La Commissione parlamentare pel decreto sulla Libia

La Commissione parlamentare pel decreto sulla Libia La Commissione parlamentare pel decreto sulla Libia Lo scandalo nella campagna contro 11 monopolio pg(Per telefono alla Stampa). . Roma, 19 notte. |Con l'arrivo annunziato per domani del'on. Marcarla ontriamo nel periodo dei pre¬ amento dell on. Marcora c nella affissione, n<?l corridoio dei busti al primo piano, a "i^ore .erudizione dei deputati circa la opografia della guerra di due grandi carte Tripolitania e della Cirenaica. Do- mani l'on. Marcor.-i conferirà con 1 on. Gio l|.an™. . . , camera st occuperà ,d discu-s«ììoni,-denV- guerra, che occu< ^erà , dnw di vencrdl (poichè giovcdi £on vi 8arà che la presentazione del de;retc c „ saluto àll'eserciiò e alla marina), nou vi sono ^ {atti nuovi da segnalare, u segretario del gruppo'radicale on. Di Cesarò ,m convocato per lakmattina del £> corrente nel primo.^IfficioSidt*putati.del gruppo radicale col seguente ordine dèi giorno: «Elezione della Commissione diréttiva, elezione dei segretari, lavori pnrlamentar! ».. I,a riunione del gruppo radi cale, che sarà preceduta, come è noto, da quelle del gruppi socialista e repubblicano, non ci dirà gran che di nuovo. Si sa fin d'ora che nessun imbarazzo verrà al Governo da parte dei radicali. Infatti la Direzione del partito radicale ha votato deliberazione favorevole all'impresa di Tri- poli. Nessun altro deputato si è inscritto a parlare; anzi gli onorevoli Baccelli Al• : fredo e Schanzer hanno opportunamente dichiarato che rinunzieranno alla parola. Rimangono inscritti otto deputati, fra cui Fon. Turati, che costituisce la sola incognita della situazione. Gli umori manifestati nel Comizio socialista di ieri e il discorso tenuto dall'on. Turati lasciano prevedere che il capo dei socialisti di sinistri', non rinuncerà alla parola a Montecitorio. A proposito di possibili eccessi di parola qualche deputato proponeva l'abbandona in massa dell'aula da parte dei deputati Milano. Un altro punto su cui si discute con vivacità consiste nella convenienza n : meno che della Commissione parlamentare ' sia chiamato a far parte cpjalche deputato! socialista. Si ritiene da molti che nssni I probabilmente non sarà incluso nella Coni-i missione che esaminerà il decreto di an- j nessione alcun deputato socialista data '--i ' deliberazione di aperta ostilità al decreto di annessione, e a convalidare questa sup- posizione si sosteneva a Montecitorio la tesi che la Commissione esaminatrice del decreto di annessione nominata dal pre-jBidente della Camera non può che ranpre- sentarela volontà della grande maggio-, ranza della Camera e cioè il consenso di quasi tutti i deputati al decreto-di annessione. Ora, se il decreto si esaminasse dagli Uffici, l'esigua frazione dei socialisti non riuscirebbe a guadagnare.-,nemmeno| un posto in seno alla Commissione : quindi essa può essere esclusa dalla Commise sione, tanto più che l'Estrema sarebbe rappresentata dalle altre due frazioni, la repubblicana e la radicale. Per i radicali si fa il nome dell'on. Luzzatto Riccardo e per i repubblicani «mello dell'on. Bara'lai. Sn- , rebbe poi alquanto curioso il fenomeno di juna .relazione di minoranza dovuta a unisolo rappresentante della Commissione di:illustri parlamentari incanenti di riferire !sul decreto di annessione. Si s-omnia che. per evitare coirf, presidente della Camera evite incluso un rappresentante dei socialisti. La polemica sul monopolio intanto un alti r- grosso argomento si de- linea all'orizzonte. la polemica"suUa'cam- ^ t— paglia non completamente aisinteressata che un gruppo di antimonopolisti conduce, e che minaccia di invelenire la discussione sul progetto Nitti. Le accuse che piovono a tale riguardo aumentano di intensità I precedenti sono noti. La rivista £a Finanza Italiana, il cui direttore èil! buoni rappórU gliendo nel mezzogiorno d'Italia delle fir- me a due soldi Putta per una petizione da n , i. .... .. . presentarsi al Parlamento contro lì prò- getto di monopolio delle assicurazioni. La Finanza Italiana aggiungeva che una rivi- sta francese cercava contemporaneamente di ingaggiare giuristi italiani contrari al monopolio mediante un onorario di 500 lire ognuno. L'on. 8alandra, professore all'uni- versiti di Roma, protestò contro la pubbli- cartone della Ftnansa Italiana e le proteste dell'on. Salandra scatenano una polemica vivacissima, nella quale interviene anche il partito economico, organizzazione di stu- ... ai sociali e finanziari sedente a Milano. Il partito economico rivendica a se 1 iniziati- va della petizione e la presidenza di questo istituto dichiara che, se è vero che il partito economico ha promosso un referendum, non ha però mai pensato di pagare i firmatari, Dovette naturalmente stabilire un compen- so per i sudi incaricati che hanno percorso le varie città d'Italia per raccogliere le firme: si trattava di una cinquantina,di porsone; le firme raccolte sarebbero dento-Se 3^^^r^22B&indetto dalla rivista francese; il prof, Man-zini docente di diritto c procedura -penale alluniversità di Torino non solo confermaquanto ha pubblicato la Finanza Italiana, ma specifica i fatti scrivendo quanto segue : « Sono in grado di affermare che vl'è unabanda di uomini di affari internazionale; la quale è costituita con cospicui fondi; in- terrtazionali, per la lotta contro il monopoliodelle assicurazioni in Italia, la quale hainiziato in tutta regola la sua campagnache deve svolgersi nel campo della pùbblica opinione e anche della diplomazia. IQue-sti signori vorrebbero o fingono di volereche la questione del monopolio sin deferite.nientemeno che al Tribunale dell'Ai a e nelfrattèmpo tentano'di legare a sè le nèrtotie »«r"ri7,»"zia.,yue-competenti in diritto internazionale fra lepolio. Fra làltro il detto signor presidente dell'lnstitut e avvocato di pingui cause, hacollaborazione del presidente deiHn^tfutiLSÌS^qu^sf àmesso subito all'opera pressu i membri-dei-llnstitut allo scopo di sfruttare l'influenzadi questo per la campagna contro ii mono-diretto a tutti i più noti cultori di diritto internazionale una lettera ingenuamente e comicamente rivelatrice. In questa lettera la persona a cui è diretta è invitata a dare la sua autorevole adesione alla lotta contro il monopolio anche con la semplice firma. La lettera ha poi un poscritto eloquente nella sua semplicità : • l'onorario di adesione è di 500 lire ». Dopo queste precise affermazioni del prof,Manzini, non vi è che attendere la pubblica-T Dal cant0 suo' 11 direttore della Finanza «««««a annunzia prossima la pubblicazioue delle firme in una lettera in cui è detto: " Le notizie furono raccolte dalla mia rivista senza bisogno di ricorrere in alto: esse circolavano da qualche tempo ed io ho creduto mio dovere di raccoglierle. Questa e la verità. Era da credere che dinanzi a questo fatto uomini come il Salandra per ben altro motivo dovessero accendersi. Invece accade proprio "il contrario e si fa la voce grossa contro coloro che svelarono il male, non contro coloro che lo fecero. L'óh. Salandra vuole i nomi:' non atibiti! essdverranno fuori e presto». ■ Una dichiarazione del Partito Economico ItalianoA proposito della cronaca fatta Ieri dai.no-stri corrispondenti romaui intorno. alla campagna ordita contro il monopolio, dalla Presidenza del Partito Economico Italiano di Milano riceviamo la seguente lettera: « Il giornale La Stampa nel suo numero di ieri pubblicava una corrispondenza ricevuta da Roma nella quale si facevano degli appunti a proposito della petizione contro-.'M progetto di legge pel -Monopolio delle Assicu.T3?*01?' Petizione cho jl Partito Economico Pres;danza dichiara che l'accusa è destituita da ogni, fondamento I Al lavoro di raccolta delle firme furono adibiti desìi incaricati, re ?lbuil5 pai;te a --uri? tìss<?---part- a'-Pi'em'&in proporzione della loro diligenza Ma tale pernioTorà tomfcuracosi llimtotì doTestu- dere assolutamente che 1 collutori potessero anche alla insaputa della Direzione del Par- tito. sollecitare a pagamento le firme. Si spé- ciflca che tali firme „ pagamento vennero raccolte in alcune Provincie del Mezzogior ^^^«JSi!!!»:^» tòno iìr"dettew'provincÌe rimase pertanto" limitato" rappresenta non più del del total», delle*~\ , - »..A.U. ',■„:.. .^^— . ^1.. j ^ Aè riepciva dìfRc'le drilaercitare uh serio e cóntinumera di firme raccolte firme raccolte. Tale proporzione esclude d P6'»8* ^tes*a cni f1 ^ia.V0 us?,'t rnAn0Vl;e n lecite- Ogni modulo della petizione porta o SFSSesm» ÌnVoAT^olt^l^\^-l &nT&ln«"compresoPdai 8^™^ dendo cosi Impossibile ogni supposto tentativo d'inganno. «.Dopo ie non dubbie e imponenti manife star.i.vii di Congressi, Camere n.i Commercio Sodalizi economici, personalità eminenti d ^^0^ « getto, è ridicolo supporre che ri Partito Eco nmn*oo dovesse ricorrere a d non gli farebbero onore. pi 'niPTTiippi rhp-' mezzuccl cne■ Grati dell'ospitalità, con osservanza , La Phesidenza ».