosi sempre meglio alle loro. vie. di riforniménto, il quale continuava come prima ad affluire dal confine tunisino. Sloggiati da Gargaresc i nemici si diedero a fortificare, sulla costa occidentale, Zanzur e' Zuara. Un cólpo al contrabbando Il vantaggio principale di una occupazione di Zùara sarà, oltre ad aver dato un altro formidabile colpo al nemico e di avergli tolto un altro dei suoi importanti punti costieri, quello di metterci in condizione di tagliare al nemico la via dei rifornimenti, sia sul mare, sia attraverso il confine tunisino. Sul mare è appunto dalla spiaggia di'zua'ra, che avvide Al .magg'ìor 'contVab- bando né la sorveglianza delle navi senza una base su quel punto della costa poteva essere veramente efficace. I Per via di terra non sappiamo quali pos- 'sano essere le intenzioni del Comando: certo è che una forte base di operazioni a Zuara permetterebbe alle nostre colonne | Imobili, che ne uscissero periodicamente, di sorvegliare il confine tunisino e di impe- dire o rendere enormemente difficile il n- fornimento del nemico. Tutto ciò sernza contare. il vantaggio di avere in ogni caso la destra libera e assolutamente sicura qualora il. Comando decidesse utile e op- [pqrtuna una nostra avanzata da Tripoli, verso l'interno. Ciò perchè con Voccupazio-] ne di Zuara tutta la costa da Tripoli fino al questo paese verrebbe ad essere nostra e dovrebbe per forziere immediatamente ltf^SS^SS?' C0' me pure tutto quel tratto che da Zuara va (|i •Dopo Ras Agir, la costa si incurva nel seno di Brega, lungo 7 chilometri, buon ancoraggio per i velieri e forse anche per i piroscafi. A Brega sbocca U canale che mette in co?««nieaztone le saline di Brega col mare. La punta che chiude questo seno è Ras el Mecabes, anticamente Bisida mu- nicipium. Dopo, la spiaggia rientra fino a Buagila. Viene poi il marabutto di Said Ben Said e su tutta questa spiaggia, come a Ras Agir, al confine tunisino. Le due Zuara in tutta la Tripolitania, vi tono rovine di costruzioni romane. spiaggia è qui stepposa fino alla foce dell'uidi Beida presso cui sorge Zuara; Zuara ci Garbia o Zuara occidentale o Zuaga, poco più all'est e. quasi a metà strada fra Zuara e-Tripoli: Quest'ultima è l'antica Zabrata, colonia fenicia, da tempo nominata dai mercanti siciliani: Tripoli vecchia. Dopo Tripoli vecchia, la costa risale, incurvandosi, al nord verso Tripoli, alternata di coltivazioni floride e di dune sabbiose. Si arriva poi a Zanzur, splendida oasi, regione fertilissima, popolata assai e che è già conosciuta. Ma fra lutti questi paesi c borgate della costa occidentale da Tripoli a Ras Agir, l'unico centro abitato che abbia l'aspetto di una città è Zuara, la Zuara per eccellenza, quella occidentale, verso cui si volge oggi l'attenzione e Vazione del Comandò mBi* tare. Oltre alle strade che' là- tmiMùwo^ coi» gli altri cèntri abitati della costa, Zuara è sulla strada carovaniera che1, seguendo l'uàdi Bèida e passando per Gènàne'-$ii+ tan, conduce da Zuara al Ghebel ed è-etrcondata da oasi floridissime. Essa hà un porto abbastanza sicuro, sopra .tutto per'i velieri, ed ha sempre esercitato un'traffico importante. L'abitato è alquanto distante dal porto e conta circa 600 case: Dietro- U paese esistono 11 grandi fabbricati adititi dai turchi a caserme militari. Gli- abitanti sono assai numerosi, circa 15'niila,! e sono di razza araba e berbera. A Zuara i turchi avevano un cairnacan e un bimbasci {maggiore) comandante la piazza.