La vertenza metallurgici automobilisti

La vertenza metallurgici automobilisti La vertenza metallurgici automobilisti In seguito alla deliberazione presa dagli a- cderenti alla Federazione metallurgica, di aste- snersi anch'essi dal lavoro, per non offrire pre- Btesti a possibili conflitti coi compagni sciope-| ranti, lo sciopero si può dfre completo. Sol- ] ctante -Uà Bapld il lavoro potè essere ripreso cin proporzioni ridotte per la presenza di cir- ; mca 160 operai, su circa 300. Alla Brevetta wt, \ alla Fial-Ansaldi, alla Diatto. alla Lancia, alla Flat-Montaaaio, • alla Fiat-Carrozzeria l'astensione fu generale; digulsachè lo-officine; csono rimaste assolutamente silenziose. Alla Itala entrarono 00 operai; alla Spa 10; alla. Seat 9; ma anche costoro furono invitati da- gli stessi industriali a lasciare lo stabillmen-icto, essendo in maggioranza manovali. Alla Ffort, in corso Dante, sono entrate IO persone. La riunione al palazzo delle Industrie artistiche Il Comizio doveva iniziarsi olle 9, secondo l'invito fatto nella precedente riunione, ma a quell'ora — forse a causa del tempo poco clemente — nel .Padiglione delle Industrie artistiche al Valentino si si trovavano raccolti che quattrocento scioperanti all'incirca. Fu soltanto verso lo 10 che gli operai cominciarono ad affluire al cancelli del corso Vittorio Emanuele per partecipare all'assemblea, che si annunziava particolarmente interessante per le comunicazioni del Comitato di agitazione. In breve la rotonda centrale 6 gremita e le gallerie laterali s'affollano pur esse, quantunque non ..tutti gli scioperanti sinno puntuali al convegno. Sulla tribuna Improvvisata salo ad aprire ta seduta l'operaio Nepote. il'quale dà subito la parola a Santini del Comitato d'agitazione. Quosti fa una breve cronaca della mattinata, rilevando che lo sciopero è virtualmente generale e comunica quindi l'ordine del giorno votato nell'assemblea, di domenica dai federati. Egli si augura clic questa' (astensione dei compagni, i quali avevano accettato il Concordato, sia di buon auspicio per un'azione coimmo "ttr> a risolverò la vertenza col Consorzio. Annuncia pure all'assemblea cho r^\tat^ /4,,„if„(„r,0 . v-t„n„,n „.,,„„ 11 Comitato d agitazione ha ritenuto ne^essa rio creare un vero e proprio Sindacato, del finale faTà parte come segretario lo Zocchi, venuto espressamente da Bologna per assi atere gU scioperanti in queste periodo di lot- ta' Cmclùah dicendo che i dirigenti 11 movi mento sono finalmente venuti in possesso di una copia del nuovo Regolamento, ottenuta da un amico che l'ebbe a sua volta provvi soriamente da un industriale. Si provvedere mllnai . f.rIfl triccrlvere ner studiarlo bene ^W;? Iar'° «ascinere pei stuaic,rjo Dene in .Q3n( punto. Prende quindi la parola lo Zocchi, il qualo si compiace del risultate numerico del corni- 7i0 indizio di forza, e di energia ed esprime , ■ JtmlZ10 01 Sergia, eu e5!»""^ ^ «P«™«* «ho «ra i presenti vi siano anche. *!' clucl federati1 che avevano ostacolato il movimento e che ora hanno aderito all'asten- sione. Accenna subito al punto essenziale della discussione che dovrebbe farsi e, premesso come la voce sia corsa che il Consorzio degli industriali sarebbe disposto a trattar- con una organizzazione costituito, dichiara l'in- tendimento del Comitato d'agitazione, di ras scemare le sue dimissioni, k. i compagni che presero a guidare il ino vlmento — dice l'oratore — hanno coscienza della loro grave responsabilità e le loro di missioni non devono essere giudicate come atto di pusillanimità, di paura. Essi sono sempre animati da energici intendimenti; ma appunto per la questione di forma e per di- raosrraro la serietà dell'agitazione, era neces- 'sarla tale loro deliberazione. ' «L'assemblea, quindi, - dichiara Io Zocchi, ; re <?ur* è fflfàfi uni(,° r t taUingici automobilisti di Torino, per il qualo vi sono già almeno tremila firme, ■ E' una decisione questa della massima importanza che i convenuti debbono com ,„ io o,,ó rmwot., . Prendere in tutta la sua portata ». Lo Zocchi legge perciò un ordine del glor no in proposito e lo spiega ampiamente pun to per punto. GU scicperanU all'unanimità, lo approvano'. L'ordine del giorno è cosi concepito: « L'assemblea; considerato la situazione nuo va creata dall'atteggiamento dl quel compagni che sino ad oggi si erano mostrati ostili m(Wi,~«ntft „ ri,P sml venuti od incroscare i moviment0 0 cne son venjtt aa ingrossare te flle rtft?li scioperanti; ■. considerato la ragioni che hanno Indotto ji Comitato d'agitazione a presentare le proe „„. dimissioni collettive- .Sindacato unico istituito superano già il nu mero dl tremila: V dicMara ufficialmente costituito il Sin-, 1 daca\o"uniM"metelÌu^lco"dìTó^o; r anrPtte le dimissioni del Compito d'niri 1 accetta le mmissioni aei i^omitato a agi fazione; 3' passa immediatamente aBa nomina di S ± ¥™Wo« ammlnpazionT r^sorio —, del Sindacato - V dà mai mandato al Consiglio anzidetto di - assumere la dirigenza deU'agitazione, in rap- presentanza della massa scioperante per lo S svolgimento delle trattative con gli industria- H. salvo a presentare ogni eventuale accordo - ajla ratifica della assemblea generale degli o scioperanti stessi ». Lo Zocchi avverte quindi che gli fu offerto il posto di segretario del nuovo Sindacato: ,egll l'accetta per 11 periodo dell'attuale movi! niente ma non infgg definitiva per i molti iil111^*»" precedentemente assunti, | Dopo questa dichiarazione del segretario si e -.procede alla nomina del Consiglio direttivo B ^ sindaoato, che riesco composto, salvo er- «hr! 1rlon,tfM^r^\ Feda Canapiglia, Alvlsi, vannini, Testa, San itini, Viscardl, Nepote, Buglione, Grande, Ber- ò l - - - a , e r a toro, Boschetti, Goffi, Fassino, Santoro, Frasca Bona Pani*, Giorgi, Coppo, Ferraro. La riunione termina con poche parole dell'operalo Viscardl. l'operato della Direzione federale Gli inscritti alla Federazione furono convo- Ccatl per ieri, alle 16, nel salone sotterraneo delpalazzo dell'Associazione Generale, per dlscu- tare in merito alle spiegazioni che 1 dirigenti avrebbero dato sulla portata reale a sostan- ziale del tanto discusso regolamento. Per evi-tare la possibile presenza di estranei, l'in-gresso venne regolato dall'esibizione dello tes-sere federali o da speciali biglietti d'invito. Il vasto salone era quasi letteralmente occupate. Alla tavola presidenziale presero posto, col segretario federale Colombino, gli altri membri che con lui studiarono, discussero e concordarono il regolamento. Era pure pre-| sente il segretario del Comitato centrala,! Bozzo. Affidata la direzione della discussione al! compagno Dovo, ebbe primo la parola Lan-j cjna_ u quale comunicò che, recatosi pellài mattlnnta ad abboccarsi, in nome della Fede-i ra7Aon% co, Consorz10 deB„ industriali per sa-! pere so, dato i fatti avvenuti, pensavano di considerare come nullo 11 patto regolamentar»' a™™, ebbe in risposta che nessuna deU aerazione in tale senso era stata presa e quindi Der ^ 11 regolamento è considerato tuttora icotne un Bart0 definitivamente convenuto. , t o a -, i o o o i to o - - - Fatta questa comunicazione, a dimostrazione della lealtà degli industriali, prese la parola Colombino, al fine di dimostrare ancora una volta, ad esauriente confutazione degli avver-i sari, che 11 tanto maltrattato regolamento e! in realtà una copia quasi conforme e miglio-! rato del regolamento pattuito co\VItala che funziona regolarmente da quattro anni coni soddisfazione dl entrambe lé parti. Ed a dime strazlone di questa asserzione, egli diede let-> tura dei singoli articoli dol regolamento con-| cordato, confrontandoli uno per uno cogli articoli corrispondenti dell'antico regolamento dell'Itala. Man mano che la lettura procedeva, egli mise in rilevo le poche ma reali migliorie' introdotte noi nuovo patte; quella, ad esempio,' dell'Indennità in caso di licenziamento, cha può considerarsi come una conquista, tanto' più notevole inquantochè non è bilaterale. Infatti, mentre l'operaio ha facoltà di licenziarsi da un giorno all'altro senza perdere nulla di quanto gli è dovuto, l'industriale deve dare' tre giornate di paga all'operaio che licenzia e una giornata in più per ogni "anno jdl lavoro corti pi uto nello stabilimento. Un altro pai tic o- 1 lare notevole del nuovo patto è dato dalla ga-; ronzia che lo paghe considerate conglobai-; mente non possono essere diminuite per tuttala durata della convenzione. i Illustrato che ebbe questi punti, Colombino; passò alla confutazione delle argomentazione avversarie, prima fra tutte quella cho le giornate di garanzia siano nove, come orroneamento fu detto, mentre in realtà, sono sai. «Ci fu poi rimproverato — continua — la soppressione dei minuti dl tolleranza, e questo rimprovero ci è venuto particolarmente dagli avversari della Fiat; ma costoro — prò-: seguo — non considerano cho la soppresslona della tolleranza, da anni, del resto, applicata senza contrasti all'/tela, è largamente compensata dal riposo del sabato, che gli avversari vogliono ora vantare come una loro con-; auista. Si ò anche, detto — prosegue ancora — che coi nuovo regolamento si è tolto ogni possibilità di sciopero; e questo non è assolu-; tamente vero. Il nuovo patto contiene soltan-: to delle norme, a cui le maestranze sono sottoposte prima di addivenire ad uno sciopero.! Ma nulla impedisce che lo sciopero si possal foro quando gli interessi della classe lo esi-; ffano. E' verissimo che non sono più possibili gli scioperi cosidettl Impulsivi, ma Ciò non devo essere considerato come un danno per gli operai, ma. anzi, come una foy.a nell'azione'" dell'organizzazione, e quindi un benefizio per gli organizzati. Continuando, accenna poscia al tanto discusso ufficio affidato agli industriali; di esigerò le quote federali. In realtà mai si è fatta questione di rendere obbligatoria l'inscrìztone nella Federazione. SI e soltanto convenute di unire al libretto contenente le disposizioni regolamentari, cho si deve consegnare ad o-; gnl operaio, un foglio contenente una dichlarazion di autesizzazione all'industrialo dt| trattenere sulla paga la quota federale. Nes- • sun obbligo però è stato convenuto per l'acccttazione dl tale foglio: digulgachè l'operalo cho non intende dl inscriversi alla Federazione è •perfettamente libero di farlo. » Corto, non vi nascondo — proseguo Colombino — cho tale appendlco al regolamento, per quanto facoltativa, fu da noi ideata col rivo desiderio che contribuisse ad attirare nella massa federale la maggioranza dei metallurgici; ma queste desiderio 6 più cho legittimo in noi, che vediamo nella pratica quotidiana che le battaglie del lavoro si possono vincere soltanto quando le organizzazioni sono forti, potenti, disciplinate. •Per ultimo l'oratore si sofferma sull'accusa che dice falsa ed assurda, che il regolamento sia concordato da tre mesi; mentre è notorio che 11 Consorzio padronale è costituito da duo mesi circa. Accennando poi agli studi comparativi fatti all'estero, dice e dimostra che in Austria è in Germania, ad esempio, i regolamenti di fabbrica non contengono disposizioni che ri-: guardino la cosidetta tolleranza d'entrata; e ciò perchè gli opera! dei due Paesi non comprendono nemmeno che si possa recarsi al lavoro in ritardo. Sarebbe bello • concludo -i che telo coscienza diventasse pure una conquista dell'operaio italiano, poiché è nel possesso pieno della coscienza del dovere che l'operaio trae la forza di difendere i suoi diritti ed i suoi interessi ». L'oratore deplora ancora il fatto, che AoltW forse la totalità degli scioperanti, ignora le' realta sostanziali del regolamento, ed 6 perciò che 6 facile a< loro capi la critica. E' vero aggiunge - che essi ci hanno invitato oggi ad un contradditorio col loro duce venuto da' Bologna, Fulvio Zocchi, ma lo mi domando quale utile pratico può avere un contraddittorio con lo Zocchi ex-ferroviere, pratico' for-^ se dl altre organizzazioni ma assolutamente incompetente "In fatto di organizzazione metallurgica. i, JL'prdine del giorno Dopo il discorso Colombino si apri la discussione; ma' la discussione in realtà non avvenne. Alcuni fecero soltanto osservazioni sull'applicabilità di qualche punto del regola-; manto, e alcuni altri si limitarono o a consigliare o a sconsigliare contraddittori o con-, tatti cogli avversari; altri giudicarono op-j portuno la pubblicazione dl un manifesto alla cittadinanza. Altri ancora accennarono sdegnati alle calunnie diffamatorie che vengono messe in giro contro i dirigenti federali. E a questo proposito Colombino comunica che: per quanto lo riguarda ha già dato qualche querela.. ÉjJtH* Il segretario del Comitato centrale, smmst concluse poscia ogni discussione, dimostrando ebe il regolamento degli stabilimenti dl l'. Terni, che i sindacalisti considerano come - ! una conquista vittoriosa, b peggiore e non dl i poco del tanto criticato regolamento torine- se; il che vuol dire che 1 sindacalisti tuonano -:a parole In difesa degli operai, ma In fatto -!non sanno difendere gli interessi della mas-jsa come ha saputo fare la Federazione tori. ' , i e ncse. Infine l'assemblea approvò all'unanimità e con un evviva alla Federazione, 11 Begu«te ordine del giorno: i :« I metallurgici organizzati- nella riunione?"

Luoghi citati: Austria, Bologna, Germania, Torino