Il Kaiser e la guerra

Il Kaiser e la guerra Il Kaiser e la guerra .Roma, 24, notte.■ tmica e diplomatica de tòrio, è certamente un sintomo notevole delle buone condizioni,-nelle quali si trova la triplice alleanza. Se il momento non Ì0 !se stato favorevole, Guglielmo II non'a \ ., . . ., , • • rv ffiì®^^Ì^i un altro itinerario. Avrebbe anche potuto accadere, come qualche volta è ac caduto, che l'Imperatore tedesco fosse pas- sat0 direttamente dalla stagione di Venezia : ài suo yacht senza alcuna fermata nella La circostanza che l'Imperatore tedeiscò, xi^xtd^v*«iV\- ir i -«• i - ^ 'Wffi a vM», si sia fei'nlato a Vienna P°r visitare 1 Imperatore d Austria-Unghe ri». « a Venezia per conferire con re Vit- glienza popolare era. tanto, entusiastica de. confinare col- delirio -quando Guglielmo. II scendeva in-.-Italia per brindare dentro il paiàzzó idèi' Quirinale a Roma, capitare ih J. ™ 1 ^ - t+ ,i 1 i o - a non L-jfinirnro la ninni' cittA. dei Dogi. I rapporti fra gli Stati còni- ponenti la Triplice si sono mantenuti buo- ^\^che./d»wite l'imperversare, della. cam: Pftt?na italofoba nei due imperi centrali. O. ra che tale campagna e quasi cessata in Germania e diminuita in Austria, ove: sono meno numerosi i giornali, che, come la Zaif, cercano, ogni giorno un' pretèsto per dire male del nostro paese e per dipinger lo con colori punto simpatici, sono in Ita-' ij» molto migliorati i sentiinèntt della po- ' ^«almrt'.per gli alleati: La triplice allean, * za silrova dunoiie in buona co-Wizioni-sia ,^,.» „„W^«.^L«. c,oH va» Ilfflr^^l Stati, sia per i seìi ™*>«n». SS le popolazioni; ma ah occhio esperto dell'imperatore Guglielmo non può essere sfuggito che l'accoglienza fattagli questa mattina dalla popolazione venezià na ed il saluto rivòltogli dai giornali di tutta Italia non sono stati cosi entusiàsfì ci come quelli delle volte precedenti, Il po pòlo italiano è forse il popolo più politico de, inondo, perchè intuisce con grande fa ,,itàsitua"ioni ntìitfchè non solo'iilter^«ffiSS^iffl ine' aia anche internazionali. Come lacco, tangibile d'Italia'e per stringere la matto a.re Umberto' e per lui al pòpolo italiano mi Adua coéi- 0ggi l'accogUèn- §m^^^M^M^M^9Mk CfugU^ImMLa ^ i. ^É^.':^r^*':«»H^in.' d-^'toiziO''deBa^oati'litó'W iSS^i: SkTuio^^a '«oHticU «9™* .a11» ««eira ital(>-turca,. la politica dell impero germanico è stata ed e ancora litliuenzata più dal! eccessiva turcoftlia del l'ambasciatore Marschall ie.dal feldmare sciallo von Dei; Goltz, che dalla parola d'or dine dell'Imperatore. Il popolo italiano sa . che ia guerra dell'Italia alla Turchia ha a mes90 lft Germania alleata della prima ed e . „ a^,„„j, Jr> „Q rl a anuJCft della seconda m imbarazzo, ma ri corda che l'improvvisa annessione.della Bo¬ a snia-Erzegoyina.dà parte.della' Monarchia austro-ungarica recò alla Germania un graa vissimo. danno molto più nocivo dell'attua )e imbarazzò, perchè le fece perdere la pro «Ha influenza sull'impero ottomano, che al .lora passò repentinamente dalla egemonia ",. ,,„„m(,nf, ineip.,» tenera ^«^W^j^ 1 II popolo italiano ricorda anche che per e oltre tre lustri 1 Italia fu fatta segno alla più■ fiera guerra doganale, llnanziaria, econo- , nicazione che, secondo la Francia, nessu na Potenza avrebbe dovuto fare perchè, mica e diplomatica della Frància sòl perchè si era alleata alla Germania ed ha compreso.che la pazzesca ripresa delie ostilità galliche, promòssa da Poincaré, è dovuta al viaggio di Kiderlen Waechter a Roma, come sìntomo .ài una sicura rinnovazione della Tripiice Alleanza. Il popolo italiano non : pretendeva che la Germania prendesse, di fronte alla guerra italo-turca, Ia; stessa posizione che aveva preso di fronte ai vivaci incidenti diplomatici provocati dall'annessione della Bosnia-Erzegovina, non pretendeva cioè che lambosciatore tedesco a.Costantinopoli facesse ài ministro, degli Esteri di Turchia la stessa Intimazione bellicosa che l'ambasciatore tedesco a Pietroburgo aveva fatto al Ministro degli Esteri di Russia. Riconosceva invece giusta là dichiarata neutralità germànica, ma del mòdo con cui la neutralità è stata interpretata ed applicata non ha potuto dichiararsi contento. Come non è stata neutrale la stampa germànica ingolfandosi nella più iniqua campagna italofona, cosi non è stato neutrale il feld-maresciall'ó von der Goltz suggerendo all'è la. tàjbtica. da seguire, in XripolIiwiJa,. ed- ini Cirenàica, cosi non è stato costantemente neutraie l'ambasciato re_ Marshall, : tutore amoroso del Comitato « Uniona e. progresso », cosi, conseguentemente, non. si è mostrata sempre scrupolosamente neutrale la politica dell'impèro germanico, il popolo italiano ha • ricevuto certamente:; una grata' impressione dalla notizia clje..l'imperatore, alia.vigilia della sua paxtenzai si'era. deguato fare una lunga visita all'ambasciatore :del re d'Italia, ma :|a grata inipressione-sarebbe statai mòlte^più^-ande* piùi| foriera di entusiastiche accoglienze '.se il. giórno 'avanti non fosse pervenuta: in Italia; la..,uotizia che rhnpératoreerai. stato a pranzò !dàll ambasciate^ re; delia repubtlicaVfrancese;' cosà' che/'.era avyéìautaAunat sóla ivoità'-dòpo il 1870. .L'Italia;, deisitìeba. sinderameiite. che; ,i rappòrti fra Germania : e l Francia •diventino1 e restino cordiali perchè, in questo caso, è del tutto * allontanato ogni pericolo.: di. guerra in Etrropav ma ii- pòpolo italiano sa che la Franpirt .di;:Pómcaié ha ripreso-la.pàzzescà ostilità diplomàtica coriti'o l'Italia, perchè PUésfA non "vuole staccarsi.-'dàlia.^Triplica' Alleanza e non ignota-.che*.la Potenza ;p'iù ostile"; alla tèrza proposta russa, tendènte a far cessare l'inutile resistenza dell'esercito turco-arabo è proprio la. Francia. Non può quindi vedére con.simpatia che, giusto' in (tuesto. momoiito, la Germania si trovi a braccetto delia Francia a Costantinopoli, che Francia e Germania siano le due Potenze che assistono più efficacemente Firnpero- ottomano. 11 popolo italiano avrebbe dovuto 'aspettarsi che là Germania prendesse l'iniziativa che essa invece ha lascia»' to alia Rùssia, e non avrebbe mai potuto prevedere, che, di fronte all'alleata, l'egoismo germanico superasse quello inglese. E' stata infatti l'Inghilterra, che hà fatto alla Porta la comunicazione delle condizioni di pace dell'Italia, quella corau

Persone citate: Guglielmo Ii, Kaiser, Poincaré, Waechter