La nomina del nostro direttore a senatore del Regno di Alfredo Frassati

La nomina del nostro direttore a senatore del RegnoLa nomina del nostro direttore a senatore del Regno Alfredo Frassati Polche l'avvocato Frassati è direttore di fatto | e non soltanto nominale, noi non abbiamo verso Lui quella liberta di scrittori che ci è consentita per gli altri nomi; quindi dobbiamo imitarci, per suo stesso desiderio, a dare atorno a Lui brevi cenni biografici. Nato a Pollone (Biella), 43 anni or sono, eoe i suoi studi a Torino, alla cui Università «onsegul la laurea in giurisprudenza, essendosi presentato a due concorsi di perfezionamento per l'interno e per l'estero, ottenne voti 00/100. Recatosi quindi in Germania studiò prima a Heidelberg per un semestre e poi per quattro semestri consecutivi a Berlino, dedicandosi particolarmente al Diritto penale. Colaborò in parecchie riviste italiane ed estere sempre in materia di Diritto penale e i suoi studi maggiori raccolse e pubblicò in parecchi volumi fra i quali: La nuova smola del Diitto penale in Italia e all'estero: Il positivismo nel Diritto penale e La riparazione pecuniaria. A 26 anni, alla nostra Università, consegui la ibera docenza per titoli in diritto e procedura penale e a 27 anni venne dichiarato eleggibile a professore di Università. In quell'epoca stessa divenne comproprietario della Stampa, della quale assunse anche la vice direzione. Convinto ebe un giornale non possa adempiere liberamente la sua missione se non ha un'amministrazione perfetta, se mezzi di cui dispone non sono totalmente suol, ee vi è anche un solo centesimo di debito, si dedicò particolarmente all'instaurazione finan ziaria del giornale ed ebbe la soddisfazione di compiere questa prima parte del suo programma giornalistico. Assunse la direzione della Stampa nel 1900 e in questi 13 anni ebbe la fortuna di mettere l giornale su basi finanziarie granitiche e di dargli uno sviluppo che un giorno sarebbe stato «follia sperar». I nostri lettori che hanno seguito fin qui l'opera della Stampa, dai tristi giorni di Adua fino alle gloriose giornate di Tripoli, hanno potuto conoscere quanta sia stata la fede che la Stampa ha avuto nel nuovo rinascimento d'Italia. Quando 1 tempi furono maturi, quando ancora nessuno in Itaia pensava all'altra sponda del Mediterraneo e lo stesso Governo-era incerto sulla via da prendere negli ulteriori sviluppi della nostra politica estera, la Stampa, con entusiasmo con tenacia di propositi, additò al Paese e al Governo l'alto dovere. Il Governo del Re ha voluto certamente pre miare nel nostro direttore quest'opera, che l'avvocato Frassati sa e vuole pubblicamente dichiarare non essere stata opera sua soltanto ma collettiva di tutti i suoi collaboratori. Per la cronaca notiamo che l'avv. Frassati e 11 duca Visconti di Modrane sono i più giovani senatori del Regno. Il commento del " Giornale d'Italia „ e della "Tribuna,, Il Giornate d'Italia annunzia con queste cortesi parole la nomina a senatore di Alfredo Frassati : > Il direttore della Stampa di Torino è un valoroso e colto pubblicista; ha del glornallszno moderno una concezione ardita, alta, completa, materiata di acuto e vivace ingegno. Assunta la direzione della Stampa quando essa era un giornale limitato ai confini di una regione, vi trasfuse la sua attività, il suo ar- dorè, la sua fede; e la Stampa divenne in pochi'anni uno dei più diffusi, dei più floridi e autorevoli organi nazionali. Ogni giorno più continua il 6U0 incremento, che deriva dalla ricchezza talvolta prodigiosa delle informa- zioni, dalla Ingegnosa varietà di collaborazione, dall'interesse e dall'importanza delle discussioni politiche. L'opera di Alfredo Frassati ha condotto la Stampa allo più elevate e no- bili tradizioni del giornalismo piemontese che ebbe In Bottero » in Bersezio i più illustri pre- cursori». lrcnltalLdfsatrccCilaIl cenno pito: ■ E' nato della «Tribuna » è cosi conce a Biella nel 1870. Giureconsulto, libero docente di Diritto penale all'Università di Torino, abbandonò l'insegnamento per il gionnalismo, dove si affermò in modo singolare. Direttore della « Stampa », ha saputo imprimere al suo giornale grande vitalità ed una grande diffusione da renderlo, dopo il « Corriere della Sera », il maggiore organo del Settentrione. Ha pubblicato opere pregevoli sulle Donne elettrici e sul Diritto pe naie ». Le congratulazioni dei colleglli in giornalismo L'Associazione della Stampa Subalpina Al nostro Direttore è pervenuto questo tele gromma dell'Associazione della Stampa Subalpina: « Orgogliosi di avere avuto fra i fondatori primi Consiglieri delegati della nostra Istituitone e di possedere ora fra i nostri soci, il primo giornalista italiano creatoi"senatóre per'puri meriti giornalistici, lo inviamo espres-slonl vivissime di rallegramento ed ammira- «ione, lieti che la meritata nomina consacri ufficialmente l'alta dignità, la solenne impor-| «anta., nella vita nazionale, dalla missione gior-| Balistica altamente intesa' e nobilmente' coni-!piuta». |Consiglio direttivo Associazione Stampa Subalpina.

Persone citate: Alfredo Frassati, Bersezio, Bottero, Frassati, Heidelberg, Visconti