Chi organizzò la campagna italofoba

Chi organizzò la campagna italofoba Chi organizzò la campagna italofoba Roma, 9, notte. ititi redattore del « Corriere di Sicilia » ha intervistato, a Palermo, Jules Linster, che fu a Tripoli, segretario e compagno di lavoro del signor Otto Cesare Artbauer, cui si deve, secondo ■ $1 Linster, finterà organizzazione della propaganda di diffamazione contrei l'Italia. L'Artbauer, nel luglio 191J, iniziò, per conto '-del Governo austriaco, una spedizione' nell'hinterland tripolino. . « — Ritornati da^ questa spedizione, lia detto il Linster, — ci recammo presso 4p console -d'Austria, e apprendemmo la notizia che tutti gli Italiani erano fuggiti f che stava per giungere la squadra. L'Art bauer vide, nella occupazione italiana, la distruzione della sua impresa, e da questo momento egli dimenticò lo. scopo sci'cn tìfico, più che politico, per il quale era partito. Egli, infatti, viaggiava nell'interesse della Società Geografica di. Vienna, con l'autorizzazione della Turchia a penetrare neìVhinterland a suo rischio e pericolo. •Egli aveva ricevuto fucili e danaro dall'Austria per la sua missione politica. L'intervento dell'Italia armata lo .mise alla disperazione. Egli qualificò la spedizione come fatta da briganti, mise in opera tutte le sue forze e le sue relazioni con la madre patria. Lo stesso giorno del suo arrivo mi dettò un violento articolo, che mandò'al, "Berlinev Lokal Anzeiger» e alla « YV'iener Tàgeblatt ». Egli era divenuto •il cenilo intellettuale della diffamazione gemica /a Tripoli, e sicuramente all'Artbauer si" devo in massima parte ciò che hanno stampato contro l'Italia i giornali più : accreditati dell'Austria e dell'estero. Basta leggere i. numeri settimanali della «ifvolriischc Volks Zeitung >v perchè appariscano il fiele e il proposito della campagna fatta a Tripoli dall'Aribauer. Nei suoi articoli ha diffamato il piano di attacco dell'ammiraglio Fara-velli.-perchè affermava che il « bombardamento venne diretto sulla città e non sui forti soltanto, e che in questo primo fatto gli Italiani avè'vènb provato come i turchi fossero più «mani di loro, ecc. ». A partire da allora, la campagna dell'Artbauer si fece più velenosa per l'arrivo dei giornalisti inglesi e tedeschi, e l'Artbauer divenne l'anima" della, campagna diffamatoria. Il giorno dopo il combattimento del 26, un messo dell'Artb»uer. von Gotberg.. venne a trovarmi e mi dettò il'telegramma seguente: « Settecenti Italiani fuori di combattiménto, 85 soldati presi dal colera. 4000 arabi, uo.rnini, donne, fanciulli, massacrati, oasi piena di cadaveri in putrefazione, che impestano la città, atrocità senza fine e senza nome commesse, appello alla Conferenza dell'Aia.».

Persone citate: Jules Linster