La Polizia parigina sulle trace di un complice del Perugia

La Polizia parigina sulle trace di un complice del Perugia La Polizia parigina sulle trace di un complice del Perugia " Gioconda „ noi salone del Cinquecento Esiste un complice Il rapilo alla Polizia garieioa \Servitio speciale della Stampa) Parigi, 16, notte. Questa mattina il Direttore della polizia giudiziaria ha comunicato il primo rapporto ricevuto dal signor Vignole, l'ispettore inviato a Firenze per interrogare il Perù- lttCfggià di concerto col giudice italiano. Quésta1 nprima comunicazione; che riassume rmter-|drogatorio dell'accusato, è di grande importanza e lascia capire che il ladro ha avuto un complice della stessa nazionalità. Si hanno tutte .le informazioni desiderabili sul complice ed è stata ordinata una perquisizione al domicilio dell'individuo, di cui finora non viene fatto il nome. ' L'inchiesta determinata dalle confessioni del Perugia continua. Nella narrazione del rapitore di Monna Lisa vi sono delle contraddizioni che conviene siano delucidate. Viene pure ricercato il costruttore della cassa che contenne la Gioconda e si è pure sulle traccia dell'amica del Perugia di cui già si è parlato. Il prefetto di polizia, Hennion, stupito che non si sia pensato a controllare gli atti e le gesta del Perugia all'epoca del suo interrogatorio nel 1911, cerca di mettere in luce tutte le negligenze che hanno permesso al rPerugia di burlarsi della polizia per due annj |L'ultima giornata nel saltine de' Cinquecento Un'affermazione malevole e un bel gesto del ministro Credaro — La visita dei membri della Commissione albnese... e il malumore dei due francesi. (Per telefono alla Stampa). Firenze, 16, notte. Vi ho già detto che domani la Gioconda sarebbe stata esposta in Palazzo Vecchio a beneficio della sezione fiorentina della « Croce Rossa » per una cortese concessione dell'ambasciatore francese a Roma, Barrère, al Presidente della sezione stessa, comm. Gino Cappelli. Senonchè, tale atto avrebbe natuto essere interpretato all'estero anche poco benevolmente: qualche giornale abituato a malignare sul conto nostro, non avrebbe mancato, forse, di far osservare che la Gioconda faceva le... spese della guerra di Libia. Perciò ha fatto ottima ira pressione il rifiuto dei Ministro Credaro a Uie tale esposizione venga fatta. Si provvido tavece a cn"e egh J10n sbol|evi ohiJ0£ X ! ?^J>°st^.del direttore della Galleria degli iufflzl. Giovanni Poggi, di esporre ancora l una volta al pubblico gratuitamente il ca ipo-lavoro leouardiano. Siccome, però, non si potrebbe a tal uopo usare la sala degli l« Uffizi » sarà scelta una sala del Palazzo j Vecchio. Infatti, è stuta messa da parte la lsaI udienze a cui accennai ieri e si ro addirittura il salone dei ciuqueceu.r ai,™.™ miAstn sarehhe il -nìifm-mi nm-n to- ^^n^u^l0„?d e5ff i' t " "^i? e" «? del dottor Poggi e del cav. Lensi. 11 sa Ione dei Cinquecento si presta benissimo al- la circolazione della gente, avendo quattro ingressi di cui due su. strade diverse. .E' futile aggiungere che per ciò il quadro inon uscirà all'aperta essendovi una comu¬ JulU contrarlo, tale esposizione gratuita *v- ,,- ---> = fr*"*- venerdì: venerdì sera, appunto, o sa 1 hetA tmiilHiì r» .il ini-.^i-,, iiut'fil<a lìPV I i OTTI 'A bato mattina, il quadro partirà per Roma.. Anche i membri della Commissione per la delimitazione dei confini'd'Albania, sot«' to la guida intelligente e cortese dèll'ispét-i tore conte Gamba, visitarono la Gioconda^ C'erano anche due signore che seguivano i rispettivi mariti e che li avevano seguiti anche durante tutta la loro odissea albanese. E' stato notato com$ i due delegati, francesi, il colonnello Lallemand e il signorGraillet, sono stati piuttosto taciturni • ed" hanno fatto razza a sé. Viceversa, c'era una « entente » molto cordiale fra i delegati inglesi, Dongthy, WiUe e capitano King, a gli italiani Castaldi e Labia Naturalmente, n°n è mancato chi ha voluto trarre un oro|d°e^a^ visiMle cattivo ™>°rc '** I funzionari del Louvre non dubitano più I due funzionari del Louvre, che erano: attesi questa notte, non sono arrivati. Pare anzi che abbiano deciso di ritardare la loro venuta di qualche giorno fino alia consegnaufficiale essendo convinti, da quello che è. stato pubblicato, che non vi è più alcun dubbio sulla autenticità del quadro. Ciò che; ha indotto particolarmente il sig. Leprieur a tate convinzione è la notizia del partico-' lare preciso del rovescio della tavolar cheattesta la vecchia provenienza Tale contrassegno era noto solo al signor Leprieur, che potè farne una esatta descrizione, e nessun altro, o copiatore o falaifìcatore, poteva esserne a conoscenza perchè la tavola è rafforzata, come più volte è stato ripetuto, da una specie di fondo, che aveva per lo] meno un centinaio di anni di vita. Se alcuno esprime dei dubbi è nei rigua rdi del furto e della «uà restituzione, ancho perchè vi è sempre una tendenza a vedera le cose complicate e difficili, perchè col credere a ciò che è troppo semplice si teme di farc la parte di ingenui. Questo furto, che |ha commosso il mondo intiero, può essere opera di un semplice operaio? Eppure tutta le circostanze risultate sombrano finora ad. ereditare la versione del furto dota dal Perugi.i. E' stato provato che fu lui a collocare il vetro al quadro; ora non è difficile che sino da quel momento sia stato preso' da tentazione e che nel collocare il vetro' abbia fatto in modo che il rimuoverlo fosse agevolo c spedito. Poi, il Perugia non ebbe più occasiono di lavorare al Louvre e diffìcilmente gli si presentò l'occasione del tra-, fugamento. Questa ad ogni modo, è la ver-, sione del Perugia, quasi identica alla sup-: posizione fatta subito dopo il furto. ¬ Calorose Mara» ti hnim all'indirizzo dell'Itali* (Per teletono alla Slam pel. Parigi, 16. mattino- ' Doumergue il quale è un amico dell'Italia ove ha passato parecchie volte le sue vacanze, ha dichiarato: Non sarete stupito so la buona volontà ed il concorso cavalieresco ed intelligente che ci permette di tornare, in possesso-, della Gioconda, mi hanno personalmente e prò-, fondamente commosso. Tutti ut' Italia sono sta-; ti perfetti nel latto, nel disinteresse spontanea»' o nella correttezza. Non cVstato soliamo il Governo italiano, che si e sin dal primo momeintò affrettalo a fare il passo. din conoscete, ma' tutti i funzionari hanno avuto, per salvare e restituirci questo capolavoro italiano,'una premura e una buona grazia di cui rutti i francesi saranno loro riconoscenti. Per me non ho mai dubitato " i-h'e 'sarebbe stato cosi o mi felicito che vi sia stata onesta prova .per coloro i quali, fuori della Francia e dell Italia, potrebbero ingannarsi circa i sentimenti dei due popoli l'uno versi. l'altro. Mt sono affrettato perchè fossero inviato ,-iirambaseiatoru Barrère di cui conosco i sentimenti di profondo affetto verso il (Kiesc dove rappresenta la Francia istruzioni perdio la Gioconda venga lasciata in Italia tutto il tempo necessario per soddisfare la legittima curiosità dei nostri vicini. - S.- M. la Resina avendo espresso il desiderio che il ijuadru venga esposto, in una mostra di beneficenza, la Gioconda sarà trasportata quanto prima a Roma, donde tornerà a Parigi.. Sarò lieto — ha concluso il presidente del Coni siylio — se mi si presentasse l'occasione di attestare un giorno all'Italia gli stessi santi» menti che abbiamo trovato cola; ' '

Persone citate: Castaldi, Gamba, Gino Cappelli, Giovanni Poggi, Labia, Lensi, Perugi