Le peripezie giudiziarie di due coniugi dell'aristocrazia romana

Le peripezie giudiziarie di due coniugi dell'aristocrazia romana Le peripezie giudiziarie di due coniugi dell'aristocrazia romana rereeonoaaampaRoma, 5, mattino. Nei nostri ritrovi mondani si comincia a parlare con grande interessamento di una causa giudiziaria di separazione intentata daila contessa Dora Testa secca, figlia del de-| putato Ignazio, contro suo marito» marchese. Camillo Malvezzi-Campeggi. Icohiugi Malvezzi si sposarono nel luglio 1907, ma il matrimonio non fu certo apporta-1 tur* di felicità all'aristocratica coppia. La contessa, specialmente, Ita dovuto assaporai1-. ne tutte le amarezze, poiché a quanto atf erma j e intende sostenere, è una vittima del marito. ! S ^spo&é|oil^eoSTbKie avrebbe fatto comprendere dalla sua condotta che aveva preso moglie per formarsi una fortuna, data la sua situazione finanziaria parecchio critica. La marchesa, sempre( secondo quanto afferma e intende sostenere, I sarebbe stata offesa, minacciata, maltrattato e percossa. Non ne poteva più, e in un triste giorno della sua vita essa si 6 rifugiala prov- visoriamente in casa del padre suo. in via Venti Settembre, per potè* agire Uberamente per le vie legali? Ha inoltrateTcosl ricorso for-, male al nostro Tribunale chiedendo la sepa-:razione coniugale per cólpa del marito e pre- ; cisamente per eccessi, sevizie, minacce edj TolSo IT'legee prescrìve, i coniugi sono1comparsi innanzi al presidente del Tribù- jnaie comm, Fagella che, come era suo do- ; vere, ha tentati tutti i mezzi possibili per una' conciliazione, nta inutilmente. Innanzi a lui l.il marchese ha protestato contro tuitte le ac-;cuse, riservandosi qualsiasi più fièra difesa.;Ha protestato sdegnosamente contro la mo-: glie dichiarando di disprezzare chi di lei era'inspiratore. Ha affermato trattarsi di un in- ^^JL^ÌU^Lf^ ^'ShT^ gentiluomo è superiore. poi«hè crede aie nes- sua sospetto possa colpirlo. Si è riservato di dimostrare che le accuso sono prive di fon damentov di serietà e di verità. Ma la discussione dei due coniugi nel gabinetto presidenziale è diventata ad un tratto vivacissima ed ha trasmodato in diverbio. Nella sua difesa il marchese ha ecceduto in espressioni, più che vivaci e dal Presidente è stato invitato a lasciare il Gabinetto. Dopo ciò il comm. Fagella, con ordinanza, ha rinviato le parti innanzi alla prima sezione del Tribunale per i provvedimenti di merito sull'istanza di separazione, disponendo pertanto che durante le fasi del giudizio i coniugi vi-! a è vano separati, con obbligo del reciproco rispetto e che il figlio nato dalla loro breve unione. il bambino Paolo, resti affidato alle cure della madre, con facoltà di vederlo quando voglia, al domicilio di lei. Notificata l'ordinanza, la contessa Dora ha chiesto di tornare nella propria crea di sua proprietà parafernale e suo domicilio, al corso d'Italia, invitando il marito ad allontanarsi, perchè essa doveva vivere da lui separata, in conformità del provvedimenti presi dal magistrato Ma il marchese Camillo Malvezzi non solo si è rifiutato di dare esecuzione all'ordinanza presidenziale col non lasciare rientrare la moglie nella casa di sua proprietà e procurandosi egli un altro alloggio, ma, scambiando la provvisoria dimora della moglie nella casa paterna in via Venti Settembre col domicilio della stessa, al corso d'Italia pretendeva di entrare in tutte le ore del giorno in casa del suocero Testaseeca. E poiché costui esigeva che il marchese usasse del suo diritto con una giusta discrezione, tanto più perchè tale diritto, che consisteva specialmente nel visitare il bambino, si doveva esercitare quando la moglie fosse rientrata nel suo domicilio, il marchese Malvezzi ricorse alla violenza, rompendo la porta d'ingresso della casa del conte. E poi. dicendo di essere pronto a fare entrare in casa la moglie, ili sostanza vi si rifiutava, imponendo certe condizioni, tra le quali l'allontanamento della cameriera di fiducia della signora La vecchia Teresa Per ero. in uno dei litigi rimase ferita, per cui pende procedimento penale contro il marchese. Nè questa è la sola causa penala perchè 11 marchese a sua volta ha sporto querela per ingiurie contro il cognato Vincenzo Testasecca. Mentre si verificavano, tutti questi ed altri incidenti, la canea di merito veniva aggiornata. Occorreva però un provvedimento urgente, per potere la marchesa Dora rientrare nella casa di sua proprietà, colla libera disponibilità delle cose sue. Essa chiese perciò al magistrato investito della causa principale che fosse ordinato lo sfratto del marito e d' qualunque persona da lui dipendente o incaricato, dalla casa di corso d'Italia entro il termine perentorio di 24 ore. La contraria difesa ha eccepito la tmproponibllità dell'incidente, perche il presidente, col rinvio delle parti innanzi al Tribunale, avrebbe esaurito la propria giurisdizione; ed ha sostenuto inoltre che 1 provvedimenti già adottati dal presidente non potevano in alcun modo essere notificati, tranne che con la sentenza definitiva del Tribunale. Ma il Tribunale, non persuaso della argomentazione accennata, ha, con senteza munita della clausola della provvisoria esecuzione, accolto la domanda della contessa Dora Testasecca nel Malvezzi, ordinando lo sfratto del marito dalla casa di corso d'Italia.

Persone citate: Camillo Malvezzi, Camillo Malvezzi-campeggi, Icohiugi Malvezzi, Malvezzi, Vincenzo Testasecca

Luoghi citati: Italia