Una degna risposta ai pacifisti turcofili

Una degna risposta ai pacifisti turcofili Una degna risposta ai pacifisti turcofili Riceviamo, e integralmente e con piacere pubblichiamo : Napoli, 27 Dicembre 1911. Chiarissimo Direttore, «Voglio informarla senza Indugio di un'a-i zlono spiegata in questi giorni contro l'Italia, per la qualo do credetti di dare la più categorica sdegnosa risposta. a Dalla a Poace .Society » di Londra fu a me inviata, qualo membro della « Law Interna-! tional Association » di Londra, una protestai contro l'Italia, con l'invito — pare Incredibile! — a sottoscriverla per adesione. La protesta.1 che porta le firme di Lord Avebury, membro della Camera del LowJs. di Courtney of Penwith, membro della Camera dei Lords, dij Weardale, presidente dell'Unione mt^rparla-i mentore, di I. Macdonell. membro della SuH prema Corte d'Inghilterra, di Westlake, presidente dell'Istituto di Diritto Internazionale, di H. Goudy, professore dell'Università di! Oxfo-Td, dice cosi: « Considerato che le infrazioni del Diritto! » Internazionale devono formare oggetto di » una pronta e formale protesta, onde non di» ventino regola generale; « Considerato che l'art. 2 della Convenzione » dell'Aja del 1399 per II patto di pace lmpo-j » neva all'Italia, nei rapporti della Sublime » Porta, sottoscrittrlce della Convenzione, prw » ma di dichiarare la 'guerra e far sorgere il) » conflitto con la Turchia, di chiederò, per «quanto le circostanze lo permettessero, il » buoni uffici e la mediazione di una o più'. » Nazioni amiche; a Considerato (scrupolosamente dichiarando' odi nou emettere nessuna opinione in me-,, » rito al conflitto sorto fra l'Italia e la Tmv » chia) che 1 torti allegati, cioè il trattamento » inflitto ad italiani nel dominio Ottomano,: » sono in complesso individuali, da individui a contro individui, e le doglianze per le dlffl-' » colta incontrato di ottenere vantaggi eco» nomici sono di quelle che vanno eminente« mente decise dall'Arbitrato che jdudichereb-' » ho di quale moderato danno sarebbe la Tur» chia. eventualmente responsabile: * Considerato che nessuna minaccia di imn » Mutazioni', o di guerra è stata fatta dalla » Turchia all'Italia; , « Considerato che senza nessuna -referenza » e senza i buoni villici e mediazione delle' * Potenze amiche o arbitrato, i! Governo Itai » liano ha in 21 ore annunziato le ostilità! » contro la Turchia ed ha occupato lo prlncl-! » pali città del litorale di Tripoli; ' i « Apprezzando le grandi opere di statisti & i puristi italiani, quali Gentile. PierantonJj » Fiore. Mancini, per il progresso dell'auto-) » rità del Diritto Internazionale e la sostltu» ziono del regno del diritto a quello della » forza nelle relazioni internazionali, e meli mori della rimarchevole lettera del Mancini. » scritta poco prima della sua morte, all'Isti» tato di Diritto Internazionale, dich'arando » cho la sua vita era votata a tre riforme, di » cui .la -terza era « la civilizzazione della » guerra con ricorso all'arbitrato per regolare; » i confini internazionali », e della prima let-: »tera del 1877, scritta allo stesso Istituto, chef » diceva cho « i grandi scopi della giustiziai » internazionale e della pace » sono lu guidai » principale della politica italiana: i « L'Italia, In mezzo alle vicissitudini che mi-; » naccianò la tranquillità dell'Europa non ha) » altra .ambizione cho di concorrere con i suoi » sforzi a fare cessare le calamità della guer-' * ra, a ristabilire la tranquillità sulle basi du» rature della giustizia, ed a lavorare per ili » progresso della civiltà »; e Per queste ragioni siamo con riluttanza^ * spinti a protestare contro l'azione del Gol » verno Italiano, che, per le premesse consi-( » derazioni^ dovo reputarsi in disaccordo col » Diritto Internazionale, con lo opere del Man-I » Cini e degli altri grandi italiani, e col giusto; » riguardo dovuto alla buona fede nazionale; » deve reputarsi come tendente al discredito! » ilei trattati e del benefico progresso degli) » accomodamenti pacifici dei conflitti-inter-j i nazionali, e corno tendente a fare iiidietreg-J » giare la causa della pace in Europa e nel1 » mondo intero ». • j «All'Invito ho risposto subito nei seguenti' termini: i t Signore, la protesta, che voi m'indirizzate' » per avere la mia adesione, non è sole vizla» ta dal punto di vista del fatto e del diritto, » ma e anche, per il suo fine morale, degna di » riprovazione. Come giurista, in una prossi» ma pubblicazione, io dimostrerò gli errori » evidenti di questa protesta in rapporto con » l'art. 2 della Convenzioo dell'Ala del 1895) e ì»' dell'art. V della 2' Convenzione del 13' ot» tonre 1907, e come l'azione dell'Italia non » tocca affatto e neppure allontana la grande » finalità degli uomini di pace, poiché alla » pace si r^uò giungere solo dopo avere vinta » la grande partita contro I popoli barbari. « Oggi, come italiano e come uomo civile, » io respingo, come indegna, la prosa che voi u ini indirizzate. — Ernesto Foiitunato, avvo» catn alla Corte di Cassazione di Napoli • membro della Law International Associa» tlon • membro della Sociétt de LegislaJion » Comparùe - cavaliere dell'Ordine dei Santi » Maurizio e hazzaio • console della Repub» blica della Colombia ». «La prego, signor Direttore, di voler pubblicare quanto le riferisco nei suoi precisi ter-j mini, e perchè, come italiano, desidero non passi in silenzio l'Inqualificabile avvenimento, e perchè tutti i giuristi siano, alla pari di mej in grado di confutare certe enormità che la' sola lettura dell'art. 2 della Contenzione del-: l'Aja del 1899 e dell'art. 1" della 2' Conven-: zione dell'Aja del 18 ottobre 1907 rende palesi.! « Accolcra i miei anticipati ringraziamenti e mi creda di Lei dev.mo Ernesto Fortunato »«- Chi sarebbe l'autore principale del delitto di via Ordener Parigi, 1, mattino. ; Si è quasi certi oramai di conoscere l'autore principale dell'attentato di via Ordener.In seguito ad informazioni avute e raccolte dal signor Hamard, sembra che 11 feritoredell'esattoro Cady sia un anarchico, di orN Rine belga, certo Carouy, che era noto però] sotto il nome di Leblanc e dai suoi fami-j gliari soprannominato Roquin. Egli è nato» nel Belgio, esercita la professione del torni-: tore ed ha 22 anni. Secondo le ultime in-i formazioni sembra adunque che il Carouy; sia il principale autore dell'assassinio. Nella serata il capo della Sicurezza ha raccolto alcuni fatti assai precisi sui complici dell'anarchico belga, i nomi dei quali sono tenutiper il momento gelosamente nascosti.

Persone citate: Cady, Cini, Dalla, Ernesto Foiitunato, Ernesto Fortunato, Leblanc, Mancini, Westlake