L'allogamento delle Biblioteche

L'allogamento delle Biblioteche CÓNSIGUIO COflUflflliE DI TORlflO L'allogamento delle Biblioteche e r o e i . . a i) i o i a i : l 3' n a, a . i e o : d a , i a r è o d e o i e r aa e i i aa no o é o mm uto a a. o n a. el a li el re le Si oeodo di a dare eò, etce eaeganoorembre91Il Sindaco dichiara aperta la seduta alle ore 16 e 20 minuti. r BEY, riferendosi all'annuncio dato dai giornali della soppressione dell'orologio al Palazzo Madama; invita il Sindaco a provvedere per una segnalazione pubblica del mezzogiorno, raccomandando in modo speciale il colpo di cannone adottato già ultimamente in altre città. AVEZZANO domanda se, trasportato l'osservatorio astronomico, non si toglieranno anche quelle specie di cupole che ora deturpano la linea del Palazzo Madama. Il SINDACO si affretta a rispondere che fu appunto il desiderio di liberare da quelle costruzioni il Palazzo Madama una delle prime e più efficaci ragioni per il trasporto dell'Osservatorio. • Un indennizzo alla '"Caprera,, E cosi si entra nella discussione degli argomenti inscritti all'ordine del giorno, cominciando da una proposta di indennizzo alla Società canottieri « Caprera » per l'abbattimento del suo chalet al Valentino, già sede della Società, c ricostruzione di esso in altra località sulla sponda destra del Po, presso il ponte monumentale Umberto I. VICARI è contravio all'idea di far sorgere 10 chain dei canottieri presso il ponte monumentale, e l'assessore CRRIANA fa notare che non si tratta di mantenere i brutti casotti provvisori! attuali in legno. BACHI rileva che portando taluni canottieri sulla sponda destra, lasciandone altri al Valentino, si usano due pesi e due misure; ma 11 SINDACO risponde subito che si tratta di cosa già decisa dopo una lunghissima discussione dal Consiglio Comunale. E, approvata la proposta della Giunta si passa ad alcune votazioni per l'elezione'dei revisori dei conti del Comune e delle Aziende municipali. A revisori dei conti del Comune per l'esercizio 1913 riescono eletti: Negri, Rey, Miglioretti, Bona e Gitti. A revisori dei conti delle aziende municipali Elettrica e Tranvie per l'esercizio 1913 sono.eletti: Govone. Gribaudi. Sincero Rey Cittì. Il trasporlo delle due biblioteche Si inizia quindi la discussione sulle proposte della Giunta sull'allogamento delle Biblioteche Nazionale e Civica nel palazzo detto del Debito pubblico in piazza Carlo Alberto e sulla convenzione del Comune cogli Enti interessati. ■FROLA rileva le difficoltà che presentano sempre queste convenzioni, specialmente quando da parte degU Enti interessati debbono essere sborsate somme di una certa entità. Ricorda che, appena avvenuto nel 1904 il disastroso incendio della Biblioteca dell'Università, lo stesso ministro dell'Istruzione di allora, on. Orlando, ebbe ad esprimere il parere che la Biblioteca Nazionale e Universitaria avesse ad essere trasportata nel Palazzo dell'Intendenza di Finanza, in via Bo gino. Dello stesso parere fu .la Commissione appositamente allora nominata. Più tardi si volle trasportare anche in quell'edificio la Biblioteca civica. Egli dubita però che questa unione delle due Biblioteche nello stesso edificio non corrisponda alle necessità e al carattere loro, e che la soluzione adottata sia più conveniente all'amministrazione governativa che a quella civica. L'oratore esamina la convenzione progettata, criticando specialmente quella parte che riguarda la .cessione da porte della Amministrazione governativa di quei locali e fabbricati destinati alla Biblioteca civica. Conclude domandando se la convenzione provvede anche alle possibili esigenze future delle due Biblioteche, e se non si possa ottenere almeno, nelle condizioni fissate dalla convenzione, una perfetta reciprocità tra Stato e Comune. BALSAMO-CRIVELLI dice che si limiterà a parlare del trasporto della Biblioteca civica, ma intanto esamina abbastanza ampiamente la opportunità del trasloco della Biblioteca Nazionale, concludendo che essa potrebbe benissimo restare là dove é ora, specialmente se le si adibiscono anche quelle poche aule che ancora occupano in via Po le Facoltà di leggi e di lettere. Rifa poi la storia delle discussioni e degli studii sul trasporto della Biblioteca civica in altri locali, facendo rilevare che ora questo trasloco non si presenta più urgente, dati i nuovi locali che si poterono trovare per la biblioteca nel Palazzo municipale. Nota egli pure che la Convenzione proposta dalla Giunta reca vantassi solamente all'AmminlstrazionB governativa. Questa, infatti, per ben trecentomila lire cede al Comune quella parte di fabbricato che sorge in .piazza Carlo Alberto, che deve essere ricostruito di sana pianta, poiché blsosrna tener presente Che esso non costituiva altro, in origine, che le scuderie del Palazzo dei Principi di Oarignano, al' quale eramo unite da quel giardino, che occupava in altri tempi l'attuile piazza Carlo Aaberto. L'oratore teme l'abbinamento delle due Bi blioteche, anche per l'ingerenza che la Comi missione della Biblioteca Nazionale può ave re su quella Civica. Esali vorrebbe piuttosto l'abbinamento colla Nazionale delle Biblioteche delle varie Facoltà e della Biblioteca dell'Accademia di Medicina. Non accetta perciò le proposte delia Giunta; e vorrebbe portata nel palazzo dell'Intendenza di Finanza la isola Biblioteca Nazionale e quelle altre cui ha accennato. Gli attuali locali r» della Nazionale potrebbero essere adibiti al ^ Laboratorio di Economia Politica, alla Faool- o- la di .Mogigfero, aua Gipsoteca, ecc. La Bino blioteca Civica dovrebbe essere portata invece g- -nel palazzo attuale di via Garibaldi, ove è ora ro l'Ufficio del Demanio, presso la chiesa dei tti Martiri: palazzo che, oltre ad alt» grandissirò,mi pntagRi. ha quello di essere vicinissimo o-! 11 Municipio, alti, la co eltpio. Anche BAOHI si dichiara contrario alle proposte della Giunta, specialmente par talune disposizioni della Convenzione. RINAUBO. In vece, le difende. Egli risponde a Balsamo die in fondo, gli Interessi delio Stato sono anche •interessi di Torino, e che la città nostra non può disinteressarsi •elle cose del' Ministero dqvaqmBnsdaossasgvr r a o a l' o ; a i l - e a i o e e n o dell'istruzione, come non ai è disinteressata a quelle, di altri rami deffi'Ammtoistrazione- governativa: a tonto che li collega Lava giunse a dire che convertiamo il nostro Bilancio in quello dal Ministero della Guerra ». {Ilarità). LAVA, pronto: — Per gli areoploni sola-; mente! RINAUDO riconosce che ffl trasporto deOa Biblioteca Civica, se non è proprio urgenti, è nero certo consigllàbiUe. Di ciò fu sempre persuaso a Constelao Comunale, tonto che esso deliberò già altra volta il trasloco, stanziando anche i primi fondi necessari. Ricorda i tre orosretti che si escogitarono: quelli del trasporto meai'ediflaìo detlex-convento della -Visitazione, in un edificio da costruirsi vicino alla Scuola Torquato Tasso, nelTedlflcio' presso la chiesa dei Santi Martiri. Ma tutti i progetti furono subito scartati, anche per la grave spesa della loro attuazione. ■ Nonostante tutte le critiche cui può dar ìuoro il progetto attuane dell'abbinamento colla Nazionale, bisogna riconoscere che esso è il meno costoso. ► Inoltre, adottandolo, facciamo anche un vi tag-gio alla BiMiotteca Nazionale. Questa, nel naVazzo attuale dell'Intendenza di Finanza, potrà trovar posto bènissimo anche per olirli cmauant'aiini' avvenire. Nella parte che sarebbe riserbata alla Biblioteca Civica, possono, essere allogati 500 m&a volumi; mentre essa' non ne ha ora che centomila. L'area e le.attuali parti murarie valgono benissimo le 300 mila lire che si darebbero aH'Ammintstrazic-.| ne jfoveriiatìva. Spendendo altre 500 mffla-Mré ner la nuova costruzione, il Municipio potrà avene una Biblioteca centralissima, moderna, ben costrutta, e che basterà certo per molti e molti anni. L'oratore fa notare che per trasportare Ita Biblioteca Civica nel palazzo dei Martiri, si spenderebbe quasi ti doppio: è vero che il Sindaco stesso accarezzò l'ideai di questo trasloco, ma fu quando pareva iiTealllzzabile il progetto di abbinamento colla Nazionale: Dà poi spiegazioni a Frola su taluni vincoli che la Convenzione progettata conterrebbe a carico del Comune. CAGNO fa osservazioni di carattere giuridico su una disposizione della convenzione da stipularsi tra il Comune e l'Amministrazione governativa. L'assessore CHIRONI fa notare che oramai il consigliere Rinaudo ha risposto esaurientemente a tutte le critiche mosse alle proposte della Giunta. Egli tuttavia non può non ripetere che gli interessi della gloriosa Università nostra sono pure gli interessi della città di Torino, e che l'Università ha assoluto bisogno di maggiori locali. Tutti d'altra parte sanno che anche la Biblioteca civica ha bisogno di nuovi locali e domanda di allargarsi, mentre la stessa domanda fanno gii ulticii municipali. La Commissione speciale ha creduto di poter conciliare tutti questi interessi c questi bisogni con la proposta che oggi la Giunta presenta, e che non sono concretati punto in un abbinamento vero e proprio, in una ingerenza alcuna, ma piuttosto in un coordinamento in cui entrambe le biblioteche possono funzionare e svolgersi nel loro vero ambiente, secondo il loro precipuo scopo. Dimostra poi come assolutamente infondato sia l'appunto fatto alia Giunta di aver posposti gli interessi del Comune a quelli dello Stato poiché in ultima analisi il Comune non paga una lira senza che' gli sia corrisposto un qualche cosa di equivalente; quindi esso nulla sacrifica. Dà poi spiegazioni a Cagno sulla portata giuridica delle disposizioni della convenzione da lui criticate. BALSAMO replica osservando che permane in lui la convinzione che, per ciò che riguarda la Biblioteca civica, la risoluzione che oggi si propone non sarà che provvisoria. Presenta un ordine del giorno con cui il Consiglio respinge la proposta di abbinamento delle due biblioteche nello stesso edificio. GITTI creda che il contratto che si vuol far lare al Comune sia un contratto non conve-' niente. Il trasloco verrebbe a costare per la Biblioteca civica 850 mila lire, vale a dire il Comune pagherebbe una pigione annua di « mila lire che, date le condizioni attuali della finanza comunale, gli paiono assolutamente troppe. Voterà perciò contro la proposta della Giunta. Bachi fa notare che nessuno assicura che la spesa effettiva si mantenga entro le 850 mila lire, e vorrebbe sapere chi pagherebbe eventualmente la maggior spesa. Il SINDACO ripete che il progetto presentato non è dì massima ma è ultimatisslmo e completo. Nega che si tratti ài portare la Biblioteca civica in casa d'altri, perchè il Comune acquista realmente i nuovi locali; salvo a vederseli fra 40 anni-riscattare ed a vedersi pagare tutte le migliorie introdottevi. Dichiara a Frola che non ha difficoltà a insistere presso il Governo per far togliere talune clausole dalla convenzione Invita ad ogni modo il Consiglio a votarla, perchè crede che allo stato delle coso essa rappresenti la miglior soluzione della duplice questione delle biblioteche. Replica anche FROLA, insistendo sulla necessità che nessuno possa fra quaranta o cinquanta, anni far novamente sloggiare la nostra Biblioteca civica. PALBERTI non si sente di votare una spesa di 850 mila lire per un'impresa che non reputa di assoluta urgente necessità. BACHI vorrebbe proporre una sospensiva. Il SINDACO vorrebbe mettere in votazione l'ordine del giorno Balsamo-Crivelli per cui è stato chiesto l'appello nominale, ma LYVREA fa notare che si deve mettere prima in votazione la sospensiva che dopo prova e contro prova risulta -respinta. • Il SINDACO mette quindi ai voti la proposta delia Giunta per'cui è chiesto l'appello nominale. La votazione dà questi Risultati. Votanti ■ 48 Favorevoli 35 Contrari 13 Comunica poi che la Commissione permanente di sorveglianza sugli asili infantili sussidiati per il triennio scolastico"-1913-1916 risulta cosi composta: Castellano prof. Cariò, ing. Ferdinando Oocito, avv. comm G Depanis. avv. Saverio Fino, avv. Alberto Geisser. prof. Costanzo Rinaudo. Alle 18.50 il seguito della discussione è rinviato a lunedi p. v. i

Luoghi citati: Avezzano, Cagno, Torino