La vertenza dei metallurgici automobilisti

La vertenza dei metallurgici automobilisti La vertenza dei metallurgici automobilisti r E> perfetta» mìsmi: la av dopo sessanta rettamente inutile usare pietosi alitela grande maggioranza degli operaidopo sessantaquattra giorni di goiopero-serrata. è stanca. Lo hanno ammesso in qualcheórdine del giorno gli atesst dirigenti di;una parte della massa, e lo si vide chiaramente'a traversa vari! sintomi ; l'aumento pvoKressivo di coloro che riprendono il lavoro, ratteggfamento di moltissimi operai nellultimo Comizio allo Sladium, di cui parliamo più sotto, Gli scioperanti che ieri, nel pomeriggio, si ri presentarono alle ortioine furono complessivamente oltre millecinquecento, e questo f enomeno tvova anche una spiegazione nel fattoche non si crede orinai più alla possibilità dun perfetto accordo tra sindacati e federatio. meglio, tra i dirigenti delle due Organizzazloni. Par conto suo, il Consorzio, come apparedall'ultimo comunicato ieri inviatoci, non intende discutere su un regolamento e sulle condizioni del lavoro. Sono forse nel vero coloro che propendono a credere la vertenza finita per lunedi prossimo. Ciò promesso, per riassumere la situaxiona ecco la cronaca dei Comizi di ieri, All'Associazione dagli operai I federati tennero la riunione consueta nel cortile dell'Associazione generale degJi operaiilove convennero anche molti sindacati, alleore 10,30, sotto la presidenza di Giovo! L'operaio Barge diede comunicazione dellalettera pubblicata dal 'Bosnengo, e il segretal'io della Federazione, Buozzl, dichiarò, su tale argomento, ohe non era possibile accettarela proposta, respìnta già recentemente, per laesclusione che si chiedeva della FederazioneI membri non federati, già eletti a far parta dalla Commissione, potevano essere sostituida quellt nominati dai sindacati, ma dovevarimanere il principio dell'assistenza della Federazione Nazionale, la quale avrebbe poi Urinato il nuovo regolamento risultante dalla trattative col Cousorzio industriale. La discussione, a cui parteciparono Ruoz.z! e Colombino, pai federati; Fassino, Banda e Nepote, per i sindacati, fu lunga ed animatae la riunione si sciolse con lintesa che nepomeriggio i federati avrebbero esaminata la questiona e presa una deliberazione. Cosi è avvenuto infatti, Ma i federati hanno approvato nella loro adunanza i concetti esposti dal Buozzi e daolomblno, e, ammettendo la Commissione hanno ritenuto doversi mantenere saiprincipio d'organizzazione, ii dirittocioè, alla Federazione di firmare, in nome della massa tutta, il concordato nuovissimo col Consorzio, Vivace Gommo nella Stadium La riunione dei sindacati nello stadium è etata numerosa, ed ha preso in alcuni momenti una fiaqnomla inattesa. Di presiedere l'assemblea è stato incaricato l'operaio Fede, del Comitato d'agitazione; masauna m prima, "di inlzl^rVÌardisousstone,"gli operài ssuddivisero per fabbriche e procedono alla no, Wlna del loro rappresentanti. Sona prescelti: QabrJ- B» W «S» Cavallo, per la Seat; poscoBQr la Spa. zaccone, per la Rapirf,- Bosnengoper la Lanciai Gagliardi, pej la Fréjm, e Los!per l'itala. Fassino ha quindi la parola, e comunica là proposta di ?U> operaio, per un appello allo sciopero generale. Ma l'uditorio l'accoglie con gciWesTOSS* non ha ff&Muto v& 3™ tenTO razione alla proposta Boenepgo, e dice che sarebbe nei momento attuale un atto crituiuosa quello d'incitare ancora la massa alla resistenza. Gli operai possono esaminare la situazione e prendere nel Comizio prossimo la ito deliberazione. Si augura di veder tornare ^ mmm tm gll Qperftl PWg«n« alia riu-nione, e dichiara ohe la sconfitta non deve umiliare la massa, la quale ricorderà che essa sarà dovuta principalmente al tradimento di operai, che, In nome di una ipotetica discinti na di organizzazione, non sdegnarono di fare U p& SriCKt ,a ,„„„ « ftf aSSM^to^Vo^SS&'eS n&2 ,^„#SLl?ffl?i la èw2Utt8< tera^sii fAdÀ^rlaU*e vlrlo*41&comoulni* U-nì 1?}*Ì ,gu e ver'° 1 compagni uà-,",,rnì u.,ria anch'ecii Ruii'aueiroiam«nto À^¥Mi^^»^S^SWS^SMm SOSnenso e"diceWa^tTJaLrlS 9^Sfl.^2J«%e^yal«to SaSl ffl& B&iISfnon l'acoXTK dimostrato di non avere concetti di civiltà deir,ocrat|ce, ma di reazione. Gli operai se lo ricorderanno per le lotte future in questo momento arriva l'operalo Bosneu-go, e l'uditorio è impazienta di conoscere la deliberazione dei federati. Il Bosnengo dice che i rappresentanti del sindacati sono stati accettati nella Commlssione, ma che la Federazione nazionale, non la Sezione federale, firmerà 11 concordato risultante dalie trattative. —Credo aggiunge Bosnengo — che sia ora di non più guardare pel sottile e pensare al padri di famigliai — Bravol È"vero) *r Ma si! L'uditorio si dimostra favorevole a questa soluzione, e sconfessa cosi implicitamente il Sindacato e tutta l'opera sua. Fassino accenna a voler parlare, a l'assem- blea rumoreggia, ! Boschetti allora uria : —E' una vergogna questo vostro contegno! Adesso non ci volete neppur più permettere d| parlare! j L'assemblea si calma, e Fassino chiede oin- ' quo minuti di sospensione della discussione, perchè 11 Comitato d'agitazione del Sindacato possa ucoordarBl per esprimere anche il suo giudizio. Mentre i dtrisenti del movimento si ritraggono in disparte, un operaio invita l'uditorio a non accettare l'ingerenza della Federazione, ma ò ii&chiato e deve interrompere il suo discorso, Trascorai i cinque minuti, prende la parola Viscardi, per 11 Comitato d'agitazione, e djoe che, chiamato tante volte a parlare quando voleva tacere, spera gli si permetterà di dire tut-ilo il suo peneiero. Vivacemente osserva che i isindacati, dopo aver tanto combattuto la Fejderazipne. non debbono adesso umiliarsi, » lonon vi incito r- esclama — alla resistenza, ma vi dieo ohe è meglio rientrare neile officine con qualunque regolamento, piuttosto che Jn-I chinarsi dinanzi alla Federazione, piuttosto che passare sotto la bandiera di krumlrl sen za cosclenzal ». Le parole del viseardl sono accolte da vivi applausi, Boschetti sostiene che l'accordo con la Federazione non eviterà la sconfitta. a n Consorzio — egli dice — non tratterà : se ciò avvenisse, vorrebbe dire che tra la Féaerazione ed il Consorzio esista un compromesso per ottenere la vergognosa dedizione della massa ». Anche Santini parla contro la Federazione, e VisesTdi ribatte che non vi è alcun motivo perchè il Sindacato si ritiri di fronte alla Federazione, E' presentato un ordine del giorno, col quale, per varie considerazioni, si rimanda al prossimo Comizio ogni deliberazione. Qualche operaio propone che i nuovi rappresentanti eletti si rechino subito a mettersi in relazione coi loro oòlleghi federati della Commissione. Fassino ritiene più opportuno che i rappresentanti dichiarino agli industriali che essi trattano in nome del Sindacato, lasciando agll altri di trattare in nome della Federazione; in seguito ciascuna organizzazione assumerà le sue responsabilità di fronte al Consorzio, Cosi ai delibera, E' messo quindi in votazione l'ordine del giorno col quale è rimandata ogni deliberazione. Le adunanze di stamene Per questa mattina, alle 10, sono convocati due altri Comizi: l'uno indetto dal Sindacato, allo Stadium, e l'altro, con invito a tutti gli operai indistintamente, all'Associazione generale, in carso Siccardi, « per le comunicazioni djefinitive » — dice il comunicato. 11 Consorzio non Intende di discutere U regolamentoRiceviamo; » 20 marzo 1018. « Ill.mo Sig. Direttore, « Ip considerazione dei comunicati comparsi sui giornali in questi ultimi giorni, dal quali risulterebbe che nuove combjnazioni si stanno nominando per trattare con gli industriali, il Consorzio ritiene opportuno confermare che auantp ora possibile concedere venne già fatta, cedendo alle cqr. tesi premure del Sindaco. E. dato che assolutamente nulla può essere modificato, il Cantorato dichiara nei modo più formaleper norma della massa interessata e ad etu'fare ulteriori illusioni, che non tratterà con alcuna commissione che intendesse discutere sul regolamento e «vile condizioni di lavoro. Le saremo grati, ill.mo sig. Direttore, se vorrà pubblicare la presente. «Con ossequio: Consorzio Fabbriche Automobili ».