Solo a Tobruk il nemico dà segni di vita attaccando con i e ritirandosi con perdite

Solo a Tobruk il nemico dà segni di vita attaccando con i e ritirandosi con perdite Solo a Tobruk il nemico dà segni di vita attaccando con i e ritirandosi con perdite Nuova esplorazione aerea su Suani Beni Aden - Un autografo del Kaiser al nostro Re? X TOBRUK, 8 (Ufficiale). ' Durante la notte dal 6 al 7 corrente el pronunciò per parte di circa duecento nemici un attacco contro II nuovo forte, ma venne respinto dal fuooo della nostra fucileria e da due colpi di cannone a mitraglia. Verso le 2,30 si segnalarono movimenti di cammelli e di truppe nemiche da sud verso nord ad una distanza di circa sei chilometri dal detto forte. Più tardi ancora circa le 10,30 il nemloo Iniziò un vivace fuoco di fucileria su tutto il fronte, al quale noi rispondemmo con fucileria e artiglieria da oampagna. Dopo un quarto d'ora o poco più il nemico si ritirò In seguito alle perdite sofferte. Da parte nostra tutti inoolumi. ROMA, 9, (Ufficiale). A Tripoli, Bengasi e Derna nulla di nuovo. Avvisaglie eontinue (Nostra corrispondenza particolare) TOBRUK, 3 aprile. Ormai non vi era più dubbio alcuno: le orde nemiche della Cirenaica avevano bandita ogni intenzione aggressiva non solo, ma ti tenevano anzi prudentemente lontane oltre erte dalle nostre lìnee fortificate, anche dalle nostre truppe che si presentavano in campo aperto. Le nostre ultime vittorie avevano àomto certamente influire sul morale dei nemici ed in ispecìal modo sui cosldetti « volontari » arabi. ' A Tobruk, per esempio, per oltre una settijmana le truppe del presidio che attendevano alla costruzione di un nuovo forte sull'altipiano del. Cargia a Bir Mofset Tobruk rimasero da mattina a sera in posizioni pressoché scoperte su terreni insidiosissimi, eppure non si era verificato un vero e proprio attacco, sia pure parziale, da parte del nemico. Scoperti dagli aviatori •. All'alba del 31 marzo scorso, però, le ricognizioni degli aviatori, capitano Agostoni e tenente Bailo, .compiute oltre l'altipiano, accertavano che nella sottostante pianura tre colonne nemiche, che comprendevano oltre tremila uomini, si dirigevano verso le posizioni, ove si slava costruendo il nuovo forte. I nostri attesero con impazienza il momento vftgndascdlnictrfdi conquistarsi nuovi allori su quello stesso \ campo ove già tanto si distinsero, ma la\massa, nemica si tenne sempre molto lungi' dulìa portata dei nostri pezzi acconienlan-^dati solo di inviare in timida ricognizione un gruppo di una centinaia di arabi {i soliti che. fanno le spese) ed un drappello di ca-,velieri beduini. Alcuni di costoro avvicina-1 tifi rapidamente ed appostatisi dietro U Marabutto » {un cumulo di macerie ad un pelo dì chilometri dalla nuova opera) presero a sparare qualche colpo contro i posti avanzati occupali dal 20.o fanteria. Frattanto, al biancheggiare dei barracani nella sme- .... mare in tutte ?". gm.ìnzioni . - d.-lh-nt* del verde. Vna granata scoppiata in pieno sul Marabutto, sollevando un cono dì polvere ; < di fumo, fece tacere anche gli ostinati di- sturbatori che vi,stavano appostati. \Quasi sempre, però, sia al sopraggiungere| Beffe pattuglie esploranti che sul loro rtpie-s zamento, al termine del lavori, echeggiano \rla vallata t cupi rimbombi del Mauser. So-> rul'lina pianura a nord dell'altipiano scop-ipiarono i primi shrapnel, sparati dalla bat-\ teriu da montagna, comandata dal capitano ! Bonizzi, ed ogni atteggiamento offensivo ven- ne presto rintuzzato. In un batter d'occhio wLpiana fu sgombra e deserte riapparvero le in,' finite striamo * «^^g^gg . . . ■ no pochi arabi affondali in buche da lupo che sparano a fior di terra in varie direzioni, Respinti a cannonate Nel mattino di martedì, 9 aprile, un viatento cannoneggiamento pareva preludiassi! un serio combattimento. Tuonavano i cannoni da 149 e. quelli da 75 del forte « T«tnulus » e quelli della batteria da montagna'Dall'osservatorio del forte infatti si notava una notevole massa nemica che in tre colonne si dirigeva verso le posizioni del forte in ^ostruzione, i formidabili pezzi da 149 danneggiavano evidentemente l'avanzata, arrestandola in tempo, in modo che alle otto più nessuno appariva in vista al di la dell'alti piano, intanto i reparti d'avanguardia del 20.o l fanteria, che occupavano l'erta dell'altipiano ! per proseguire i lavori, furono subito falli segno da un vivace fuoco di fucileria, che proveniva dalle pendici dell'altipiano dallalane della carovaniera. Un gruppo di arabilannidali in una caserma, sparava all'impaz- zata contro,i nostri fucilieri che rayglunge-\vano i pottf avanzali, non desistendo dal lo- to ostinato tiro che dopo parecchie canno-ynate assestategli dalla batteria da montagna 'della colonna « Orgera » che in brcv$ riuscì' a sloggiarli e fugarli Vennero quindi ripresi 7 lavori, colla con-\ sueta attività, che mai venne meno malgrado\il caldo intenso ed il vento violentissimo che imperversava da sud. Al termine dei lavori, rientrate le truppe ai loro alloggiamenti ih (Tobruk, ad intermittenza qualche shrapnel lanciato dalle ridotte 0 dal forte « Turnolus » durante la sera e la notte tenne lontano da qualunque vandalica velleità degli arabi che non osarono avvicinarsi in quella zona infernale neppure per quella curiosità loro caratteristica. ! Ormai la costruzione dell'opera à stata glia deU'n marzo a Tobruk) lo prusidtcrù. I <I»ear telegrafo e per telefono alla, STAMPA)

Persone citate: Agostoni, Bailo, Bonizzi, Kaiser, Mauser, Orgera

Luoghi citati: Aden, Bengasi, Cirenaica, Derna, Roma, Tobruk, Tripoli