Una sconfitta unionista alla Camera dei Comuni

Una sconfitta unionista alla Camera dei Comuni Una sconfitta unionista alla Camera dei Comuni Il Governo ba deciso il si iirvio w evitare lo sciopero Dei minatori (Servizio speciale della Stami»;. Londra, 20, noitc. La seduta odierna della Camera dei Co-numi si è iniziata con una'serie di inter-93 voti di maggioranza pel Ministero liberale rogazioni, alcuno delle quali abbastanza interessanti. Secca risposta di Grey sulla condanna di Stewart La prima riveste, anzi, parecchia importanza perchè viene a toccare indirettiuiien-te le relazioni anglo-tedesche. L'on. ©alke-res, unionista, chiede al ministro degli e-ste,ri se non crede opportuno di fa.re al Go-verno tedesco una amichevole istanza perottenere un nuovo dibattimento, o almenouna revisione del processo a favore dell'in-glese Stewart, la supposta spia condannataa tre anni dall'Alta Corte di Lipsia. SirEdward Grey rispose, asciutto asciutto: «Non riuscirebbe di nessun costrutto peril Governo inglese il tenta.re di intervenireufficialmente in materia». Un altro unionista, l'on. King,'chiese al-Iona al primo ministro se egli abbia notato la diversità di trattamento a cui vengono sottoposti in Inghilterra ed in (Germania le credute spie. Asquith rispose: «Tanto in Inghilterra quanto in Germaniaemettere sentenze in caso di spionaggio è affidato alla competenza dei rispettivi tribunali. I giudici possono variale variando le condizioni dei reati. Finora nulla è ac-caduto che indichi la necessità di una alte-razione nella nostra legge ». 70 mila lire di spesa per il discorso Churchill a Belfast L'interrogante successivo fu un altro de-putato dell'opposizione, il quale riuscì a farconfessare in piena Camera, dal Governo,quanto venne a costare tutto l'apparato diforza che il discorso di Churchill a Bcl-fast .rese indispensabile. La spesa per l'in-viodi truppe e dei rinforzi di polizia e salitaa circa 70 mila lire e gli unionisti com-mentarono : « Ecco come costa salata aicontribuenti la testardaggine con cui i mi-pistvi liberah si ostinano a voler arringareanche quelli che non li vogliono sentireil « O », Il liti pui ^ ora in fondo alle acque di Spit-lè tutti gli sforzi per rimetterlotinuanoa restare infruttuosi. IlMa ì liberali rephoarono che si trattava di affermare a qualunque costo la libertadi parola e raffeimazione di questo dS'itìosacrosanto valeva bene .settantamila lire.' Seguì una interrogazione sul disastro détsottomarino « A. 3 », il quale, fra parentisì, rimane ancor head, perchè a calla conti.™ ministro della marina, a questo proposito,disso che l'arsenale di Portsmouth non di-spone ancora di apparecchi di sollev.:uilentocapaci di sollevare un peso casi grande co-me quello del sottomarino naufragato; ^tali apparecchi ultra-potenti .sono in cosini-zione. Concludendo, Churchill si fece interprete del cordoglio della Camera per la perdita di lì uomini, morti compiendo il proprio dovere. Rispondendo poi ad un'altra interrogazione il ministro annunziò che l'ammiragliato intende di fare studi per introdurre idroplani o qualche altra forma di galleggianto aereo al servizio della riotta. L'emendamento unionista respinto Esaurite le interrogazioni, venne ripresala discussione sull'indirizzo di risposta aldiscorso della Corona c sull'emendamentopresentato ieri dall'on. Smith, a nome delpartito unionista. L'emendamento, come ènoto, riguarda l'indugio che il Governo frap-pone a riformare la Camera dei Lords. Al dibattito parteciparono molti oratori di en-trambe le parti: quelli ministeriali difo-sero il Governo dicendo che la ricostitu-zione della Camera dei Lords passa in pe- condii linea di fronte all'urgenza di risol- vere tanti altri problèmi legislativi, come quello (l-iU'homc ride per l'Irlanda ; gli u- moni-iti ebbero quindi modo di fare moltaironia sulla posizione' del Governo, il quale [giudica cosi incalzante l'ernie rìde bill, che in realtà si trova sul tappeto da quasi trenta anni.4 Sul tardi, prese la parola anche Asquith, il quale tentò di divergere la discussione I^l problema costituzionale portandola sul terreno della larif-reform, un argomento scottante perchè è l'unico che semini ancora ,'qualche dissidio fra la massa degli unioi nistl e qualche frazione del partito. Bonar •Law replicò immediatamente al primo ministro, richiamandolo al nerbo della controversia e attaccando il Governo sulla sua politica in rapporto con- la Camera dei Lords. Da ultimo l'on. Ure, ministro per gli affari scozzesi, riassunse l'intera discus sione dal punto di vista liberale; quindi si passò alla votazione sull'emendamento del l'opposizione. - ! L'emendamento ottenne 231 voti in favore e'32i contrari. La maggioranza per il Gajbinetto risultò cioè, di 93 voti. .Nel corso ,di questi ultimi anni, essa non fu mai cosi ! limitata. In questi 93 voti, naturalmente, bisogna computare quelli dei nazionalisti ! irlandesi, che sono più di 80. ' Asquith in persona lari da paciere tra minatori e proprietari di miniere Londra, 20, notte. Il Governo inglese ha deciso questa sera idi intervenire fra i minatori ed i proprietà- ri di miniere per scongiurare l'importante catastrofico sciopero, che si sta avvicinando. L'on. Asquith in persona farà da mediatore e da paciere. Egli si abboccherà gioveài prossimo coi delegati della Federazione ,dei minatori. L'invito a questi verrà notifl lt.ato domani, ed essi saranno convocati al • paiazzo della presidenza del Consiglio per ,unu adunanza urgentissima, Benché la massa dei minatori si manifesti sempye ostile alreventualità di un interven:t0 govenmUv0j e fuor di dubbio che , ]oro , leaders a..ceder.mno premurosamente all'ini ito pm ^ u imo ministro adunei.à ne, 8U0 ufficjo j ^.presentanti dei proprio1 - - •Questo annunzio, che verrà fatto domani, in modo, che per esso, ormai, scon | . , , i^ . ^,vf ta.una f',uestl iv>to " % m< rte- lutto laf«a credere . <*£ ? dÌS??*I° ™n'a evltata • quindi i.tari di miniere. j , fftaft«'Sn^^2^ ? ^^J^J^^^^J^^ gro^- ~ I compromette rl Minl ; ?rima ?l dec'diers41 a, <P™to passo, il Go ?f?° c* ?»'ri^**»*S Imamente. Come vi jtelefonali ien' Asquith era piuttosto restìo a 1 mettere la sua posizione sopra una carta co-1 ^infida, osino a stamane'nei circoli libe- ! '"ali si continuava a ripetere che il Governo 'non sarebbe intervenuto, perchè non può j intervenire in un conflitto industriale puro \e semplice. Ad Asquith non era lecito ehe'j attendere gli avvenimenti in una perfetta !neutralità. Alcuni spargevano ad arte la vo- ce che Asquith avrebbe fatto dichiarazioni al riguardo nella seduta di oggi all;t Ca- mera, ma ì liberali smentivano la diceria, i dicendo clic Asquith non poteva avere nes- |sfina dichiarazione da fare. Difatti, il Go- verno, oggi, alla Camera, non fece il mini- mo accenno alla crisi mineraria, I Senonchè, da ultimo, Asquith si ò allar maio delle pressioni che la stampa unioni sta continuava a fargli per indurlo ad in- tervenire, ed ha capito quindi che la neu- tralità avrebbe costituito un pericolo anche maggioro di jh insuccesso nella mediaziojne'. Egli ha convocato oggi il Consiglio dei ministri, ed ha discusso la situazione in una lunghissima seduta, in seguito alla quale velino presa la decisione di iiiterveni re e di 'issare la riunione iniziale per gio vedi. Orinili, le coso erano giunte a tal punto, . che la sola speranza di evitare uno sciopero stione di| le sue incalcolabili nell'opera del Go-del carbone con tutte conseguenze, restava verno. Oggi andarono a monte persino le trattalive riprese ieri fra minatori e padroni di miniere dell'Inghilterra propriaménte' détta. Tutto lasciava credere, ieri sera; che 'ultima questione da risolvere, quella di 60 centesimi.in più ohi meno, avrebbe potuto essere appianata. Invece, la riunione di oggi guastò ogni cosa e le parti si separarono con il saluto delle armi. Nel frattempo, oggi, tutti gli organi arbitrali dello Stato si erano messi ih moto alla loro volta ; ma videro subito che la posizione era disperata e che nessuno degli espedienti ordinari poeva ormai servile a migliorarla. Soltanto una iniziativa straordinaria del Governo nvrebbe potuto avere la probabilità di qualche successi', r.d il Gabinetto ha deliberato di intraprenderla subito.

Luoghi citati: Belfast, Germania, Inghilterra, Irlanda, Londra