L'ingente truffa con titoli falsificati a due Banche di Milano

L'ingente truffa con titoli falsificati a due Banche di Milano L'ingente truffa con titoli falsificati a due Banche di Milano L'ingente truffa con titoli falsificati a due Banche di M■ll«M, 4, Mttine. Da qualche tempo si era stabilito a Milano un audace emissario di una ignota fabbrica i)er la falsificazione dei titoli industriali, sot u, u nome nrobabilmente falso di Carlo Co lombo costui aveva preso in affitto due camere in Mascheroni, le, e diceva di essere rap presBntajlle ui mla di macchine tedesca, li aveva ideato un vasto piano commercio di titoli falsi, e merete di complici. Finora nreSentajite di mia 'in^SS «X}.. .A, ,, Vni <'nnù alante una vaste contiamo una vittima sicura, la Banca Popo- lflr°. tr»ffala Per 38 mila lire. Un secondo tentativo, alla Banearta, ebbe Per l'accortezza di un impiegato, esito nega• tivo, dando luogo alla scoperta della verità [oSTS sette di sicurezza: si recò quattro o cinque volte nd aprire le cassette stesse. Queste ven-|nerò acquistate in epoca diversa: alla Banca' Popolare, nedila seconda quindicina di di-1 cembro, alla Bancaria, ai primi di gennaio. | Ieri l'altro, n«l pomeriggio, il Colombo entrò negli uffici della Rancarla V si pw»spn«,ft «.Ilo sportello con dea titoli, chiedendo di cambia-!je venticinque azioni della Terni. 11 cassiere Preaoo, gli chiese i titoli, li contò, osservali-1 d0ij attentamente. Dopo che li ebbe contati, eVgfeo Sia" lu°ce &^ ai^y»b^istSa^ Q^to%aame, tran- WD» e con aria distratta, come uomo che i ad u H caspiore prea.ee- sf «. - . _ _ _ ' . _ . _ UCTinanac au auro, n cassiere t-roaco staccò : »J ^'<r\\ì(J!^ ^^°> 1' hssò iu volto al clien-|1* VSK!!*««ii ™„ mi .mk -^'.h ~ ?on mi sembrano regolari^, ,,-9»110 regolanssimi, — disse il Colombo, °?n un sorriso. — o-uardi ben*, lo-posseggo con un sorriso. — ou «"tre lerni: ne no art nella mia cassetta di s ** sicurezza, —Sbaglierò, ma non sono tranquillo, — replicò il cassiere. — Debbo fare il confronto. — Intanto, scendo nel sotterraneo, per te- gliere daila cassetta altri titoli, che posseg- go, cosi lei potrà confrontarli, — disse il Colombo, affrettatamente, e lasciò lo sportello, aIIa Ban3ari?,ì infilò la polla e scomparve. li cassiere, intanto, riunite le venticinque Terni, si affrettava ad un più completo esame, in attesa che -il cliente tornasse. Passarono dieci minuti, ma il Colombo non' slpre sento più. Il cassiere allora portò i titoli alla Dtrezdo.n* della Banca, per le opportune ve- della w»perte. ed aUora la Banca dicuiarava che aveva il giorno in- nanzi accettato per trentottomlla lire di ti toli delle Acciaierie da porte del signor Colombo, titoli che aveva pagati. Così la truffa, riuscita benissimo per la Banca Popolare, venne a mancare per la Bancaria. Del Colombo nessuna traccia. La (ruffa alla Banca Lombarda A tarda ora, quando la notizia delle truffe con le azioni Terni si era diffusa in tutto il mondo bancario e commerciale, dal delegato | della squadra mobile, avv. Balestrazzi, si prc ; sentava il cav. Alfieri, segretario generale del. la. Banca Lombarda. Il cav. Alfieri denunciò cne la sua Banca aveva acquistato dal sedi- cente Carlo Colombo tante azioni Terni, per un totale di S7.850 lire. Ricevuta la comunicazione della Bancaria, il direttore della Banca Lombarda ordinò una ricerca all'Ufficio valori per constatare se vi fossero delle Terni false. Purtroppo l'ispezione' rivelò l'ingente truffa subita! Con 11 medesimo sistema della • Popolare » e della < Bancaria > l'audacissimo truffatore, verso la metà dell'agosto u. s.. si recava agli uffici della Banca Lombarda, in via Silvio Pellico, 8, prendendo abbonamenti per cassette di custodia. Il Colombo si era qualificato come possidente e frequentava gli uffici chiedendo spesso agli impiegati informazioni su ope> razioni finanziarie. Dopo alcuni mesi, proflt tando delle conoscenze fatte alla Banca, il Colombo riesclva a farsi acquistare dall'Isti- ' +iiti-v linin nv!<%n4 'fn-wr^l fci .min., ji is... Ì5}to«'„tanta azionl Ternl per Ì4 valore di lire \ 37,850. , . . n slngols're truffatore non usò/nemmeno la precauzione di allontanarsi. Continuò a fre- quentare la Banca, a parlare con gli impie- gati, a domandare schiarimenti e a proporre 1 operazioni. 1 « si è condotto — disse il cav. Alfieri al fun i I i,-i zionario — da uomo astutissimo. I titoli ponj SOno imitati alla perfezione. Noi stessi sta-;sera abbiamo chiamato dei finanzieri ad esa- 1 minare le azioni Terni cedute dal Colombo: : tutti stentavano a riconoscerle false: alcuni Credo — concluse il cav. Alfieri — che la ; trnffa sla stata operata su vasta scala .. j Nei campo finanziario si è diffusa la persua¬ , sione cne molti sjano H Istitutf truffati. Il , colombo ostentava larghe conoscenze nel soslenevano, che fossero autentiche e si arresero solo dopo più accurata ispezione.mondo degli affari ed era un frequentatore assiduo di Banche pubbliche e private.

Persone citate: Alfieri, Balestrazzi, Carlo Colombo, Del Colombo

Luoghi citati: Milano