Notevole movimento di truppe da Tripoli ad Ain Zara

Notevole movimento di truppe da Tripoli ad Ain Zara Notevole movimento di truppe da Tripoli ad Ain Zara SO colpi di cannone.da Gargaresoh - Predoni catturati dai primi nostri soldati indigeni in ricognizione oltre Tagiura - Il faro risplende dal porto di Tripoli. p(Per telegrafo dai nostri inviati speciali) ore 2155LiìÉ i tih e e e a o e LaiìÉ i tattiall'azione TRIPOLI, 6, sre 20,40. La « Randa del Garian » è ritornata stasera a Tripoli, dopo aver passato 24 ore in ricognizione. La Randa era partita, con alla testa il tenente Sirolli, ieri mattina, e si era recata atTagiura. Scopo della gita era di esperimentare la capacità e il coraggio della nuova truppa indigena durante una ricognizione. Perciò credetti interessante intervistare il tenente che si era assunto il difficile incarico di organizzarla e guidarla. "Sono bravi figlinoli...,, Non appena la Banda, dopo essere passata tra la curiosità generale con la sua Musica (consistente in un suonar di piffero e in un batter ritmato di mani) sulla passeggiata di Azizìa, rientrò nella caserma sita dietro il palazzo del governatore, avvicinai il tenente, mentre egli si recava alla mensa, offrendogli un colloquio per antipasto. Il giovane ufficiale, piccolo, magro, vivace, dalla barbetta nascente, e che porta in capo, con certa birichineria, il cappello degli alpini, mi dichiarò essere contentissimo del primo saggio della sua Banda. — Sono bravi figliuoli — mi disse — e prendono religiosamente la loro missione di soldati d'Italia. Per me, hanno una speciale venerazione. Per essi, dopo Dio, ci sono io... Il tenente mi narrò poi particolari della ricognizione, nella quale egli ebbe modo di apprezzare la sveltezza e la sicurezza de gli indigeni armati. La loro bravura si esplica sopratutto di notte; essi aguzzano il loro sguardo, che permette loro di vedere come'in pieno giorno quanto avviene tra gl'insidiosi palmeti dell'oasi. a a o -' o d e La fulminea cattura, di 5 predoni — Stanotte — mi spiegò il tenente — dormimmo oltre Tagiura, in aperta campa gna, ma la parola dormire è inadeguata, poiché i miei soldati stettero tutta la notte in agguato. Si trattava di cercare i pre doni che infestano da qualche tempo l'oasi da quella parte. Nelle prime ore della sera se ne erano presi tre ; ma i mici uomini erano convinti che se ne sarebbero trovati ancora. Così, la vigilanza continuò attiva sino all'alba. Quando il cielo d'Oriente appena si segnava lievemente di strisele luminose nel primo crepuscolo, parve ai soldati della centuria dì scorgere dietro un cespuglio qualcosa di sospetto: era un ondeggiare di barraccani, che io a stento riuscivo a scorgere con l'aiuto del cannocchiale. Stavo per ordinare ai soldati di slanciarsi colà, quando vidi che la centuria erasi già sbandata e aveva composto catena al torno al punto sospetto. Passarono alcuni secondi, poi uno dei capi si presentò dicendomi: «Abbiamo arrestato cinque predoni!». La scena si era svolta cosi fulminea che rimasi sbalordito. Seppi poi che i predoni aveva tentata la fuga; ma la centuria li aveva prontamente aggirati. Questa preda portò al colmo l'entusiasmo della Banda, orgogliosa di aver dimostrato di sapersi rendere utile all'esercito italiano. Il tenente SirolU, in complesso, ritìe i che la « Banda del Garian » possa recanotevoli giovamenti al Corpo di spedìjQutàfjtgj^rp^ox la centuria. J0rj espe rimenti' di salita su panne, allo scopo' aT esplorazione, esercizio che questi arabi san no compiere con estrema facilità ed agilità di ginnasti. Ascari feriti che non vogliono stare a letto Gli ascari feriti nella recente battaglia, salvo quelli più gravi rimasti ad Ain Zara, furono trasportati a Tripoli nell'ex:ospedale turco. Il loro contegno destò l'ammirar zione e la simpatia di quanti li avvicinarono. Questi coraggiosissimi hanno una singolare resistenza al male. Ne vidi alcuni rifiutarsi di andare a letto per la cura dicendo: — Ascaro italiano non va mai letto... Malgrado che quasi tutti abbiano dei proiettili Mauser in corpo, pure si muovo no, saltano, scherzano come nulla fosse. E' opportuno qui notare come questo fatto sia la prova che il Mauser non reca affatto maggior danno del nostro fucile.Si prese infatti il vezzo di dire che il fucile turco colpisce sempre con maggior danno di quello italiano. Non è vero. La verità è che la. costituzione fisica dei soldati arabi è assai più resistente alle ferite dei proiettili, che quella dei nostri. Ad ogni modo, possiamo, essere certi che gli effetti della nostra fucileria in campo nemico furono sempre micidiali. Il piroscafo veloce - Il faro E' giunto oggi in porto, lietamente inghirlandato di festoni tricolori, il piroscafo Tripoli, che compi, secondo il nuovo orario rapido, il suo primo viaggio: da Siracusa a Tripoli impiegò 22 ore, filando magnificamente. Lo dirigeva il capitano Pirandello. Il piroscafo, che trovò durante la traversata un tempo splendido e un mare delizioso, fu accolto con caldi applausi dai marinai delle navi. Stasera, una luce insolita, vivissima, si accese sul forte spagnuolo, gettando lontano sul mare tranquillo i riflessi del faro, che si inaugurava felicemente. In campo nemico si mnore di fame Una scena pietosa è successa stamane presso le trincee verso Ain Zara: una donna con un bambino in braccio e seguita da un altro bambino, si presentava scongiurando che le dessero qualche cibo, dicendo di essere affamata. La poveretta veniva da un accampamento arabo lontano, dove, ella disse, si muore di fame. La poveretta e le sue creature vennero rifocillati, e poi ricoverati in Tripoli. GIOVANNI CORVETTO Il ministro della marina al comandante Scelsi Roma, 7, sera. li ministro della marina Uiviò il seguen te telegramma al comandante Scelsi, del pareo dei dirigibili a Tripoli: « A lei, ai comandanti Denti e Valli, agli equipaggi delle due areonavi che prime si librarono nel cielo di Tripoli, giunga la mia parola di sincero encomio per l'opera assidua e tenace di preparazione e per il brillante risultalo ». , e TRIPOLI, 6, ore 21,55. drenai mutamenti • sostituzioni di trup- ogg| Tra Ahi Zara e Tripoli, sopratutto, Il movimento fu, notevole. Sull'ampio stradale, ove si affonda nella polvere, vi fu un andirivieni continuo di truppe e oarrlaggl. Ma eu di esso, naturalmente, è Impossibile telegrafare particolari e giudizi. GIUSEPPE BBVIONB. Massa nemica cannoneggiata e dispersa da Gargaresch flPer Ulto, da uno dei nòstri Inviati «partali). TRIPOLI, 6, ore 22. Verso il tramonto, il cannone tuonò da Gargaresc. La batteria Disunì, che è collocata sulla terza ridotta, la più avanzata verso Zanzur, verso le cinque e mezza aprì il fuoco contro una colonna di circa trecento armati, che era uscita dalle note trincee nemiche, davanti a Gargaresc, movendo in direzione delle nostre posizioni. Quando la colonna avversaria fu ben visibile sulla cima di una piccola altura, a buon tiro di cannone, il capitano Disunì ordinò il fuoco, Furono sparati, complessivamente venti colpi: dodici shrapnels e otto granate alla distanza di 3850 metri. I proiettili caddero sul bersaglio con precisione mirabile. Coi potenti cannocchiali della batteria fu possibile osservare l'ottimo esito dei tiri, e ve. dere la colonna sbandarsi e fuggire da ogni parte ad ogni colpo, finché fu completamente disciolta e cessò di formare un ber saglio apprezzabile ai bravi, puntatori del la batterìa. Il piccolo nucleo di avanguardia, costituito da una diecina di uomini, aveva cercato riparo al flagèllo dietro certe dune collocate più avanti e più vicino alle nostre linee: costoro continuarono a strisciare cauti e si appressarono al nostro posto avanzato, dirigendogli alcune fucilate sena efficacia. Quasi contemporaneamente, il dirigibile P.2., comandato dal capitano di corvetta Denti, uscì dall'hangar e si sollevò a volo per compiere una breve ricognizione sulle linee nemiche di Zanzur, ma il comandante, dopo una piccola evoluzione sulle trincee, ricondusse il dirigibile nell'hangar. GIUSEPPE BEVIONE. La ferrovia sta per toccare Ain Zara TRIPOLI, 6, eie 24. La costruzione della ferrovia è proceduta in questi giorni rapidamente ed oggi le rotaie giungono quasi sino ad Ain Zara, a cinquecento metri dalle trincee. Vedremo cosi presto il treno Tripoli-Ain Zara fun-' zionare regolarmente. Intanto esso continua le sue corse fino alle fornaci trasportando uomini e materiale, guardato sempre con curiosità ed ammirazione dalla folla degli arabi, che ti divertono ad inseguirlo come ragazzi. GIOVANNI 00RVETT0.

Persone citate: Denti, Giovanni Corvetto, Mauser, Pirandello, Sirolli, Zara Tripoli