Il tumulto finale

Il tumulto finale Il tumulto finale Le violenze dei socialisti -Le colluttazioni nell'aula La seduta sciolta al canto dell' "Inno dei lavoratori Tre proposte A questo punto siamo olla fine, ma ci avviciniamo all'epilogo, in mezzo a Un chiasso Inverosimile. Il PRESIDENTE annunzia che sono state pre sentate tre proposte rispettivamente dagli ono revoli Turati, Canepa e Altobelli. La propost£l dell'on. Turati è cosi concepita : „ La camera, mentre richiama la Giunta per ,a vcmca an suoi poieTt awossefvanza del Teaolgmenio< che è la garanzia, comune di le- gittimlta e di rispettabilità dell'Assemblea, con- tlata VAelione del primo collegio di noma es Mr(, in fat[0 esuberanlemente contestata*. A questa proposta, l'on. Canepa propone il seguente emendamento: a Rinvio la elezione del primo Collegio di Roma alla GiuntaHelle elezioni». iL'on. Altobelli, poi, ha presentato la seguente usi proposta. F .... „ • „ ,. «la Camera, vrende alto delle discussioni e aefle conclusioni del relatori, rinvia gli atti «"a Giunta delle elezioni,. Questa proposta è anche sottoscritto dagli onorevoli Pesoettt, Torti, A|berteM Agnini, Ferri Enrico, Morgari, Todeschini ' Merloni, Uiesolatl. Oentini, Cavallari, Prantpolini Kai mondo, Musatti, Gaudenzi, MafD. i Ahhiorr.n mi»* ™. ™a«-.4w a . i » i , Abbiamo quindi una proposta dell'on. TURATI, che dichiara senz'altro'con testato l'elezione dell'on. Federzoni e' abbiamo due proposte slmili degli on. Altobelli e Canepa che chiedono che gli. atti dell'elezione Federzoni siano rinviati alla Giunta delle elezioni per un ulteriore esame. — Orbene, io domando .all'on. Turati -j dice il PRESIDENTE — se égli accetta Temen' damante di Canepa. TURATI : — Non ho difficoltà ad accettarlo. 11 PRESIDENTE avverte poi che l'ordine dei giorno di Turati, nella prima parte; non può esser messo in votazione perche non è In facoltà della Camera di pronunciarsi sul modo con cui la Giunta delle elezioni ha Interpretato il regolamento. Quindi questa porte non si può mettere al voti. Che cosa ne dice l'onorevole Turati? TURATI: — JS'on Insisto sulla prima parte e mantengo la seconda, che dichiara la contestazione dell'elezione Federzoni. Il PRESIDENTE avverte parimenti l'on. Altobelli che dall'ordine del giorno bisogna cancellare l'inciso: « udite le conclusioni del re¬ talazivvobicpl'hliDsLcpptgNil^"ttrB lincisi»; « uuiiu io uunuiusiuiu uei itj- ^iissr^ ss wsape & ALTOBELLI: — Acconsento alla soppressione dell'inciso. Il PRESIDENTE, a questo punto, annunzia che sulla votazione dell'ordine del giorno del-1 rci. Altobelli, che ha la precedenza su ogni ' altro e sul quale si voterà, è stato chiesto dai deputati dell'Estrema Sinistra l'appello nominale. (Urla della Destra). Prima che si venga ai voti, l'on. RONCHETTI, presidente della Giunta delle elezioni, si i i a . toai a._ b-isono essere contestati, non hanno probabil ; mente il coraggio di pronunciarsi contro la - Giunta delle elezioni, ed è per questo che la o dichiarazione dell'on. Ronchetti acquista un e valore di coazione che dispiace alla Camera, 'Cessati 1 commenti, prodotti dalle dichiara- r zioni dell'on. Ronchetti, si sta per venire fi-. nalmente alla votazione. Ma l'Estrema non cche la Giunta delle elezioni non accetta l'or dine del giorno dell'on. Altobelli. Questa dichiarazione è vivamente commentata, poiché Bembra a molti deputati che l'onorevole Ronchetti avrebbe dovuto astenersi dal fare dichiarazioni in tal senso. Bisogna infatti ricordare che ci sono ancora centinaia di elezioni sulle quali la Giunta deve ancora decidere. Pertanto, questi deputati che pos- I vuole che si venga alla votazione dell'ordine e-\^e\ giorno Altobelli. Occorre dichiarare che ! mentre avveniva l'ultima parte del discorso e ■ pacetti, all'Estrema Sinistra era stata prepa- nlrr o a o e a la ll¬ vata una nuova proposta da mettersi alla votazione. Questa proposta suonava la sospensione sopra ogni decisione della Camera sulla elezione del primo collegio di Roma e la pubblicazione e la distribuzione ai deputati dei 43 ricorsi presentati alla Giunta dolle elezioni contro la convalidazione di Federzoni. D sottosegretario FALCIONI dichiara che 11 Governo si astiene dalla votazione. Un tentativo dell'Estrema a votazione iniziata PRESIDENTEl: — Ora 6i procederà alla .votazione sull'ordine del giorno Altobelli, sul "'quale è stato chiesto l'appello nominale. L'ordine del giorno Altobelli, ora è cosi con- ei '::"„""„,,„ rinntn tirile alettoni > li i « « orna alla ^^rt^^g*a-M1.-la. atato Wè&3l& iniziare la votazione; g-,"»™. . "i, TI .0~0t„rin delio Presidenza. °fPit£:„,'t & sCaTeutlonÌVel%lmTVo& ra chiamato _ - . . „.-„.„„,, u- frattempo un grande movimento-si antica, e, sui banchi dell'Estrema Sinistra. 3i teme che. o- nel coso In cui l'ordine del giorno Altobelli In nj- nei uu^ m mi iuiu.no uu la venisse respinto, come appare lnevit i- :to J^,0""? Prevalenza del deputati n- risii, l'elezione dell on. Federzoni ri a mni ni to a isso respinto, come appare inevitabile, damili isterisultl senz'altro convalidata; quindi cadrebbe nel nulla la proposta presentata dal socialisti per la sospensione della df-cisione sull'elezione Federzoni e per la pubblicazione e distribuzione ài deputati dei 43 ricorsi presentati contro l'elezione di Federzoni. Perciò i socialisti decidono che Turati chieda la parola per domandare dèlie spiegazioni In proposito. Contemjrrtntfimnfr carré sui banchi dell'Estrema un foglio che domanda la sospensiva. Il foglio, lsi ricopre rapidamente di cinquanta o séssan-1 ne ta firme. L'on. TURATI a grande voce chiede la parola. PRESIDENTE: — Non è possibile; la votazione ò cominciata. MARCHESANO: — Turati può parlare e devo parlare.. Noi non sappiamo su che cosa si voli. Voi volete commettere una sopraffazione; bisogna che ci spieghiamo. Il PRESIDENTE ripete che la votazione 6 cominciata, nessun deputato può prendere la parola e ordina al segretario di continuare l'appello nominale. . ..-V 11 segretario VALENZANO, con quanta voce, ha in gola, chiama: — Santamaria, Santoliquido.... Ma dall'Estrema il vocione di TODESCHIiNI grida: — No, non si deve votare se Turati non ha parlato. MARCHESATO, BÉLTRAMI, DRAGO, DE FELICE, PESCETTI, CAROTI e tanti altri rincalzali/) urlando: — Deve parlare' Turati; parli Turati. Il PRESIDENTE, inflessibile: -ir Non può parlare; segretario Valenzano, voda avanti.. La confusione è enorme. VALENZANO continua u diramare i deputati, ma la sua voce è coperta dal No.' Nò! gridato con voce formidabile da TODESGHT* NI, a cui fanno coro i No; di altri einquanto deputati di Estrema. Tutti sui banchi della Montagna gridano qualche cosa: e insieme al no domina altissimo il grido: — Deve .parlare Turati! L'ori. Valenzano, di fronte a' questo tumuwr- & a -1 impedire ad ogni costo la votazione, e si agii ' ta vivamente. Parecchi deputati socialisti i i a a n , - n to, si sente impotente a farsi sentire; hi rivolge al presldente,, come per attendere or-, dlnl, 11 PRESIDENTE si alza, afferra il cam-, panello e lo agito come volesse scagliarlo contro l'Estrema, e>-~giida con. tutta la voce cha ha in gola: ,,,.,,.,.„; 4i„..- — Siamo in votazione;, nessuno, può par-, lare. Questa ribellione all'autorità del presi dente è una indegnità. ■Le parole del presidente sono coperte dami urlo collettivo dell'Estrema. Si ode. fra tutte, la voce stridula di DE ÌFEL1CE, che grida : — Se non lasciate parlare l'on. Turati, non si voterà. Al banco del ministri si trovano gli onore voli Giolittl, Crederò. DI San Giuliano, Nitti, Sacchi e Facta, che assistono impassibili a questa scena caratteristica. PRESIDENTE. — Non mi lascio imporre dal clamori. Andiamo avanti nella votazione [Applausi clamorosi a Destra e al Centro; grugniti ed urla all'Estrema). ■ L'on. DE FELICE grida: — Non si vota, non si deve votare. • La rivolta della Montagna L'on. VALENZANO tenta di continuare l'op: pello nominale, ma l'Estrema Sinistra vuole battono le mani sulle tavolette del banchi, Tutti gridano a perdifiato. Gli altri settori, che sono oggi gremitissimi, guardano perplessi e sorpresi la scena che si sta svolgendo. Ad un tratto, mentre Tono r i a a a - il tentativo di appello nominale, si vede eh» nell'Estrema Sinistra si formano dei gruppetti, i deputati socialisti si sono disposti in gruppi e tumultuano. Invano l'on. Alessio tenta di calmare 1 .socialisti ed invano l'onorevole Valenzano tenta eli riprendere l'appello. Dall'Estrema si gridà quasi in coro. — No INo! Vi ò una mozione d'ordine. Lasci parlare l'on. Turati! Il presidente invia sui banchi di Estrema i questori onorevoli Negrotti e Visocchi, ed il segretario, on. Basi ini. I montagnardi con se vdpcintstlncutsiaiqldlsggpes1cnbdlfcte.IS''Le o - a i i 1 a a ul n- a. e; a. & ,, a, e. li aena ore einmma gnano a quesfultimo un foglio di carta. <*«\domanda la pubblicazione di tutti 1 ricorsi presentati sull'elezione al I CoUegio di Ro- ma; ma l'on. Basimi respinge il foglio, osr servando che si è In votazione e che il pre; sidente non può accettare alcuna proposta." L'or. VALENZ.\NO, approfittando 31 u.n mo- mento di molto relativa calma, tenta di ri- prendere la lettura dell'elenco dei deputati !per inziare l'appello nominalo; ma .dall'Estre-.i'_,no dura qualche minuto. L'on. ALESSIO .si;scalmana ad imporre ai socialisti il rispèt- to della Camera e di se stessi ma lnutllmerì- te. L'on. Alessio, in piedi, agitando il cani- panello, grida: -,;.'— lo non sono sospetto di poco liberali- seilo 0 di poco rispetto per la libertà di tutu, ma Sinistra si grida comò un solo uomo :. — Noi SNot Deve parlare l'on. Turati! I deputati socialisti battono nuovamente .le mani sullo. tavolette dei banchi. Il coro dei dini. Ora si deve votare. '"DE FELICE. - No! (No! La parola è all'ono- revole Turati. Le contestazioni devono essere. fatte subito alla Camera. £1 sta preparando una mozione. • BÉLTRAMI. — Turati deve esprime le nostre ragioni. Il baccano è diventato formidabile. Le ur- lU-EstremaUGÌl %fà^ÙaH3$^£SS3& no incuriositi a questa scena di nuovo ge- nere * : .. 1 . ■' ms. i L'ostruzionismo fatto con le persone ,, .n raorr* tUw»^ihii^ „i ' L'on. ^^}2.U^BMJn^^ÌKìJ^ «relaCiSdénutatì di rendere neU'emic^è notare davantii alla ^iro ehestasotto & h^o dff m^^iSmiTvmmmk ViméSmm asòoìtan e preS^HeUa^OTs^ zione della loro volontà. Tutti 1 deputati del- la Sinistra del Centro e della Destra comln- ciano man 'mano a scendere la breve scaletta, stilando innanzi al banco della Presidenza." 'A tale vista. l'Estrema Sinistra rimane Inter- detta; ma subito dopo ricomincia a gridare': — No! Noi Non si deve votare! L'on. Marchesano, con alcuni altri colli-, ghi. che si trovano presso il pasiafgto l'emiciclo, cerca di opporsi a che i costituzio noli vadano u votare, e poiché questo Inter- r^njo ». Nell'emiciclo si trovano almeno 150 vento pacifico non basta allo scopo, l'on. Modigliani, strillando che non si deve votare, si precipita c.on tutto il peso della sua mole a chiudere l'addito al breve spazio che sto tra il banco della Presidenza ed il banco dei ministri. Mn parecchi costituzionali si precipitano per impedire che l'on. Modigliani riesca a mandare ad effetto il suo proposito. Altri colleghi dell'Estrema. si aggiungono all'on. Modigliani. Dalla parte opposta, gli onoravoll .Micheli, Faelli, ed altri, si schierano contro i socialisti, e si viene così a formare un cosi strétto groviglio di corpi, un cosi intricato .gruppo di persone, che è anzi impossibile che qualcuno si muova, tanto più che il-passaggio è molto stretto. I deputati sono a contatto gli uni cogli altri, e per fortuna il centro del gruppo 6 composto appunto da quei che erano animati dalle intenzioni più liaclfiche. Le due masse 'di deputati di Estrema e di deputati costituzionali si urtano nell'emiciclo, anctandp.. un doppio grido. I deputati di Estrema, in prima linea dei quali si trovano gli onorevoli .Marche-sano. Marangoni, Modigliani. De Felice, gridavano: « Di qui non si passa. Non avete lasciato parlare l'on. Turati e noi non vi lasciamo votare ». I deputati co- yzonoriì2«sStlMPminnstituzio-naU, alla testa del quaJi si trovavano 1 • più combattivi, cioè gli onorevoli Fattili, MI- cheli, Gambarotto, Montauti o altri, rispondono :. « Mòl» non cèdiamo a sopraffazioni. Dobbiamo compiere -il nostro - dovere. Noi passe- députati; l'einteiclo .sembra trasformato in lina, marea di teste ondeggianti, di boccile urlaaiti. dì. corpi che si dimenano e colluttano fortunatamente senza conseguenze, poiché il corpo «còrpo che 6i verifica non può permetterò-'a nessun deputato di prendere lo .slancio e di venire d vie di fatto. . E! una-calca immensa-di .persone sudanti e urlantt'-dalle- quali si leva un vocìo immenso. Il resto-detto Camera rimane' in piedi sui-rispettivi bancM, urlando a squarciagola, mentre si incrociano nell'aula le più violente ingiurie. Nel parapiglia - Le colluttazioni lutante avvenne un curioso episodio. L'onorevole' Carlo Altobelli, deputato socialista di Napoli, jClie ha violenlemenKe Unve&ito net giorni scorsi la politica elettorale del Governo, dopo avere . scavalcato. un .paio di. banchi con agilità degna di' ijn'giovanotto (l'on. Altobelli ha oltre 50 anni), è caduto a sedere su uno stallo negli ultimi banchi dall'Estrema Sinistra, immediatamente tre o quattro deputati gli si sono fatti attorno per proteggerlo, tra gli altrt epecialmeaite il repubblicano "Pansini. L'on:; Altobelli, stretto In mezzo ad una 'folla di deputati, che" urlavano e si spingevano, è rimasto senza flato fino a che, aiutato dafll'on. Pansinl, è riuscito a guadagnare la 'scaletta, di. sinistra e a uscire dal tumulto. L'on. AMobeUi non ha riportato nella colluttazione che di colletto sgualcito per eccesso di affezione dell'on. Pansinl, che, per impedirgli di colluttare: cogli avversami, lo ha afferrato .per il collo, della camicia. . Il parapiglia nel'emicJlo dura un quarto d'ora. Vediamo l'alta persona dell'on. Marchesano .spingere energicamente gli onorevoli Faelli e Montauti che.si trovano vicini e ricambiano con altrettanta energia la spinta. L'on. Altobelli e ritornato nella mischia. Lo vediamo alle prese con l'on. Cottafavi Nella calca scorgiamo gli onorevoli Mazzoni e Marchesane, entrambi socia-Heti. con le braccia alzate, gridare e dimenarsi. I deputati nell'emiciclo, stretti In -modo aHarmante dalle masse pioombate dagli altri banchi della Esire- Stamm^'^i^iSr^^T^ ffiS. °e Milana S mimlSSi^S^^S^ ?t ÌLttó è ricoaUidala e la^\£SF*^3nS2SJ£ vAte'LnnS^S^ Xrf diSSiStirli uiS3nS n^JSJ?^00,' Rarte «jg SSffla^^,*ffiHg^^S le gjj-»:- *pin,?S2. t»-8!!8^?,^- Qualcuno of-. P6',",'0116"0- qualcun altro }°.„»splnge fino a JQrio cadere a terra,. ma »l-®2Sul0 vle!n«.6uhito rialzato. Nel trambusto piombano nuovi deputati, nuove forze' violente., Si grida, 6i -fischia, si e'mbttono tutte le mia. immaginabili, méntre .aloni, beaste in ,Piedi al banco della presidenza.' pallido In volto; vivamente impressionato, circondato da tutto l'ufficio della Presidenza osserva muto la scena e agita ti campanello Le tribune sono anche esse tutte In emozione- 1 commenti sono altìssimi anche nelle tribune. La scena, ad un tratto diventa nau rosa, poiché la mischia aumenta di intendi/; hig^^ d~i»n T&tÀ , „5r™#„.* un maaiemo austro a qualche grave fatto. La seduta è sospesa! Alle 17,50, continuando le scene violente sen- l^oenza mandati neÙ'auto "non" sonò "riu" a ricondurre la tranquillità, l'onorevole ì ALESSIO, pallid'Tsimo in viso, afferni U ca£ 'PeUo a cilindro e si copre scamDantìlondo e ^chiarendo sospesa la seduta EgU^ando? na l\ banco della presidenza seguito dall'In- tero ufficio di presidenza e dagli uscieri Prì- 41 abbandonare la poltrona pSénzMe. Alessio preme 1 campanili per lo sgom- Squillano 1 campanelli elet- tricl !n opnì tril>una, cadono l cartelli jier lo Sbfro ^tribune. Ma la.folla immensa, ottonata Dei breVe spazio per assistere allo spettacolo, non Intende rinunziare allo Inora- scioso spettacolo e resiste dapprima agli in- |vi1i d^g11 uscieri. iPolshè si minaccia di man- dare a chiamare la truppa, a poco a poco le tribune delle signore, della presidenza, della magistratura, la tribuna militare ai sgombra- i no. Ma rimangono completamente gremite, 'ssnza che una sola pessoaa ai '*. •» tri- buna dei senatori, dove si trovano gli onore voli Vacca, Gonio, Di San Martino, Scara mella-Manettl e molti altri.. Rimangono u lealmente gremite la tribuna di Corte e la friI, dinli «mattai NoUt trthnrio«*i rnrto c'è gg^&gg^^mialrt^n? siSSoS ^g^BS w»^te^r?ÌfflS^tì ode una n^lalve MchN&^dWe* diA^ sinistra, i fischi durano parecchi minuti. L'o- r'opev0ll« Todeschini grida atulto flato, ri volto A Presldente. , Vergognatevi! » L'ono le Altobelli gufato £ v8i9ta da due altri collegm gridà anch'esso (come (un energu mi:nQ I primi nunzi dì pace Méntre i deputati dell'emiciclo si sballottano, i Ministri sono in piedi, ai loro banchi, impo- tenti a reprimere quanto avviene. Essi si liml tano a consigliare'la calma. Dopo parecchi mi nuti di colluttazione e di agitazione lormidabi le, una « detente » comincia ad avvenire; le ire sono sbollite ed i primi nunzi di pace eserci tano la loro opera nell'aula. -Essi sono special mente l.Mlnistri del Tesoro ed il deputato so cialista Ivanoe Bonomi, il quale, insieme con |I'on. Enrico Ferri, grida, alzando le braccia: ! «Pace pace, calmatevi ... A. queste invocazioni g . rispondono gli.applausidepu aU ^ s tre-, n Uvsi inteadl'al'anoditeteus«niil gn »" wv»«; «» -»-,-; -•- i -; vano fuori della colluttazione, neU ernie ciò, e ci che se ne stanno ned anfiteatro, ai rispettivi pò- sp!8ti. A pocoa./poco si calma l'amjjlente; un-si- F lcnzi0 relatlvo ritorna, anche perchè i questori P e l'Ufficio di presidenza sono riusciti a formare ' r UJla e diVidere i contendenti* Infatti, i questori Negrotto e Visocchi, i segretari Valen, zatl0) Baslinl| DaAmicls, Gesualdo l-lbertini, so no penetrati come un cuntìo In mezzo alle due 'masse d» .contendenti. Gli upl spingono i de- F putati di Estrema Sinistra verso i loro stadi, I sa con grando amorevolezza; .altrettanto fanno gli : co. altri verso i deputati della Maggioranza, che p sospingono dolcemente verso i banchi dei a. ua Maggioranza e di Destra. A poco a poco la, d, ^f***^^,^ 8l trovano ne]la trl-| Pnadzo, i buna diplomatica, improvvisano un piccolo j tu50 i a a o e e o a a ù di o, Eo isi ti o- «lunch»." Qualcho deputato,ha pensato di in- sggannare la loro attesa, inviando da uria vicinai qpasticceria una guantiera di paste. Nel frat-j dtempo, avvengono trattative di conciliazione. pL'on. Alessio ha mandato a chiamare al gabl- onetto del Presidente della Camera, gli onore- ^voli Turati ed Altobelli. 1 quali rappresentano nl'Opposizione, vale a diro, l'elemento che ha «nspinto ai tumulto. Avvengono brevi, rapide trat- dtatlve. Gli onorevoli Turati ed Altobelli dlchia-. srano' che la Estrema Sinistra ha tumultuato ed cila impedito ad ogni costo la votazione, perchè ztemeva una sopraftaziono della Maggioranza; ctemeva, cioè, che, dopo respinto l'ordine del, feriuto senz'altro convalidata c%ioTpòte°sle\v-' [venire la votazione sul secondo ordine del gior-, no, quello clic l'Estrema Sinistra intendeva pre- sentore per chiedere la pubblicazione del 43 ! ylcnrsi elettorali contro la elezione di Feder- tzonl- „, ., . . pA questo punto/l'on Alessio ha chiesto agli Sonorevoli Turati ed Altobelli so essi garantiva. vno 1 silenzio dell'Estrema Sinistra ed il buon sordine della seduta, qualora la Camera avesse lHrespinto anche il secondo ordine del giorno iMStnAira *ì&J&Tffl&ttiPì 3tt*fo£5ffi£kSA C2W^Ì£a^ÌS^^±S0^ÌIÌS^ M««ne;*™^ Gsponsabilltà intorno al contegno dell Estrema MSinistra. Perciò l'on. Alessio ha rotto questo strattative amichevoli; egli/prima di riprendere fla seduta, ha voluto però consultare l'onorevole i ^Marcora. Si riapre là seduta L'on. Marcora ha dichiarato che il dovere del Presidente era quello di riprendere semplicemente e puramente l'appello nominale al punto in cui era stato interrotto. Cosi, infatti, è avvenuto. L'on. Alessio, alle ore 18,40,' è rientrato nell'aula, seguito dall'intero Ufficio di presld nza. Sonc stati dati ordini agli uscieri di far rientrare gli invitati alle tribune e le persone da prima espulse sono.rientrate rumorosamente nelle rispettive tribune. L'aula ha, come prima, un aspetto imponente: 450 deputati sono presenti. I deputati dell'Estrema sono moo mentancaniente calmi. L'on. Alessio, riaperta la I- seduta con una vigorosa scampanellata, dice, obe- n rno il tio e o. rinodi et rhi Alre ma uo, na geto la o. adi gli to to heoli ria. Lo la aria ellle re- ^ ?t £ te f-. ro ma to io le in In to va ole u/; cdGgnazione • — La seduta è rianertn lo ho dovuto i PrTmaTobendtrl^periltt Avverto che H-.mio. obbligo'.è- di -far rispettare il regolamento. Faccio, a questo proposV-no-lcon voce energica, non senza un po' di indi- tare che' era gii incominciata la" votazióne quando l'on. Turati ha. chiesto la parola; per questo io -noti ho potuto concedergliela, (applausi a.Destra ed accentro. Urla all'Estrema). Ed ora prego il Segretàrio di prosguiro l'appèllo nominale. -.''•■ L'on. VALENZANO riprende l'appello nominale, cominciando- dalrou. Sciacca Glardlha. MODIGLIANI sorge, gridando :,— C'è un equivoco. ALTOBELLI : — Domando la parola. — TURATI : — Chiedo la parola per fatto personale. » PRESIDENTE : .— Non do la parola a nessuno: siamo in votazione. Non si può parlare. Ogni insistenza è inutile. Ricomincia il tumulto L'Estrema, visto l'enèrgico contegno del Presidente, comincia nuovamente a' tumultuare. L'on. ALESSIO, al deputati di Estrema che domandano la parola, grida ritto in piedi agitando il campanello come se volesse scagliarlo contro di loro: — Non accordo la parola a nessuno; non tollero violenze di nessun genere. Questo è il segno di un nuovo tumulto. I deputati socialisti ricominciano a gridare; Non si vota! Non si vota! DE FELICE, nuovamente alla testa del tumulto, dice: — Dobbiamo sapere su che cosa si vota. Mi lasci parlare. PRESIDENTE : — Non parla nessuno; si vota soltanto. Dall'Estrema- Sinistra si risponde con un urlo generale : — Ed allora non si voterà. Noi noli lasctoremo proseguire l'appello nominale. Infatti cento deputati - cominciano a sbattere le tavolette sui banchi. Urla, grida, fischi; il pandemonio ricomincia. La voce del segretario è completamente coperta. Nessun deputato può far uso,del suo voto..Visto che ogni tentativo à inutile, l'on. ALESSIO esclama; — Cosi non si può andare avanti. Coloro che mi obbligano a togliere la seduta, sono responsabili di quanto è avvenuto. ' ■ Altobelli. Milana, De Felice ed altri continuano a sbattacchiare i leggìi. L'on. Todeschini fischia con la sua sirena in modo disperante. Sembra di assistere alla partenza di un piroscafo. Gli spettatori delle tribune finiscono per. ridere di fronte ad uno spettacolo che lia del comico, sebbene pur profondamente deplorabile. La seduta è sciolta Finalmente l'on. ALESSIO si oopre una seconda volta, scampanella ed esce dicendo: — La seduta è sciolto. L'Estrema Sinistra avrà la responsabilità di quanto ha. provocato. a questo punto avviene una scena assolutamente impensata. I deputati della Maggioranza e di Destra insorgono contro' l'on. Alessio perchè, a loro avviso, egli ha dato prova di debolézza non facendo proseguire a qualunque costo l'appello nominale incominciato. Gli un? spettacolo _d: he n- villa; non siede degno di presiedere 11 Parlamento. Lon. Alessio esce cosi in mezzo a violente Invettive della Destra e. del Centro. Intanto, appena 11 Presidente è uscito, la Maggioranza ed il Centro si scagliano contro 1 deputati di Estrema Sinistra, che hanno provocato 11 tumulto. Avviene una nuova salve di Invettive contro 1 montagnardt, i quali dapprima re- u" W^J^JflF^ ole 0000 un Partito eroico. Uno di sul .intona, a£ Per la seconda volta, pubbUcamsnte in una e seduta della Camera. l'Inno del lavoratori. o? Cinquanta altre voci dt deputati socialisti rin- spondono olla prima voce ed Intonano an- rì- ch'essi l'Inno dei lavoratori. Dalla Destra e Me. dalla Maggioranza si grida: «Viva il Re! vim- va la Monarchia 1. La scena è nuovamente et- infernale. I settori di Destra e àACmUù lo scambiano contumeUe con l'Estrema Sinistra sa, dove i socialisti òantano con un insieme abllo bastanza riuscito, l'Inno del lavoratori. I dera-1 putati di Destra e della Maggioranza emetton-1 nò tutti i grugniti e gli urli possibili ed lman- maginabill, ma il canto dell'Inno dei lavora le; tori surra, domina le urla della Destra e del lla Centro. I deputati socialisti escono dall'aula ra- cantando l'Inno del lavoratori, mentre 1 de- te, putati daUft Maggioranza continuano ad ur* i

Luoghi citati: Napoli, Roma