Intorno al Palazzo de' Pazzi

Intorno al Palazzo de' Pazzi Intorno al Palazzo de' Pazzi ba difesa dell'architetto Coppedè Fironzo, 21, notte. La notizia della grave deliberazione del Consiglio superiore delle Belle Arti, conosciuta qui per mezzo della Stampa, ha legato a rumore il campo degli amatori d'arte e dogli... interessati. Il decreto prefettizio che orciaia l'i in me d'i at a interruzione dei 'lavori per l'applicazione di un lucernario al Palazzo pazzi Quaratesi, è stato intimato alla Presi deuza della Banca di Firenze ed all'Impresa dei lavori ed entrambe sono tenute respon sabili delia trasgressione a tele ordine. Ora l'architetto Copi>edé — direttore dei lavori — si è rivolto a me per affermare > che i criteri coi quali si eseguiscono 1 pochi restauri del Palazzo Pazzi, sono rigorosamente ispirati alla reverente ammirazione che ogni anima di artista nutre per quell g*ietto d arte che ™^ f* «gS^" jufertori dàl'arte coUo" . r , , ., _ , ,. , ■ . . è compiuto, nè sotto la mia direzione potrà compiersi. che possa neppure lontanamente definirsi, come deturpazione, mentre par contrario sta in fatto che, sia per il ripristino del grande cortile nella sua forma primitiva, con conseguente isolamento di tutte le colonne che erano state Imprigionate dai tramezzi, sia per i lavori dl consolidamento dell'edificio che era ridotto in stato di cosi deplorevole abbandono da costituire offesa alla bellezza di quell'opera di arte e pericolo per la sua conservazione, il Palazzo verrà a risentire dal lato statico e da quello della conservazione artistica benefici non trascurabili e non discutibili per chi voglia e sappia serenamente vedere e serenamente giudicare ». Io son convinto che un artista come il Coppedé non avrà promesso invano. La divergenza principale, come egli stesso dice in altra parte della sua lettera a me diretta è sulla destinazione del lucernario; e infatti, come io riferii, fu proprio il lucernario che sollevò l'indignazione di uomini come Botto, Oletti. Boni. JAndrade, Fogli aghi. Ciillli. ^ questione di gusti; ma a me pare che codesti valentuomini non avessero torto pre; tend,e.nd°c£6 12 ^ d SS? dj!, EiUi52ì™2£ WS™ del Quattrocento non venisse Interrotta dalla copertura a vetri. E' vero: la copertura sta male anche sopra alle finestre del primo plano, tento più che volendo chiudere la sala deve essere completate a vetri dal lato in cui manca la parete. E il primo sproposito lo commise ta Com- mì^^ne PTo^l^e d'ar^, che avrebbe, do-j — ^.r con ""a4'*0 gabbione. S^J^.i8!1 iStiiave? coprireOra l- • -'Interrotti e si troverà ,_a per collocare 11 lucernario in alto, noi slamo sicuri che il Coppedé, che ha al cuo attivo la imponente nuova Borsa di Genova e tutta una serie di geniali costruzioni (private, saura (restaurare con vero amora il vecchio palazzo, come ha già fatto rimettendo in luca la eleganti colonne dal portico. Skm

Persone citate: Boni, Botto, Coppedè, Oletti

Luoghi citati: Genova