I 29 turchi consegnati a prefetto delle Bocche del Rodano

I 29 turchi consegnati a prefetto delle Bocche del Rodano I 29 turchi consegnati a prefetto delle Bocche del Rodano La versione del comandante del " Tavignan.. (Servizio speciale della "Stampa,,) Marsiglia, 29, notte. La più grande sorveglianza viene esercitata slamane lungo le vie del porto e specialmente nella parte sud, ove si trova il servizio sanitario e il posto dei piloti. Su ogni, battello pilota sì trova un agente di polizia per impedire a qualsiasi persona estranea al servizio di recarsi a bordo. Gli equipaggi dei battelli sono consegnati sulle navi. Quattro ispettori della polizia generale con numerosi agenti della polizia, sor- vegliano strettamente l'esecuzione degli ordini del Governo, perchè nessuno possa di riacrsi oers,ì il FriouL ln1ine' una riaorosa sorveglianza è esercitata per impedire qualsiasi sbarco, n le navi vengono condotte al pontone d'ormeggio della Compagnia transatlantica. Intanto la Commissione nominata dal nneqellFgatamGcfn Governo incaricata della identificazione dei 1° si era rfata /in da al Fnoul in una scialuppa a vapore del ser- vì.io sanitario_ n Saint Augustin> che avrebbe dovuto giungere nella mattinata non fu segnalalo che dopo le 17: il suo viaggio1 fu ritardato da uh forte vento nord-ovest. Appena an"nuncÌato l'arrivo del piroscafo il..sig. Rosse> c<J.enU Oeneralè della Compagnia trans tlantica, si è recato al Frioul insieme al prefetto delle Bocche del Rodano, sig. Se- Tamcc, at gen. Pcrrier, governatore mititare di Marsiglia, dal sig. Gorel, diretto re del servizio sanitario, e dal sig. Borelli, rCPmnùssario speciale del porto. Tutti que' sii funzionari hanno sorvegliato l'ormeg7 W'deJ Saint Aùgustin ed alle 6,30 in pun« , " 6 . ,-.„„,' „ /o senza il menomo incidente, Vagente Ro^e comegnava al Prefetto i. 29 turchi dci Manouba. Durante il - soggiorno dei 29 turchi al Frioul l'accesso al forte e quello alle isole \Poiv.cguc e Ratomeau sarà completamente ^rolbUo- n generale Pcrrier e il. dottor Forei sono incaricati di sorvegliare su ogni ìservl.io e sumappl^azione delle misure del 'Q0vnrno. I 29 turchi sono stati ospitati nei più bei au.vartamenU del .lazzaretto del .Frioul. j j ' iì rapporto li c[al Console francese di Tunisi (Servizio speciale della Stampa'. Tunisi, 29, notte. Ecco il testo del rapporto che il coman¬ lm Tavignan ha presentato al Con- „,„-.„.,'-;» serrai nifi da vicino ta costa \ue 345 comparve all'orizzonte >' t0*"'- Ù>*J ^"i"liu.iua « — «-o una torpediniera italiano, che si avvicinò ■■ parecchi marinai, che si acicinù al Ta-no a un altro porlo tunisino. L'ufficiale contestò il primo punto e dorelle airen-dcr.n all.eciden-ii quando mostrili, la boa indicante la mia posizione. Mi chiese al-,.„,•/„ ,i; hnrrin in mi ritintili iiiima u cane ai uoiao ma io mi nniuai ai mostrarle, ionio allora a borao a eonfe-rire col comandante. «Durante queste trattative preliminari i marinai del Tavignan procedettero al salvataggio di un. marinaio italiano caduto da un canotto che stava per affogare. Il Tavignan andava leggermente alla deriva e cosi fece mettere l'ancora, mentre la se- ,conda nave italiana, la Canopo, seguitava a cannoneggiare le imbarcazioni, poco lontano. La mancanza di fondo impedì di continuare l'in seguimento. L'ufficiale italiano tornò una seconda volta a bordo del Tavignan manifestando il desiderio di visitare il carico della nave francese. Rifiutai, e allora l'ufficiale dichiaro che la nave doveva essere condotta a Tripoli. li L'equipaggio della nave italiana Fulmi-! ne prese il posto di combattimento; i con noni e i fucili furono puntati sul Tavignan e sotto questa minaccia cominciò la perquisizione. Le cale furono minuziosamente esplorate, parecchie casse furono aperte, e e carte di bordo furono esaminate particoareggiatamente. Poi l'ufficiale tornò sul Fulmine, lasciando il Tavignan sotto la guardia di un gradualo e di marinai in armi. Alle 10 di sera, ricevetti l'ordine di tenermi pronto a partire per Tripoli, alle 6 del mattino, dietro nuovo ordine mi misi in viaggio scortato dalla Canopo. Giunsi alle 8 a Tripoli, dove mi si fece ancorare a fianco della Carlo Alberto. Un ufficiale di questa nave sali a bordo esaminò nuovamente le cale e alle 11 mi si informò che ero libero di riprendere il mìo viaggio » Il lettore, che ha aippreso dalla particolareggiata narrazione del nostro Cipolla come avvenne la cattura del Tavignan, può agevolmente rilevare le inesattezze contenute in questo rapporto del comandante francese. Il nostro corrispondente di guerra, il quale si trovava a bordo dal Fulmine, che operò la cattura, epperò ha avuto modo di rilevare tutti gli elamenti di fatto, ha ben messo in chiaro la circostanza che il piroscafo contrabbandiere, al momento della cattura, non si trovava più nedle acque, territoriali, bensì in quelle neutre, come risultava dalla miisurazione eseguita cai telemetro Bahr dal co mandante del Fulmine.. E' vero, peraltro, che 11 nostro Cipolla prevedeva come e qualmente 11 capitano del Tavignan si sarebbe ostinato ad affermare, nel suo rapporto, tutto il contrario. Una seconda inesattezza di questa relazione può- rilevarsi a proposito dell'episodio del marinaio ita-Mano che corse pericolo di annegare e che fu tolto d'impaccio dai suoi compagni. Il comandante del Tavignanmentre si dimentica di dire. che il piccolo naufragio fu provocato precisamente da una falsa manovra del suo piroscafo, ci tiene a far credere che il marinaio fu salvato dagli nomini del Tavignan: la verità è, invece, che il comandant» francese si mostrò impressionato dal pericolò che correva il nostro marinaio e che ài tenente Castoldi del Fulmine gli suggerì scherzevolmente che non si preoccupasse perchè « i marinai italiani si salvano, senza aiuto». 1 tlÉSil ÌFI[8-!tlli per prevenire altri incidenti? (Servizio speciale della Stami»). Parigi, 29, notte. In attesa che la Corte dell'Aja si prò nunci sulla questione giuridica sollevata dall'incidente franco italiano si impone — scrive il Journal un compito urgente : bisogna che sia prevenuto il rinnovarsi di conflitti pericolosi per le i-elezioni dei due mp=i- bisne-na inoltre metter fine ad una paesi, Disogna, inolile, meuei nne aa una situazione che turba profondamente ginn- teressi della navigazione nel Mediterraneo e particolarmente della gian Sirte. Si ap- lnar?n|- }}„/-empito di una tale commis- è dlf{lclje a definire. Non si potrà, |jei4anl0f chiedere ad una Potenza bellige- '£i ^l^t,"^^ S Eli zia e che questa imprecisione è voluta, l-. Commissione franco-italiana eosì do- \vk collezionare il testo preciso dei'vari .atti ed assicurare 1 esecuzione di essi. Co- \s> l>:>trà, anche con regolamenti del gene- \re "!i duello intervenuto il 17 gennaio tra |Poincal.è e Tìttoni) chc non ,potò disgrazia-,tasnente-'essere eseguito, prevenire conflit-ti più gravi ». 1 14 turchi Catturati Sili "RrfiOfinZ i wt iuiuui baimi au sui Di cyt,U£ ., Pi'Jino Hìvp'ti.i in flii'Miaif'a ei .un» Ulieill JH^lienaiUl Roma, ìj. notte. I militari turchi catturati nel Mar Ros- ,,.>,„ „„„,„ r>„ *m bordo della nave Bregenz avevano biglietti dì viaggio Vèr "' uez, altra prora questa della loro intenzione di recarsi in ' ' Cirenaica.

Persone citate: Bahr, Borelli, Carlo Alberto, Castoldi, Sili