II drammatico processo e le condanne dei massacratori di un nostro soldato

II drammatico processo e le condanne dei massacratori di un nostro soldato II drammatico processo e le condanne dei massacratori di un nostro soldato (Per telegrafo da uno dei nostri inviati speciali) TRIPOLI, 80, ore 22,5. (Consegnato il 31 alle ore 19). Oggi si è discusso il processo dello zapttè, terminato con la condanna a morte dei principali accusati, Mohamed Sguzi e Mohamed El Gallas. Questo processo è itato il più drammatico di quelli svoltisi fino ra, per l'intreccio delle circostanze, per la scoperta del delitto e per la sua tragica efferatezza. Il delitto consiste nella scomparsa del povero soldato Carmelo Amato, del 20.o fanteria, e nella sua barbara uccisione per opera dello zaptiè Sguzi e di Mohamed El Gallas. L'Amato tornava dalle trincee la sera del 23 ottobre in compagnia del sergente Cairoti quando udirono dei colpi di fucile. L'Amato si spinse innanzi per curiosare e il sergente non lo vide più. I principali persoiiaggi del delitto sono: lo zaptiè Sguzi, svelto giovanotto; Mustafà, denunziato™ e spia; Mohamed El Gallas, bruto omicida; Fighi Arba Ben Agi Cafl, un maestro di religione ispiratore e incitato re del delitto. Erano- anche immischiati: Ahmed el Scerif, Ali Mabruk ben Abdallah, Massaud ben Nàssuf — questi ultimi becchini del cimitero arabo e complici — ■ Aggi Taief, Terbi Àbd' el Kebi, lbrahim Bilaàe, Salem'Mohamed Ben Casan e Salem El Atian, che furono testimoni del'delitto, che avvenne in piazza Bila nel quartiere arabo di Belkir. Il .27 novembre ìluiìtajd'Iietir'Abdelain fu\' arrestato per il possesso di una rivoltella acltnzacslatzLtfvdccttsvtrovata in casa sua durante una perquisì- czione. Egli narrò di averla ricevuta dallo tzaptiè per incarico del sergente Milad, per- "nhi, .„,„.„„ ,„,,„ „,,„ „_„ pche non parlasse dell atroce fatto che era ca sua conoscenza; ma spinto a parlare, Mu- dstafà accusò apertamente Sguzi di aver pucciso e spogliato il soldato Amato e di saverne trasportato il cadavere con l'aiuto di Mohamed El Gallas nel cimitero arabo, Quivi, come risultò da una ulteriore inchiesta, Sguzi ed El Gallas avrebbero sepolto il soldato in una tomba, che comprarono dai becchini per 4- lire.' In seguito, Sguzi ed El Gallas avrebbero indotto il Mustafà, che era stato presente al fatto, a presentarsi ad un posto di polizia .e tutti e due gli avrebbero ottenuta la libertà dal commissario Gesciasc e dal sergente Milad dietro promessa della somma di 400 lire. Questa sarebbe stata l'origine del dono della riuoltella. Presenti al delitto sarebbero stati inoltre, Ahmed Scerif e certo Sceraief, che da una terrazza gridavano ; — Uccidete gli nfedeli! I turchi sono già in piazza del ercato! Dal drammaticissimo processo risultò in arte infirmata la deposizione di Mustafà, er quanto riguarda il disarmo del cadavere e la corruzione dei funzionari; risultò evidente la colpabilità di Sguzi e di El Gallas, che fu udito vantarsi di aver colpito per il primo il povero inerme soldato. I condannati a morte furono-. Sguzi e Mohamed El Gallas, che negarono ostinatamente. All'ergastolo furono condannati: Mustafà Ben Abdelain e Ahmed El Scerif per correità; a 20 anni di reclusione il maestro di religione Fighi Arbi Ben Agi Cafl; a 10 anni di reclusione Salem El Afian; a 5 anni i due becchini. ; - Tutto è calmo alle trincee. Il tenente Gavotti, volando questa mattina, ha notato un accampamento a Suani Ben Aden, forte di circa 6 mila uomini, leggermente spostato. Le notizie degli informatori dicono che all'attacco di Ain Zara presero parte gli arabi di Suani Ben Adem e di Fonduk el Gascir e circa 500 soldati regolari. Le perdite degli arabi sono ingenti, quelle dei turchi poche. I capi arabi sarebbero stati: Meyeni ben Salem, Ali ben Tenusc, Fimuri Ermelli e Mohamed ben Zàid. Fethy bey vive a Azizia, con poche tende, viveri e munizioni. GIUSEPPE BEVIONE. lmctlHacldasfsrmsldctrsQlpagTfnsvmcfsiugscdtdfiGtdsz

Luoghi citati: Aden, Ain Zara, El Gallas, Salem, Tripoli