Nessuna illusione

Nessuna illusione Nessuna illusione •••••• - • Roman 27, notte. Avevano ben ragione i soci occidentali del Comitato « Unione e Progresso » di fare la voce grossa contro qualsiasi azione navale dell'Italia, nel Mediterraneo europeo ed asiatico. Benché la nostra flotta a Beirut ei sia limitata a distruggere due navi turche, cioè un numero rfotevolmente minore ìli quello da essa distrutto nel Mar Rosso, Kji effetti sono stati addirittura disastrosi per la Turchia in genere e per il Comitato 'm«Un'ione o Progresso» in ispecie. Questo\ludsa;ba dovuto vedere ciò che non avrebbe mai "voluto vedere, anche a costo di perdere la !vista : Ila dovuto assistere alla sua comple- Rztà sconfitta elettorale nella sua cittadella,, lfino-,all'altro giorno inespugnabile. Chi a-1bvrebbe mai potuto immaginare che dopo la p'indimenticabile sconfitta nella capitale del- ! fl'Jmpèro ottomano si sarebbe avuta l'indi- j d.menticabile sconfitta nella capitale giovane i aWca, nella fortezza inespugnata del Co-18nrìtafo' « Unione e Progresso»? Alla scon-l?fitta elamoro^ nelln rittA rli Salnnirv-n Hnn 1=otta clamorosa nella città, di Salonicco han- Gno certamente contribuito 1 cannoni delle anavi italiane apparse improvvisamente dinanzi a Beirut. Non o'è che dire Le elezioni generali per la nuova Camera dei deputati si faranno sotto ottimi auspici. Come avevamo previsto, la piccola azione navale dell'altro giorno è bastata per diffondere un immenso allarme a Costantinopoli e nelle provincia turche e per ricordare alle Potenze che continua la guerra italo-tur- qpl«««««eGsca. Benché le cannonate non abbiano pro-|j^ì» i i: j t i vi [fdotto notevoli danni benché non.abbianorecato nocumento agli interessi delle Poten-1 re, specialmente alla Francia che ha gran pi., nel Mediterraneo asiatico per indurre la di interessi a Beirut, l'allarme si è un po chino manifestato anche fra le Potenze. Infatti è bastata la piccola azione navale Francia a ricordarsi che la Russia sua alitata insiste da lungo tempo a che si faccia passe collettivo a Costantinopoli per la cessazione della guerra sulla base del riconoscimento della piena intera sovranità dell'Atalia sulla Tripolitania e la Cirenaica. E' bastata la distruzione delle due navi turche t_-i j. d - ,,. ,.„j„„„ ,.T„„V,.,,^„„ dnel porto di Beirut per indurre 1 Inghilterra a riconoscere giusta ed opportuna Fittizia- gUva della Russia. Ma guardiamoci dal far-j ci.soverchie illusioni sopra tutto dal pren-l dère lucciole per lanterne Certamente la situazione internazionale è stata notevol- amente modificata dalle cannonate sparate a Beirut La Francia a l'Inghilterra che a beirut. La Francia e 1 ìngmirerra. cne Ssino a ieri 1 altro gareggiavano con la Ger- mania e con l'Austria nel tenersi in grande riserbo, accennano ora ad uscire dalla ri- palla Russia perchè la Triplice entente . , - „ . „ »• ela la necessaria pressione a Costanti- 6erba. Dico, accennano, perchè non è punto vero, come hanno molti créduto, che la Francia e l'Inghilterra siano pronte ad unirsi, a face mopoli. L'equivoco è stato generato dal «Matin» con l'annunzio seguente: « Sazonoff, ministro degli esteri di Russia, .ha interrogato le Cancellerie circa un passo collettivo presso la Turchia. Il Governo di tondira si è dichiarato favorevole. Quello di Parigi aderirà mila sua volta al progetto di BSS? M3S&%o 11 S % tornano perchè questo ritiri le sue truppe dal- 1? TrJipolWania, e negozi con l'Italia un trai- tato di pace, ma il passo collettivo non sarà fatto che a condizione che ì Governi di Ber- iimo e di Vienna vi si associno ». j Questa notizia dà per sicuro che la Fran- eia sia pronta a prendere d'accordo con lai Russia e con l'Inghilterra l'iniziativa del i passo collettivo a Costantinopoli. Che si IT ** ^»™'»u«i'ui .. tratti invece di ben altro di molto meno : abbiamo la prova indiscutibile nella dichia-1 lazione ufficiosa comunicata da Poincaré siila stampa, la quale conclude: Ia Crediamo sapere che il Governo della Re-'pubblica è pronto ad associarsi ad ogni azio-1 ne collettiva delle Potenze presso l'uno o l'ai- ' tro ded belligeranti, diretta a trovare una bfese di mediazione per la conclusione della pace ». L'ottimo Poincaré che tiene ad allontanale da sè il sospetto di eccessiva amicizia i per l'Italia, si è dunque affrettato a mettère le cose a posto. La Francia non intende di prendere l'iniziativa nemmeno in compagnia dell'Inghilterra e della Russia. Essa è pronta soltanto, qui casca 1 osino, ad j associarsi ad ogni azione collettiva delle ;Potenze presso l'uno o l'altro (intendete ; eriche, presso l'Italia) dei belligeranti, di-[retta a trovare una base di mediazione per, . la conclusione della pace. Come vedete . . „.„,,„ „„„ mii..|„ j,i I Pompare e molto lontano non soltanto dal- ; l'iniziativa del passo collettivo, ma benanco lai contenuto della nota russa. La Russia, jche bisogna ripeterlo, e la sola Potenza del- la quale possiamo lodarci, si è ben guar- data dal mettere l'Italia allo stesso livello delia Turchia, come fa adesso Poincaré nel suo comunicato.-La Russia ha invitato •tutte le Potenze, compresa l'Italia, ma e-'sclusa la Turchia ad esaminare se non sia 11 caso, nell'interesse della pace europea, di costringere l'Impero ottomano a concludere, la pace sulla base della piena ed intéra sovranità dell'Italia sulla Tripolitania e la Cirenaica. Anziché dunque abbandonarsi ad illusioni poco, se non punto giustificate, limitiamoci a mostrarci ricono«Uenti alla Russia, ad avvertire la Francia '.chep.uò dispensarsi dal sognare un'azione .'collettiva a Roma, ed a spingerò il Governo ì* continuare l'azione navale tanto benefica.. • 0.

Persone citate: Poincaré