Sentinella aggredita che uccide un arabo a Bengasi
Sentinella aggredita che uccide un arabo a Bengasi Sentinella aggredita che uccide un arabo a Bengasi fPtr Itléfff. da isso dei n—tri inaiali tpeciaii) Bengasi, 21, ore 18. . yelle prime ore dì stamane rimbombarono cupamente nel centro della città tre colpi di fucile gettando l'allarme nella guarnigione e nella cittadinanza. Fu subito un accorrere di ufficiali, di carabinieri e di soldati verso il palazzo del Comando, dove si apprese subito che un soldato di sentinella aveva ucciso un arabo che aveva tentato di disarmarlo. Ecco come si è svolto il tragico fatto. Alle ore due dopo la mezzanotte, la sentinella passeggiava tranquillamente presso il suo posto col fucile a baionetta in canna in posizione di bracc-arm. quando vide che a lei si avvicinerà un arabo. Il soldato diede il chi va là regolamentare e si mise in posizione di crociat-et. L'arabo non se ne curò, non'diede risposta jilcuna e continuò ad avanzare. Il soldato abbassò l'arma e l'arabo afferrò la baionetta si che ne ebbe le mani tagliuzzate. Malgrado l'indigeno sorridesse e parlasse in tono scherzoso, il soldato ebbe paura di venire disarmato e sparò. L'arabo cadde al suolo gravemente colpito e morì poco dopo. La vìttima è certo Barka el Gadi Terbell: era un pessimo souyetto alcoolizzato. malvisto dagli stessi arabi, nottambulo. Egli è figlio di'un capo ed è fratello di Medi Terbell el Gadi, ufficiale 'bengaslno attualmente . nel campo col Gran Senusso : è parente anche col famoso Mansur kekia. già deportato in Italia e poi nostro infelice ambasciatore presso il Gran Senusso. Aveva il vizio di bere molto e rincasava nelle ore piccole' della notte tjuasi sempre ubbriaco. I capi arabi ed i parenti dell'ucciso concordemente deplorano il fallo commesso dal loro correligionario e congiunto e credono che Allah lo abbia voluto punire per la pessima sua condotta morale e per la sua abitudine al bere, contraria alle leggi coraniche. II Governatore, intanto, ha colto l'occasione per impartire provvide disposizioni affinchè venga rigorosamente disciplinato e curato lo spaccio del vino e delle bevande alcooliche allo scopo di impedire che gli arabi troppo spesso ne abusino con grave loro danno L.
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