"Il rancore contro la Germania è l' anima della Francia,,

"Il rancore contro la Germania è l' anima della Francia,, Il libro di Bulow farà chiasso a Parigi "Il rancore contro la Germania è l' anima della Francia,, e o i Opzrammatchedella recente storia europea - Dalla Bosnia al barocco *• Dall'amicizia britannica all'odio francese ** Lia forza della Triplice Alleanza. * riddliv (Servizio speciale della STAMPA) Berlino, 89, notte. Vi ho annunciato ieri in modo sommario olla prossima pubblicazione del libro del quarto Cancelliere dell'Impero tedesco, il principe di Bùlow, suflla Germania sotto l'Imperatore Guglielmo IL II volume uscirà fra una quindicina di giorni, ma la casa Hotobing, che lo pubblica, ha già consegnato le bozzo di alcuni capitoli ai principali giornali di BerUaio. Al vostro corrispondento è stata comunicata una parte del nuovo libro, del quale vi riassumo, ned modo più ampio tutto ciò die possa-avere ancora un significato di cosa nuova. 'Sf è detto che il primo capitolo tratta di questioni di poetica internazionale: il principe'.dì Bùlow vi parla anche dei rapporti della Germania con l'Italia, ma questo capitolo non reca alla storja politica contemporanea nessun documento nuovo. Interessante, invere, sono gli studi che riguardano la crisi della. Bosnia, la questione marocchina ed i rapporti delóa Germania, con l'Inghilterra e con la Francia. La spada tedesca nella crisi bosniaca Sulla crisi dalla Bosnia il principe Bulow comincia osservando clic la definitiva occupazione delle provinole della Bosnia e della Erzegovina da parto dell'Austria, avvenuta secondo le decisioni prese dal Congresso di Berlino nel 1878, ha provocato una grande crisi europea. La Russia principalmente si oppose all'azione dell'Austria e di conseguenza la Serbia, che vedeva frustrate le atte speranze, si preparò ad una guerra centro l'Austria. Anche l'Inghilterra si pose a fianco della Russia, usando anzi contro l'Austria un linguaggio più violento della Russia stessa. Questa, violenza apparve tuttavia piuttosto dirotta contro l'alleata dell'Austria, cioè contro la Germania. Era questa la prima volta, in cui l'aJleanza austrotedesca poteva dimostrare la sua solidità. Il principe di Bulow fece comprendere apertaniente che la Germania era. decisa a mantenersi ferma in qualunque circostanza all'alleanza con l'Austria. La spada tedesca era gittata, tanto per difendere l'Austria quanto per mantenere la pace europea, ma sovratutto per difendere la posizione mondiale della Germania. Era giunto il momento per dimostrare se aveva un valore la politica di accerchiamento iniziato contro la Germania e se l'essere ostili alla Germania poteva essere compatibile con gli interessi europei, snamzvnpdemdpcilsgrepcpcpctasargGqvmalepeqn1dpdecdVnldvm, jKLo svolgimento della crisi in Bosnia fu di 7tto 1* fi™ «Mii,. natica AtìlV^rrhi..m«n-1da a a , ro a ; a o l o l i o i a o a a e . fatto la fine della politica dell'accerchiamento. Nessuna Potenza ebbe la volontà di sottoporre i propri interessi agli interessi degli altri. L'Italia rimase a fianco delle due alleate. La Francia tenne un contegno di attesa e non ostile alla Germania, Lo Zar Nicolò diede ima dimostrazione della sua saggezza decidendo per il pacifico accomodamento delle difficoltà esistenti. L'isolamento della Germania apparve allora come una. illusione diplomatica, poiché non si era dato il suo giusto valore al. fattore dell'Impero tedesco netta politica europea. Non è facile colpire la Germania nelle sue parti vitali perchè la Triplice alleanza, nota Bulow,. è tale forza contro la quale ogni Potenza non può faro una guerra se non a costo della vita o della morte. Il ravvicinamento anglo-tedesco H principe di Bùlow viene quindi di conseguenza a trattare dei contrasti anglo-tedeschi, dimostrando come la politica mondiale della Germania non l'aveva punto messa'~in contrasto con l'Inghilterra, mentre la politica di accerchiamento dell'Inghilterra era rivolta contro la potenza commerciale e navale della Germania. « Solamente mercè la sua forza continentale la Germania potè distruggere questa politica di accerchiamento, in modo che al di là della .Manica dovette poco a poco subentrare il sentimento di pacificazione, precursore di un'epoca di uno scambio tranquillo di opinioni e di un ragionevole accomodamento dei reciproci interessi. La visita di re Edoardo al Kaiser nel 1909, subito dopo terminata la crisi della Bosnia, ebbe esito soddisfacente. Il Re ebbe accoglienze cordiali. Da parte sua re Edoardo lu guidato da un sincero amore perja pace e da calda amicizia, e questi sentimenti espresso poco dopo nel suo discorso al Parlamento. Da questa visita data il mutamento delle relazionli tra Germania ed Inghilterra, non solo tra i due Governi, ma anche tra i due popoli, che — scrive testualmente Bùlow — hanno ogni motivo di rispettarsi vicendevolmente e di gareggiare amichevolmente hi un reciproco lavoro di pace._Tutta.via, sono avvenute dello ricadute, anzi una ricaduta avvenne nel 1911 e fu violenta; ma il tentativo di prendere il contrasto atiglo-tedesco come sistema di politica internazionale non sarà ripreso e. se dovesse venire ripreso, esso troverebbe il suo limite nella politica continentale, il cui più grande esponente è la Triplice Alleanza ». La politica marocchina - Delcassè L'accenno del principe Bulow alla ricaduta anglo-tedesca del 1911 gli fa ricordare l'affare del Marocco, che diede appunto origine alla ricaduta. Il principe Bùlow, com'è noto, ha avuta una gran parte nello svolgimento della politica marocchina. Il quarto Cancelliere dell'Impero tedesco dichiara rScteLdrpdr a a a a sinceramente che la politica della Germania nejla questione, del Marocco non era rivolta ad ostacolare i piani colossali della Francia, ma a proteggere la dignità e gli interessi 'nazionali della Germania. ' L'azione tedesca nell'affare marocchino aveva una base diretto, nel trattato del 1880 e nel trattato tedesco-marocchino del. 1890. Il procederò della- Frància minacciava'di offendere In eguale-''misura gTinterelisi' economici e la dignità nazionale della Germania,; Gertar mente, la Germania ha tenuto, sempre? Borito del fatto che; la -Francia- aveva Un itìuafee^Q particolare .nello svolgimento dell'affare marocchino,, ma i desideri francesi oltrepassavano il segno, La Francia s'immischiava sèmpre, senza ritegno, nelle cose marocchine. Essa'fingeva d'ignorare il trattato di Madrid,: noncurante degl'interessi economici degli altri* Stali, e sperava cosi'di poter conquistare Un grande, possesso'coloniale La Francia sii1 appoggiò cosi all'Inghilterra, fiduciosa che ciò-bl per raggiungere il suo scopo. Le due -Pow^e conobiusero cosi il trattato del a904,;rttd$o particolarmente contro la Germania •»C?i-'''TL'allora ministro degli esteri, DelcasseV a cui Bulow rimprovera di lasciarsi trasportare nei riguardi della Germania dalla passione, tentava di porre la Germania innanzi al fatto compiuto nel Marocco. Cosi si sarebbe colpito l'Impero tedesco e la sua dignità nazionale. Che cosa doveva faro la Germania? O lasciarsi trattare come una quantità trascurabile o far sentire la propria volontà. La prima via sarebbe stata più-comoda, ma avrebbe significato un grave colpo all'orgoglio e agli interessi nazionali, al quale ne sarebbero presto seguiti un secondo e un terzo, La Francia tentava di imettet da parte la. Germania e di mutare l'equilibrio europeo a proprio favore. In tal senso la questione marocchina divenne per la .Germania una questione nazionale. Perciò, nel 1905, il principe Bulow consigliò al Kaiser di recarsi a Tangeri ove Guglielmo II si fece paladino dell'indipendenza e della sovranità del Marocco. Lo scopo del Governo tedesco era di regolare la questione marocchina d'accordo con tutte le altre Potenze finanziarie, del trattato di ■Berlino. La storia è nota. Venne Algesiras, cadde Delcassé, la Germania si era imposta. Abbiamo così visto come il principe Bùlow giustifica la sua politica marocchina. Vediamo ora come egli giudica quella del Governo che gli successe, quella cioè di Berthmann Holvegg e del ministro degli esteri jKiderlen Waechter. L'accordo franco-tedesco 7,™ "v • ' 1del ,1909 sembrava secondo Bùlow, diminui- o e i è n a e n a e a a e i r a e o e o a li i e i aaie na e e e ae iè o a re la possibilità di un conflitto tra i due Stati perchè assicurava alla Francia. una certa influenza politica nel Marocco, ma tenne fermo il principio della porta aperta. L'accordo servì adunque alla pace correggendo in alcuni punti gli atti di Algesiras. « Ciò che più tardi — conclude Bulow — fu raggiunto con la rinunzia di un nostro diritto può essere molto o poco, può essere quel pezzo di Congo che a noi è toccato di maggiore Ódl minor valore; ma tutto questo è stato rasgiunto sulla base di Algesiras e grazie al nostro intervento del .1900. Noi non abbiamo mai avuto l'intenzione -ai appropriarci una parte dèi Mar rocco, non per- timore della .Francia, ma nel nostro iproprio interesse Bùlow afferma che la Francia si serviva della questione marocchina per porsi al momento opportuno al fianco dell'Inghilterra' e romperla con la Germania, L'odio della Francia Collegato a questo capitolò è. quello che si riferisce ai rapporti fra Gei-mania e Francia E' questo il, capitolo più interessante del nuovo libro di Bulow. Egli afferma anzitutto che il rancore contro.la Germania è ranima della politica francese, poiché le altre questioni internazionali per la Francia sono più che altro di natura materiale. La Germania deve contaro sulla irreconciiliabi lità della Francia, a Mai — scrive Bulow — si deve nutrire, la speranza erronea di poter veramente, sinceramente conciliare la Francia finche noi non avremo l'intenzione di restituire VAlsazia-Lorena..., e la Germania non ha certo questa intenzione! >. Tuttavia, Bùlow crede doveroso pei- )a Germania mantenere delle relazioni tranquille e pacifiche con la Francia. « L'odio francese contro la Germania è trop•po profondo perchè si possa combattere con qualche tratto di amicizia o di gentilezza. La Francia mai è stata colpita cosi duramente cominella guerra del 70. E' vero — continua Bulow — che da secoli la Francia ha portato nella storia europea l'anima della perturbazione. Noi dovemmo rinforzare le nostre posi zioni occidentali contro nuove perturbazioni, e questo mezzo ha raggiunto il suo scopo ed. ha anche giovato non solo alla Germania, ma a tutta l'Europa u L'ex-Gancelliere osserva l'atteggiamento aggressivo della Francia e dice che la Germania deve sempre calcolare la Francia come un nemico. Se essa credesse di .poter riuscire vittoriosa in una guerra con la Germania non esiterebbe; la sconfitta 'del '70 colpi gravemente la Francia, ma un pòpolo elastico ' come il francese ha ripreso- suMo forza per nuove aggressioni. qcGcpdrafd«ddd.EzJilfieBql'secoptenfrpgfrclailvpl'dsptecrncddnvaccsgpBlclcpèatestgnqftetmco Fascioda... Ciò su cui il principe Bùlow. insiste è questo : la Francia è assolutamente .irreconciliabile: è vano dunque ogni sforzo della Germania d'i voler vincere la rivale con la cortesia. Pare che con questa osservazione il principe Bùlow intenda precisamente alludere all'imperatore Guglielmo II, poiché è risaputo come l'attuale Kaiser ci terrebbe ad un'amicizia colla Francia. Ma le parole fdi Biiloivv suonano quasi come di scherno: « Il Michele tedesco — scrive Bùlow, intendendo per Michele il popolo tedesco — non deve avvicinarsi alla Francia con un mazzo di fiori in mano, facendo una riverenza». .La Francia ò adunque irreconciliabile. Essa cerca, secondo Bùlow, in ogni alleanza, in ogni amicizia, un compenso contro il vicino tedesco. A tale scopo la Francia ha dovuto sacrificare una parte della sua libera attività ed essa è. divenuta più dipendente di. prima. Bùlow ricorda quindi Fascioda é dice ohe questa sconfitta della Francia di fronte all'Inghilterra non ha avuto che effetti passeggeri, mentre la sconfitta del '70 ha avuto conseguenze che non si cancellano. A questo proposito il'ex-Cancelliere ricorda questo interessante episodio: «Dopo 48 ore dalla ritirata della Francia nel conflitto di Fascioda, ■ un ambasciatore francese, una delle migliori' personalità della politica francese, fu interrogato da un collega italiano sullo stato delle relazioni anglofrancesi. 11 diplomatico italiano chiese quale contraccolpo, l'avvenimento poteva, avere sulla posizione francese verso ' l'Inghilterra, e il francese rispose: — Certamente, favorevole; dopo che le divergenze' circa il Sudan sono composte, nulla più. ci si oppone ad' una piena intesa con l'Inghilterra ». Politica interna Meno' intéressante "per noi, ma notevole e di grande significato per la.Germania, è la seconda parte'del libro di Bùlow, che tratta prlncipjtìmenjte di questioni di politìca interna. Ve ne riassumo brevemente il con cetto principale. Ricorderete ohe il Cancelliere Bùlow, ritirandosi nel 1909 dopo la sconfitta socialista nelle elezioni al Reichstag, riferendosi al contegno poco favorevole dei conservatori, disse che essi avevano giocato gli intenessi dola Monarchia e del paese e pronunciò la nota frase:.« Ci rivedremo a FilippiI ». Oggi Bùlow è meno duro verso i consci' vatori e epiega la sua politica affermando di aver sempre avuto fede in un accordo dei conserVatori. coi liberali per schiacciare il centro e i'socialisti: riconosce ohe fra.i conservatori e i liberali vi è. una grande divergenze di vedute, ma poiché 51 centro si era posto in opposizione unitamente ai socialisti, Bùlow ha- creduto di poter calcolare sull'appoggio dei nazionali e dei liberali per combattere l'opposizione. I conservatori e i liberali, infatti, quando ' si sono trovati d'accordo, hanno sempre, formato il blocco più potente 'è' più' influente del Reichstag. Bùlow è sèmpre un tenace propugnatore di un tale accordo, anzi aggiunge che la maggior parte dei ministri .sarebbe incerta se dovesse .rispondere' a- quale partito veramente' appartengono, sé ai conservatori o ai liberali! Bùlow-spezza una lancia in favore dell'agricoltura e afferma che per la Germania è necessaria; tanto per ragioni .economiche quanto per ragioni nazionati e sociali, una forte agricoltura,, tanto più che l'industria tedesca si è rinforzata' a-spese dell'agricoltura. Tuttavia Bùlow riconosce che la Germania deve molto anche alla ìndustìra o al commercio. : ecdpfLlContro il socialismo Considerando poi il partito socialista, il principe Bùlow dicliiara che un pratico « modus vivendi » col socialismo in Prussia e assolutamente impossibile, data la parti colare caratteristica del Regno di Prussia Ciò è invéce possibile nella Germania meri diondle. n Governo prussiano non deve rinunziare a combattere il socialismo perchè questo significherebbe la capàtolaaione dell'autorità dinanzi alla, rivoluzione: se una intesa col socialismo nella Germania meridionale può essere-considerata come un atto di saggezza .politica, ih Prussia invece essa significherebbe un trionfo del socialismo sul Governo e sulla Corona. Nella fine del suo libro, il principe Bulow tratta dell'educazdone politica del popolo tedesco, biasimando aspramente la noncuranza e l'indifferenza generale in questo campa. Sarebbe dovere del Governo, ' nel momento presente, non creare col Parlamento nuovi diritti, ma ridestare per- mezzo di una poli tica decisa il sentimento politico del popolo. Non vi è peggior cosa nella-vita politica che 11 letargo. .La tranquillità è solo concessa ai ooooli che non hanno più nessun dovere, e nessuno amò affermare ito di se stesso, tanto meno fi-.popolo tedesco che è da poco'tempo incamminato su una nuova via Ber il conseguimento di nuovi scopi •.

Persone citate: Guglielmo Ii, Kaiser, Michele Tedesco, Waechter