Le prime notizie ed un primo della spedizione Scott al ri Polo Sud

Le prime notizie ed un primo della spedizione Scott al ri Polo Sud Le prime notizie ed un primo della spedizione Scott al ri Polo Sud o o arrvo«eerranova-,aaroaconacunmemridella spedizione i quali lasciarono Scott a 150 miglia dal I*olo. Lo ha raggiunto dopo Amundsen? (Servizio Speciale della STAMPA) e ae , o a di i- Londra, 1, notte. Finalmente anche il capitano Scott è balzato dal mistero dell'Antartico. Le prime notizie di lui sono giunte stamane e i giornali le pubblicarono in edizioni speciali, per il tramite di un dispaccio, della Agenzia Central News dalla Nuova Zelanda. Il dispaccio diceva che il Terranova, la nave della spedizione antartica inglese, si è: a a e e ae h, ciò che il capitano Scott gli ha inviato dalla sua base di operazione e che è così concepito : « Io rimango nell'Antartico per un altro inverno allo scopo di continuare e completare i miei lavori ». Inoltre al comandante il capitano Scott ha fatto pervenire una lunga narrazione del suo viag ci a e-1 raggiunto sembrerebbe di si, che abbia u° la a nl- i o el ri i adiliogcancorato stamane per tempo nella baia di g:\karoa, nella Nuova Zelanda. Questa no-jttizia viene confermata oggi da un cablo-1 gramma della Reuter. Il Terranova però non portava a bordo né il capitano Scott nè il grosso della spedizione, che sono rimasti nell'Antartico. 11 comandante del- etltpigio polare fino al punto in cui egli lo ha pcompiuto, quando fu costretto a mandare mimmediatamente al Terranova sue notizie rperchè la nave, cominciando il mare a pghiacciarsi, doveva ripartire per il nord, i ALa narrazione, comunque, non è ancora] Apubblicata e la Central News la dirameraitsoltanto stanotte. | pHa raggiunto il Polo? Ora la questione è questa: se Scott ha raggiunto o no il polo Sud e se lo ha raggiunto prima di Amundsen. Che lo abbia eti to el n- nori er ^ di ti- tà o. na no e, di agfirea- ceso £ di dtsdSccmlpnugcvem„ ! Iche sembra possibilissimo, il d gennaio Ujrcapitano Scott era ancora a 150 miglia dalippreceduto il fortunato esploratore norvegese, sembra di no. In base a quanto la Central News ha reso noto finora, risulta che Scott, il 3 gennaio scorso aveva raggiunto un punto a 150 miglia dal polo Sud. Il capitano Amundsen, come i lettori ricordano, è giunto al Polo il 14 dicembre. L'onore della scoperta spetta dunque incontestabilmente a quest'ultimo, a meno che la relazione di Scott, ciò che è quasi escluso, mettesse in dubbio le parole del norvegese che nessuno finora si è sognato di indubbiare. Resta la probabilità che il capitano Scott, benché più tardi di Amun- e . elune ve olp. io ne la rlò nna zo Polo, ma la Central News afferma che egli stava ancora avanzando. Fin dove lo portò dunque la sua avanzata? Ciò che pensa Shakleton 11 luogotenente Shakleton, intervistato oggi, si mostrò riluttante a pronunziare giudizi in base a questi semplici brandelli di notizie. « Io spero, io credo ancora, come ho sempre creduto — dichiarò egli — che il capitano Scott abbia raggiunto il polo; ma tale non è l'unico scopo della sua spedizione. Quali fossero le altre intenzioni del capitano io non lo so, e bisogna a- sp4matdec.uspettare ulteriori particolari per pronun-' ziarsi. Una sola cosa è perfettamente cer-|ta, ed è saputa fin dal principio della spe.! dizione: il solo ed esclusivo oggetto di , questa non era di arrivare al Polo. La!spedizione si era anche proposto un gran- de programma scientifico. Uno dei suoi i principali scopi era il lavoro scientifico, Aperciò 6 naturale che il capitano Scott si ctrattenga all'Antartico un altro inverno ». !A Shakleton quindi venne chiesto se un inverno già passato nelle regioni antartiche può rendere più facile o più diffìcile la spedizione. . — L'opinione generale — rispose l'esploratore — è che più si rimane in un clima cosi freddo, più gli uomini si indeboliscono. Però, il capitano Scott, nella sua ultima spedizione, fece uno dei più splendidi viaggi che siano mai stati fatti durante il se- bldha r.n nnnn rhp P_H «.= <rovavil frn : „hifl„ : z-.condo anno ?le fgl!,sl *™V i^.. *- i cdi, ci. e non soltanto il capitano Scott si tro- a vava in forze perfette, ma anche i suoi com-jl Ipagni. 's Quanto all'ipotesi avanzata da alcuno che ponies del capitano Scott non abbiano avuto successo, il luogotenente Shakleton disse : — Se io dovessi andare di nuovo verso l Polo Sud, userei senza dubbio dei ponies o pure. I norvegesi sanno condurre meglio i cani e usare meglio gli sky, di quello che non sappiamo fare noi inglesi. Il ca- gitano Scott fece quindi benissimo a porare seco dei pojiies. ^ ^ |^bbiettÌVÒ della spedizione di Scott Anche il vecchio esploratore Markham fu era non tanto di raggiungere il Polo, quan- to di completare il lavoro scientifico del-Ì'antartico i ■'- Io credo - disse egli - che Scott to,tendeva raggiungere la posizione migliore ! per fare delle osservazioni coi teodoliti, ed o ritengo che egli vi è riuscito. Ciò faceva parte di uno schema di ricerche .scientifiche, mirabilmente concepito. L'obbiettivo non era infatti una corsa a una conquista. Il piano di Amundsen invece era differente, Amundsen concepì l'idea di fare una corsa A\ p0]0 sud, senza che lo sapesse il capitano Scott, e la sua presenza venne scoperta soltanto quando il Terranova arrivò dove i norvegesi erano sbarcati. Il capitano Scott, secondo me, è felicissimo del successo di Amundsen, ma bisogna ricordarsi, che non c'era competizione. lì' strano che fino ad oggi la signora Scott, la moglie dell'esploratore, non ha ricevuto alcuna notizia del marito per ciò che riguarda l'intenzione di questo di rimanere nell'Antartico per un altro inverno. La carriera di Scott Non è fuori di luogo fare qualche nota del lavoro polare compiuto in precedenza dal capitano Scctt. Egli nacque nel 18U8 ed entrò nella marina da guerra nel 188C, diventando un eccellente ufficiale torpediniere. Il suo grande valore fece sì che egli venne scelto a comandare la spedizione antartica, che partì verso il Polo sulla nave Discovery nel 1900 e tornò nel 1904. Il programma di questa prima spedizione non era di raggiungere il Polo. In linea di fatto, il capitano Scott arrivò alr82.0 17- latitudine sud, cioè a 463 miglia dal p0io, più vicino alla meta di quello che nes- suno fosse giunto ancora, benché poi questo punto, sia stato oltrepassato da Shakleton nel 4909, che raggiunse l'88.o 23', cioè a sole 97 miglia dal Polo. Il capitano Scott in quella avanzata aveva, come secondo il luogotenente Shakleton e riuscì a stabilire importanti dati geologici, intorno alle regioni antartiche e a.scoprire ed a battezzare due altissimi picchi polari. . Nell'ottobre del 1903 il capitano Scott, con uria comitiva di 12 uomini, partiva ancora per il Polo, per esplorare i grandi ghiacciai dell'interno della Terra Vittoria. L'ultima spedi zione, quella del Terranova, lasciò Londra il Lo giugno 1910. Era la spedizione meglio equi paggiata che fosse mai stata organizzata, ed dye?a seco slitte automobili, ponies e muli indiani. Nella prima parte del 1911 il capitano Scott svernò sullo stretto di Mac Murdo, poi cominciò la corsa verso il Polo, un viaggio di 800 mÌK]ia tra j ehiacci. Si aspettava che la spedizione raggiungesse il Polo il 22 dicembre per piantarvi la bandiera inglese che la regina Alexandra aveva consegnata personalmente al capitano Scott. Fino al 3 gennaio scorso, pertant0' 1o sforzo era fallito. Ora, una delle due o il capitano Scott ha dovuto tornare alla sua base per tentare la nuova corsa al Polo nel l'ottobre prossimo, oppure egli dopo il 3 gen nalo, continuando il suo viaggio, raggiunse il Polo. ^

Luoghi citati: Antartico, Londra, Nuova Zelanda, Terranova