Perchè e come

Perchè e come Perchè e come furono colate a picco le due navi turche (Per telefono a o a a * a s a . . 3- Roma,-j5, sera. | . E«?nrr^ maggiori particolari sull'azion^-Wnavale di -Beiiiit: rhp. * stiith rHffittn: rial-'1 niavàle- di -Beirut;, che è stata dirètta' dal'-1 ràmmifaàiio- Tahon di jteveL coqiandante dellà .seconda, divisione della seconda'sema- drà di cui l'aminiraglio Faravélli è coiuan-.dante. L'ammiraglio Tahon di Rèvèi, «stié'fu già aiutante di campo generale del Re,!è; uno dei più anziani.e più valenti nostri' ufficiali animiragh;-sebbene-non'Ctìiiti che^52 anni. Nei gioriìr'scbi-'l^era giunta noi ; tizia ài Ministero delia marina che nel por-;t'o di'Béirùtsi'trovavano ancorate due navi ; 'della riiarina da guerra ottomana, navi'che per la loro efficienza ed il puntò della costa tri cui èrano-' ancorate potevano 'dai; 'luogo a sospetti ed a.preoccupazioni.vivissitiie.' A poca distanza dà Beirut,' infatti, transita ho |le navi nostre, sia da guèrra che mer-iaiitili. ; che si recano nel Mar Rosso e dai 'Mdr iRoss^ -Provengono 'per il servizio regedafe icon VKritrea e la Somalia. A queste 'nostre |nn:virdunqiie,'leuhità deUa fiotto ottomana - avrebbero potuto agévolmente da Beirut re-:-.care danni, eppèrò il ministro, on. Leonardii ; Cattolica, si preoccupò di dare subito dispo-!o sizicmii perchè questàeventuàlftà non potes- , a a > miche colà ancorate a o » a i sé verificarsi. Così, il'ministro della marina ordinò con un silo radiotelegramma1 di tre giorni' fa al Gonframmiraglio Tahon di "Rèvel, che appunto in quei paraggi si trovava in crociera, di fare rot'U per catturare o distruggere 1 Dal canntìRijggiSimfi.lo . . al lancio M\ stili verso Beirut, idue navi nf.|j -. ; All'alba di ieri, l'ammiraglio Tahon diI Re vel, con due delle sue ìiavi, appunto la jGaribaldi (nave ammiraglia) e la Kerruccio, jsi presentava innanzi al porto di Beirut :in-ja'«mandò la resa délVAmillak e delL'AnfaUto,Ie ad un parlamentare turco recatosi a bor-.¬ i da della Garibaldi, comunicava, che. egli!6 concedeva solo un termine di tre ore per la a resa- Spiralo questo termine, non essendosi i : ; fuoco contro la grossa cannoniera-corazza e lenivi arrese, prima di aprire il-fuoco contro di esse l'ammiraglio Tahon di Revel iti? timaya ancora per segnali la resa. Ma nemmeno questa volta egli aveva l'attesa risposta, e si vedeva così costretto ad aprire il t ta Avniiiah,, che vivacemente rispondeva al tiro delle due nostre navi. Ma i suoi tiri;^erano inefficaci, e nessuno dei suoi colpi riusci a.colpire le nostre corazzate.-In meno di vènti minuti, VAvniiiah era ridotta al silenzio, mentre pei- io scoppio delle nòstre granate un violènto incendio si manifestava a bórdo di essa. La Ferruccio, compiuta questa sua brillante aziono, si ailontanava. Frattanto, dall'imboccatura del porto, entrava verso, l'interno la Garibaldi, che con le sue piccole.artiglierie in pochi minuti distruggeva anche la torpediniera nemica. Ma l'ppichè miU*h a»""-a a galla, . 1 ammiraglio Tahon di Revel, per rendere ni „„T,» ■• « j ,. , più completa l'efficacia della sua azione, in- el dirizzava verso i resti della cannoniera ot- i- tomaua uh siluro. All'urto ed allo scoppio ò-àel siluro della Garibaldi, gli ultimi resti a ae\l'Avniiiah colavano a picco. E' stato que-.sto il primo siluro, che, durante tutte leoperazioni guerresche, è stato lanciato dal-e eile nostre na\i, ed è valso a completare ,co me un definitivo colpo di grazia la brillante azione dei nostri cannonieri. :.V.. alla Stampa)' | ^m ^ cristiani ? -W,■ i.. '" - - " 1 .Intanto è necessari 1 j \antonto e necessario pressare alcuni punti della situazione creata dallo scontro di Bei rut Anzitutto,' l'operazione compiuta riSuI.t'1 pienamente legale ai termini della con'v'enzi«»ixe dcll'Aja. Ih secondo luogo, sono !assolutainente. infondate le notizie di un ' *)ombardamentP di Beirut. Può darsi che ^ualÈlle Scapata italiana sia scoppiata sul ; )a banchina presso la quale erano ancorate ;le navi turche ed abbia anche ucciso ó ferito' ; delle-persone; -Ma:'è--falso che le nostre navi' 'abbiano bombardato la città, come vorrebbero far- credere- i turchi per impietosire l'Europa. Tutto al più, avranno ' mandato pudiche pr;in-.'..t;v in risposta a quelle'tirate dal forte turco contro di es?e. Del resto, la pre-va che nessun .bombardamento, della città si è voluto- farej sta nel fatto che non si sar-ebbaronrandate-ad-escguireuna sirhUe operazione d.uè sole navi, e che la Gurtònldi 6 la ''•crnicdo,;dopio.e8eguita.'la.mlssiohe,di :affondare le navi turche, ripresero il largo, i Se P°ì> profittando d'el panico diffuso in !?itta' 'lei «ftussutóiani-si sono armati ucci- derìdo dèi cristiani, questo — si osserva e affare della Turchia, che. non sa mantenere nelle'sue principali città l'ordine pubblico. Bel resto, il-fatto che al fuoco della fortezz.". turca non sj sia risposto bombardan ido la cit<a.. è una nuova prova della gene|rosilà italiana. ' j La coiiazzata turca « Avniiiah » era una ; grossa corazzata guardacoste, tra le otto grandi navi delia squadra ottomana, perciò la scomparsa deir« Avniiiah » riduce la squadra turca..a solo sette corazzate. lì ministro delia marina , S'Ogia li «rill3fltt 0 IBISUrita 3ZI0I16 031310 II ministro della marina, on. Leonardi Cattolica, conscio delle difficoltà dell'impre- sa e lieto del brillante risultato, ha inviato all'ammiraglio Autory, comandante ■ in capo della nostra flotta, affinchè lo trasmetta a Paolo Tahon di Revel, ai comandap'ti ed agi) equipaggi della ' «Garibaldi » e della « Ferruccio », un. radiotelegramma di congratulazioni . è di' elogio per la « brillante, sicura e misurata azione navale». Essa è stata infatti organizzata, e diretta tI dal contrapuniràglip,Paolo Tahon di Revel, comandante la seconda divisione della se- edada squadra: IL comandante della prima divisióne, e comandante in capo di tutta la seconda squadra; è, come è noto, il Vice-; ammiraglio Faravélli ; ma l'azione offensiva contro Beirut e contro le navi turche, che vi si erano rifugiate, 'è stata disimpegnata soltanto dallo seconda divisione, quella agli ordini del contrammiraglio tahon di Revel.. La seconda divisione' ò formata dalle tre;navi-tipo"Varese: la. Garibaldi, nave ammiraglia, comandata dal capitano di vascello, Giavotto ;. la Ferruccio, comandata dal capitano di vascello, Michelangelo Leo- nardi di Casalino ; e la Varese, adii ordini -i j- n, j ?7 ,. del capitano di vascello, Alfredo bavaglia. Dai dispacci provenienti; da Beirut non ri sulta che la Varese si-sia impegnata o si sia comunque awicmata alle coste siriache. Essa probabilmente era rimasta molto più indietro a fare catena per le comunicazioni radiotelegrafiche tra le due navi operanti e il comando dell'intéra squadra Faravélli. Il inerito delibazione rapida, precisa, brillante, erVicu.ce spetta dunque al contranùni-

Persone citate: Leonardi Cattolica, Michelangelo Leo, Paolo Tahon, Revel