Nei parentali di G. B. Bodoni

Nei parentali di G. B. Bodoni NOTE D'ARTE Nei parentali di G. B. Bodoni cne 8 stato l'organizzatore delle teste bodonia- He e che rimane sulla breccia a difendere la BodoGiovanni Lobetti-Bodoni, nepote del glorio- ^so tipografo del quale ricorre quest'anno U centenario della morte, ha voluto dedicare al- Sla pernsigne memoria del maestro-tipografo un uinn»rui>i/i hi ,.„i un monumento di raro valore. 'Nell'antica odierna saluzzeso, nella quale Giovanni Battista Bodoni imparò l'arte del pacchettista, quella dello stampatore e nella quale si senti bibliofilo e umanista, il suo discendente ha messo insieme eoa una cura dei particolari, che deve essere stata certosina, un | volume rigorosamente bodoniano nella scelta dei caratteri, nella disposizione delle linee, nella marginatura delle pagine, nel tipo delia carta, nella maestà del formato, nell'austerità della legatura. Il volume, "intitolato Nel parentali di G. B. Bodoni, contiene non una biograna del tipografo insigne, non uno studio sulla sua arte editoriale, ma una corona di scritti vari e Interessanti dovuti a óltre un centinaio di scrittori, di studiosi, di amatori del libro che e, quando è buono, un vero amico, e, quando 6 ottimo, un consolatore. '• Forse il nobile tipografo che nella piccola città provinciale, cosi bella nella raccolta adunazione dei suoi piccoli palazzi antichi e delle sue basiliche, vive in una perenne e fervida adorazione della sua terra' e 'della sua arte, non immaginava certo che all'appello lanciato, per la glorificazione del suo avo, rispondessero con tanto consenso d'ammirazione tante personalità devote agli studi e che (Consumano le loro esistenze nel gloriosi Studi, nelle Accademie, negli Arenghi e nel vasto tumulto della vita politica e glornalistica>'-„ SI era detto da qualcuno che il libro agonizzava, vinto dal vorticoso ascendere della civiltà verso nuove mète : si era gridato che il giornale uccideva, ogni giorno più, con .la sua bella prepotenza, il dótto torno e il' volumetto che nella copertina di pelle chiudeva bene il pensiero alato dei poeti,, dei mistici, dei filosofi.... Le celebrazioni bodoniane hanno dimostrato che invece il culto della coltura s'espande e che la religione' della. pacata ,e tranquilla coltura trova ogni giorno nuovi fedeli l quali, senza rinnegare la loro modernità, la loro passione nuova, le loro fresche audacie, desiderano di poter restituire al libro la sua dignità esteriore e la sua bellezza. Vittorio Cian', Rodolfo Renier, Benedetto Croce, Enrico Cocchia, Pietro Rasi, Italo Pizzi, Remigio Sabbadini, Giuseppe Fraccaroli, Arturo Farinelli. Carlo Forunchi, altri insigni cultori delle letterature classiche, e altri rivelatori dei misteri delle lingue e delle fedi dell'India e dell'Oriente lontano, hanno reso omaggio al tipografo devoto, all'esperto punzonista che, più di cent'anni fa, si rese utile al primi glottologi», ai precursori dei loro studi e delle loro pazienti indagini sul palimsestl e sulle reliquie che ogni giorno si scoprono negli scavi e nelle scoperchiate tombe: artisti come Leonardo Bistolfl, come Davide Calandra, sentono che il libro di Bodoni è una nitida opera d'arte, che ha qualche cosa della lapide immortale: uomini devoti alla grazia' degli antichi pittori, come Corrado Ricci, lo es?ltano ora come uno dei più nobili sacerdoti della bellezza: giornalisti, editori, tipografi, bibliografi, bibliotecari, uomini politici, uomini di scienza e di scuola pensano con nostalgia alle belle pagine chiare e am< pie sulle nuali il saluzzese fermava il pensiero del maggiori scrittori della latinità e quello, non sempre degno della sua attenta e diligente cura, dei suoi contemporanei, poeti troppo arcadici, storici troppo arcadici. Lo stupendo volume, dedicato a un tipografoeditore valoroso, Giuseppe VUgliardi-Paravia, tradizione gloriosa e a preparare un più no bile avvenire all'arte dei tipi mobili in Italia, — che non deve essere uccisa dalle macchine compositrici. - contiene pure le parole più ! care perchè rese sacre dalla morte e dalla ^^ dl ^ntlcnl e recenti ^mlratori_di Bo¬ Jj^. m Vincenzo Monti, dl Giacomo Leopar.dl. d! Etimo Quirino Visconti, fino all'thdlmenticab'le suo biografo e commemoratore, D5no Mantovanl fln0 a quel M,inlstro del Re, Teobaldo CaOissano che. nelle tristi angosole 'della lunga lnltrmilà, era ritornato a leggere *u scrittori Jatir,!.. preso dalla nostalgia della Grazia e dal desiderio di placide consolazioni . estellcne" ' * '", | _. . ■ _. . II volume austero rimarrà nelle Biblioteche italiane e straniere come il miglior monumento eretto dalla famiglia al maestro dei tipografi e dirà, anche negli anni. Più lontani, chn in Italia l'amore dei buoni studi, delBie belle opere, dei nitfdi volumi, vive perenne come nei.tempi lontani, in cui Ole 'Biblioteche e gli Archivi rappresentavano tutto il mondo. Ora l'Italia non è più un .Museo; ora la (Patria vuole ilberi i mari alla sua conquista, e aperta, dn ogni' terra. ìa scuola per distrug- ^lltù^f^sJnL^^ Sei suo'^ JSlt» iXà iffl ben SamoaWbuoiune^ Mva^ai dui sac^ tou àsi dovranno Lril^c^ Xttott U.UL1 • e531 aovrdinno ricordare con uspeiio ^ tipo affermava fjca _ ji a na cne s'è^rinnovatTad'è' dì ventata'gran de

Luoghi citati: India, Italia