La ricostruzione dell' attentato

La ricostruzione dell' attentato La ricostruzione dell' attentato Roma, 14, sera. [ dI giornali usciti verso mezzogiorno in cdi-'Sione straordinaria recano ampi patticoiari Ddell'attentato al Re. E" difficile però ricostruì- pre, dalle notizie che essi danno, una versione hscrupolosamente esatta dell'attentato, poiché flle notizie stesse, sebbene raccolte da testimoni \.poculari, sono fra loro controverse [GLa Questura ha disposto attive indagini per ,assodare le cose nella manieyi più esatta, ma :1no riferito. . > —*rf Pare accertato, dalle concordi testimonianze, che il D'Alba si era nascosto dietro una colonna del palazzo Salvìali sul Corso, al ti. 271. Appena la carrozza reale è giunta all'altezza della colonna dietro cui era nascosto, si è fai a , o UòOUUiLi o lì. uuoc ii cilici t. i.u. uiuu coauui imi, , finora i funzionari di ciò incaricati non han-\mscncio avanti <■<> ha puntato contro lo sportello sdella carrozza dove si trovavano il Re e la Re- ugma sparando un primo colpo. Il Re si trova- ,va a sinistra. Il colpo è fallito, ma sembra ab- j\bla ferito il cavallo del maggiore Lang. il\iquale cavalcava a sinistra della carrozza ap- ■ Ppunto dalla parte del Re. Il cavallo ha dato j un salto, ma il maggiore Lang, rimasto ìn\dsella, lo ha stretto più da vicino alla carrozzalreale, mentre l corazzieri si serravano tutti j „. e sr^^n%& rando di colpire il Re, ha tirato ancora due ia l i a intorno alla carrozza che,-nell'attimo «roseor-| so, era già passata oltre il punto dove si trovava il D'Alba. Fra dunque rando dt tfc «t>, nmiu -i»vun* u**», colpi nella sua direzione in obliquo dietro ia'\carrozza sbagliando la mira. Ha cosi colpito \carrozza sbagl alla nuca il maggiore Lang che è caduto da cavallo. o te a a ooeo auù a di a a zo he he .. b le il il raarIl valoroso agente che arrestò il D'Alba Chi arrestò'per il primo lo sparatore fu l'agente ciclista Stefano Angelo addetto al- la casa reale, che seguiva in bicicletta la carrozza del Re. L'Angelo appena notò l'as- sassino, che sparava repentinamente il pri- mo colpo di rivoltella, nonostcmtr proce- desse a forte velocità, pari cioè a quella del- la vettura reale, frenò di botto, si precipitò com abile mossa dalla biciclétta e, incura»i-te del gravissimo pericolo cui si esponeva,si gettò contro lo sparatore. Riusci difattiad afferrarlo, nonostante che puntasse con-tro di lui la rivoltella e gli sparasse controun secondo colpo che, senza l'interventodell'agente, sarebbe stato diretto contro lacarrozza reale. L'agente riusci con abilecolpo della mano a far deviare il colpo di-retto contro di lui e tenne poi fermo il gio-vanotto. Subito dopo sopraggiungevano ifunzionari che seguivano ìa vettura reale, L'Angelo è siciliano e conta ventisei anni,Egli è un agente valoroso e intelligente cheha già al suo attivò molti servizi distinti,Gode lo completa fiducia dei suoi superio-ri ed è da parecchio tempo al servizio dellacasa reale. L'Angelo è stato calorosamentecomplimentato dai suoi superiori che lohanno encomiato nei rapporti diretti al ministero dell'Interno. Egli sarà proposto per la medaglia al valore. La secondo persona, poi, la quale nell'arrestare Antonio D'Alba è andata in aiuto al ciclista Angeloè iloocchiere del duca di Bomarzo, Giuseppe Giusti, di 45 ann [ da Bcvagna, abitante al palazzo Salviatt 'Sul corso. Questi ha afferrato per il collo ii D'Alba mentre V.Angelo lo teneva acciuffata per i capelli. Nella colluttazione il- GiusiU ha riportato una profonda graffiatura, aitai, fl0te sinistra, mentre la sua camiciah sui \.pelto è stata ridotta a brandelli. Diceìjaiì [Giusti: a Se il brigadiere Sollitto non'mei , , « d { , nf J :10 ave.site levat0 aa}. Vl ' . Si . a , . . " I -\man^ato carne un biscotto, per quanto fOsJ se forte e agile!». i Nel gruppo è poi intervenuto anche la chauffeur Luigi Quaranta, nato a Firenze! nel 1881, bel giovane bruno, alto e robusto) Egli ha detto: « Stamane alle 7 e 45 cir^ ca mi trovavo pel corso, diretto verso lo* o stabilimento. Al passaggio del cocchio rea\ - u e dei corazzìeri mi SQn fatto da M ■ A{\ - ,,„,,„,_„ . , 0„,- ; . f i - j\M&zza del palazzo Salmati vit san ferma*, l\io guardare: ero pieno d'ammirazione - ■ Per lo squadrone dei corazzieri. Ad imi IratA o j to sento alle mie spalle delle detonazioni n\di arma da fuoco. Mi volto fulmineamentà ale vedo un giovane dal viso stravolto, coni i j una rivoltella in pugno puntala vèrso lai squadrone. Un maggiore cade da cavallo) Lo squadrone si arresta. Fulmineamente] „. vedo e capisco. Mi- lancio come un gatte/ rl taies*T°vre e racrffo vit!oì e irosamente pei capelli. Vengo subito imitata r-| o», - a'\da un altro signore, che afferra per il coU o \ lo il giovane. Questi, fra le mie braccia « quelle del mio coadiutore, si torce per dU vincolarsi; ma il signore che lo ha afferrata' a per il collo gli lacera la faccia colle ùnghie.] La forza del forsennato si raddoppia : noi lo percuotiamo con pugni all'occipite, ■ al< la fronte... Lo mordiamo... Egli graffiala u faccia al signore che lo tiene -ancora pel al- ,cou0 ta coHuffaztonc si accende ferace! la Accorrono le guardie di P. S. ; accorre ilpo\ s- poj0_ /j giovane ormai bastonalo e disarì ri- niat0 uria. « sì, ammazzatemi! -Amviazzai e- temi!». el- • . , , j tò li DarraZIODe 01 QD. teStlfllOlie »i-i Eccovi ora la nurrasionti CILe dell'atte^ a,*tato cì ha fatto ull testimone oculare, il si{ tti nnor R0meo Armanni. Egli ha detto : « Eri n- ; in un caffè di piazza Venezia, e sorbivo ro trauquillamenle una bibita, all'orche udi{ nto lo scalpitio dei cavalli dei corazzieri cai la scortavano la vettura reale diretta al Pani ile theon. Uscii fuori e proseguii per il Cario) di- j,a vettura dei Sovrani, mi aveva di gid io- preceduto di un centinaio di metri. Era se^ o i guìta da due agenti ciclistici e dalla veti e, tura nella quale sì trovava il commissaria ni, di pubblica sicurezza cav. Busti. .Inipraoì che visamente udii due colpì secchi prodursi nti, precisamente, presso il portone, del palfflaso,io- Doria Panphili. Mi precipitai presso la veù lla tura del he,, attratto dà grande curiosità nte anzi, defàk^dire, dalla più viva, emozione^ lo La vettura in quell'istante, proseguiva ve< mi- loce circondata dai corazzieri e ■ svoltava per nel in dunni, per via del. Collegio Romano.;dirigendosi verso il Pantheon. •<c Intanto un grande assemiffa^Mo,s'erivenuto formando presso il' Jvófà&ye siera svollo fuliniueanuiile l'al^^U^L'^.Era rimasto a t>-rra il maggiore uSS^mmun»

Persone citate: Antonio D'alba, Armanni, D'alba, Giuseppe Giusti, Luigi Quaranta, Stefano Angelo, V.angelo

Luoghi citati: Bomarzo, Cile, Firenze, Roma