La presunta iniziativa francese smentita da un comunicato ufficioso

La presunta iniziativa francese smentita da un comunicato ufficioso La presunta iniziativa francese smentita da un comunicato ufficioso 'mane dalla Tripolitania, e la cessazione delle ostilità fra l'Italia e la Turchia. . Parigi, 27, sera, f giornali pubblicano la seguente nota ufficiosa: n Alcuni giornali hanno affermalo che il Governo francese ed i Governi delle altre due Potenze della triplice intesa erano disposti, qualora i Governi di Berlino e di Vienna si fossero associati ai loro passi, ad agire_ energicamente presso la Porta allo scopo di ottenere il ritiro delle truppe otto « Crediamo di sapere che il Governo della Repubblica è pronto ad associarsi ad ogni azione collettiva delle Potenze presso l'uno o l'altro dei belligeranti, diretta a trovare una base ai mediazione per la conclusione della pace ». Questa nota ufficiosa corregge le notizie di alcuni giornali francesi, i quali si erano affrettati ad attribuire al Governo france86 una certa iniziativa per indurre la Tur?ma a concluder la pace con l'Italia. Ciò = apparso esagerato ed eccessivo allo stesso Governo, che a sua volta si è affrettato, con auesto suo comiinina.tr. a m«r.r*ra 1» «U» a questo suo comunicato, a mettere le cose a posto : esso non assuime l'iniziativa d'indurre la Turchia alla pace, ma solo si dichiara «pronto ad associarsi ad ogni azione col« Ietttva delle Potenze Dresso l'uno o l'altro «dei belligeranti, diretta a trovare una ba« se di mediazione per la conclusione della « pace ». Come ognuno comprende, la cosa e ben diversa. Non è la prima volta che il Governo francese si dichiara prónto ad associarsi ad un'azione collettiva delle Po¬ j*n.ze: *J&** dichiarazione del resto, fu fatta anche da re Giorgio nel suo recente £^ parlamentare. Può darsi che questa volta in seguito all'episodio di Beirut, il Gover no francese e qualche altro intendano e- sp ri mere meno platonicamente di prima la loro buona disposizione ad associarsi ad un'azione collettiva delle Potenze presso la Porta; ^ (atto flta che flno ^ or/si tratta di intenzioni e non già. di fatti, di buone disposizioni e non d'iniziative. Le preoccupazioni e i desideri dei eternali Pertanto, a meglio spiegare l'odierno co- tunicato del Governo francese, vale la pena di conoscere ciò che scrivevano stamani, a pr0p0l3Ìto di mediazioni per la pace, alcuni giornali parigini. n «Matin» pubblicava: «Crediamo sapere da fonte sicura, che il Governo francese è disposto a fare con le altre Potenze una istanza energica presso ,u Governe ottomano allo scopo di ottenere la flne del,e ostllita italo-turche. Il signor Sazonoff> mimstr0 degli Aflari Esteri di Russiai ha pre30 da qualche tempo l'inizia- tiva di intervenire presso le cancellerie a proposito di un'istanza collettiva presso la Porta. Il Governo di Londra si è dichiarato favorevole a tale istanza, ed il ministro Poincaré ha a sua volta aderito al progetto <ff Sazonoff La « triplice intesa » è quindi disposta ad insistere energicamente pres gQ Governo ottomaQ0 perchè esso ritiri perchè le sue truppe dalla Tripolitania e concluda con l'Italia un trattato di pace. Questo trattato deve salvaguardare gli interessi vitali della Turchia. La « triplice intesa » è pronta a fare questa istanza immediatamente, ma a condizione che i Gabinetti di Berlino e di Vienna vi si associno. L'ist^adeve essere collettiva perchè abbia probabilità di ottenere i risultati voluti. E quindi da augurarsi che la Germania accon senta (l'Austria Ungheria la seguirà certa mente) essendo nell'interesse della pace eu r-.opea che la guerra italo-turca finisca al più presto possibile. » E l'« Excelsior » dal canto suo scriveva « Una d.elle Principali caratteristiche del cannoneggiamento di Beirut, è stata quel la, evidentemente, di eccitare la cornino- zione unanime dei giornali tedeschi ver so la Francia e l'Inghilterra, a motivo de gij interessi commerciali e finanziari che queste duo nazioni hanno in quel porto del levante. Ciò che sorprende di più è la calma relativa, e sono i giudizii veramente mode rati con cui la Francia e l'Inghilterra han no accolto le notizie dell'azione italiana nelle acque del Mediterraneo orientale giornali tedeschi sono fuori di sè dalla sorpresa, e siccome desideravano vivamente che la Francia e l'Inghilterra si mettessero male a tale proposito con l'Italia, si affrettano ora ad interpretare la mancanza di qualsiasi commento irritato, come un mezzo per evitare tutto ciò che potrebbe rendere peggiore le relazioni franco-italiane. Questo contegno dei nostri vicini dell'est comporta un insegnamento potente ed esige che in Francia non ci dipartiamo, almeno per il momento, dal saggio riserbo nel quale ci siamo mantenuti. Noi nutriamo amichevoli sentimenti ad un tempo per l'Italia e per la Turchia, e sarebbe contrario ai nostri ìn- teress. dere te ,,una 0 lva_ tra ciò che cì conviene è di prendere par tito per entrambe: vale.a dire la Francia deve provocare un intervento energico delle Potenze e specialmente dell'Inghilterra e della Russia, per ottenere la fine delle osti htà nel più breve spazio di tempo possibile, « Sarà questo il solo mezzo per rendere ™ servlzio a duo Potenze ****** e ««she per non più prestarci col nostro contegno, ad interpretazioni del genere di quelle che predica la stampa germanica e che sarebbero gravide di conseguenze. » "Perchè la Francia dovrebbe premere sulla Porta?,, La inverosimiglianza'delle informazioni dell'» Evielsior » è rilevata stasera dal « Tcmps », che scrive « Non si vede per quale ragione il Governo francese, uscendo dalla neutralità che ri- nova ha osservato, farebbe pressioni sul . Governo ottomano per fare accettare i «de siderata » del Governo italiano. Credendo, del resto, possibile il ritiro delle truppe ottomane dalla Tripolitania, ritiro che non lascierebbe più che gli arabi di front» agli: italiani, l'« Bxcelsior » sembra dimenticare che la questione araba è vitale per l'Impero ottomano, e che un .tale abbandono dei sudditi arabi in. Tripolitania solleva^ rebbe contro la Porta i loro fratelli dóir^f rabia e della Mesopotainia. Se è .vero che! da parecchi mesi Sazonoff ha emesso varlelfproposte di mediazione, crediamo sapere; che esse sono rimaste tutte ipotetiche. Come dice la nota dèi Governo francese, questo, fedele alla sua linea di condotta, non si assoderà che ad una iniziativa collettiva delle' Potenze presso l'uno come presso l'altro dei belligeranti». .,.

Persone citate: Poincaré