La vertenza dei metallurgici automobilisti

La vertenza dei metallurgici automobilistiLa vertenza dei metallurgici automobilisti ra i Contmna H dissidio tra la Federazione ed il Sindacato Piccoli incidenti - Pugni e fischi Purtroppo il tod diidi t l Si Ni II Sidt it d ità ed ndEpchstCo Purtroppo il protondo dissidio tra la Sezione federale ed il Sindacato dei metallurgici automobilisti non accenna a svanire ed il famoso accordo minaccia di sfumare.. Il contraddittorio avvenuto allo Stadium non sembra destinato a dare buoni frutti, ad unire le due forze operaie. Il Comizio dei federati Nel Comizio dei" federati, tenutosi ieri mattina alla Camera del Lavoro, è stata discussa la questione dell'accordo fra le parti onde riuscire a comporre l'attuale vertenza. Colombino, che .fa la relazione, le^rge tutte le lettere scambiatesi fra i due Comitati in mei-ito alla base dell'accordo'. Spiega come i dissidenti confondano quelli che sono gl'interessi "di una parto della massa con gl'interessi dell'organizteazione di classe, credendo possibile fare una Idistlnzione tra l'una e l'altra. I dissidenti, o .almeno il Comitato dei dissidenti, pretende di sopprimere senz'altro la Foderazion'e svelando cosi ufficialmente le ragioni, di questa battaglia che non-aveva altra ragione di essere come lo stesso contraddittori» ha potuto svelare aigH operai che non vivono di sola rettorica e di sole lillusioni. «Ad ogni modo io prego — esclama il Co; tombino.-— i federati di rispondere con concetti più elevati a queste. continue pregiudiziali avanzate dai dissidenti'che intendono solo di rompere l'accordo ' perchè ben- comprendono non poter domani seriamente sostenere quello che sostennero sino a ieri. * « Pensiamo che dietro al Comitato dei dissidenti c'è una .massa che ha bisogno di arriyare alla soluzione di così grave battaglia, senza pensare alla -teorizzazione dei metodi di lotta, che i sindacalisti, torinasi vorrebbero importare sulla nòstra piazza Non. insistiamo quindi nelle nostra proposte di ieri e andiamo ancora incointro ai nostri avversari. Se essi saranno animati da serie intenzioni di arrivare all'accordo, non potranno.rifiutare le nostre proposte ultime, ricordando che mai i federati, saranno disposti a «.opprimere senz'altro la propria organizzazione che hanno [.sempre difesa dalle 'insidie della reazione nera e la difenderanno domani dalla reazione gialla. La nostra Federazióne conta troppi anni dì battaglie e di lotto per cancellarsi dalla storia proletaria solo perchè, in un momento d'ingiustificato malcontento, un Ente, sorto da ieri e di cui nessuno conosce il programina-d'azione, si è creato in Tarino ». 'Legge quindi l'ultima lettera inviata al Comitato dei dissidenti e approvata all'unanimità dal federati. La lettera rileva che i dissidenti non hanno risposto alle precise proposte fatte dalla Federazione e affermando che al disopra degli uni e degli altri c'è l'interesse, degli, operai, delibera d'accettare le proposte dei dissidenti e cioè : «V Nominare una Commissione esclusivamente di operai interessati all'intuori dei Comitati d'agitazione in carica, col (mandato di esperire le trattative eventuali con 'gl'Industriali; - > 2* Finita la lotta e -raggiunto l'accordo con gl'industriali, s'intenderà per unica Organizzazione la Federazione .Metallurgica, della quale gli operai dovranno .far parte ». La lettera conclude con l'augurio che I «lissidenti àceèttaramno le proposto citate, in quanto sono le sole possibili per arrivare al componionento onorevole della vertenza e del dissidio, e perchè, d'altra parte non si comprenderebbe, una ripulsa in quanto i dissidenti ebbero occasione pili volte di affermare dì non. a.ver.6 ness.uaa difficoltà di appartenere alla' Federaztone. « Speriamo — diqe Colombino — che la massa sappia- apprezzare l'atto di deferenza che la Federazione ha fatto per raggiungere l'accordo, e vorrà adoperarsi .ih modo d'aiutare la Federazione nel suo compito, e cioè di porre -termine il più presto possibile all'attuale dolorosa vertenza, la quale, stando alle informazioni assunte e alle pubblicazioni dei giornali, dovrà prolungarsi sino alla fine di marzo senza una .precisa concezione da parte degli operai di quello che sono i loro desideri ». Colombino comunica i .voti di plauso e di solidarietà inviati alla Federazione dalle Camere del Lavoro di Pavia e di Pallanza, del Circolo socialista « Carlo Marx » e dei diversi giornali settimanali socialisti 0 professionali d'Italia, e delle somme inviate dalle Società di M. S: a -favore dei federati ai quali viene distribuito il regolare sussidio settima naie. La riunione dei sindacati sempre radunati nel sotto-scala dello Stadium. Al comizio intervennero anche alcuni, federati. Uno dì essi, anzi, prima che la riunione s'iniziasse, ebbe un battibecco con alcuni sindacati e pof mancò, che passasse un brutto quarto d'ora; data l'eccitazione di molti operai. 11 delegato Ciamboli per evitare incresoioise conseguenze pregò 11 lederà» di allontanarsi, e questi fini per accondiscendere,, andandosene lentamente e tranquillamente. 11 comizio — presieduto dal Nepote — cominciò con le comunicazioni dì Fassino il qinfle diede lettura della risposta inviata dalla Federazione e le cui conclusioni sono contenute appunto, nel cenno fatto più sopra del comizio dei federati.' Quando il Fassino epiega che < raggiunto l'accordo con gli industriali s'intenderà per unica organizzazione la Federazione», l'uditorio protesta. — Noi noi Abbasso la Federazione 1 — Abbasso Colombino! L'oratore, interpretando il pensiero dell'assemblea, esclama che se una Organizzazione dovrà sparire, sarà la Federazione, la quale ha fatto opera di tradimento, non il. Sindacato Banderali, della Lega del Lavoro, si dice disgustato dell'atteggiamento assunto dalla Federazione. Egli-non può comprendere l'enormità di lare sparire il Sindacato creato dalla massa per lasciare il posto a quello « scheletro», a quel « cadavere ambulante » che è la Federazione, la'quale non ispira più agli operai alcuna fidùcia. Dal momento che Coloni bino stesso ammise il diritto della .massa a liberarsi di quei capi che non possono ad essa piacere, è logico che gli scioperanti metallurgici non vogliano affidarsi ai dirigenti della Federazione. Dice che nessuna dedizione deve avvenire anche se «11.industriali agitano i loro spauracchi: gli operai debbono restare uniti e concordi. Aggiungo che Colombino nel contraddittorio sì dilungò a pariare del precedenti del conflitto, ma è piuttosto sorvolato sulle argomentazioni vere ed esatte, sènza demolire la critica al regolamento. Santini trova ingiuste le pretèse della Federazione che intende mantenere il suo^primato. e <Jìco che essa umilia la massa operaia di fronte agli industriali ed alto autorità polir tiene. Assicura, per informazioni avute, che la lettera inviata al Sindacato non fu letta tutta quanta -ai federati riuniti alla CameTa dèi Lavoro, ma che Colombiua diede comunicazione soltanto della parto riguardante la costituzione della Commissione. Parla quindi Pulvio Zocchl. il quale ricorda il verbale compilato dal Sindacato e dalla Federazione per le modalità del contraddittorio, e dite che il comma settimo era precisanlente cosi concepito: «Tutti avranno la reogS£nproaldicirevideailacabalapotudzidngCvminv« pscuzincasodginluludmebnme tiralocchl'acpstficaVbtecGsazLssui aciscl'trpchdsp\jrNel pomeriggio i sindacati si sono com^ gpuchvLdrifll'racssfu' GgmQesodIgliI lofecombumpsiqdrialdtidriIIqinnagcdparola per proposte. le quali dovranno essere ediscusse da una Commissione mista e le vo- gtaztoni avranno luogo m un apposito comi. luzio ». Ora la lettera inviata dalla Federazione c— dice lo Zocchi — cancella tutto ciò : c'è in, jaessa una Imposizione preventiva per il Sindacato. «Noi avremmo potuto dire che le cventuali trattative, dovevano essere affidate al ì Sindacato che raccoglie, la grande maggioranza della massa e abbiamo tacciuto per un eccesso di cortesie; ma la. faccia tosta di « quella gente» è così inconimensiirabile che I dioe quanto noi1 avremmoil -diritto d'impor- r.cpstrru rei Noi II Sindacato esiste ed esisterà ed ogni costo: dopo una. vittoria come, eventual- CuaS5& ÌJ^^^-^ìÌS^^ S£«2 JSS-ti^PiH^tiì Srt^oCn^aT« Pìl rn^rt'SSS^i01*? «J^^^P^mtn» tpropria sentenza dì morte per-darsi in mano alla Federazione, la quale ci ha, portato il fera- ddimento ed il krumiraggio. Malgrado tutto gciò — prosegue lo Zecchi — noi non tronche- remo le trattative con la Federazione, con- |vinti che i federati finiranno per compren- qdere da qual parte sia la ragione. Noi diremo cai dirigenti: «Probabilmente nello ecriverei la vostra lettera avevate qualche cellula mancante: avete dimenticato 11 comma 7* del verbalo pei" il contraddittorio. Eleggiamo dunque la due Commissioni che ne formino una sola; portiamo la proposta al comizio generale di tutti gli operai ed esso delibererà. " Noi c'inchineremo, anche se il responso della massa segnasse la morte del Sindacato », Lo Zecchi comunica poi, che egli, di sua -ini g. aziatlva personale, ha indirizzato per mezzo pdell'/nternasiooale imi appello ai rìvoluzlo- gnarii d'Italia. E* un violento attacco ai diri- genti della- Federazione Metallurgica ed alla Confederazione generale del Lavoro che «in-:vltairono i lavoratori d'Italia ad affamare la lmassa scioperante ». Zecchi conci-ade il suol indirizzo invocando uno sforzo di tutti i ri- ' voluzionarii per raccogliere fondi a favore dei a« serrati » torinesi. La lettura di questo appello è salutata da grandi applausi. Lo Zecchi, quindi, riprendendo il suo discorso, dice che il Sindacato farà dunque un ultimo invito alla Federaaione par l'applicazione del comma settimo al quale ha accennato. Se il tentativo fallisse, alloca il Sindacato dirà che da quel momento vi sarà una sola Organizzazione: la sua; polche al Sindacato appartiene la grande maggioranza degli scioperanti-serrati. Fa noto che il Comitato sta occupandosi per inviare fuori di Torino gli operai serrati; e che lunedì o martedì un gruppo di venti metallurgici partirà per l'estero. «Stiamo fucinando — dice Zecchi — una di quelle sorprese agli industriali, un. monumento tale che quando sarà tolto il velario essi avranno un bel da tare a spalancare la bocca per vedere quanto sarà bello. Per ora non dico di più ». Conclude, riassumendo i concetti che informeranno l'ultima proposta alla Federazione e dichiarando che, in caso d'un «sito negativo; il comizio generale di tutti gli-scioperanti, federati e sindacati, sarà convocato allora dal SindacaitOj che solo dovrà essere riconosciuto. Un incidente L'uditorio vuole udire Viscardi, il quale dichiara che l'accordo con la Federazione si l'ara, quando egli diverrà pazzo. Si scaglia contro il Colombino, dicendo che questi ha persino assistito ad una seduta degli industriali... •Un operaio, federato, lo interrompe: — Non è vero! Accado un pandemonio. L'assemblea urla e fischia e il malcapitato interruttore è preso a calci e a pugni e si difende come può. — Vigliacchi I — grida un altro operalo. — Vi mettete mille contro uno 1 Avviene un -altro pugilato che termina »subito perchè tutta la folla sospinge fuori, l'interruttore e i nuovi contendenti rimangono cosi travolti. L'uomo che ha interrotto il Viscardi —certo Giovanni Marcellino, d'anni 37 — devo essere scortato dagli agenti e da un funzionario'fino alla sezione'di via V'aleggio, traversando piazza d'Armi con un codazzo enorme dì gente. cmsptiaespsaslrip«abWictaRLìncid"ente~non"haVttn;di che Qualche' star1 scico di discussione tra gli operai. I Il Marcellino, interrogato del perchè della |sua interruzione, mentre sapeva d'essere fra.' i sindacati, lui federato, disse candidamente:. ^- Non saprei neppure come ho fatto, pevo _,0. o„„^ m^nh nr mii» , :Faver avuto un momento di' follìa.. Gli scioperanti commentarono a lungo l'incidente. 0 poiché con le poche" parole del Viscardi il comizio era finito, s'allontanarono. Un gruppo di giovani che aveva seguito l'interruttore fino alla sezione, tornato indietro deliberò di recarsi alla Camera, del Lavoro per protestare. VI andò infatti, e dopo qualche fischio all'indirizzo di Colombino e dei dirigenti la Federazione metallurgica, si disperse. ,611 industriali automobilisti un ìuuuou lun auiuiuuiii.pi.ou ?» jVjrrotraggono la serrata al 31 marzoS^ Gli industriali appartenenti al Consorzio de¬ gli automobilisti si sono nuovamente riuniti per esaminare la situazione e per prendere una deliberazione circa la serrata in corso, che, secondo il deliberato del 30 gennaio, dovrebbe scadere alla fine del corrente mese.1 Le informazioni che abbiamo avuto -al riguardo dicono che dall'esame della situazione è risultato che orinai il troppo prolungato conflitto ha compromesso la « campagna » dell'anno, e che quindi nulla consiglia la riapertura degli stabilimenti per la data stabilita. In conseguenza venire deliberato di protrarrcela serrata, al-31 marzo. Notiamo però che di questa deliberazione nessun comunicato ufficiale fu fattoBRMPCCVVG1iPp

Luoghi citati: Faver, Italia, Pallanza, Pavia, Torino