La consegna della "Gioconda,, alla Francia sarà fatta a Palazzo Farnese
La consegna della "Gioconda,, alla Francia sarà fatta a Palazzo Farnese La consegna della "Gioconda,, alla Francia sarà fatta a Palazzo Farnese taveuagoconermanoauenctàequaro (Per telefono alla Stampa). a i , a a a a n e e i o l i l o Dopo mezzogiorno si è avuto il primo segno di vita diremo ufficiale francese. E' un simpatico telegramma diretto a Giovanni Poggi dal direttore della Villa Medici. 11 telegramma dice: « In nome mio ed a nome dei pensionati dell'Accademia di Francia a Roma, ringrazio con entusiasmo per il felice avvenimen Firenze, 14, notte. | ascruscuto dovuto alla perspicacia ed alla devozio-.^ne all'arte del direttore della Galleria. —jPAlberto Besnard » Alle 15 agli Uffizi è stata una caratteri n...... , Pstica. visita quasi intima. Adolfo Orvieto, chej^ha saputo richiamare a vitalità la Brigata\ florciìtina degli amici dei monumenti, ha,8ottenuto di poter introdurre da Monna Li-!Bsa, con una concessione speciale, i soci che, tra signore e signori, sono un'ottantina; la brigata era al. completo. Notati, tra altri Angelo e Adolfo Orvieto, gli onorevoli Ro mlsadi e Pandolfini. Isidoro Del Lungo, l'nr- cchitetto Opigbi, Galileo Chini, Alessandro zChiapelli, Guido Biagi, Roberto Davidson, idGiulio Caprin, il marchese Corsini, SaQomo-jIne Morpurgo e molti pittori e artisti, tra le jlsignore, ricordiamo la marchesa Corsini, la|fcontessa Moretti, le signori Ricci, Gabriela, !sCaprin, Davidson e molte altre signore ele-|iganti. La visita è durata quasi due ore, per-'rchè tutte quelle distinte persone, special-,bmente le signore, non si saziavano di con- :etemplare il quadro e di esaminarlo minuzidsamente. Allora il direttore delle Gallerie Pitti, dottor Giglioli, ha preso coraggiosamente il quadro, ed aiutato dal prof. Lucherini, a cui sono affidati i delicati restauri degli Uffizi, l'ha portato via, mentre quella moltitudine elegante si apriva a fare ala al passaggio della Gioconda: il quadro ha. ripreso il suo posto nel gabinetto delle Gemme. - i Quando'anche questa folla si è dispersa, con un gruppo di pochi fortunati, abbiamo dSmannPdacun nuovo raffronto che l'illustre Cavenaghi ha potuto fare tra la tavola e le fotografie grandi che hanno servito di riconoscimento. Per il Cavenaghi e per il Ricci non vi può sorgere dubbio di scria. Quella che abbia- e a!mo visto è certamente la vera, la viva Gìo-lcondn.' n Cavenaghi ricerca le traccie dei l numerosi e spesso grossolani ritocchi che questo, come la maggior parie dei , i , . -, ,„ . 4 z j | : capolavori dell arte nostra, ha dovuto subi-'re attraverso i secoli. ( . I Solo gli orli ghe prima — come si è risao puto — erano coperti dalla cornice ristretta . lsino al 1876> quando madame De Bearn ne - , , ? j, ' , _ o dono unaltra dl maggiore e più ò giusta ; solo gli orli conservano intatti" il a colorS e la tonalità primitivi, non deturi pati da ritocchi ne velati di vernice, e spen cialmente lo stupendo lieve azzurro del eieS''«» ^ nel resto del quadro appare, quasi - verdastro. Ma si fa buio, e quindi dobbia-;rno uscire anche noi. -; Venendo via domando a Corrado Ricci -;6e cisono disposizioni da parte del Governo a italianQ „ di quello francese. potuto entrare nel Gabinetto ed assistere ad !ipdisr«nlpazsP4. - Sino a questo momento nulla. Io ere- tnm,vvzvv- ~ - ^ -~ — i i fine sino a Sìoved' « quadro rimarrà a s Firenze, esposto al pubblico, e poi quasi j n|certamente,.sarà trasportato a Roma, bene! imballato, si capisce, e sotto huonà cu- go stodia. — E la consegna? — La consegna avrà luogo forse a Palazzo Farnese in forma solenne. Sarà un avve- -' rilmento della più grande importanza, oltre - che artistica, politica. i - E vi sarà qualche formalità speciale i per il riconoscimento? i — Ah! certo! Vi dovrà essere prima il rie conoscimento ufficiale. Intendiamoci bene, . Se ,e aut0rità francesi affacciano dei dubbi i :.,,u'identifica?ione e si vuole supporre che rtM-,»ei ,n,eiia -e una COpia) nulla più che una bel-:rEd il Ricci sorride argutamente. Gli occhi e ,issima Ja a„opa tantQ vaJe cne ce , r- tcniamo „ni ri i. 11 8?' 51 ,U"~° „ ,f0'^.a,,a f,a SUPP0S1 i- zto.ne.assur<?a.l,!.la. "G,°?onda".rimanK? èa qui. dove fu concepita nella mente del di-'l* ... Mn „.„•. „„,.:.,.,,„,,,„ a vino artista. -Ma elli può seriamente dubi- tare? Dopò il giudizio del Poggi, del Ricci, 'due tra l più profondi conoscitori dellVrH': abbiamo avuto il parere di un tecnico artista, il Cavenaghi, di-un illustre critico francese, il Soulier, ed oggi-abbiamo avuto durante la visita dee-li amici dei monumenti un plebiscito di personalità- che avevano visto in un tempo vicino o lontano la «Gioconda» trionfare nel « Salon carré». Tra i mezzi di identificazione vi è stata una fotografia Alinari, grande al naturale ^0 creduto interessante perciò sentire l'oP'nione del direttore dello stabilimento Ali- nari cav.- Sguanci, questa simpatica figura Popolare nelle gallerie e nei musei di tutta ^'lroPa — 3' vero. Io ho potuto mettere a dispo8'56'0116 *^e' comm. Ricci una bellissima neBa,iya uon ancora ritoccata, in cui tutti i, minimi dettagli della tavola erano visibi lissimi. — E questo è importante? - Non del tutto. Oggi si può rifare ogni cosa- L'arie, se si può dire, delle falsifica zioni ha raggiunto una perfezione sorprendente- Io credo cne si possano oggi rifare Ie screpolature, le macchie persino. Ma qua: le è quell'artista che sarebbe capace di rifare capolavoro? Perchè, badi, io sono stato.de,ntro al Louvre due anni e due mesi interi> io » no passati nel Salon carré e ravro bene studiata la «Gioconda». Ebbene io rho subito riconosciuta Non può essere che l'originale od una copia eseguita da un artista forse più grande di Leonardo. Ho voluto riferire l'opinione del cavaliere Sguanci, che mi pare una formidabile testimonianza. Il fotografo si sa, ha l'occhio abituato ai dettagli, ed égli ha avuto modo nel ritrarre il quadro di esaminarlo come nessun altro potrebbe. Intanto nessuna notizia si è avuto del Perugia, che non è stato ancora interrogato dal giudice istruttore! Già vi è chi pensa a speculare sull'avvenimento. Oggi, tra alcuni amici dei monumenti, si è ventilata la ideadi f,are coll°care una lapide in quel piccolo alJbergo immortalato dall'ospitalità data per un paio di notti a Monna Lisa, ma il proprietario vi ha già pensato per conto suo e questa sera ha messo fuori un grande ritratto della «Gioconda» coll'iscrizione «Quest'albergo, celebrato dal fausto avvenimento, non si chiamerà più «Tripoli-Italia », ma « Gioconda ». Il Perugia rubò il quadro per trarne guadagno Amori a nei Ilari Parigi, 14, notte. Mentre la scoperta degli indirizzi degli antiquari — tra gli altri del Gerì di Firenze — e di ricchi raccoglitori di quadri, sembra stabilire, in modo indubbio che il Perugia aveva premeditato il furto e iep mpm5i tava di ti arre vantaggio da! suo atto, che non è stato compiuto per patriottismo, co-jme afferma l'arrestato, le persone che av-; ,ri»ino,mnn si d„„,,„; ' a ■ ■ ■ ivicinavano il Perugia a Parigi assicura-: vano che egli non aveva avuto alcuna rela- j zione femminile e che nessuna donna ave- va varcato la so°lia dPIH «m ramwi> Ta va varcato ta so0na aeua sua camera. La , "7 — sua condotta era tale che era stato sopran-1 nominato la ragazzina. j ! Ora il Perugia è un abile dissimulatore,! giacche nelle carte furono trovate niente- rano con lei. Infine dalla forma della scrit- . , „ . . . . , tura e dalle locuzioni sembra che questa Matilde sia di origine tedesca. La polizia »ta facendo attive indagini per identifica- re questa Matilde, la quale probabilmente meno che novantatrè lettere amorose firma-,te «la tua Matilde». Queste lettere recano1 le date del 1911, 1912 e 1913 ed attestano che Matilde è stata l'amante del Perugia. Dal contenuto delle lettere si è assodato che questa Matilde è domestica in casa di ricchi borghesi, poiché accenna di frequente allo chavffeur ed alla cameriera che lavo- è in grado di fornire interessanti notizie. iI
Luoghi citati: Firenze, Francia, Monna Lisa, Parigi, Roma
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