La morte del gen. Ponzio-Vaglia

La morte del gen. Ponzio-Vaglia La morte del gen. Ponzio-Vaglia e l a e e a e i e g(Per telefono alla Stampa). Roma, 29, mattino. Questa notte, alte 0,50, nella sua abitazione in via Colline, è morto dopo breve malattia il generale conte Emilio Ponzio-Vaglia, sonatore del Regno. Egli è spirato con l'assistenza religiosa di mona. Beccaria cappellano di Corte, presenti tutti i famigliari: la contessa Fanny nata Rogter, il figlio ing. conte Roberto, ispettore superiore delie Ferrovie dello Stato, le figlie e il genero avvocato Angelo Livio Ferreria Era pure presente il medico. _dfel Re cornai. Quirico. Il Re ha dovuto con rincrescimento aste-, nersl dal visitare l'infermo anche perchè, nonostante la grande apprensione che destava il suo stato, egli ha ignorato quasi fino al l'ultimo la gravità della sua malattia. Il Re però ha contìnuamente mandato a chiedere notizie come pure hanno fatto le Regine Eléna e Margherita. All'abitazione di via Colline in questi ultimi giorni si è recato personalmente anche il Duca d'Aosta, particolarmente legato di amicizia col defunto. La camera, dove è morto il generale Ponzio-Vaglia, è stata trasformata in camera ardente. La salma è stata coperta di fiori. I Sovrani hanno visitato stamane la salma, recando per primi i fiori. Furono ricevuti dalla vedova, dal figlio e dal genera I funerali avranno luogo mercoledì, alle ore 10 antimeridiane. LddiedsetanBCepVDn ministro di Stato conte Emilio PonzioVaglia fu una delle figure più note della Corte e dell'esercito italiano. Egli combattè in Crimea facendo parte di quel minuscolo ma prode esercito piemontese che riusci col'valore dimostrato a dare il più valido aluto all'azione politica del conte Camillo di Cavour, tendente a creare al piccolo Stato subalpino dei potenti alleati, che lo aiutassero poi nell'impresa della redenzione italiana, il conte Ponzio-Vaglia seppe con la 6ua condotta meritarsi l'ammirazione dei superiori e a buon diritto si fregiò in seguito della medaglia avuta in quella gloriosa campagna, 1 superstiti della quale ormai sono presso che tutti scomparsi dal mondo. Prese parte alla guerra di indipendenza del 1859, percorrendo tutta la Barriera fino ali grado di tenente generale, ed ebbe Importanti comandi. Re Umberto lo chiamò dopo il Medici, a coprire l'ufficio di suo primo aiutante di campo ed ebbe per lui un affezione pressoché fraterna. Tale benevolenza era completamente meritata perchè il generale Ponzio-Vaglia ebbe per il suo Sovrano una devozione senza confini. Il generale Ponzio-Vaglia era già primo aiutante di campo di Re Umberto quando era ministro della Real Casa il senatore Urbano Rattazzi. Arrivato al potere nel 1893 l'on. Crispi, quando questi chiese ed ottenne che l'onorevole Rattazzi lasciasse il suo alto posto, il generale Ponzio-Vaglia fu nominato addetto al Ministero della Real Casa. Raggiunto il limite di età nell'anno 1897, abbandonò l'ufficio di primo aiutante di campo per passare nella riserva. Re Umberto non si volle privare della preziosa opera sua e lo nominò suo primo aiutante di campo onorario e ministro titolare della Real Casa. Nel 1900 sì trovò col compianto generale Avogadro di Quinto, che era primo alutante di campo, a destra del Re. nella stessa vettura c e i a n 3 . o 1 e a o e e a n l o , lgptrleadsddeddcpdleminstoCultCÌbpfdnaLcdgbmzio-Vaglia uno schianto terribile. Fin da allora voleva abbandonare la carica di Corte e ritirarsi a vita privata, ma Vittorio Emanuele III tanto eeppa insistere presso di lui che 10 indusse a restare. Re Vittorio salito al Trono volle fare personalmente una diligente inchiesta sul come era avvenuta la terribile tragedia di Monza. Ora, dopo quell'inchiesta, il Re si convinse che, nè il generale Ponzio-Vaglia, nè il generale Avogadro. di Quinto potevano in alcun modo ritenersi responsabili della tremenda sciagura. Risultò, Infatti, che tanto la Regina Margherita, quanto i due generali avevano sconsigliato il povero Re Umberto dal recarsi alla festa ginnastica, che Re Umberto aveva voluto recarvisi, che i suoi alutanti di campo avevano preavvertito l'Autorità politica •e di Pubblica Sicurezza dell'andata del Re a quella festa, perchè venissero prese tutte le misure del caso, ma disgraziatamente tali misure non furono sufficienti. Re. Vittorio Emanuele si era tanto convinto che, nè il.generale Ponzio-Vaglia, nè il generale Avogadro di Quinto avevano alcuna responsabilità nella tragedia di Monza, che resistè energicamente alle esortazioni di coloro che, come, ad esemplo, il Saracco. Presidente del Consiglio, lo consigliavano a dare una soddisfazione all'opinione pubblica, esonerando dalla loro alta carica i due generali. Si ricorda che alla Camera vi fu una vivace discussione sull'argomento. Il deputato di Destra, on. Monti-Guarnieri, interpellò Fon. Saracco e chiese la testa di due generali, che riteneva non avessero fatto abbastanza per tutelare la vita del Re. L'on. Saracco difése i due generali. Qualche giorno dopo 11 Re chiamò presso di sè l'on. Monti-Guarnieri, e volle persuaderlo come le sue accuse contro i generali Ponzio-Vaglia e Avogadro di Quinto fossero ingiuste. Il colloquio fra 11 Sovrano ed 11 deputato fu piuttosto animato. L'on. MontiGuarnieri dichiarò brevemente di restare nella sua opinione; il Re ebbe qualche frase severi ma l'on. Monti-Guarnieri rispettosamente in stè nel suo punto di vista.. Cosi l'udienza fini? Questo episodio dimostra in quale conto Re Vittorio tenesse il generale Ponzio-Vaglia,' liquale non lasciò la sua carica di primo aiutante di campo che quando fu nominato ministro della Real Casa. Il generale Ponzio-Vaglia nel suo ufficio di ministro soppe dimostrare qualità non soltanto di uomo politico sereno ed elevato, ma anche di buon amministratore, e sotto la sua guida il ministero della Real Casa fu completamente riordinato e nell'amministrazione furono introdotte varie riforme ispi-, rate ai sensi di rigida, ma non gretta economia. Il 25 ottobre 1896 fu nominato senatore del Regno Egli era Gran Croce degli Ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro'e della Corona d'Italia, ed era insignito di quasi tutte le più importanti decorazioni estere. Il generale Ponzio-Vaglia era nato il 3 dicembre 1831.

Luoghi citati: Aosta, Crimea, Italia, Monza, Roma