Parla l'on. Salandra

Parla l'on. Salandra Parla l'on. Salandra SALAKDRA dà ragione di un ordine del ItiorBo. col quale la Camera approva il discorso della Corona. Esporrà in pani tempo le ragioni per lo (inali crede di dover approvare anche le dichiarazioni del Presidente del Consiglio. . Ritiene opportuna, anzi, necessaria in questo momento: l'affermazione fatta ieri dall'oTicj'revole GtoliUi, della grande prevalenza del partito liberale nella*Carderà'e' ne] Paese-, benché alquanto diminuito'dalla'crisi del suffragio -universale.- a«Ricorda che ir. questa discussione un ora- 1ore radicale ha parlato del partito liberalo come di —ì fajto storico; un altro ha votuto rivendicaro come appartenenti al partito ra-.zdicale i maggiori uomini di cui il partito liberalo si onora. 'Ora. l'oratore afferma che i radicali possono r.tTiprcsentaro nel partito liberale una «strema punta ed utilmente cooperare come ecclianiento ai maggiori ardimenti, ma a patto elie si contentino di essere una minoranza, •ebbene gradila, del partito libérale: - • . ■' " . ■';-. -c-;V .'.'-.'.:t ,. . La situazione dei partiti ! "L'onorevole Salandra sì,, diffonde., a' <Qfc$fc. punto ad esaminare la situazione d£i vari partii) alla Camera e nel Paese; c:)ncpmineia anzitutto appunto dal partio radicale. —: io inon intendo — dipo l'on. tSalandrà — negaro l'importanza che il partito radicale assume ■nella vita politica dei Paese... ; TURATI : — Non si dimentichi della parte Importante che esso ha nelle Commissioni della Camera! {Ilarità). Voci a Destra: — La lingua balte dove il adente duole! Voi socialisti siete esclusi dalie ; Commissioni e ve la prendete col radicali! (Ilarità (laterale). SVLANDHA, proseguendo : — Del resto l'im- .portanza del partito radicale è''dimostrata anche dal fatto che.il partito socialista ha pubblicato un 'manifesto al 'Paese ed esso cubito ha creduto necessario di pubblicarne uno proprio. Sono queste le piccole guerro nella famiglia dell'Estrema! i»LUCCI. socialista: — Non è detta ancora finitima parola, on. Salandra! (Approvazioni all'Estrema). "SALANUR\ : — Sia bene. Ma per ora 1 radicali, come ho già detto, sono una minoranza, siti pure gradita: ma sempre una minoranza alla Camera e nel Paese. Se lo ricordino! (Approvazioni vivissime al Centro, alla Destra e a Sinistra). RAIMONDO: — Insomma, il partito radicale sarebbe il povero a tavola! [Ilarità nenerale; approvazioni"). ■ SALANDRX. rivolto all'on. Raimcuido: — Lei.onorevole Raimondo, è un ottimo oratore, ,ma è anche un pessimo interruttorel (.ipprovjizloni; ilarità al Centro). , MARCHESANO. socialista: — Raimondo è fi contrario di Gainbarottal (Ilarità generale; rumori a Destra e al Centro). ■ . -TURATI, rivolto ix Salandra: — Ma insomma, non vi inimicate i vostri amici radicali! , Voci a Destra : — Ma se li avete combattuti vói l'altro giorno sulla elezione di Minervino Murge! , „.v 'TURATI: — Ma queste sono inezwl C'è eemnre mezzo d'andnre d'accordo! - PRESIDENTE : — Non interrompano, e. lei, on.. Salandra, continui. SALANDRA : — L'on. Raimondo si rivolgeva ' giorni sono la domanda : Dove sono i liberali ? Kpi' chiediamo a lui: Dove sono i socialisti? MARCHESANO : — Rispondete prima alla domanda.- dove sono i liberali. - . «LUCCI.-socialista: — Ed io vi domando dove sono i soiiiiiiiian-i! (Ilarità generale). ' SALANDRA. rivolto a Lucci: — Lei dice una piccineria! (Uumori all'Estrema,- approvazioni Sùfl/i altri lianchi). SALANDRA: — Dicevo dunque: Dove sono | socialisti? . GAI:-— Sono nel Paese! [Approvazioni alVEslremn. Rumori sugli altri banchi). . ■. SALANDRA: —. I socialisti liaiuio fatto vario Intimazioni in questa Camera, in... purtroppo per loro, a nessuna dello loro intimazioni è «Ulto obbedito. Essi hanno anzitutto detto alf'oiis «iiolitti: r Vada via dal bancu del Governo ■ ; e l!uu. Gioliti! è ancora là nelle condizioni dj prima... 'rrzlszMARCHESANO: — Farebbe piacere anche a lèi-che andasse via l'on. Giolitti, è vero? (.ip- provazionl ailEstrema). ' ALTOBELLI : — Vlal Un po' di successione al Governo non farebbe mole all'on. Salandra! [Interruzioni, rumori). SALANDRA, senza raccoglierò le interruzioni: — Dicevo dunque: Dove sono i socialisti? Ed ho diritto di fare questa domandai E "domanderò altresì che cosa ne sarà, sempre a proposito dei socialisti, dell'ordine del giorno dell'on. Raimondo per una legge interpretativa sulle Congregazioni religiose. MARCHESANO : — Diventerà progetto di «legge! voci a destra: State freschiI (llaritq). SALANDRA: — Del resto, voi socialisti'vi vantate di avere uh programma póù avan.zato, ed includeto il divorzio nel voistro pro- . gramma. Ma noi vi domandiamo: Se per caso, nella piattaforma delle, future elezióni politiche, vi fosse compreso il divorzio, che contegno terreste voi? Voci dall'Estrema: — Lo approvercsrumosenz'altro! l'oci a. destra: — Lo dite a parole! In quanto ai fatti, poi, è un'altra cosa! SALANDRA: — Io riconosco d'altronde l'importanza del partito socialista nella viEa poli'lIca del Paese. Ma faccio osservare che anche rjibiéralf hanno' la loro importanza e senza dfjbbìo grandemente maggiore! La parte liberale Ila già promesso l'eguaglianza nel servizio militare. MARCHESANO e DRAGO, socialisti: — Chi lo ha promesso? LUCCI : — Ma chi lo ha detto ? SALANDRA : — Il discorso della Coronai Voci a Destra: — Non l'hanno letto! Non sanno leggere! , Del resto, gli oratori. che iti nome dei socialisti hanno parlato, non hanno esporlo un programma positivo e concreto, che sostanzialmente nossa valere a differenziUHi dagli altri partiti. . Molte promesse sono state fatte dai. socialisti al Paese durante la lotta elettorale. (Interruzioni dall'Estrema Sinistra. Vive a perorazioni su altri banchi). Sarebbe stato pertanto loro dovere esporre ad esso con quali mezzi e con quali sistemi di governo, tali promesse potrebbero essere effettivamente tradotte in atto, se essi non vogliouo meritare l'accusa di avere fatto -promesse irrealizzabili. (Approvazioni. Interruzioni. Com menti). Polemizza coi socialisti SALANDR.V rivolto ai socialisti : — Voi avete richiesto le pensioni operaie più-laute di quelle accennate dall'ou. Donnino ! LUCCI, ironicamente: — Ma se anche noi siamo sonniniuui; non si preoccupi, (ilarità). SALANDRA, continuando: — Sarebbe bene che voi socialisti, i quali avete indicato -pensioni più alte di quelle dell'on. Sonnino, indicaste quali sono i mezzi, secondo voi, possibili per poterle attuare. MARCHESANO: — Ma noi non siamo organizzati per il governo! " . SALANDRA: — lo ho sentito, a dire il vero, un solo discorso veramente socialista. MARCHESANO: - Quello dì Labriola. LUCCI: — Già, perchè Labriola è lontano dal potere. LABRIOLA, rivolto a Salandra: — Vuol to vinare anche me, lei? (Ilarità vivissima). SALANDRA : — II discorso dell'on. Labriola fu l'esponente di profezie apocalittiche, di una previsione catastrofica, della (ine delia società capitalistica, l'annuncio dell'avvento della re pubblica degli uguali. -Delle repubbliche ve ne sono, o miei colleghi del gruppo socialista, al di qua ed al di là dell'Atlantico; ma in esse trionfa più che mai l'imperialismo. (Approva zioiil vivissime,- ilarità generale). LABRIOLA : — Aspetti e vedremo le cose co me finiscono a suo tempo. SALANDRA: — E' per quanto ho detto che io posso, senza offendere, contrapporre alla - domanda dell'on. Raimondo a noi rivolta < Dove sono i liberali? » l'altra domanda: « Dove sono i socialisti? RAIMONDO: — Nói non siamo un partito di govèrno. MARCHESANO, socialista riformista: — No, scusa, caro Raimondo. Devi dire: non saremo un partito di governo, c uou • nonio siamo». [Ilarità generale]. Voci dall'Estrema: — Avete ragióne: patto Geutiloni, patio Gcntilorii I SALANDRA, senza raccogliere le interruzioni: — it nostro torto è stato di esserci mante-, nuti in uno stato di sgomento di fronte alla incogli ita del suffragio universale. Dall'Estrema' si grida: — Preziosa confessione! Ne terremo conto! SALANDRA: Noi abbiamo avuto il torto di rivolgerci per aiuto a qualche altro partito. (Approvazioni vivissime all'Estrema). Voci : — E' proprio cosi!. DfJGONI, socialista: — Finalmente dite la verità; confessate le vostre alleanze. SALANDRA : — Voi non dovete esagerare; perchè, in un caso che l'on. Federzoni ha reso celebre, ed in altri casi che... LUCCI : — Fate i nomi. SALANDRA: — E' inutile faro I nomi, basta il caso illustrato da Federzoni del socialista on. Senape, che nel Collegio di Gallipoli ha adottato la croco come contrassegno per la scheda ed ha accettato manifesti tendenti ad accaparrare i voti dei cattolici a suo favore, E, vi ripeto, se non bastasse il caso Senape, ve no sarebbero molti altri dello stesso genere. LUCCI : — Fate i nomi, non fate insinuazioni! ALTOBELLI: — Faccia i nomi, dica chi sono. MODIGLIANI. DENTINI, DUGONI ed altri— Dovete fare i nomi, non bisogna diffamare coloro che non possono difcnder-i SALANDRA, bonariamente: — Non esagerate non indignatevi a freddo; voi sapete benissimo che io ho detto la verità! «Noi non Possiamo escludere che alcuni liberali abbiano ottenuto anche voti dei cattolici. Ma la verità è che ogni candidato ha gradilo, quando sono venuti. 1 voti da qualunque parte essi siauo venuti (Ilarità). Il partilo-liberale deve però, di fronte al partito cattolico, riaffermare integro il diritto dello «tato liberale di esprimere la volontà! propria mediante le leggi, diritto che non può trovare limite da parte di alcun'altra podestà. ALTOBELLI. — Ma senza i clericali non sai reste niente! RAIMONDO. — Sonnino dirà: Anche tu, Sai landra, figlio mio? -SALANDRA. — Ma volete fare il processo alte intenzioni? ALTOBELLI. — No. questa b la- verità. SALANDRA. — Voi siete venuti qui in nome della libertà, che invocale cosi spesso, e volete coartare la libertà degli .altri. ALTOBELLI. — Ma lei mi deve rispondere a quanto domando. feE^zE ! . | &\LANDRA. — Ieri l'on. Giolitti accennò ad un progetto di legge presentato nel 190G dall'on. Sonnino. per la colonizzazione interna, come una delle leggi che magiormente si prestano a risanare il (Mezzogiorno agriColo. Io credo che di questo non vi sia bisogno, e che il Mezzogiorno abbia piuttosto necessità di una legge agricola, che regoli lo sviluppo economico della regione. L'onorevole Giolitti disse: Spezziamo it latifondo. .Orbene, io credo che i contadini del Mezzogiorno non vogliano spezzare il latifondo, perchè del latifondo i contadini non si curano e non se ne possono curare. Il latifondo è in genere lontano dall'abitato, ed i contadini meridionali abitano nelle città o nelle borgate. Occorre, invéce che il Parlamento possa fare una leggo per far trovare la. terra a buon mercato. E mi pare clic si dovrà ricorrere per ottenere ciò anche a mezzi energici. : DRAGO. — L'esproprio! i SALANDRA: - — Non è proprio l'esproprio che possa risolvere la questione. I contadini del Mezzogiorno desiderano diventare dei proprietari. Sono iir sostanza degli individualisti, anche troppo, non sono dei collettivisti. Il eollettlvismo fra loro non ha mai fatto strada e mi appello, -a conferma ui quanto dico, alle iliehia-razionì clic potranno faro i vostri stessi colleglli di quella parte — dice l'on. Salandra accennando' all'Estrèma Sinistra. — e per adjdivenlre a questa legge agraria; che io invoco "per il Mezzogiorno, non voglio che il Governo nomini una Commissione reale, die poi regalerà alla'Camera sette, od otto volumi che nessuno leggerà; basterebbe die si pigliassero 'quattro o cinque uomini di buona volontà, fehc conoscano bene il Mezzogiorno* perchè, Eà'accordo con l'on. Nuli, possano arrivare a ^trovare qualche cosa eli buono por addivenire alla formazione della leggo agraria. Il Mezzogiorno, ripelo, rappresenta un complesso Edi mali che si verificano da per tutto. Ha bisogno dello cure de! (ii-verno. - DRAGO : — Ila bisogno di onestà e di giustizia animinisli-.itivii. « SALANDBA: — No. ha bisogno di una severa ed eguale amministrazione. LABBIULA: — Consigli ai suoi amici di abolire le abitazioni sotterraneo. SALANDRA: — Ma io non-ho amici di quel genere. • LUCCI: — Sì. a Foggia, a Trinitapotli, a Gerignola. ecc.; ditelo al vostro amico Venduti. Voi siete amico di quelle Amministrazioni e ne avete sostenuto più della metà. SALANDRA : — Lei parla di cose che evidentemente nou sa. ■ LUCCI: — Lo so. .'o sò, lei, le ripeto, ha so' sfenuto metà di quelle Amministrazioni. . SALANDRA: —No. perchè io non sono mai stato contro la giustizia o contro la moralità. Su queste basi — continua l'on. Salandra, — dovrà lavorare il grande partito liberale per essere benemerito del Paese. -Il partito liba rale ha fatto l'Italia... Voci: — Ma non voi. - Altre voci: — Questa è la cavatina. MARCHESANO: — Non l'avete fatta voi, ve la siete mangiata voi. SALANDRA, continuando: — Il partito liberale che ha fatto l'Italia, ha tale compiilo. ■ ouanto -1 contenuto ideale, esso non ne manca. Che se esso uon può illudere le inasse [con la promessa del paradiso in cielo, come i cattolici o del paradiso in terra, come i socialisti, la i"rv> ideale con cui esso può riscal dare l'anima delle inasse è quella dell'amore della patria, amore non turbato da pveoccupazioui di cattolicisnio e di internazionalismo. (Approvazioni.- ooMniéufi). Sì. .noi vogliamo asserire contro tutti e sopratutti la idea della patria sia contro "e asserzioni di. internazionalismo che vengono da voi, sia contro quelle che vengono dai cattolici. . ALTOBELLI-. .—; Avete una patria, soltanto per i ricchi. Voci-, — Vacuile in famiglia! (Sitava ììott SALANDRA : — Tutta questa .porte .defcjni discorso dedicata alla situazìone*--'dè'f •perTifl che si è prolungata oltre le previsioni, noria che la risposta positiva che io debbo dara.&i dubbi sollevati in questa discussione. Mokio voglio, prima di lasciare questa, parte rigùaW dante la situazione dei partiti, dire una parola.' ail'on. Turati, .perchè, «gli ;ha pronunciato a, sua volta una parpla giusta in questa discussione. Egli ha détto: « Voi non avete vintei! Egli ci ha detto ciò.perchè noi siamo ritornati alla Camera diminuiti di nùmero. Oritene, elusalo che ha detto l'on. Turati è materialmente ve/o. Noi abbiamo perduto' dei Collegi che avevamo. Ma il nan aver vinto,- ÌlJfafto di kv'ere perduto qualche Collegio, non deve fari derivare alcuna impressione nel senso che nói.del ^^ parmo Hbérale abbiam0 perduto „ ;iostro!p0sto tanto nell'Assemblea, quanto nel Paese. Al partito liberale spetta ilvanto di aver portatolo Stato italiano all'altezza dell'ora presente! pùt il partito liberale ha per programma specifico la difesa della Monarchia liberale.' intesa come' guarentigia suprema della pace interna e del posto che all'Italia spetta nel mondo, e là difesa della libertà e della initziativa . individuale contro ogni eccesso di accentramento burocratico. [Approvazioni). Noi liberali siamo, un vero e proprio partito disciplinato. Ipartlto distinto dagli altri, partito che deve aderire al: Governo, ma deve poter reggere anche senza il Governo e contro il Governo. (Approvazioni vivissime; applausi al. Centro; mormorii tra* nici all'Estrema). ■ . Voci all'Estrema: — Vorreste essere'più vi* Cini possibile al Governo! [Rumori al Centro). SALANDRA, . continuando : — Dunque nessuna abdicazione. Noi . liberali abbiamo un grande compito a'cui adempiere; e non è esatto quello che ha detto l'on. Raimondo nel suo discórso, che a noi liberali manca ogni sostanza.ideale ed ogni affiatamento con le masse. Questo non è assolutamente vero. Il partito liberale ha una sostanza .ideale che. può ialir mentaré le anime delle masse, quanto e più del.partito socialista. [Approvazioni vivissime al Centro). , . • La Camera è attentissima', al discorso dell'ori. Salandra, e l'oratore, il quale se ne accorge; dice: « io credo che l'attenzione.con la quale la.Camera-segue il mio discorso" aia do vuta alla sincerità delle mie -parole ». . MARCHESANA: —-.Ma di che sincerità andate dicendo!- - ttmCìr --Percàrilàriàscìjftte anà*^fcèdei cacciatori di portafogli come tutti gli altri (Approvazióni all'Estrema) SALANDRA : — Noi liberali abbiamo avuto un solo torto: istorio è stato quello di non voler separare la nostra linea di condotta da quella di qualche altro partito. Gli accordi coi cattòlici ^completa <=eparazior;e. Sé vi sono .{apporti in ^prjmne.tra. la Chiesa e lo Stato, in' questi -rappòrti chi deve essere sempre .il sovrano'è, Tó Statò. Qualcuno mi domanderà:' Implica questa" vostra dichiarazione uria digMatazIoné dì àpticlericalismt»? E rispóndo di no; perehè non credo 'necessario"'die'-in Italia si debbano 'rinnovare-le pesta del' Jcutturkampt, o di qualsiasi altra lotta -a base religiosa, tanto più che a noi occorre in questo momento che tutte-ie forze del Paese-concorrano all'ascensione, economica e morale della Nazione. I doveri del partito liberale verso il paese ■ «Noi abbiamo troppo al li problemMla risolvere, problemi concreti e di grande importanza. Abbiamo l'ordinamento della Colonia libica, che formerà al più prèsto possibile argomento di deliberazioni da parte della Camera, argomento sul quale più volte questa legislatura dovrà tornare . perchè richiede profondo studio e profondi rimedi. Abbiamo la- questione dell'assetto finanziarlo ed economico del Paese, che richiede -grandi cure. Ecco i compiti altissimi che si presentano allo studio e all'attenzione del Parlamento.' Tanto sulla. Libia, che sulla questione finanziaria torneremo del resto parecchie volte. E vi è inoltre la questione del Mezzogiorno, alla quale è. stato accennato in questa discussione da vani oratori, in vario senso. «Voi, in generale — dice fon. Salandra, ri volto a,ll'Estrema — avete dipintola questione del .Mezzogiorno a colori nerisstmi. >a colori che, secondo mo, sono troppo foschi. Turati disse, per esempio, che i' contadini del Mez zogiorno sono- o' servi o. incendiari. Ebbene, on.: Turati, -i nostri • contadini non sono uè servi, riè incendiari.. L'on.--Lucci scovò perii' no ;i Don Rodrigo, e 'Bissolati parlò di feudatari, che impongono la propria volontà alle masse agricole, specialmente in materia elettorale. L'ori. Modigliani ha parlato addiritthmdi due civiltà, mentre-la civiltà del Mezzogiorno non è in nulla dissimile dalla civiltà del Nord d'Italia. MODIGLIANI. — Ho paura che non sia proprio cpsl! .SALANDRA. — La cmestlone meridionale-lo credo'- ch'è-sìa' 'un po' uria parola astratta;- la èP£a{f «iBniffebipna «erte•A>*i.'-che rr*,fpn>; do" fymo comuni, dove più dovè meno, in tutta Italia. ■ ' ' ©E FELICE. — Questo è vero. SAL-AiXORA. — Voi vi siete lamentati dei metodi violenti che ha adoperato il Governo nelle elezioni. 'Non discuto se il Governo abbia, o no. adoperato questi mezzi. .Ma da tali metodi violenti e bene che egualmente si guardili Governo, come dovrete pregare non li adoperino i vostri sostenitori. MARCHESANO. — Ma noi resistiamo. GAI. — Fa. lei la difesa, che non ha fatto l'on. Giolitti, dei metodi elettorali? (Ilarità; rumori; proteste sut banchi della maggioranza). SALANDRA. — Le sopraffazioni accennato. dei cattolici verso la parte liberale inteudia--| mo respingerle con tutta la nostra forza. Noi. dobbiamo riaffermare integro ed assoluto il diritto dello Stato sovrano! Gli onorevoli Giolitti e Sonnino, nelle dichiarazioni che hanno fatto prima di me, hanno riconosciuto che. il diritto dello Stato è sovrano. L'on. Giolitti' ha accennato nei suo discorso di ieri a quello che potrà essere il programma di Governo per la presente legislatura in materia ecclesiastica, ha accennato alla questione delle' Congregazioni, alla precedenza del matrimonio civile sul matrimonio religioso, e alla possibilità di una legge sul divorzio. Dovremo, o no, stabilire la precedenza del matrimonio civile sul religioso? Dovremo accettare, o no. il divorzio? Questa è. secondo me, una questione che risolveremo senza preoccupazioni (Voci: Cioè?). Cioè senza preoccuparci degli ostacoli che potranno sorgere. Se voi volete leggere la mia relazione alla legge sul divorzio, alla quale accennò ieri felicemente il presidente del Consiglio, voi vedrete che noi eravamo allora contrari a che il Parlamento accettasse una legislazione in materia di divorzio, perchè trovavamo ciò nocivo alla costituzione della famiglia. Noi non ci sftiiuo mai preoccupati che una tale riforma uou possa essere accettata per ir fatto die spiacesse alla parlo clericale del Paese. Se la Chiesa volesse la libertà assoluta e completa, si dovrebbe rassegnare, come giù, è avvenuto in altre Nazioni, c|iiani>». questa libertà assoluta, completa • la'Chiesa ha voluto, si dovrebbe rassegnare, ripeto, ad una [ Le leggi agrarie Lo Stato e la Chiesa non è-flè deila borghesia, ne del proletariato, ma che è altamente nazionale e vuola^*»monizzare tutte le energie; tutti gli ordii»' sociali-. • ' , • ; ■.' 9 ' sa Per queste ragioni io darò voto 'faV«W0J* all'indiri'zzo di risposta al discorso della Corona. ■ -. ' _.t Appena l'on. Salandra ha terminato di;pa»s lare i clamóri all'Estrema>Sinistra, divettgonoi infernali, «i grida da ogni parte: —..Viva'Sonnino! fuga! fuga! RAIMONDO, dominando con la sua evoca quella dei colleglli : — Anche tu Salandra.: fl-' gliuol mio! (Ilarità vivissima)'..' ■ '' 1 - Le grida o le invettive dell'Estrèma'Sinistra» . contro l'on. Salandra i durano ■ per parecchi minuti, mentre gran porte della Camera' flit riversa verso il banco donde l'òn..-'Salahdra> ha parlato oer presentare allTorator* le proprie congratulazioni. Dovrebbe quindi- parlare» l'on. Calda in nome del gruppo parlamènrare* socialista,.ma l'aula è in •supbngllo;-Ton." Càl-j da resta per parecchi minuti con le braccia) incrociate sul banco, attendendo che la cailmaf ritorni per poter parlare, ma, siccome le cori* vérsazionl si fanno sempre più intense, e pòi-: che molti deputati hanno abbandonato l'aula,'l'on. Marcora si decide a sospendere la se- . duta per qualche minuto. •Dopo un quarto d'ora, alle Ì6AÓ, quando! l'aula è ancora spopolata, l'on.- ■ Marcora -ria-f pre- la seduta e dà senz'altro ta parola all'onow revole Calda. ■ SALANUR'A: — Ieri ir ministro degli esteri disse che; l'ora deila- politica remissiva per l'Italia è passata e l'on. Gjolitti soggiunse che il proJètariato di un pòpolo vinto non sarà mai felice. Sono felice1 di.essere stato per ventisette; anni in questa-.Camera, ed aver potuto udire, dopo un.cosi lungo tempo, parole come'queste-partire dal!banco del Governo, parole- profondamente sentite da tutta l'assemblea che proruppe nella bella dimostrazione... MARCHESANO. Interrompendo: — E' il solito sistema. RAIMONDO: — Mistificazione. ALTOBELLI: — E' il pistolotto finale. CHIMIENTI. rivolto all'Estrema:.— Ma anche voi avete- il. sistema dei pistolotti. SALANDRA termina il suo discorso con que-. sto parole: ' : : rona. E,- concludendo, affermo che l'Italia liberale esiste e consente oggi col suo He .nell'affermazione della stabilità della nostra politica interna e d'ella nostra politica internazionale; stabilità clic non .solo .ci dà modo di mantenere alto il nostro posto nel concerto delle nazioni, ma anche di affrontare con ardimento e con fede tutti i problemi sociali e di collaborare al progresso di ogni classe della società. Questa è l'espressione di una politica che Le alte parole dei Governo