Alla camera dei deputati

Alla camera dei deputatiAlla camera dei deputati La.seduta ha. un mesto esordio, cioè la commemorazione del vice-ammiraglio Aubry. Anche la grigia giornata si intona alla mestizia dell'ambiente. L'aula è affollata di un centinaio di deputati. Le tribune sono completamente popolate, specialmente di signore. Al banco dei ministri sledono, oltre 1 sottosegretari, gli onorevoli Leonardi-Cattolica e Spingardi. Presiede il presidente .Marcora, che apre la seduta alle ore 14. Il presidente della Camera PRESIDENTE — Onorevoli colleghi! {Segni di. attenzione). Ieri la gioia, oggi'il dolore congiunge i nostri cuori e quelli di tutti gli Italiani. A Taranto, nella sosta del dovere comprato e forse nell'attesa di maggiori cimenti, un male fulmineo ed inesorabile ha troncato li nobile vita di Augusto Aubry, il comandante supremo della nostra valorosa Armata. Se la iNazione intera vede spegnersi in lui una luce vividissima di pensiero e di azione, e una operosità instancabile e fortificata da matura coscienza del compito assunto, ta Camera più singolarmente piange il collega caro ed amato, e tanto apprezzato per la mente sagace, per la grande modestia e per la infinita bontà dell'animo {Approvazioni). « Nato di modesta origine il 28 aprile 18-59. egli era rinnovato esempio nobilissimo di quelle virtù marinare, che furono e sono invidiata gloria del popolo napoletano (Approvazloni). Venti anni di navigazione, salendo via via per incontrastabili prove di perizia e di Intraprendenza in ogni ramo di servizio, dai minori ai più alti gradi, lo avevano mirubilmeute preparato a sostenere in quest'aula;' dove gli elettori di Napoli lo mandarono nella XXII legislatura, gli impellenti bisogni della nostra Armata « Collaboratore poi di Carlo Mirabello {con commozione), un altro grande scomparso, del quale non saranno mai abbastanza ricordate te benemerenze {vive approvazioni), ebbe la fortuna di contribuire a renderla forte, ordinata e temuta; e quando le sorti della guerra lo chiamarono alla prova, nessuno dubitò che egli, eletto a dirigerne l'azione, avrebbe saputo, come seppe, volgerla al più splendido successo (Benissimo.'). E tutto intento all'alto ufficio affidatogli dalla fiducia del Governo e del Paese. Augusto Aubry non consentì mai riposo alla sua malferma salute, e cosi la morte con inesorabile crudeltà venne a sorprenderlo sulla nave, che fu suo campo, c da cui impartì gli ordini della pugna e della vittoria, proprio quando vicino pareva il giorno del maggior trionfo {Vive approvazioni). « Inchiniamoci, onorevoli colleglli, alla di Un memoria, e piangiamo con tifiti i marinai d Italia e colla famiglia sua, desolata, nel di lui nome riaffermando alta ed inerollabile la fede nostra nei felici destini della Patria » {Vivissime approvazioni). approvazioni). Il Ministro della marina LEONARDI-CATTOLICY, ministro della marina, afferma che la morte dell'ammiraglio Aubry è un lutto per il Paese e per la Marina {Approvazioni). Ricorda la sua brillantissima carriera c le recenti mirabili prove date in occasione dello sbarco a Bengasi (Benissimo->- Chiamato aalla voce della Patria, partì per Tobruk già infermo, affrettando la sua tlne. * A lui, che 6 morto sulla sua nave, com piendo fino all'ultimo tutto il suo dovere l'o maggio della Patria riconoscente (Vivi an piansi). , f£F^GA??DI. ministro della guerra, in nomo dell Esercito, vieppiù stretto ormai da sacri vincoli di sangue ai fratelli del mare tributa un mesto e reverente omaggio alla memoria dell ammiraglio Aubry. che fino all'estremo giorno consacrò le migliori energie della nobile vita alla Patria ed al Re {Vivi applausi). L'ammiraglio Battolo BETTOLO, compagno più volte in terra e in mare dell anuuiraglio Aubry, ebbe ripetute occasioni di ammirarne le preclari virtù .Egli lascia un vuoto doloroso nel mondo marinaro e nel mondo politico. (Benissimo! Bravo!), n suo spirito vivrà imperituro nell'animo della nostra gente di mare, che rivolgerà la mente sua a lui, nel proposito di rendere sempre più forte e gloriosa la nostra bandiera. (Vivi applausi). Propone che la Camera esprima alla famiglia dei compianto collega le sue condoglianze (Approvazioni). CAPECE-MINL'TOLO ALFREDO, in nome della rappresentanza politica di Napoli, ricorda le rari doti di mente e di cuore di Augusto Aubry, le sue benemerenze politiche è militari Iti segnalati servizi da lui resi alla Patria. Quanti lo conobbero e lo amarono condividono u più amaro lutto per la sua fine repentina ed inattesa. Vivrà il ricordo di lui come di chi avendo sempre compiuto il proprio dovere, ha meritato la stima e l'ammirazione universale. ( Vivissime approvazioni) Il PRESIDENTE ha già telegrafato ieri alla vedova del compianto collega. Ora pone a partito la proposta dell'on. Bettòlo perchè la Camera esprima alla famiglia di lui te proprie condoglianze. La Cameni approva. Il PRESIDENTE dichiara vacante il I Collegio di Napoli. Sai furti delle opere d'arte VICINI, sottosegretario alla P. I., risponden do all'on. Rosadi (il quale interroga sulla organizzata ladroneria delle opere d'arte^, dichiara che li Ministero della pubblica istruzione, d'accordo con quelli dell'interno e della giustizia, ha disposto la più intensa vigilanza sul tesoro del nostro patrimonio artistico, ed ò anciie stata raccomandata la maggiore diligenza a quegli enti civili ad ecclesiastici che hanno in custodia opere d'arte. Quanto ai recenti furti che ebbero a deplorarsi in Firenze, confida che sarà possibile accertarne i responsabili. Intanto sono stati presi provvedimenti per rendere impossibili siffatti furti nell'avvenire. Sorge quindi a replicare l'Interrogante ono revole ROSADI, il quale soggiunge : « La mia interrogazione non ra in nulla perduto d'attualità, perchè, se è vero che essa venne suggerita dal furto, avvenuto a Firenze della Afadonna della Stella del Beato Angelico, noti è men vero che non più tardi di "ieri è stato rubato un prezioso fregio in terracotta di An drea della Robbia. La Polizia italiana si L vantata di un brillante successo ricuperando la Madonna della Stella; ina circa questo furto io debbo fare le mie riserve intorno all'azione della Polizia, e richiamare l'attenzione della Direzione generale delle Belle Arti intorno al sistema di danneggiare il buon nome nostro mediante trucchi e simulazioni di opere d'arte. In Francia si scagliano fulmini contro la Polizia perchè non Ua sapulo scoprire gii autori del furto della Gioconde- in Italia invece si inneggia alla Questura di Firenze che ha saputo almeno ricuperare il quadro del Beato Angelico. Orbene, io credo che lu Polizia avrebbe potuto e dovuto andari- più in là e mettere le mani sui mandanti di questo l'urto. I conservatori dei nostri Musei e Gallerie do-vrebbero essere meno sapienti, ma più attenti perchè i nostri capolavori d'arte non emigrino all'estero. A questo proposito, ritengo che il si-sterna più erfic.aco per impedire i continui at-tentati al nostro patrimonio artistico dovrebbe | essere quello di provvedere, mediante una le- ! «ignizione generate, acciocché il frutto di furti ! in Italia non diventi un benedetto acquisto al-boti La Camera mostra di interessarsi vivamen- a , e a i , o e a a a ù i o e , ;' a a l e a a e l e o , l i a te allo svolgimento di questa interrogaziondell'on. Re-sodi sulla organizzata ladroneria delle opero d'ante in Italia. Per nn conflitto in Pretura GALLIMI, sottosegretario alla Grazia e Giustizia, all'ou. Merlami espone che in seguito ad un violento diverbio scoppiato all'udienza pubblica fra il pretore di Sale in Provincia di Alessandria ed il cancelliere (tanto che iprimo ordinò l'arresto del secondo), ebbe luogo a carico di questo ua provvedimento istruttorio che si chiuse con dichiarazione dnon luogo a procedere ed è presentemente In corso un proceiimen-to disciplinare a carico di enti-ambi i funzionari Quanto al vicepretore onorario, esso, in seguito all'inchiesta, è stato invitato a darle sue dimissioni. MBRLANI si dichiara soddisfatto, specialmonte in considerazione del completo innovamento del personale della Pretura di Sale. Un'interrogazione troppo vaga GALL1NI all'on. Viazzi, il quale ha interrogato sul deplorevole abuso di arresti preventivi da parte dell'autorità giudiziaria, risponde che non gli constano tali arresti abusivi e che si riserva di rispondere quando l'onorevole Viazzi abbia specificato a quali fattabbia inteso riferirsi. PRESIDENTE osserva che ditatti li interrogazioni dovrebbero, come il regolamento dispone, essere redatte in termini meno generici. VIAZZI si riserva di tornare sull'argomento indicando i fatti precisi che egli intendeva denunciare. La questione di piazza Colonna VICINI all'on. Toòcanelli circa la sistemazione di piazza Colonna, espone che, quando fu approvato 11 nuovo piano regolatore della Capitale, il Ministero dell'Istruzione si riservò espressamente ai termini della legge la facoltà di esaminare i singoli progetti di demolizione e di ricostruzione. Si fu perciò che richiìse al Comune il progetto del nuovo edificio da costruirsi in piazza Colonna per sottoporlo al Consiglio Superiore delle Belle Arti. Questo consesso espresse l'avviso che. fossero ridotte le proporzioni del nuovo edificio cosi per la lunghezza come per l'altezza e che me fosse semplificato il prospetto. N Ministero non ha mai dubitato che l'Aniministrazione del Comune di Roma non avrebbe sollevato eccezione di fronte ai suggerimenti che venissero fatti in nome dell'interesso dell'arte, ed Infatti iersero stessa iConsiglio Comunale di Roma deliberava alcune variazioni al primitivo progetto, informate precisamente ai concetti indicali daConsiglio superiore delle Belle Arti. TOSCANELLI si dichiara soddisfatto ma osserva che la sua interrogazione era rivoltaflna.nzia.rio. {Benissimo.'). sce un impegno. (Benissimo:! Braro menti). A questo punto assume la presidenza il viejepresidente Grippo, e si riprende la discussióndel disegno di legge sulla generale tendenza giuridica odierna, aliquale invano tentano contrastare particolarinteressi industriali.. Ritiene pertanto che, invece della inutilcasuistica contenuta in questo articolo, basriferirsi semplicemente ai principii di dirittcomune. Riassume la presidenza il presidente Marcora, o e tì a o i a a o . n e n a e ù e o i . o a a . a a a e a a d e , i a è o L o o e a l o e a e a o tI -,- i Governo e della Coramisston- serva cne la sua interrogazione era rivoltaanche al Ministro dell''Interno sopi-atutto tomemoria dette dichiarazioni e delle pr fatte dal Presidente del Consiglio nel scorso, quando egli disse che il Governo si sarebbe disinteressato "dalle più gravi auesuoni edilizie della Capitale concorrendo allateroeoluztone^anclie^nedegiratoconhibutoFALaÓOT.^stótos'éHétotìo all'Interno, assicura che in questo caso, còme sempre, laparola del Possidente del. Consiglio costituìComCircolazione delie automobill IlllIVUiU <J UllCi (J, 1/iUlUlHlOlllClllC, U. VUIWU nefìcio degli automobilisti, il principio deilresponsabilltà indiretta pel fatto del proprdipendenti, ammettendo quella prova in conhario che per questo caso è esclusa dal dirittcomune Chiede, che si rimanga fermi al principii del Codice civile, andando contro allNAVA OTTORINO propone una diversa réd9zione del Lo comma, nel senso che 11 proprietano dell'automobile e chi se ne serve sontario uenauiomooiie e eni se ne serve sonsolidalmente obbligati al risarcimento dei darWn^c^Mp^Wnénaóné dellforza maggiore » e che si dica invece ch« non può essere addotta a discolpa là dlfetosa costruzione o manutenzione del veicolo »Vuole soppresso il 2.o comma, che esclude riduce la 'responsabilità in caso di concorsdella colpa del danneggiato. Finalmente nel 3.o comma vuole che dovè detto a danni derivanti da unjnedesimo avvenimento » si dica più chiaramente: « in segulto a scontro «e a investimento di veicoli trazione meccanica ». MOSCA TOMMASO chiede che alta fine de2.0 comma si aggiunga che, in caso di recproco investimento, non si fa luogo risareimento di danni nel-rapporto fra i due pròprietari e conducenti, 1 quali però rimangonsolidalmente Tesponsabili verso 1 terzi. Chiede infine ohe sia soppresso il terzo comma che esime da responsabilità il proprietàrio -quando 11 veicolo sia usato a sua Insaputda un suo dipendente. In generale raccomanda che no* si venga con questa legge a contraddire al principii generali sulla responsabilità colposa (Bene! Bravo!). DE NAVA constata egli pure che qui si modifica il Codice civile. Ora. egli pure è contrario a che i principii generali del dirittsubiscano mutazioni quasi per Incidente e in leggi concernenti particolari materie. Se poi l'articolo si riduce al v comma, es>o equivale alla ripetizione pura .3 semplicdelle disposizioni del Codice ed allora è superfluo. iMette in guardia ta Camera contruna formula più semplice con .la quale sstabilisca che il proprietario e il conduttorsono obbligati solidamente al risarcimeaitdei danni, salva la prova contraria. Chiede anche si aggiunga che dall'obbiigdel risarcimento non esonerano difetti di costaratone o di manutenzione del veicolo. Os6erva poi che invece di « conducente del vecelo » deve dirsi «conduttore»; quanto allinversione della prova Sposta ir1 questo ailicolo. nota che mella .Pratica essa non tralascia mai di provare la propria irrespon-sabilltù. (Approvazioni). Nota poi che esonerare11. proprietarii datitomobili dalla responsabilità per fatto deloro condirttoisi commesso a. loro uisoputaequivale a creare una legislazione dl privlegto. Ciò non può essere >nel pensiero de'm=, nè potrebbo ! dìrlla Camera essere consentito. (Approva-1zioni). t-| CAVAGNA-M raccomanda egli pure che ie" occasione di questa legge non si compromee- tane il principii generali delle responsabiliti indirette. Non crede poi opportuno applicar- agli automobili il principio dell'abbandonda! diritto marittimo. a termini della legge comune inon risponde del fatto del cdncommesso a 6ua insaputa. (Denega zioni dell'on. flfosai). colo non ò affatto inspirato all'esclusivo interesse degli automobilisti, 'tanto che consacra Il principiò dell'inversione della prova. L'articolo, dunque, è posto in favoro del pubblico, e non in quello degli automobilisti, ai quali Invece interesserebbe che fosse mantenuto il diritto comune. Osserva poi che o conducente » è parola propria di lingua. Dichiarazioni di .Sacelli SACCHI, ministro dei lavori pubblici, premesso che la legge è stata largamente studiata, osserva che essa si scosta dal diritto co- mime assai menodi lèggi" statere analoghe,'o quando so ne scosta, avviene nell'interesse!del pubblico. INota egli pure elio l'inversione della prova è già ammessa dalla pratica quotidiana giu-ìdiziaria (Interruzioni), Avverte che i commi successivi dell'art, 5 sono la logica applicazione del principio stabilito nel primo. Per conciliare poi le diverse opinioni, propone che si torni al testo ministeriale, sopprimendo la- frase iniziate « salvo il caso di forza maggiore » •Si approvano gli articoli lino al 9. PANIE' all'art. 10 chiede che. oltre alte contravvenzioni, siano menzionate anche te ammende. CRESPI, relatore, accetta che si ritorni al testo ministeriale, omettendo però le parole « o colui che dispone del veicolo ». SACCHI, ministro dei lavori pubblici, avvertendo che la disposizione integra, e non abroga il disposto del Codice penale, consente nel „ Storno al testo ministeriale, colla modifica- zione accettata anche dalla Commissione. ! ■Si approva l'art. 10 cosi emendato, e si ap- provano anche gli articoli seguenti, sino al I H e ultimo. La seduta termina alle 19. Domani seduta alle 14, col seguente ordine del giorno: Votazione segreta; assestamento del bilancio dell'interno. •