Dopo la morte di Menelik

Dopo la morte di Menelik Dopo la morte di Menelik er l'incoronazione di Jasu - La convocazione dei grandi feudatari alla capitale - Ras Michael in marcia su Addis Abeba con 50 mila nomini. (Per dispaccio dal nostro corrisp. particolare) ADDIS ABEBA, 19, ore 16. (ricevuto il 81, ore 11). , T'osso confermarvi la notizia che Menelik *.effettivamente morto. La notizia è per ora ignorata dalla popolazione indigena 'dilla capitale. Si attenderà forse ad antiunitaria che convengano ad Addis-Abeba ingrandì feudatari dell'Impero, governatori delle Provincie. Si può calcolare ad km illese almeno il tempo necessario perchè Uitti i grandi capi arrivino qui. 1 più lontani sono ras Taclcimanot, capo del Goggian, e ras Sebal, capo della provincia di 'Adigrat, ai confini dell'Eritrea. \;ltas Michael, padre del nuovo Imperatore, 8.partito dalla sua sede di Dessie da cinque giorni. Questa circostanza indttee a ritcrìere che la morte effettiva •del Grande Imperatore sia avvenuta precisamente cinque giorni or sono. L'ultima cinta del Ghebi è im.penetr abile, riella prima e nella seconda cinta però la vita attorno alla Corte si svolge come d'or'dinarlo. 1 Tribunali, il mercato, i ricevimenti e ali aderasch (banchetti imperiali) hanno luogo come se la morte dell'incosciente Negus, da quattro anni inchiodato dalla paralisi su di una poltrona, non fosse avvenuta. Addts Abeba è tranquillissima. 1 "motivi che possono far temere disordini, più che dipendere dalla morte del Negus, hanno la loro ragione nell'atteggiamento dei grandi cavi. Non è escluso che, malgrado le loro passate proteste di fedeltà a Jasu, qualcuno di quei capi si rifluii di venire alla capitale a riconoscere il nuovo Imperatóre e si dichiari ribelle. La'psicologia abissina è troppo complessa e fatta di decisioni improvvise ed irragionevoli per formulare induzioni. In ogni modo, qui si calcola che ras Michael, che, a cagione del suo esercito di cinquantamila fucili, rappresenta il principale sostegno di Jasu e il più efficace esecutore testamentario della, volontà di Menelik, potrà essere ad Add~ts Abeba fra una decina di giorni, per prendere, in caso, possesso della città. Le truppe di cui dispone Jasu non sono mollo numerose. Se tutto procederà normalmente, se cioè i 'capi più sospetti aderiranno all'invilo di venire alla capitale, avremo fra un mese p due Vincoronaiione di Jasu, la quale, incoronazione conterrà implicitamente l'annunzio ufficiale dà parte del Governo etiopico della morte di Jfenelifc. CóhCè noto, nelle regole diplomatiche eUopiche non si ammette la divulgazione del trapasso di un Negus. Credo quindi che i ministri accreditati presso il Ghcbì avranno bensì dal Governo etiopico, a suo tempo, la comunicazione dell'avvento al trono di Jasu, ma non quella dell'avvenuta morte di Menelik. MARIO VAUDETTO. Il nostro corrispondente da Addis Abeba bagià riassunto nelle succinte frasi telegraflcbctutto quello che si poteva diro, che convenivaormai dire su di un avvenimento che nei quat-tro amu da che dura l'ameno ritornello Wmorto? ha perdutodomanda: E' morto p non 6 ogni interesse. Menelik dunque non è più. Il suo fantasma, reso incosciente dall'apoplessia parziale che lo colpi Quattro anni or sono, non apparirà piùdietro do vetriate della palazzina variopinta chetÈorfd1n1\dlT^idrlTaSa ^d ,\LeoL ^toro delle Tribù di Giuda », ridotto un povero«ssere piagnucolante, incapace di articolareIjarotó, senza coscienza del suo stato, senzanozìone della sua trascorsa onnipotente auto-rttà. In questo sia tutto ciò cho si può diredella sua scomparsa definitiva. Dal giorno che egli ha cessato di imperare sull'Abissinia ad oggi, molti, moltissimi avvenimenti sono accaduti. L'Etiopia ha quasi preso una nuova flsonomla, e l'allora tremebondo fanciullo designato da Menelik come erede del trono 'è diventato un uomo, un uomo di guerra, che ha pi i e e o a , è i e eel i saputo reprimere gravi ribellioni dei suoi leudatari. La morto effettiva quindi del Negus Ncghesti per eccellenza, non ha un'importanza politica maggiori di quella clic avrebbe avuto so quattro anni or sono Menelik fosso stato detronizzato e relegato su di un'amba. Noi siamo d'opinione clic l'incoronazione e ili riconoscimento di Jasu avverranno senza grandi scosse. I grandi feudatari cne oggi si sfptrovano alla testa delle provinole, sono presso a poco gli etessi che vi coimccmmo *™™n' or sono. Nessuno ha interesso a provarsi a. muoverò guerra all'erede di Menelik per conte-1 stargli l'autorità di imperatore. D'altra parto squalora dovesse avvenire che qualche grande sras si rifiutasse di recarsi ad Addis Abeba a itar atto di vassallaggio, non aspettiamoci di fvedere Jasu scendere in campo contro il ri- fibelle. L'AbisSinla è un paese molto più corner- valore o molto meno guerriero di quello che comunemente.si creda! Basti panare che il ^movimento ottapicocho si chiuso con Adua, ebbe lun periodo di gestazione e di preparazione Ldurato almeno un decennio. La figura del nuovo imperatore ò abbastanza nota perchè so no debba riparlare. Jasu I n(Giosuè) è Aglio <li una figlia del Negus, an- data in moglie a Ras Michael, il massimo fra itmfeudatari dell'Impero. La madro di Jasu soccombette per una malattia misteriosa. Vi è anzi chi afferma elio era stata avvelenata dall'attuale moglio (la settima), di Michael. Jasu ha oggi ventini armo. Fisicamente non possiede nessuna delle caratiteristicho del Nonno, 6 un puro tipo galla, di quella grande famiglia galla che forma la razza salvatrice della corrotta Abissinla montanara, infingarda e superba. La coltura che ha ricevuto Jasu è stata essenzlal- mante etiopica. Non gli sono state insegnate lingue europee. Si può ritenere che Jasu se-1 gulrà nel governo interiore dell'Etiopia lo o^\me di Menelik, il cui segreto di governo consHstette sempre nel « divide et impera». In quan- tei allo relazioni con l'Europa si può arguire,che Jasu, se non sarà un novatore ed entusiasta della civiltà come Menelik, non sarà aieppurc uno xenofobo come* Taira. Prova ne è il proseguimento della ferrovia francese da Gibuti pei- Harrar ad \ddls Abeba, avvenuto e quasi compiuto in questi ultimissimi anni. Ricorderemo per ultimo che Jasu ha effettuato il sogno del suo grande avo, grande naturalmente, considerato nell'ambiente etiopico, che era quello di sta. biiire ad Addis Abeba una di armi e di munizioni. Questa forma la preoccupazione più grossa dei mini stri europei ad Addis Abeba, ò stata naturai mente organizzata dai francesi. La politica dclla Francia in Abissinia è stata ed è sempre la medesima. Fare la fornitrice di armi per assicurarsi il monopolio dello comunieazioin". E fino ad un certo punto bisogna convenire che la Francia ha raggiunto il suo scopo. Lo relazioni di Jasu con la nostra legazione ad Addis Abeba sono eccellenti. Il ministro Conte Colli è senza dubbio fra gli europei la persona più in intimità dc-1 nuovo imperatore. Va pòi notato che il suo avvento, per quanto si riferisce al Tigre, la regione confinante con l'Eritrea, non farà che accentuare sempre più il fenomeno inconsciamente separatista fra esso Tigre e lo Scioa. UT. Oi. r^rab/ssmafabbrica ahissinaestà fabbrica che—

Persone citate: Conte Colli, Negus